19 March, 2024
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Dopo il grande successo ottenuto nel ponte pasquale, i siti minerari di Porto Flavia e Villamarina saranno visitabili dal 1° maggio al 31 dicembre, grazie ad un accordo di collaborazione firmato tra Igea, Parco Geominerario e comune di Iglesias.

Questo il programma di questo fin settimana:

Porto Flavia
Masua, Iglesias
1/2/3 maggio
Visite guidate alle ore 9.30/10.30/11.30/12.30/14.30/15.30
Informazioni e prenotazioni:
Ufficio IAT 0781/41795 (dalle ore 10.00 alle ore 20.00, mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).
La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata. Per motivi di sicurezza, le visite guidate sono contingentate.

Galleria di Villamarina
Monteponi, Iglesias
1/2/3 maggio
Informazioni e prenotazioni:
Ufficio IAT 0781/41795 (dalle ore 10.00 alle ore 20.00, mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).
La prenotazione è obbligatoria.

Sul sito www.visitiglesias.it e sui siti istituzionali di Parco Geominerario e Igea, saranno presenti le informazioni aggiornate per le visite.

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Sabato 2 e domenica 3 maggio, Carbonia partecipa alla diciannovesima edizione di Monumenti aperti.

La manifestazione è curata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con il coordinamento regionale affidato all’Associazione culturale Imago Mundi. Cittadini e turisti potranno visitare 20 proposte tra siti e monumenti di interesse storico-archeologico e aree di interesse paesaggistico, che rappresentano l’importante patrimonio culturale della nostra Città.

Come nelle passate edizioni grande attenzione sarà rivolta alla riscoperta del passato minerario della città con il complesso di archeologia industriale della Grande miniera di Serbariu che ospita anche il Museo del carbone C.I.C.C. e il Pozzo Castoldi a Bacu Abis.

Per i curiosi e gli appassionati di archeologia saranno visitabili: il Parco archeologico di Monte Sirai e quello di Cannas di Sotto, l’Area archeologica di Corona Maria, nella Pineta di Cortoghiana, il Museo archeologico di Villa Sulcis, il Museo dei Paleo Ambienti Sulcitani E.A. Martel (all’interno della Grande Miniera di Serbariu) e la Fortezza del Nuraghe Sirai.

È stato confermato anche il percorso di riscoperta della fondazione di Carbonia: con il CIAM, Carbonia Itinerari di Architettura Moderna, la Torre Civica, il Dopolavoro Centrale, Piazza Venezia a Cortoghiana e la Chiesa di San Ponziano.
Saranno visitabili, inoltre, il Rifugio antiaereo, l’esposizione etnografica Tanit e l’Ospedale civile (Ospedale Sirai).

L’edizione 2015 presenta alcune importanti novità. La prima riguarda l’apertura del Centro Ricerche Sotacarbo, fiore all’occhiello del Polo tecnologico dell’Energia pulita voluto da ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Sardegna. L’inaugurazione nel 2008 del modernissimo Centro Ricerche, realizzato negli edifici del vecchio magazzino materiali, ha assicurato contenuti innovativi all’operazione di valorizzazione dell’archeologia industriale portata avanti dal comune di Carbonia nell’ex Miniera di Serbariu. Il Centro Ricerche Sotacarbo è ormai un punto di riferimento internazionale nei campi dell’innovazione tecnologica e della ricerca sulle energie pulite: dal 2014 fa parte della rete Eccsel che comprende i 15 centri di ricerca più avanzati in Europa sulla cattura e lo stoccaggio della CO2. Sarà possibile visitare impianti, laboratori e gli uffici.

Saranno visitabili nuovamente la “Casa del mutilato” di viale Trento (angolo via Asproni), che mancava da tanti anni da “Monumenti aperti” e la chiesetta operaia di via Sicilia che l’anno scorso era in fase di restauro.

La Casa del mutilato e invalido di guerra di Carbonia fu costruita nel 1956 e venne inaugurata il 25 ottobre del 1959. L’edificio, la cui tipologia edilizia è in stile razionalista, è caratterizzata dalla torre realizzata in trachite ed è perfettamente adeguata all’architettura della Città. All’interno è stata allestita una mostra fotografica e storica che racconta la posa della prima pietra.

