20 April, 2024
HomeEdiliziaLa Commissione urbanistica regionale ha dato il via alla proroga al Piano casa per la riqualificazione abitativa e il rilancio dell’edilizia.

La Commissione urbanistica regionale ha dato il via alla proroga al Piano casa per la riqualificazione abitativa e il rilancio dell’edilizia.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

«La commissione urbanistica del Consiglio regionale, presieduta da Gianfranco Bardanzellu, ha approvato la proroga al Piano casa.»

Lo hanno annunciato i consiglieri del PdL Gianfranco Bardanzellu, Antonello Peru ed Angelo Stochino.

All’inizio di settembre, era stato lo stesso presidente di Commissione a richiedere alla Presidente Claudia Lombardo l’inserimento prioritario del testo normativo fra le leggi da esaminare.

«Da tempo i sardi attendono risposte concrete sia per ristrutturare casa, ma soprattutto per offrire occasioni per il rilancio del settore edile, da tempo paralizzato a causa della crisi economica – ha dichiarato Bardanzellu – e ora nel testo abbiamo inserito e approvato un emendamento con il quale vengono ripescate tutte le domande i cui termini erano scaduti, senza la necessità di presentare ulteriore documentazione.»

«Ben venga la proroga al Piano casa per la ripresa del comparto edile e per consentire la riqualificazione dell’esistente senza altro consumo del territorio – ha sostenuto Antonello Peru – perché in Sardegna non abbiamo bisogno di altre costruzioni, ma di riqualificare l’esistente in quanto, a fronte di un milione e seicentomila residenti, ci sono oltre due milioni di abitazioni con un territorio ormai saturo. Bene, quindi, la proroga con la quale si vuole integrare la riqualificazione dell’esistente con il minimo incremento in cubatura e il riordino del territorio. Inoltre, la proroga al Piano casa può, benissimo, allinearsi anche con le detrazioni del 65% previste dal Governo nazionale. E anche questo è un presupposto per il rilancio del comparto edile in crisi.»

«L’attuale Piano casa ha prodotto oltre 20 mila concessioni edilizie e nessuna di queste ha consumato altre aree – ha affermato Angelo Stochino – perché si è provveduto a effettuare opere di riqualificazione a cui è stata concessa una minima percentuale di incremento di cubatura.»

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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