16 April, 2024
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Il presidente della commissione Lavoro del Consiglio regionale, Gavino Manca (Pd), ha espresso soddisfazione per la cessione degli impianti Versalis alla Saras.

« L’annunciata integrazione in Sarlux (Saras) dei 223 dipendenti del complesso petrolchimico Versalis di Sarroch, a seguito dell’acquisizione, da parte della Saras, del ramo di azienda della società del gruppo Eni (Versalis spa) che conta l’80% circa delle sue unità produttive nel complesso petrolchimico del Sud Sardegna – ha detto Manca – è un’operazione che conferma ancora una volta l’impegno della Saras per favorire sviluppo e occupazione nell’Isola. Nel contempo non posso però esimermi dall’esprimere preoccupazione e perplessità sulla permanenza dell’Eni in Sardegna e sulle sue reali intenzioni circa il mantenimento degli impegni assunti con le istituzioni, gli Enti locali e i cittadini sardi, in particolare per quanto attiene il delicato tema delle bonifiche nelle aree industriali.»

«La cessione della Versalis sembra, infatti, confermare la fuga dell’Eni dall’Isola e ciò sarebbe dannoso e intollerabile soprattutto a Porto Torres, dove l’Eni ha assunto precisi impegni, attraverso la sottoscrizione dell’apposito protocollo d’intesa, per ciò che riguarda la bonifica delle aree inquinate e la diretta partecipazione nel progetto della “chimica verde”. Partecipazione che, a tutt’oggi – conclude Gavino Manca – non trova riscontro nei fatti e nelle azioni concrete volte alla tutela ambientale, alla salvaguardia dei livelli occupazionali e al rilancio delle innovative attività industriali nel Nord Ovest dell’Isola.»

Gavino Manca

«La paventata chiusura della Prefettura di Oristano è del tutto priva di logica in una Provincia che non è stata abolita. Ancora una volta il problema della presenza dello Stato sul territorio regionale, peraltro sempre più ridotta, viene affrontato cominciando dalla fine e nell’assordante silenzio della Giunta regionale. Eppure sono in gioco i servizi essenziali di una comunità, che andranno comunque garantiti, e la sorte di centinaia di dipendenti pubblici che, nel caso specifico della Prefettura ma il tema riguarda anche altri contesti, dovranno comunque essere ricollocati pur non svolgendo mansioni esattamente sovrapponibili a quelle degli Enti locali.»

Lo ha detto Gianni Tatti, consigliere regionale del gruppo Udc.

«Credo che la Regione debba occuparsi al più presto di questi problemi, che incidono profondamente e concretamente sulla vita quotidiana dei cittadini nei nostri territori; altrimenti – conclude Tatti – non avrebbe nessun senso ipotizzare un nuovo assetto istituzionale della Sardegna lasciando campo libero allo Stato per la parte che lo riguarda.»

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 I nuovi corsi di fotografia della FAF del 2015.

Corso di sviluppo e postproduzione

LO SVILUPPO E LA POSTPRODUZIONE CON LIGHTROOM

Lezione n. 1 –  giovedì 8 gennaio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 2 –  giovedì 15 gennaio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 3 –  giovedì 22 gennaio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 4 –  giovedì 29 gennaio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 5 –  giovedì 5 febbraio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 6 –  giovedì 12 febbraio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Tutte le lezioni si terranno presso il laboratorio di informatica dell’I.I.S. Cesare Beccaria in via Umbria n. 27 a Carbonia

Corso di tecnica e composizione fotografica

LA REFLEX E LA TECNICA FOTOGRAFICA

Lezione n. 1 –  giovedì 19 febbraio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 2 –  sabato 21 febbraio 2015 ore 15.30 – 17.00;

Lezione n. 3 –  giovedì 26 febbraio 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 4 –  sabato 28 febbraio 2015 ore 15.30 – 17.00;

Lezione n. 5 –  giovedì 05 marzo 2015 ore 19.15 – 20.45

Lezione n. 6 –  sabato 07 marzo 2015 ore 15.30 – 17.00;

Lezione n. 7 –  giovedì 12 marzo 2015 ore 19.15 – 20.45;

Lezione n. 8 –  sabato 14 marzo 2015 ore 15.30 – 17.00;

Chiusura del corso – sabato 14 marzo 2015 ore 17.00 – 18.30

Le lezioni n. 1, 3, 5, 7 e la chiusura del corso si terranno presso la sede dell’Associazione in via Lucania n. 5 a Carbonia, le altre lezioni si terranno in esterni in luoghi da stabilire.

