19 March, 2024
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Paolo Fresu copia

Una serata di grande musica questa sera all’Arena Sant’Elia di Cagliari, con il progetto “Sardegna chi_ama”, l’iniziativa di cultura, musica e spettacolo che sabato 31 maggio porterà a Cagliari numerosi artisti, tutti insieme sul palcoscenico a partire dalle 19.30, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare agli interventi di edilizia scolastica nelle zone colpite dall’alluvione dello scorso novembre. 

Il concerto, che dalle 20.00 alle 23.30 sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai3 e sarà seguito anche sulle frequenze di Radio2 Rai in una puntata speciale di Caterpillar, sarà una lunga serata di musica e spettacolo che dalle 19.30 porterà in scena un cast di artisti internazionale. L’incasso derivante dalla vendita dei biglietti e le somme raccolte attraverso donazioni spontanee verranno interamente devoluti a favore del ripristino delle sessantuno scuole danneggiate dall’alluvione. 

Associato all’iniziativa è il manifesto “Italia Paradiso”, che tutti possono sottoscrivere: sei punti per tutelare e promuovere il territorio italiano, la bellezza del paesaggio, la qualità delle città e il valore della terra.

Daverio Giovannetti 4

Si è spento ieri a Iglesias, all’età di 88 anni, Daverio Giovannetti, uno degli uomini di maggior spicco del PCI e della politica sarda per diversi decenni.

Nato a Guillaumes, in Francia, il 5 giugno 1926, Daverio Giovannetti ha svolto per molti anni attività sindacale nelle aree minerarie del Sulcis Iglesiente e nel 1957 è stato eletto segretario della Federazione provinciale dei minatori, successivamente segretario della Camera del Lavoro di Cagliari e segretario regionale della CGIL.

E’ stato eletto senatore nel collegio di Iglesias per tre legislature consecutive, il 7 maggio 1972, il 20 giugno 1976 e il 3 giugno 1979.

Nella sua lunga carriera di politico ed amministratore locale, è stato eletto per due volte consigliere del PCI per la provincia di Cagliari e consigliere comunale della sua città, Iglesias.

Da diversi anni aveva lasciato l’attività politica.

Girotonno - Gli chef di Francia e Usa Girotonno - Salvatore Greco patron tonnare Carloforte Girotonno - Sindaco di Carloforte Marco Simeone

Entra nel vivo a Carloforte, il “#Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse gastronomica internazionale in programma dal 30 maggio al 2 giugno nell’isola di San Pietro (Carbonia – Iglesias), nel sud-ovest della Sardegna. Ieri (venerdì 30 maggio) la sfida ai fornelli tra Francia e Usa si è risolta a favore dei transalpini che approdano così alla finalissima di domani (domenica 1 giugno). Gli chef francesi Sylvain Sendra e Anne Legrand, con la ricetta “Insalata di tonno nicoise”, hanno avuto la meglio sugli chef a stelle e strisce Timothy Magee e Nicola Fabrizio che in gara hanno portato la ricetta “Tonno scottato con alga wakame”.  

Al termine della sfida e poco prima di dare il via alla musica del “Girotonno Live Show”, sul palco è salito il sindaco di Carloforte Marco Simeone per inaugurare quella che ha definito «l’edizione “2.0” del Girotonno, il sogno di un gruppo di persone che, iniziato dodici anni fa, aveva bisogno di nuova energia. Un’edizione che rappresenta un nuovo punto di partenza, un nuovo inizio per raccontare la storia di un evento di successo che è una realtà e un motore di sviluppo economico, sociale e turistico per l’intera comunità carlofortina».

