23 April, 2024
HomeRegioneSicurezza del cittadino e del territorioModesto Fenu (Zona Franca Sardegna) è critico sul possibile trasferimento del Centro di prima accoglienza a Monastir.

Modesto Fenu (Zona Franca Sardegna) è critico sul possibile trasferimento del Centro di prima accoglienza a Monastir.

Modesto Fenu copia

Modesto Fenu, capogruppo di Movimento Zona Franca Sardegna, non condivide la proposta di trasloco della struttura di Elmas verso il complesso a due passi dalla Carlo Felice. Tante le perplessità.

«Tutto ci saremmo attesi, fuorché il trasferimento del Centro di prima accoglienza per gli immigrati a Monastir. I progetti dell’amministrazione comunale per la Scuola di formazione della Polizia penitenziaria erano ben altri: da un campus universitario per lo scambio interculturale e l’integrazione tra i popoli del Mediterraneo e dell’Europa, sino alla possibilità di un centro di formazione ed addestramento interforze. Spazi dedicati alla formazione professionale per i disoccupati locali e quelli di provenienza extracomunitaria. Non un comunissimo Cpa, senza alcuna prospettiva, che mortifica la dignità dell’uomo e crea innumerevoli problemi. Da quello dell’accettazione da parte delle comunità locali a fenomeni legati alla microcriminalità e, soprattutto, considerato che ci troviamo di fronte non ad una semplice migrazione, ma a un esodo incontrollato di proporzioni bibliche, il pericolo per la sicurezza.»

«I dubbi che derivano anche dal diffondersi dell’epidemia di ebola – continua Fenu -, in quest’ottica, gravissimi sono i problemi legati alla sicurezza dei sardi. Ancor più è indispensabile mantenere a presidio del territorio gli agenti di polizia penitenziaria. Pertanto chiediamo un incontro urgente con il presidente Pigliaru, l’assessore regionale competente e il Ministro per discutere del problema in questione. E ci appelliamo al senso di razionalità sinora dimostrato dal Prefetto.»

«E’ davvero duro da digerire il disegno del ministro della Giustizia, è un oltraggio – rimarca Fenu – alle realtà locali che gravitano attorno alla statale 131, da Monastir sino a Sestu, Ussana e San Sperate, che non sono state interpellate dal Ministero della Giustizia in merito al trasloco del complesso che ora si trova a Elmas. Di più. E’ l’ennesima conferma di una scelta calata dall’alto senza il coinvolgimento della Regione e degli altri enti locali. Un ulteriore segnale che lo Stato sta schiacciando l’autonomia della Sardegna.»

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