FINALITÀ

La finalità di questo corso base di Lightroom è quella di far conoscere gli strumenti e le tecniche principali utilizzate per lo sviluppo e la post produzione delle immagini digitali.

PRESENTAZIONE DEL CORSO:

Il corso si articolerà in sei lezioni di 90 minuti ciascuna. Gli incontri si terranno nella giornata del giovedì dalle ore 19,15 alle 20,45 presso il laboratorio di informatica dell’I.I.S. Cesare Beccaria in via Umbria n. 27 a Carbonia e avranno il seguente svolgimento:

Lezione n. 1 – 8/01/2015 dalle ore 19,15 alle 20,45

Presentazione del corso

Interfaccia di Lightroom:

Navigatore – Catalogo – Cartelle – Raccolte – Servizi di pubblicazione – Barre: dei menu, dei filtri, degli strumenti – Moduli: libreria,  sviluppo, mappa, stampa, web – Finestra immagine e raccoglitore

Personalizzazione dell’interfaccia  

Lezione n. 2 – 15/01/2015 dalle ore 19,15 alle 20,45

Modulo libreria:

Importazione delle foto: creazione del catalogo, cartelle, raccolte e set di raccolte – Valutazione  degli scatti, segnalazioni, etichette di colore e salvataggio delle foto da archiviare e sviluppare – Filtrare le immagini valutate (barra dei filtri) – Sviluppo rapido: bilanciamento del bianco, controllo tonalità, esposizione, nitidezza saturazione – Creazione parole chiave (tag), modificarle ed organizzare – Pannello metadati

Lezione n. 3 – 22/01/2015 dalle ore 19,15 alle 20,45

MODULO DI SVILUPPO: la “camera chiara” digitale

Navigatore – Predefiniti – Istantanee – Storia – Raccolte – Ritagliare e raddrizzare le foto – Leggere il pannello istogramma – Il bilanciamento del bianco – tono (esposizione e contrasto, luci, ombre, bianchi e neri) – impatto (chiarezza, vividezza e saturazione)

Lezione n. 4 – 29/01/2015 dalle ore 19,15 alle 20,45

MODULO DI SVILUPPO: la “camera chiara” digitale

Usare le curve di viraggio – Correzione del colore mirata con il pannello HSL / Colori / B&N – divisione dei toniDettagli – Correzione obiettivo – Effetti Calibrazione fotocamera

Lezione n. 5 – 05/02/2015 dalle ore 19,15 alle 20,45

MODULO DI SVILUPPO: la “camera chiara” digitale

Sovrapposizione ritaglio – Rimozione macchie – Correzione occhi rossi – Filtro graduato – Filtro radiale – Pennello di regolazione

Lezione n. 6 – 12/02/2015 dalle ore 19,15 alle 20,45

Moduli:

Mappa – libro – Presentazione – Stampa – Web

ll corso sarà attivato solo se si raggiungerà il numero minimo di cinque iscritti. A ciascun partecipante sarà messa a disposizione una postazione con pc e programma in uso per il corso.

FINALITÀ

Il corso si propone di fornire le conoscenze tecniche di base per utilizzare al meglio le potenzialità della macchina fotografica a chi si avvicina alla fotografia con strumenti professionali,  proponendone un utilizzo in chiave narrativa attraverso la presentazione dei diversi linguaggi fotografici utilizzati dai fotografi dall’ottocento a oggi.

PRESENTAZIONE DEL CORSO:

Il corso si articolerà in otto lezioni di 90 minuti ciascuna. Gli incontri si terranno nella giornata del giovedì dalle ore 19,15 alle 20,45 presso la sede della FAF in via Lucania n. 5 a Carbonia; nella giornata del sabato in esterni il luoghi stabiliti durante il corso e avranno il seguente svolgimento:

Lezione n. 1 – 19/02/2015 ore 19.15 – 20.45:

Scrivere con la luce, conoscere e usare al meglio il mezzo fotografico.