Al suo fianco Salvatore Greco, patron e memoria storica delle tonnare di Carloforte. «Negli anni ’80 sembrava che le tonnare fossero avviate al declino, ma io – racconta – credevo che potessero avere ancora un futuro e, nonostante le difficoltà non siano mancate, da lì è partita una sfida che ci vede ancora impegnati. Oggi le quote di tonno che ci ha assegnato l’Unione europea sono talmente esigue che se non avessimo avuto un po’ di inventiva non avremo avuto un futuro. Ci auguriamo che le autorità competenti abbiano un po’ di buon senso perché le tonnare sono un volano economico importante capace, se le quote venissero ritoccate, di creare una trentina di posti di lavoro fissi».

Oggi (sabato 31 maggio), sul palco nel corso Battellieri, doppia sfida per l’approdo alla finalissima. Ad aprire la gara sarà il duello tra il Giappone, con gli chef Hauro Ichikawa e Lorenzo Lavezzari, vincitori della scorsa edizione, e la Spagna, con gli chef Alba Ruiz e Maria Giulia Magario. A seguire, davanti alle due giurie, tecnica e popolare, il confronto tra i padroni di casa dell’Italia con gli chef Roberto Serra e Clelia Bandini, e il Brasile, con gli chef Mauricio Zillo e Nicola Pepe Christian.

L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. La manifestazione è incentrata su una gara gastronomica internazionale, la “Tuna Competition” alla quale partecipano chef provenienti da 6 paesi che preparano specialità a base di tonno cotto e crudo. A confrontarsi a Carloforte ci saranno: Brasile (Mauricio Zillo e Nicola Pepe Christian), Italia (Roberto Serra e Clelia Bandini ), Francia (Sylvain Sendra e Anne Legrand) Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari) Spagna (Alba Ruiz e Maria Giulia Magario), Usa (Timothy Magee e Nicola Fabrizio).

A giudicare i piatti ci saranno due giurie, una tecnica e una popolare. La giuria tecnica, presieduta da Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano di cucina d’autore, è composta da giornalisti di settore. Con Paolo Marchi nel panel tecnico ci sono Giorgia Cannarella di finedininglovers.com, Lorenza Fumelli di Agrodolce.it, Tom Kington corrispondente in Italia per il Los Angeles Times, Chiara Maci, food blogger volto del programma “Cuochi e Fiamme” su La7d e “The chef” su La5, Pietro Pio Pitzalis di reportergourmet.com, Fernanda Roggero de Il Sole 24ore, Roberta Schira, scrittrice e gourmet e Masakatsu Ikeda di saporitaweb.com e Federico De Cesare Viola di Repubblica.

La giuria popolare sarà composta dai visitatori della manifestazione che potranno assaggiare i piatti e poi votarli utilizzando palette numerate.

A condurre la gara e gli appuntamenti della rassegna Novella Calligaris, giornalista ed ex campionessa di nuoto.

Il teatro Cavallera di Carloforte è il palcoscenico per chef stellati e internazionali che proporranno le loro specialità durante i Girotonno live cooking, momenti di alta cucina dove il pubblico ha la possibilità di assistere dal vivo alla preparazione e poi degustare alcune ricette d’autore. Tra gli ospiti Moreno Cedroni, 2 stelle Michelin, chef e patron del ristorante La Madonnina del Pescatore a Senigallia, Alessandro Negrini, chef due stelle Michelin del ristorante Il luogo di Aimo e Nadia Relais & Chateaux e Luciano Monosilio chef una stella Michelin al Pipero al Rex di Roma. Sul palco anche gli chef internazionali ospiti della rassegna, l’americano Timothy Magee e il giapponese Haruo Ichikawa.

I Talk tuna saranno invece il palcoscenico per i migliori chef sardi, Luigi Pomata, Roberto Petza, Achille Pinna e Stefano Deidda (domenica 1 giugno in “8 mani per un palco”), durante il quale si presenterà l’Associazione “Cuochi per l’Isola”: Fabrizio Barontini, Max Masuelli e Antonio Corrado, chef dell’Uir, Unione Italiana Ristoratori (lunedì 2 giugno alle 1.007 in “Navigando con il tonno”, incontro ispirato al loro arrivo sull’isola in barca a vela) con Roberto Serra e Luca Puddu (lunedì 2 giugno alle ore 18:30 in “Da Palma a Parigi passando per la Sardegna”).