La chiesetta operaia di via Sicilia nacque nei primi anni ‘40 per volontà dei parroci di San Ponziano per stimolare la partecipazione alla vita religiosa del popoloso quartiere operaio “Lotto B”. Il progettista Granata caratterizzò la facciata della chiesetta con un campanile a vela e un arco campanario. All’interno fu costruito un altare in muratura e alcune balaustre. Nella chiesetta si potevano ammirare un crocifisso ligneo, la statua della Beata Vergine Addolorata e quella di San Giovanni. Dietro la chiesetta fu realizzata la casa canonica e nel cortile, tra i due edifici, i bambini potevano intrattenersi nei giochi. La chiesetta è stata riaperta nel settembre del 2014.

I monumenti saranno visitabili, gratuitamente, il pomeriggio di sabato 2 maggio dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Numerose le iniziative collaterali organizzate nella due giorni di Monumenti aperti a Carbonia, che troverete in allegato al comunicato.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

L’Amministrazione comunale al fine di garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’evento ha disposto la chiusura al traffico per il 2 maggio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 3 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, di: via Roma (tratto compreso tra via Grazia Deledda e Piazza Roma), via Manno (tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e Piazza Roma), via Oberhausen, (tratto compreso tra via Napoli e Piazza Roma) e via Nuoro (nel tratto dove si trova il rifugio antiaereo).

Il programma dettagliato di tutte le iniziative legate a Monumenti aperti è disponibile all’interno della guida cartacea, nel sito del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nel sito ufficiale della manifestazione: www.monumentiaperti.com.

EVENTI COLLATERALI

Chiesa San Ponziano

Mostra presepe all’interno del campanile della Chiesa di San Ponziano, accessibile al pubblico esclusivamente in questa occasione.

Chiesa San Ponziano

Sabato 2 maggio ore 19.00: Concerto in “limba” con i cori di Serbariu, Santadi, Musei, Is Urigus (a cura dell’Associazione Culturale “Su Conti”).

Medau “Sa Grutta” (Cannas di Sotto)

Laboratorio e mostra delle arti povere.

Nel locale annesso, “Sa domu de sa farra”, sarà effettuata la dimostrazione della panificazione tradizionale con cottura del pane nel forno a  legna e realizzazione della fregola sarda.

Laboratorio di tessitura.

Teatro Centrale

Mostra fotografica dedicata agli artisti che si sono esibiti al Teatro Centrale, a cura e di Ignazio Vacca.

Sezione di Storia Locale (Grande Miniera di Serbariu)

Mostra documentaria e fotografica “Le attività ricreative a Carbonia dalla nascita agli anni ’70 – tempo libero e svago tra manifesti e locandine”.

Museo del Carbone: Sala Argani 2 (Grande Miniera di Serbariu)

“Strumenti e ricordi: la casa e l’albergo operaio”. IV edizione della mostra Strumenti e Ricordi, dedicata alla ricostruzione dei luoghi riservati al riposo e alla famiglia. A Cura dell’Istituto d’Istruzione Superiore G.M. Angioy

Museo del Carbone: Sala docce Lampisteria (Grande Miniera di Serbariu)

Mostra fotografica “Il mio Sulcis Iglesiente” di Fabio Murru.

Auditorium (Grande Miniera di Serbariu)

Mostra di sculture di Luigi Angius.

C.I.A.M. – Carbonia Itinerari di Architettura Moderna

Percorso cittadino con trenino gommato.

Partenza da Piazza Roma.

Ospedale Civile – Servizio Psichiatrico

All’interno del servizio psichiatrico si trova una mostra fotografica permanente sulle attività degli operatori, pazienti e familiari che collaborano con la psichiatria.

2 maggio ore 17.00: letture brani delle rappresentazioni teatrali dell’Associazione Albeschida

2 maggio ore 18.30: lettura e poesie dei pazienti. Dal corso di poesie di recente è nato il libro “Poesie più o meno perfette” a cura di Claudio Moica e Nino Laddomada.

Rifugio Antiaereo

Mostra fotografica sulla II Guerra Mondiale a cura della Pro Loco di Carbonia.

Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra di Anna Saba ”Camera Obscura”

Falsosimilitudini pensate, cercate e create.

Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra permanente “Un bosco di alberi bianchi” di Nicola Filia.

Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra Giò Tanchis “Enigma Metafisico – Carbonia Abbacinante”

L’artista racconta Carbonia come dei frame mnemonici sintetizzati in elementi nitidi, con geometrie metafisiche e colori futuristici.

Casa del Mutilato

All’interno della Casa del Mutilato è stata allestita una mostra fotografica – storica che racconta la realizzazione del Monumento dei Caduti situato in Piazza Rinascita e dalla posa della prima pietra della Casa sino ai giorni nostri.

Saletta del Portico adiacente Teatro Centrale

Mostra a cura di Bonaccattu Deligias “Sa Sennoreddas de Arriu” (le signore delle fonti). Donnine realizzate con la canna che vestono abiti in costume nell’antica tradizione sarda.

Centro Ricerche Sotacarbo – Miniera di Serbariu

Sabato 2 Maggio ore 20.30: proiezione del film “Quando Olivetti inventò il PC” (Ita2011, 52′) di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto. A seguire momento conviviale e visita notturna del Centro Ricerche.

(Ingresso libero e gratuito)

In occasione della Festa dei Lavoratori, venerdì 1 maggio, il Parco di Villa Sulcis a Carbonia ospiterà la seconda edizione del “Primo Maggio sociale”, organizzato da Circolo ARCI La Gabbianella Fortunata di Carbonia con il patrocinio gratuito dell’assessorato dello Spettacolo del comune di Carbonia e la collaborazione della Cantina Sociale Sardus Pater, del Caseificio Sociale Allevatori Sulcitani, del Pitosforo Art Music Bar e della Coldiretti.

A partire dalle ore 12.00, per tutta la giornata, all’interno del Parco Villa Sulcis si alterneranno alcune tra le band e in cantautori più conosciuti del territorio tra, i quali Molly’s Chamber, Upside Down e altri ancora. Nel Parco saranno presenti alcuni espositori, hobbisti e artigiani.

È stata inaugurata questa mattina, nella hall principale del San Giovanni di Dio di Cagliari “San Giovanni di Dio – Non solo un monumento” per i 171 anni dell’Ospedale Civile. Da domani (dalle 16.00, vista la concomitanza con la sagra di Sant’Efisio) si aprono le porte del San Giovanni di Dio, dove saranno visitabili sino al 10 maggio le opere d’arte, la struttura storica e i suggestivi sotterranei dove trovarono rifugio i cagliaritani durante i bombardamenti del 1943.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino (accompagnato dai direttori sanitario e amministrativo, Oliviero Rinaldi e Vincenzo Serra), l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, l’arcivescovo Arrigo Miglio e numerose autorità civili e militari.

«Il San Giovanni di Dio – ha detto Sorrentino – è un patrimonio storico e culturale di Cagliari e di tutta la Sardegna. Una grande opera d’arte”. Il San Giovanni non è solo un ospedale. E neppure soltanto un monumento. È la storia della città, dei suoi abitanti che all’interno delle sue mura hanno cercato salute ma anche salvezza. Salvezza anche dalle bombe del 1943 che devastarono il capoluogo. Al suo interno, nei suoi sotterranei migliaia di cagliaritani trovarono riparo e la vita.»

Quei sotterranei che, assieme alle altre opere d’arte, da domani saranno visitabili grazie allo sforzo dell’associazione dei dipendenti dell’Aou di Cagliari, Mariposa. Si parte alle 16.00 e si andrà avanti sino alle 20.00. Le visite guidate proseguiranno anche sabato e domenica la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 20.00. Poi il 9 e il 10 visite guidate (questa volta in collaborazione col  Gruppo speleo-archeologico “Giovanni Spano” di Cagliari.

Le visite all’ospedale e ai sotterranei sono solo una parte del ricco programma culturale messo a punto dall’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Sono previsti appuntamenti con i bambini e i ragazzi 4, il 9 e il 10 maggio (dalle 16.00 alle 19.00, hall San Giovanni di Dio, a cura della Clinica Pediatrica e Ludohospital “Il Sole”), mostre di pittura e fotografiche (da oggi sino al 10 maggio, corridoi San Giovanni), concerti (3 maggio Black Soul Choir – concerto di musica gospel, alle 18, Aula Costa – San Giovanni di Dio e 6 maggio Giovani talenti in concerto – Sezione musicale scuola Media Rosas di Quartu Sant’Elena alle 17.00, Aula Costa, sempre San Giovanni). Infine, due convegni: il primo, l’8 maggio alle 17.00 (Aula Costa) sulla Sanità e Cagliari, con Luigi Minerba (assessore Servizi Sociali comune di Cagliari), Rosanna Laconi (direttore Pronto Soccorso San Giovanni), Emilio Montaldo (Medicina Generale), che verrà moderato da  Marco Noce (giornalista dell’Unione Sarda); il secondo il 10 maggio su “Cagliari e la guerra” con il partigiano Geppe, Nino Garau, alle 10.30 Aula Dermos.