La fotocamera digitale reflex/compatta.

Il sensore; salvataggio di un’immagine: formati immagine; sensibilità e rumore.

Diaframma; otturatore; esposimetro misurare la luce: lettura in luce riflessa, lettura in luce incidente esposimetro esterno, esposizione in priorità dei tempi, in priorità dei diaframmi, esposizione manuale; la luce: naturale, intensità e colore, bilanciamento del bianco.

Lezione n. 2 – 21/02/2015 ore 15.30 – 17.00:

Lezione tecnico pratica in esterni (esercitazione sugli argomenti trattati nella lezione n. 1)

Lezione n. 3 – 26/02/2015 ore 19.15 – 20.45:

Le ottiche fotografiche, angolo di campo, obiettivi a focale fissa, a focale variabile, mettere a fuoco un’immagine; La scelta della sensibilità, del diaframma e del tempo di otturazione: le immagini e il movimento; le immagini e la profondità di campo.

Lezione n. 4 – 28/02/2015 ore 15.30 – 17.00:

Lezione tecnico pratica in esterni (esercitazione sugli argomenti trattati nella lezione n. 3).

Lezione n. 5 – 5/03/2015  ore 19.15 – 20.45:

Esposizione e istogrammi. Immagini sovraesposte e immagini sottoesposte.

Lezione n. 6 – 7/03/2015 ore 15.30 – 17.00:

Lezione tecnico pratica in esterni (esercitazione sugli argomenti trattati nella lezione n. 5).

Lezione n. 7 – 12/03/2015 ore 19.15 – 20.45:

Immagini e social network: Facebook, Instagram, Flickr e altri.

Comporre un’immagine: scelte compositive; l’immagine singola; il progetto fotografico;  la composizione vista attraverso la storia della fotografia. Organizzare un progetto fotografico.

Lezione n. 8 – 14/03/2015 ore 15.30 – 17.00:

Lezione tecnico pratica in esterni (esercitazione sugli argomenti trattati nella lezione n. 7).

Chiusura del corso – 14/03/2015 ore 17.00 – 18.30:

Analisi e discussione delle immagini realizzate dai partecipanti durante il corso.

ll corso sarà attivato solo se si raggiungerà il numero minimo di cinque iscritti.

I partecipanti al corso dovranno portare una reflex o una compatta e una selezione di 10/12 immagini digitali che verranno proiettate e discusse durante il corso. 

Costi

150 Euro per i non tesserati FAF 2015 (125 euro per gli studenti)

100 Euro per i tesserati FAF 2015 (75 euro per gli studenti)

Nell’iscrizione al corso è compresa la tessera annuale dell’Associazione (costo 50 euro, 25 euro studenti) che da diritto a sconti su corsi e workshop futuri e consente di partecipare a tutte le attività quali corsi, incontri,  workshop, progetti e mostre collettivi (con stampe e allestimento a carico dell’Associazione) previsti nel programma del 2015.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha nominato i nuovi commissari delle quattro province cancellate dal referendum e della provincia di Cagliari. Su cinque nomi c’è da registrare una sola conferma: per la Provincia di Olbia Tempio, è stato confermato Giovanni Carta. Tiziana Ledda, direttore generale dell’aerea legale della Presidenza, è il nuovo commissario della provincia del Medio Campidano; Franco Sardi, direttore generale dell’assessorato al Bilancio, guiderà la Provincia di Cagliari; Maria Gabriella Mulas, direttore generale dei servizi idrici della Presidenza, è il nuovo commissario della Provincia dell’Ogliastra; per la Provincia di Carbonia Iglesias, infine, al posto di Roberto Neroni è stato nominato Giorgio Sanna, direttore generale dell’Enas.