L’Expo Village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (banchina Mamma Mahon, Via XX settembre, corso Cavour, piazza Repubblica) offrirà ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno dalle ore 18.00 alle ore 24.00, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo. Al Tuna Village, invece, il tonno è il protagonista: sulla banchina Mamma Mahon ogni giorno degustazioni di specialità a base di tonno ai sapori carlofortini a cura dei ristoratori dell’isola: menu al costo di 15 euro.

Tra le novità i menu a 5 euro dedicati ai bambini e il biglietto “Tonnarello” che comprende degustazioni, cinema, tappeti elastici e gadget per i più piccoli a 10 euro. Le atmosfere di un villaggio berbero tra musica e danze arabeggianti saranno ricreate a Piazza Pegli che sarà trasformata nella Piazza del cascà, dedicata ai sapori e ai profumi d’Oriente con specialità come il cous cous e il taboule serviet su divanetti colorati tra musiche e spettacoli di danza del ventre. Anche i visitatori più piccoli potranno divertirsi al Girotonno. Ai bambini sono dedicate infatti le aree “Ludo kids”, sulla banchina Mamma Mahon, al teatro Cavallera e in piazza Pegli, dove giocare e divertirsi ogni giorno, dalle ore 11 alle ore 22. Per i ragazzi, invece, c’è il Villaggio dello sport dove partecipare a partite di beach volley, basket, calcio saponato e divertirsi con lo skate, i tappeti elastici e il parkur, un gioco di movimento ad ostacoli. Musica e degustazioni anche allo Spazio giovani, al Giardino delle note dove ogni sera, dalle ore 22 fino a tarda notte, si potrà ascoltare musica dal vivo mentre si effettuano le degustazioni. L’appuntamento è a cura dell’Associazione Asab.

Ogni sera, sul molo, il Girotonno Live Show offrirà, infine, un programma interamente gratuito di musica e spettacoli. Si comincia venerdì 30 maggio con il gruppo carlofortino degli Ipothesi che proporranno i più grandi successi dagli anni ‘70 ai giorni nostri. Sabato 31 si esibiranno i Maurilios & Friends, la rock band del presidente del Cagliari Calcio, Massimo Cellino, con grandi ospiti internazionali tra cui Marcello Kee, la chitarra del gruppo Europe, Blaze Bayley, ex cantante degli Iron Maiden e Jacopo Mille, voce negli anni ’80 di alcune tra le più interessanti hard rock band italiane come Heady Souls, Time Escape e Silver Flies. Domenica 1 giugno sul molo un grande spettacolo di giochi pirotecnici e poi la musica di Genio ed i Pierrots, una delle più amate e originali orchestre d’Italia che tornerà sul palco anche la notte di lunedì 2 giugno.

Michele Cossa copia

«Il carcere di Buoncammino, subito dopo la chiusura definitiva, deve passare alla proprietà della Regione. Lo Statuto sardo parla chiaro: l’articolo 14 impone che la Regione, nell’ambito del suo territorio, succede nei beni e nei diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Chiediamo al presidente della Regione – aggiunge Cossa – di attivarsi immediatamente per evitare che lo Stato continui a occupare una struttura che, come prevede lo Statuto sardo che è legge costituzionale, deve obbligatoriamente essere consegnata alla Sardegna. L’articolo 14 stabilisce espressamente che i beni restino di competenza statale fino a che vengano utilizzati per le finalità che è stata loro attribuita. Dunque, una volta chiuso, l’edificio che ospita Buoncammino deve necessariamente passare nelle mani della Regione. A quel punto potrà finalmente essere donato a Cagliari e a tutta la Sardegna»

«Una questione che – conclude Cossa – riguarda moltissimi beni sparsi in tutta l’Isola e su cui la Giunta deve accendere i riflettori al più presto.»