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Anche quest’anno il 1 maggio in Sardegna sarà caratterizzato da innumerevoli vertenze irrisolte, da lavoratori accampati sotto le sedi istituzionali, da percettori di ammortizzatore sociale in attesa delle indennità da oltre un anno e da tanta preoccupazione e incertezza. Ma a differenza degli ultimi 7-8 anni, da quando più o meno è iniziata la crisi industriale, per la prima volta aumentano le aspettative e le speranze per un’inversione di tendenza finalmente positiva.

Aspettative che potrebbero essere maggiormente motivate se ci fosse una Amministrazione regionale, dopo quelle decisamente fallimentari degli anni scorsi, più attenta e protagonista sulle principali questioni industriali che da Porto Torres, passando per Ottana e il Sulcis Iglesiente, fino alla provincia di Cagliari attanagliano la nostra isola.

In particolare su vertenze come quella KELLER, ormai una delle pochissime produzioni di manifatturiero puro che urla vendetta per la scarsa attenzione avuta in questi anni, o quella più conosciuta sul piano mediatico dell’ex smelter ALCOA, a tutt’oggi ancora in attesa di risposte esaustive e definitive per la cessione e il riavvio produttivo, ma anche quella ex-ILA, i cui lavoratori sono in presidio permanente da oltre 40 giorni di fronte alla Regione.

Da preservare e valorizzare, inoltre, le eccellenze come l’ex Intermare (Saipem) di Tortolì, unica azienda in Italia dove si costruiscono le piattaforme petrolifere, e la Vitrociset a Capo san Lorenzo, leader per know how e grandi professionalità, che devono aver riconosciute tutte le condizioni strutturali, infrastrutturali ed economiche per poter continuare le proprie attività produttive e lavorative.

Ma è indispensabile anche fare chiarezza sulla questione inerente gli investimenti dell’ENI a Porto Torres che potrebbero permettere il rientro di centinaia di addetti a lavoro, sulla centrale E.ON in virtù anche dei recenti accadimenti giudiziari, e sulle nuove prospettive di insediamenti industriali nell’ambito del Piano Sulcis.

In ultima analisi, ma non per importanza, è fondamentale intervenire sulla questione degli appalti che da Sarroch alla “Portovesme SRL”, fino all’ENEL rappresentano l’anello debole della catena e la prima frontiera dello sfruttamento per migliaia di lavoratori.

Un 1 maggio, quindi, che come FSM-CISL intendiamo di lotta e di speranza ma che ci auguriamo serva una volta di più a ricordare a chi ci governa che il lavoro è un valore assoluto di dignità e umanità che dev’essere riscoperto e preservato. Se la politica non saprà mettere al primo posto della propria agenda politica il lavoro, non potrà esserci futuro per il popolo sardo.

FSM-CISL SEGRETERIA REGIONALE

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Paola Montis, presidente dell’ANAP Sardegna, l’associazione dei pensionati artigiani di Confartigianato, entra nella Giunta nazionale dell’ANAP.

Il prestigioso incarico le è stato conferito questa mattina a Roma, durante l’Assemblea nazionale che ha rieletto il modenese Giampaolo Palazzi alla guida nazionale dei 300mila pensionati di Confartigianato. Per la Montis, e per tutta l’ANAP Sardegna, si tratta di un importante riconoscimento per il lavoro portato avanti in questi anni e per la crescita dell’Associazione a livello regionale e territoriale.

«E’ un obiettivo che ci eravamo prefissi 4 anni fa e che siamo riusciti a realizzare – afferma la presidente regionale dell’ANAP Sardegna – grazie all’impegno di tutte le persone che giorno dopo giorno lavorano nel sistema regionale di Confartigianato in Sardegna. Porterò a Roma l’esperienza fatta in una regione con oltre 470mila pensionati di cui il 53% sono di invalidità civile e 38% di vecchiaia, e che ricevono un assegno medio di 700 euro.»