Cristiano Erriu

L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha commentato con soddisfazione l’approvazione da parte del Consiglio regionale del disegno di legge 169 presentato dall’esecutivo per ridurre il disavanzo del sistema sanitario regionale. Il provvedimento, che prevede uno stanziamento di 60 milioni di euro, utilizza risorse che sarebbero andate a coprire il disavanzo generico e che servono per dare liquidità alle Asl per il pagamento di debiti già scaduti.
«Il disegno di legge approvato – ha detto Paci – è l’ulteriore segnale di attenzione da parte della Giunta e dell’intero Consiglio nei confronti del servizio sanitario regionale e, soprattutto, dei Comuni che rischiavano di uscire dal patto di stabilità.»
Il Consiglio regionale ha dato il via libera anche a un emendamento, proposto dalla Giunta, da 2 milioni e 900mila euro sulle opere definanziate. Una parte, 500mila euro, servirà per i lavori pubblici, mentre 2 milioni e 400mila euro, per la pubblica istruzione, saranno destinati ai Comuni che altrimenti avrebbero dovuto sforare il patto stabilità.
Raffaele Paci 12 copia

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno incontrato ieri mattina nel Palazzo di viale Trento, i commissari delle Asl sarde e delle Aziende Ospedaliere Universitarie. Agostino Sussarellu per la Asl 1 di Sassari, Paolo Tecleme Asl 2 di Olbia, Mario Carmine Antonio Palermo Asl 3 di Nuoro, Federico Argiolas Asl 4 di Lanusei, Maria Giovanna Porcu Asl 5 di Oristano, Maria Maddalena Giua Asl 6 Sanluri, Antonio Onnis Asl 7 di Carbonia, Savina Ortu Asl 8 Cagliari, Giorgio Sorrentino Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari e Giuseppe Pintor per Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.
L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha ringraziato i commissari per aver accettato «di condividere questa sfida così importante: migliorare il servizio e farlo con efficienza, riducendo gli sprechi. Abbiamo basato la scelta dei vostri nomi sulla valutazione di capacità e competenze che ci permettano di raggiungere questi obiettivi – ha detto il presidente Pigliaru -. Sappiamo di avere una enorme responsabilità nei confronti della Sardegna, soprattutto se parliamo di sanità. A noi spetta dare gli indirizzi, monitorare e valutare; a voi lavorare con l’alta qualità tecnica che vi appartiene e con un approccio da portatori di interesse sempre generale e mai particolare, senza cedere a certe vecchie logiche che non ammettiamo. Nella sanità sarda le cose stanno cambiando, le indicazioni sono chiare e vogliamo che siano seguite con coerenza».
Nel suo intervento, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha sottolineato come «le Asl non dovranno mai più essere undici Repubbliche indipendenti, ma formare un sistema integrato di stretta comunicazione tra Aziende e Regione, dando vita a un lavoro di squadra che metta in campo le migliori competenze per dare risposte al cittadino sardo. Abbiamo diverse sfide per la sanità in Sardegna – ha detto l’assessore Arru, che tra le tante ha evidenziato, in campo veterinario, l’eradicazione della peste suina – e l’unico modo per centrare l’obiettivo è creare un efficace sistema di comunicazione: puntare sulla competenza in ogni scelta è un imperativo etico. La filosofia di questa Giunta è lavorare al meglio con le risorse, di grande qualità, che abbiamo scelto e restituire fiducia al cittadino-paziente sardo. Vigileremo sull’operato di ciascuno di voi in questi mesi in cui traghetterete le Aziende sanitarie locali, e questo porterà anche a decisioni sulle scelte future, in vista di una più ampia riforma della sanità in Sardegna e di una significativa riduzione del numero delle Asl».
In chiusura, l’assessore Arru, ha reso noto ai commissari presenti all’incontro la rinuncia da parte di Giorgio Lenzotti all’incarico per il quale era stato scelto dalla Giunta Pigliaru, ovvero tenere le redini della più grande azienda sanitaria dell’isola, l’ospedale Brotzu.
«La rinuncia del dottor Lenzotti – ha spiegato l’assessore Arru – non era attesa ed è ascrivibile alla sola sfera personale e familiare. La Giunta ne prende atto e, nel più breve tempo possibile, nominerà un altro commissario che abbia le stesse competenze e la stessa professionalità.»