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Mercoledì 4 giugno, alle 10.30, si riunirà la quinta Commissione (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd). All’ordine del giorno l’audizione di#Confindustria Sardegna sulla proposta di legge n° 13 – istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità e dei bio distretti – e della proposta di legge di iniziativa popolare n° 3 – legge regionale per la conservazione e la valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro.

La Commissione dovrà esaminare, inoltre, il disegno di legge n° 40 – disposizioni in materia di concessioni demaniali ai fini della pesca e acquacoltura e modifiche alla legge regionale n° 19 del 2012; le Proposte di legge n° 14 – tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna; n° 15 – promozione e costituzione delle organizzazioni inter-professionali per prodotti agro alimentari; n° 16 – istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agro-alimentari di qualità; la n° 22 – conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio alle 16.30 con lo stesso ordine del giorno, mentre per giovedì 5 giugno alle 10.30 sono in programma, a seguire, le audizioni dell’Assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e dell’assessore del Turismo Francesco Morandi sulle problematiche generali di settore.

Martedì 3 giugno alle 16.30, infine, la sottocommissione della quinta Commissione sarà impegnata nella discussione delle diverse proposte di legge all’ordine del giorno.

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Teatro Electra pieno ieri sera, a Iglesias, per la rappresentazione, in prima nazionale, dell’opera lirica inedita per voci bianche ed orchestra “ZinBumBum – Edina e i ricordi di carta”, libretto di Gianluca Erriu, Marco Nateri e Giovanna Deidda, musiche di Gianluca Erriu, regia e scenografia di Marco Nateri. L’opera, produzione originale dell’Ente Concerti Città di Iglesias, nasce da un’idea di Marco Nateri e si basa sulla vita di Edina Altara, artista sassarese vissuta tra il 1898 e il 1983.

Al termine, il maestro Gianluca Erriu ed il regista Marco Nateri, hanno ringraziato tutti per la partecipazione e l’entusiasmo con i quali hanno seguito il lavoro di un gruppo di ragazzi, in molti casi bambini, che hanno dato vita ad un progetto ambizioso, pienamente riuscito, che conferma la validità delle iniziative portate avanti dall’Ente Concerti Città di Iglesias.

Marco Nateri, impegnato per la prima volta nella città di Iglesias, dopo i quattro mesi di lavoro che si sono resi necessari per preparare “ZinBumBum – Edina e i ricordi di carta”, ricostruzione della vita dell’artista sassarese Edina Altara, ha auspicato di poter avere altre occasioni per collaborare con l’Ente Concerti e con Iglesias.

Va ricordato che l’attività dell’Ente Concerti Città di Iglesias si avvale del contributo della Regione Autonoma ella Sardegna, della gestione commissariale ex Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e del comune di Iglesias che, tra l’altro, ha messo a disposizione il Teatro Electra.

L’opera verrà riproposta questa sera, alle 21.00, e si prevede un altro tutto esaurito.

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Nei giorni 12, 13 e 14 maggio 2014, Presso l’Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria di Carbonia, si è svolto il meeting finale del progetto: “Beyond Numbers and Borders: An Innovative Approach to Accountancy” nell’ambito del programma Leonardo (Lifelong Learning Programme) finanziato dall’Unione Europea. Hanno partecipato all’evento le nove delegazioni dei seguenti paesi europei: Grecia, Portogallo, Romania, Germania, Turchia, Polonia Francia, Bulgaria e Italia.

Lunedì 12 maggio 2014, alle ore 9.00, nell’aula magna dell’Istituto Cesare Beccaria in Via Umbria a Carbonia, il dirigente scolastico, professor Antonello Scanu, e la coordinatrice del progetto, prof.ssa Antonietta Melas, dopo il saluto di benvenuto, hanno dato inizio ai lavori del meeting finale di questo progetto biennale che si è concluso mercoledì 14 maggio con la consegna degli attestati di partecipazione.