«Abbiamo sentito che la spending review si abbatterà violentemente sul sistema sanitario e assistenziale – conclude la presidente dell’ANAP Sardegna – ma noi a Roma questo lo impediremo con tutte le nostre forze. Pensionati e malati hanno diritto a una esistenza dignitosa, esattamente il contrario di ciò che avviene adesso.»

La Sardegna, “Isola della qualità della vita”, partecipa a Expo 2015. L’eccellenza ambientale e delle produzioni agroalimentari, l’innovazione sostenibile, la longevità, rappresentano le quattro dimensioni qualificanti della presenza della Regione al grande evento milanese. Sarà un’attività intensa quella che si svilupperà tra la Lombardia e il territorio isolano dal primo maggio al 31 ottobre e in preparazione dell’appuntamento. A partire da una strategia precisa, incentrata su una prospettiva di lunga durata, sull’aggregazione delle imprese e delle categorie di prodotto, sui progetti di internazionalizzazione.
«Una promozione dell’isola molto definita e una nuova immagine coordinata, innovativa e riconoscibile: questo il nostro impegno per incidere nel grande scenario dell’Esposizione Universale – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, stamattina in conferenza stampa -. Intendiamo riposizionare l’immagine del prodotto Sardegna nel mondo a partire dal valore della nostra qualità della vita, focalizzandoci su una prospettiva di ricaduta nel tessuto economico regionale per i prossimi 3-5 anni, con un programma, obiettivi e azioni molto chiari.»
Ogni iniziativa a Expo avrà un senso per le aziende sarde: «La nostra finalità è quella di accompagnare le imprese agroalimentari presentandoci al mondo e soprattutto ai nuovi mercati – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – abbiamo coinvolto i nostri consorzi per proporre un’immagine coordinata dei prodotti Doc e Dop e messo in campo due bandi pubblici, saremo presenti a Milano in maniera strutturata e aggregata per attivare un percorso di crescita».
Lo stanziamento complessivo previsto per la partecipazione della Sardegna a Expo è di 3.490.000 euro, facenti capo per 1.980.000 all’assessorato del Turismo, artigianato e commercio, 800.000 all’Assessorato dell’Industria, per 410.000 a Laore e per 300.000 euro al Centro regionale di programmazione. A ciò si aggiunge un milione e mezzo di euro per favorire la partecipazione a Expo delle imprese sarde agroalimentari, artigiane e dei comparti turistico e del commercio attraverso tre bandi pubblici.
Saranno tre le formule principali attraverso le quali si proporrà la presenza sarda all’esposizione universale, che garantiranno un presidio nel corso dei sei mesi dell’evento: la dimensione istituzionale all’interno del Padiglione Italia dall’11 al 17 settembre con uno spazio di 200 metri quadrati e un ufficio permanente; progetto Cibus B2B, dove le imprese avranno uno spazio per tutto il corso di Expo per incentivare business con i mercati obiettivo europei ed extraeuropei, dove potranno consolidare relazioni già aperte o avviare nuovi rapporti. Diversi i workshop con i buyers, 680 i business meeting, tre gli eventi tematici. Lo scopo è quello di presentare le eccellenze delle nostre produzioni, dalla filiera vitivinicola a quella del pane, olivicololearia, zootecnica sino alle ortive certificate come il carciofo e lo zafferano. Il pomeriggio ci saranno presentazioni, la sera show cooking; infine sarà allestito uno stand di 30 metri quadrati nell’ambito del progetto Eataly, sempre durante tutti i sei mesi dell’evento, dove si cureranno i rapporti con i consumer B2C. In questo caso l’obiettivo è suscitare curiosità e interesse rispetto alle produzioni isolane con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini, promozione. I video e le immagini della Sardegna scorreranno anche nei maxischermi del Cardo (18.750 passaggi da 1 minuto nei sei mesi) e nel padiglione Alitalia/Ethiad. Per la Sardegna sarà disponibile la piattaforma web Expo business matching per facilitare l’incontro fra aziende, buyer esteri e operatori.
L’isola sarà protagonista nella mostra delle Regioni sui temi “Potenza del saper fare”, “Potenza del limite” e “Potenza della bellezza”, con due testimoni d’eccezione come Daniela Ducato e Luca Ruiu, imprenditrice e ricercatore che racconteranno i temi della creazione e dell’innovazione sostenibile. Ducato, insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella e premiata lo scorso novembre a Stoccolma con l’Euwiin International Award come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde, trasforma con la sua Edilana gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per le costruzioni. Ruiu, esperto internazionale di biopesticidi totalmente naturali e innocui per l’uomo, ha messo a punto il progetto Bioecopest per lo sviluppo di tecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Nella sezione della mostra “Potenza della bellezza” saranno promosse vedute panoramiche di paesaggi naturali non antropizzati come l’arcipelago de La Maddalena, esempi di edifici storici come il Parco Geominerario o interni di strutture antiche di pregio, ovvero la Biblioteca universitaria di Cagliari.