Ospedale Brotzu Cagliari2

Via libera della Giunta regionale al Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall’amianto (PRA). «Il piano costituisce un traguardo importante per la protezione della salute dei cittadini e per la tutela dell’ambiente – commenta l’assessore Spano – e rappresenta uno strumento fondamentale per affrontare in maniera organica la difficile sfida della decontaminazione e bonifica dall’amianto».
Il Piano si pone obiettivi molto rilevanti per il controllo della salute pubblica e le condizioni si sicurezza nei luoghi di lavoro, per la definizione delle priorità, modalità e tempi per l’effettuazione delle operazioni di bonifica e per l’informazione dei cittadini e formazione dei lavoratori.
In Sardegna, su 1.341 edifici pubblici (tra cui scuole, ospedali, uffici della Pubblica Amministrazione) o aperti al pubblico censiti, l’82% ha ancora presenza di materiali con amianto. Gli impianti industriali attivi e dismessi contano 688 siti censiti, di cui l’88% con presenza amianto.
Deve inoltre essere implementato il censimento delle strutture private che verrà effettuato tramite autocertificazione e l’utilizzo di strumenti tecnologici.
Il Piano provvede comunque a stimare la quantità di materiale contenente amianto da rimuovere e smaltire valutata in circa 500.000 metri cubi.
Per garantire gli interventi di bonifica sulle strutture pubbliche e private, si prevedono costi per circa 60 milioni di euro nell’arco dei 6 anni.
Il Piano fa riferimento a diverse tecniche di bonifica, tra le quali la rimozione dei materiali con amianto con successivo smaltimento in discarica o avvio agli impianti di trattamento, l’incapsulamento e il confinamento dei materiali.
Il PRA, che contiene tempistiche e soggetti attuatori per tutte le azioni individuate, sarà sottoposto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con il coinvolgimento delle amministrazioni locali e di tutti i soggetti direttamente interessati. A tal fine viene reso pubblico il Rapporto Ambientale che sarà oggetto delle consultazioni. Il processo di approvazione si concluderà solo dopo avere acquisito il parere motivato nell’ambito della procedura di VAS.
Sempre per la rimozione ed eventuale bonifica dall’amianto, rivolta specificamente agli arenili, è stata approvata l’ulteriore proposta dell’assessore Spano di utilizzare i finanziamenti che affluiscono al fondo ambientale. A seguito di interlocuzioni con i Comuni, sono stati ripartiti 850 mila euro sulle emergenze amianto presenti sulle spiagge dei comuni di Iglesias (100.000), Oristano (300.000), Carloforte (10.000), Santa Giusta (357.500), Cagliari (55.000), Arborea (25.000) e Calasetta (2.500).
Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia

 