Nella stessa mattina del 12 maggio, nella sala consiliare, le delegazioni sono state accolte dal sindaco, Giuseppe Casti e dagli assessori all’Istruzione e al Turismo ed alla Cultura Lucia Amorino e Loriana Pitzalis. Durante le tre giornate i partecipanti al meeting hanno visitato le sedi scolastiche dell’Istituto professionale settore servizi per l’agricoltura di Santadi e Villamassargia e dell’Istituto Tecnico – settore economico della sede di Carbonia.

Denso il programma delle attività che hanno caratterizzato le tre giornate: tra le altre, molto apprezzata la visita della cantina di Santadi, del Museo del Carbone e in particolare la visita della galleria. Ciò a completamento del percorso che si è svolto nell’arco di un biennio e ha riguardato l’elaborazione, la produzione e monitoraggio di materiali tecnico/operativi utilizzati nei diversi paesi al fine di convergere verso conoscenze, competenze e metodologie comuni con l’obbiettivo di migliorare e accrescere le opportunità occupazionali in ambito europeo favorendo al contempo la coesione dei differenti sistemi.

L’Istituto Beccaria, tra gli altri compiti, ha coordinato e realizzato un dizionario di termini tecnico/professionali sia in lingua inglese che nelle lingue di tutti i paesi coinvolti nel progetto.

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La Fabbrica Artigiana di Fotografia, in collaborazione con il comune di Carbonia e il Centro Italiano della Cultura del Carbone, ha inaugurato giovedì 22 aprile 2014 il secondo appuntamento del ciclo di incontri “A scuola di fotogiornalismo”. Alle 16.00, presso la sala convegni del Museo del Carbone Grande Miniera di Serbariu, #Francesco Zizola ha presentato il suo lavoro di fotografo giornalista. Laureato in antropologia, tra i più interessanti fotografi italiani, Zizola ha vinto nove World Press Photo e numerosi premi internazionali con i suoi reportage che documentano un mondo segnato da guerre, malattie, violenza e inquinamento. A seguire ha guidato i partecipanti lungo il percorso della mostra fotografica “Born Somewhere” allestita presso la sala docce del Museo del Carbone, 25 scatti in bianco e nero, tratti dal volume #Born Somewhere (pubblicato in Francia dall’editore Delpire e in Italia da Fusi Orari).

Francesco Zizola ha trascorso gli ultimi anni della sua attività documentando le condizioni dell’infanzia nel mondo, dalla precarietà dei teatri di guerra e di crisi del pianeta alle condizioni di alienante benessere dei paesi ricchi. “Born somewhere”, “nato da qualche parte”, racconta le vite dei bambini di 27 paesi.

Dice Zizola: «La fotografia per me è stata sempre una passione e anche una necessità; fin dall’adolescenza sono rimasto attratto dalla possibilità di esprimermi attraverso la luce catturata dalla macchina fotografica e dalla camera oscura, questa alchimia capace di tradurre la realtà in visione ha segnato la mia vita come anche il bisogno di dare senso a questo linguaggio utilizzandolo in una prospettiva storica. Mi spinge a fotografare non solo la necessità sempre più urgente in questi giorni di tenere una traccia del vissuto e del reale nella memoria storica, ma anche lo sconforto per il fallimento di uno degli scopi precipui del giornalismo (e quindi anche del fotogiornalismo); quello della testimonianza trasformatrice, capace attraverso le verità scoperte e disvelate, di condizionare il corso degli eventi agendo sulle menti e sulle coscienze dei lettori. Ecco, il fotogiornalismo, a mio parere, potrebbe anelare a questo piccolo ma importante ruolo nelle complesse società contemporanee. La mia ostinazione quindi a “coprire” eventi spesso oscurati dal mercato dei media, trova la maggiore spinta in questa convinzione della necessità della testimonianza che il fotogiornalismo contemporaneo è chiamato ad espletare».