Eventi culturali e promozionali. Altra attività messa in campo dalla Regione è l’allestimento di un ricco programma di manifestazioni, sagre, eventi che si terrà sia a Milano sia sul territorio isolano per l’accoglienza di turisti, visitatori e operatori con educational tour e press tour. Si apre il 5 maggio ai Chiostri di San Barnaba di Milano con “Cibi per la salute dalla terra dei centenari”, incontri, stand, degustazioni. Al museo archeologico del capoluogo lombardo sarà allestita la mostra Isola delle Torri dal 6 maggio al 29 novembre. Al Palazzo Litta in Corso Magenta, sempre nello stesso periodo, saranno esposte le fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica. I primi ambasciatori della Sardegna Paolo Fresu, Pinuccio Sciola e Beppe Severgnini saranno protagonisti in diversi eventi. In Sardegna invece sarà messo in campo il progetto “1000 e una notte”, 1001 stanze messe a disposizione dagli albergatori con Unioncamere e Camera di commercio nord-Sardegna. Sette i percorsi naturalistici proposti nelle aree marine protette e nei parchi nazionali e regionali, tre i percorsi della qualità della vita e della longevità nella blue zone dell’isola sempre in collaborazione con le Camere di commercio. L’Anci Sardegna proporrà 4 eventi a Milano e sul territorio su identità, tradizione, cultura e natura ed enogastronomia.
Expo è una piattaforma di confronto attorno alle grandi questioni dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile sintetizzate nello slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Circa un milione di metri quadri di esposizione, 140 Paesi e organizzazioni internazionali coinvolte e 20 milioni di visitatori attesi. In questo scenario la Sardegna dovrà costruire un tessuto di relazioni il più possibile stabili, soprattutto con una serie di Paesi obiettivo indicati, proiettate verso un orizzonte temporale di 3-5 anni. Le imprese che parteciperanno all’evento accompagnate dalla Regione dovranno presentare la propria offerta strutturata e possibilmente in forma aggregata naturalmente in un’ottica di internazionalizzazione. L’Esposizione universale per la Sardegna dovrà essere un investimento in grado di restituire i risultati già nei prossimi due anni.
Nuova immagine coordinata. Infine, sarà la volta della nuova strategia di comunicazione complessiva che inizia con la progettazione di un sistema grafico coordinato e flessibile, capace di interagire sia con gli elementi che già caratterizzano l’immagine istituzionale della Regione, sia con ulteriori elementi che individuano l’evento contenitore. “Isola senza fine” è il nuovo slogan che accompagnerà la Sardegna a Expo 2015. L’isola della tradizione si presenta con una spiccata identità contemporanea, a partire dalle trame delle antiche tessiture e dal forte carattere della longevità. L’isola che non finisce mai di stupire, l’isola dei centenari, della natura senza fine, dei sapori e delle eccellenze, delle idee infinite come l’innovazione sostenibile, sono i significati che hanno ispirano lo slogan. Il nuovo carattere tipografico chiamato “battoro”, è invece ispirato alla tessitura delle bisacce e all’organizzazione del telaio. È strutturato in modo tale da sostituire il pibione della tradizione con il pixel digitale, simbolo della tecnologia. Sulla falsariga del carattere è stato elaborato anche un set tipografico chiamato Sardinia dingbats, composto di icone tipiche accompagnate da immagini più moderne, sulla scia dell’opera di Eugenio Tavolara.
www.regione.sardegna.it/sardegnaexpo2015 è il nuovo portale dedicato alle iniziative della Regione per Expo 2015 ricco di contenuti dedicati e appuntamenti per guidare i visitatori e il network internazionale alla scoperta delle eccellenze dell’isola.
La Sardegna preserva un grande patrimonio naturale che consente, da un lato, di rafforzare l’appeal della destinazione turistica, dall’altro di valorizzare virtuosi processi di sostenibilità. A ciò si associa il valore delle produzioni della terra, rispettose delle tradizioni e compatibili con uno sfruttamento non intensivo del territorio. La longevità attiva, che pone l’isola fra le 5 “Blue Zones” al mondo, con una forte presenza di centenari, è l’effetto dell’elevata qualità della vita. L’innovazione tecnologica sostenibile diffusa in Sardegna a diversi livelli aumenta la competitività del tessuto economico e industriale e imprime uno spiccato carattere di modernità. Con questa forte specificità l’isola sarà presente a Expo 2015.