Sede Provincia via MazziniSede Provincia Medio Campidano 1 copia

La Giunta regionale ha approvato la legge di riforma degli enti locali. La Sardegna dice addio alle quattro nuove Province, mentre nasce la città metropolitana di Cagliari, la Provincia del sud Sardegna e restano Oristano, Nuoro e Sassari: ma solo temporaneamente. Le quattro province istituite in Sardegna nel 2005, sono le uniche cancellate in Italia, perché tutte le altre, sia quelle storiche previste dalla Costituzione, sia quelle nate recentemente, anche dopo quelle sarde, restano in piedi e continuano ad operare.
«I Comuni sono i veri protagonisti del cambiamento – ha detto l’assessore degli Enti locali – i livelli amministrativi e di governo diventano essenzialmente due: la Regione e i Comuni. Prevediamo un rafforzamento dell’associazionismo comunale attraverso l’Unione di Comuni (e l’Associazione di unioni), a cui è obbligatorio aderire. I Comuni, in forma singola o associata, svolgono dunque i compiti di indirizzo, programmazione, controllo e funzioni amministrative. Sarà inoltre istituita la città metropolitana di Cagliari – prosegue l’assessore Erriu – di tipo ristretto, esteso cioè ai soli comuni limitrofi e di stretta relazione con il capoluogo.»
«Eliminate quelle che convenzionalmente chiamiamo le quattro nuove Province oltre alle Unioni dei Comuni, in Sardegna sarà istituita la città metropolitana di Cagliari alla quale saranno associati 16 Comuni limitrofi: altri potranno unirsi successivamente. Alla Provincia del Sud Sardegna farà capo tutto il Medio Campidano, il territorio di Carbonia Iglesias e i Comuni della Provincia di Cagliari che non sono compresi nella Città metropolitana. Restano Oristano, Nuoro (nel cui territorio sarà compresa anche l’Ogliastra), Sassari (che ricomprenderà l’ex Provincia di Olbia Tempio). Queste Province resteranno temporaneamente, sino all’approvazione della legge costituzionale di modifica dell’articolo 43 dello Statuto regionale.»
La riforma del sistema delle autonomie locali della Regione parte dall’esigenza di dare risposte all’esito dei referendum del 6 maggio 2012 abrogativi per le quattro nuove Province di Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia Tempio, e mira alla modernizzazione della pubblica amministrazione.
L’Unione di Comuni nasce con l’idea di migliorare l’offerta del servizio erogato e garantire lo sviluppo socio economico delle comunità locali. Il disegno di legge di riforma degli enti locali, prevede specifici incentivi alle attività e iniziative per la tutela e la valorizzazione delle vocazioni produttive dei territori. Sono chiamate Unioni di comuni anche le comunità montane.
L’Associazione di Comuni consentirà una maggiore qualità dei servizi, più economia di scala e di raggio d’azione, maggiore specializzazione del personale e semplificazione amministrativa. Gli organi dell’Unione sono l’assemblea dei sindaci, il Presidente e il Consiglio di amministrazione: le cariche saranno ricoperte gratuitamente. L’Unione dei Comuni è obbligatoria e deve essere costituita da almeno quattro comuni limitrofi con più di 10mila abitanti, hanno autonomia normativa, organizzativa e finanziaria, e funzioni attribuite dalla legge e delegate dai Comuni. «Si tratta di una delle disposizioni fondamentali della riforma – sottolinea Erriu – l’associazione si costituisce con l’istituto della convenzione, che definisce l’esercizio delle funzioni di area vasta in maniera coordinata, attribuite o delegate con legge regionale, comprese quelle già svolte dalle Province o conferite dalle Unioni che fanno parte dell’Associazione».
Lo svolgimento delle funzioni invece passerà per gli Ambiti Ottimali e gli Ambiti Territoriali Strategici, tenendo conto delle regioni storiche, della continuità territoriale dei Comuni e della coerenza con i Plus (Piani locali unitari dei servizi alla Persona). L’ambito territoriale strategico deve avere una dimensione demografica non inferiore ai 180 mila abitanti. Corrisponde all’area territoriale delle Associazioni di unioni di comuni e serve per l’esercizio coordinato delle funzioni di area vasta e lo sviluppo socio economico del territorio, funzioni attribuite o delegate dai Comuni e dalla Regione già svolte dalle Province. Ancora, l’ambito territoriale strategico funziona da riferimento per l’articolazione territoriale dei servizi della Regione, come per esempio: Ato e gestione rifiuti, servizi e funzioni, sistemi locali del lavoro SSLL.
Il disegno di legge si sofferma particolarmente sulle politiche regionali per i territori svantaggiati e prevede azioni specifiche e misure di sostegno, incentivi per le iniziative che tutelino la valorizzazione delle vocazioni produttive dei territori, il radicamento dei produttori agricoli, e soprattutto dei giovani imprenditori.
Il modello della città metropolitana di Cagliari non è coincidente con il territorio della Provincia. A farne parte sono i 16 comuni del Forum dei sindaci del piano strategico intercomunale o che hanno con la città di Cagliari rapporti di contiguità territoriale o economico-sociale. «Obiettivo della città metropolitana – precisa l’assessore Erriu – è il rilancio del sistema economico e produttivo del territorio che possa riflettersi positivamente sull’intera Regione. A questo proposito sono importantissime le Eurocities che creano proficue interazioni tra le città metropolitane di tutta Europa».
La città metropolitana avrà infatti, tra i vari compiti, quello di intrattenere relazioni istituzionali e di programmazione socio economica anche con le aree metropolitane europee. La promozione e gestione dei servizi integrati sia di infrastrutture che di reti di comunicazione, e ancora, la gestione dei servizi pubblici di strade e trasporti, e lo sviluppo strategico del territorio.
La città metropolitana sarà guidata dal sindaco metropolitano, ovvero il sindaco della città di Cagliari, dall’assemblea metropolitana composta da tutti i sindaci, e dal Consiglio di amministrazione (sindaco metropolitano e quattro componenti) che viene eletto dall’assemblea dei sindaci al suo interno.
L’Osservatorio regionale, al quale parteciperanno Comuni e Province, servirà per proporre e garantire il trasferimento delle funzioni dalle Province ai Comuni e Unioni di Comuni. Questo sarà il secondo passaggio della complessiva riforma del sistema delle autonomie locali. Ha il compito di riordinare e semplificare le funzioni amministrative. Le Regioni sono tenute a garantire un flusso costante di informazioni all’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dell’attività organizzativa. «Gli Osservatori regionali verificano – ha detto l’assessore Erriu – la coerenza della ricognizione dei beni e delle funzioni fondamentali e non, effettuata dalle province, ne convalida i contenuti e poi trasmette all’Osservatorio nazionale la documentazione finale. Uno strumento indispensabile per ottimizzare il processo di riforma in atto a livello regionale e per la condivisione della riforma a livello nazionale». All’Osservatorio, dunque, si attribuisce il compito di coordinare l’attività di ricognizione delle funzioni amministrative provinciali, oggetto di riordino, e la loro riallocazione nel livello istituzionale più adeguato. Ancora, assicurare un flusso di informazioni costante all’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dell’attività riorganizzativa.
A presiedere l’Osservatorio è lo stesso assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, e ne fanno parte gli assessori competenti nelle materie che sono oggetto di discussione, un rappresentante del Coordinamento delle associazioni degli Enti locali della Sardegna e un esponente dell’Ups.
«I lavori dell’Osservatorio – ha concluso Cristiano Erriu – non comportano nessun costo a carico del bilancio regionale e la parte di supporto tecnico e giuridico sarà assicurata dallo stesso assessorato.»