Francesco Zizola ha proseguito la sua attività a Carbonia nei tre giorni successivi con un laboratorio fotografico dal tema etica e fotogiornalismo.Il progetto sulla condizione dell’infanzia nel mondo ha visto la luce proprio per rispondere a questa necessità di racconto, di testimonianza, nella speranza che qualche coscienza possa prendere atto dell’urgenza di una visione diversa, diciamo pure critica, della nostra società e del nostro prossimo futuro. D’altronde i bambini e gli adolescenti protagonisti dei reportage che ho effettuato, ci raccontano non solo delle loro specifiche esistenze, ma ci pongono anche una domanda, una domanda che rimane senza risposta nel libro e nella realtà di tutti i giorni, ma che pesa forse più delle loro singole esistenze, una domanda che urla il bisogno di un presente diverso dall’orrore di cui non si sentono responsabili, ma soprattutto la domanda rivolta agli adulti per un futuro migliore.

Il progetto “A scuola di fotogiornalismo” curato dalla Fabbrica Artigiana di Fotografia proseguirà nei giorni dal 4 al 7 luglio con il fotografo Giovanni Marrozzini che presenterà i suo lavoro, allestirà una mostra fotografica sulla Palestina e terrà un laboratorio fotografico dedicato a raccontare l’Ardia, la corsa in onore di San Costantino che si svolge a Sedilo ogni anno il 6 e 7 luglio.

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Raffaele Paci, assessore regionale della Programmazione, è intervenuto alla presentazione del rapporto Crenos, diretto da Stefano Usai, sull’economia della Sardegna. 
«Abbiamo portato al centro del governo della Regione le regole che avevamo quando, prima Francesco Pigliaru poi io, eravamo direttori del Crenos: rigore e analisi delle fonti per individuare le politiche necessarie», ha detto Raffaele Paci, sottolineando la continuità tra le due esperienze anche rispetto a un altro tema centrale di questa amministrazione: l’importanza dei fattori immateriali, della qualità dell’istruzione prima di tutto. 

«Ci hanno accusato – ha aggiunto l’assessore Paci – di usare il buon senso per amministrare. E’ vero e non ce ne vergogniamo affatto, e lo decliniamo con trasparenza e rigore». Poi ha analizzato il risultato ottenuto ieri al tavolo con il governo sul patto di stabilità.
«E’ il frutto – ha detto – di un confronto, a tratti anche duro, ma sempre improntato sulla leale collaborazione che deve sempre caratterizzare le amministrazioni pubbliche. Per questo siamo riusciti a trovare una soluzione di equilibrio che rappresenta la soluzione strutturale della gestione del bilancio per la Sardegna. C’è sempre stata fiducia reciproca.»

«Prima eravamo fuori da tutti i tavoli di confronto sui costi standard – ha detto ancora Paci – e siamo arrivati al continuo aumento del costo della sanità, solo perché era fuori dal patto di stabilità e quindi non avevamo i giusti incentivi per renderla più efficiente, sempre garantendo i servizi per cittadini. Ora taglieremo gli sprechi e aumenteremo la qualità dei servizi anche nel mondo della salute. E i soldi risparmiati potranno alimentare investimenti per la crescita.»

Il prossimo passo della Giunta sono le riforme. Paci le ha ricordate: «Quella della pubblica amministrazione prima di tutto, della macchina regionale, degli enti e delle agenzie. Poi quella degli enti territoriali. E ancora: piano urbanistico, ciclo completo dall’acqua, piano energetico». E a proposito delle recenti polemiche sul metano ha rilanciato il suo slogan: «Vogliamo il gas, non il Galsi». 

L’assessore Paci ha concluso con una nota di ottimismo: «Ci sono segnali di una ripresa graduale dell’economia nazionale. Anche la Sardegna saprà sfruttarla. Sono certo che nei prossimi anni il rapporto Crenos potrà mostrarci qualche risultato positivo».