Dopo la straordinaria esibizione del Dorian Wood trio Echos Vocal Ensemble, ancora grande jazz questa sera a Sant’Anna Arresi con il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. In programma questa sera, come tutti i giorni sino al 3 gennaio, una serie di eventi musicali che l’Associazione Culturale Punta Giara ha organizzato per animare le festività invernali del Sulcis Iglesiente.

Sin dalle ore 18.00 si potrà assistere ai concerti itineranti che la Bandakadabra eseguirà per le vie del paese. Alle 21.00 al Palanuraghe, i primi a calcare il palco del paese della musica e del vino saranno i Flut3ibe, ensemble composto da tre flautisti di eccellenza: Stefano Benini, Michele Gori e Stefano Leonardi accompagnati dalle melodie di Andrea Tarozzi al pianoforte e le ritmiche di Nicola Stranieri alla batteria. Benini è ritenuto uno dei migliori flautisti jazz italiani del momento, dotato di enorme capacità compositiva e studioso dello strumento. Ha pubblicato nel 2010 un testo fondamentale intitolato Il Flauto Jazz. La Storia, i Protagonisti, il Repertorio, il Metodo. La “tribù dei flauti” si distingue per la forte presenza dei fiati, impegnati in un discorso armonico basato su partiture e libera improvvisazione con piano e batteria, in una nuova interpretazione del jazz.

Dalle 22.30 i Citizen X, duetto americano formato da Jean Paul Bourelly alla chitarra e Sadiq Bey alla voce, percussioni ed elettronica sarà affiancato, in un progetto originale ideato dall’Associazione Culturale Punta Giara, dal celebre percussionista jazz Hamid Drake, ormai divenuto una figura di riferimento al festival di Sant’Anna Arresi. Le musiche dei Citizen X, ispirate alle atmosfere magiche dei rivoluzionari anni ’60 di Chicago, Detroit e Los Angeles, richiamano un senso cinematico della musica, con contaminazioni di innumerevoli generi musicali. Accompagnati dalle ritmiche di Drake, i Citizen X rinnoveranno in questo appuntamento sardo il loro messaggio di libertà e presa di coscienza nell’attuale situazione mondiale, governata da brutali politiche di globalizzazione.

Al termine dei concerti, l’appuntamento si rinnoverà nei tre jazz club di Sant’Anna Arresi, per assistere o partecipare alle jam session in programma sino a tarda notte.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Gestione Commissariale ex-provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

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