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Le varie emergenze nel mondo del lavoro sono state al centro dell’audizione dell’assessore, Virginia Mura, nella commissione Lavoro presieduta da Gavino Manca.

«Assessorato del Lavoro, Giunta e Consiglio regionale sono impegnati ad individuare in tempi molto brevi soluzioni concrete ai problemi dei lavoratori in mobilità, degli operatori del Geo parco e dei cosiddetti lavoratori “in utilizzo”» ha detto al termine dell’audizione il presidente della commissione.

La prima parte dei lavori della commissione, con l’assessore Mura trattenuta da impegni istituzionali e di Giunta, è iniziata con le relazioni del direttore generale dell’assessorato, Eugenio Annichiarico, e del dirigente Luca Galassi.

Per quanto riguarda i lavoratori con trattamento di mobilità in deroga (circa 12.000 in tutta la Sardegna) si è reso necessario un disegno di legge (di un solo articolo), ha spiegato Annichiarico, per intervenire sulla norma precedente che relativa solo al 2013 e consentire alla Regione di effettuare una anticipazione di 26 milioni in attesa dei 55 che dovrà erogare lo Stato. Il provvedimento, che la commissione dovrebbe esaminare martedì mattina, potrebbe poi arrivare in Consiglio nella sessione già convocata sempre per martedì ma alle 16.00.

Più complessa la situazione dei lavoratori del Parco Geominerario (550 in tutto), 160 dei quali alle prese con continui ritardi nel pagamento degli stipendi. Il direttore generale dell’Assessorato ha affermato che la crisi è dovuta ai conflitti interni all’associazione temporanea di imprese cui è affidata alla commessa della Regione. Nell’inadempienza di uno dei soci, ha sostenuto Annichiarico, «la Regione paga quanto dovuto in base al contratto alla capogruppo che poi anticipa ai lavoratori le retribuzioni di competenza dell’altra società; dal punto di vista giuridico è complicato intervenire in un contratto fra privati e si sta cercando una soluzione che tuteli in primo luogo la continuità degli stipendi dei lavoratori».

Nel tardo pomeriggio è intervenuta ai lavori della commissione l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, che ha riferito sulle problematiche dei cosiddetti lavoratori “in utilizzo”, personale che dovrebbe essere impiegato presso le amministrazioni locali e in parte nelle Asl nella realizzazione di progetti inseriti con le relative coperture nella recente legge finanziaria. «Il problema – ha dichiarato l’assessore – deriva sia dal fatto che i Comuni hanno tetti di spesa molto rigidi per la parte corrente destinata al personale ed inoltre dalla normativa vigente secondo la quale i progetti devono essere realizzati nei luoghi di residenza dei lavoratori».

«Anche in questo caso dunque – ha aggiunto l’assessore Mura -, potrebbe rendersi necessario un provvedimento di emergenza per cambiare la legge regionale nella parte relativa alla residenza e prevedere eventualmente un rimborso spesse per le unità lavorative distribuire in un territorio più ampio; occorre comunque intervenire al più presto, anche perché un breve periodo di lavoro consentirebbe poi l’accesso all’indennità Aspi erogata dall’Inps.»

A fine serata, la commissione ha poi ascoltato il sindaco di Arbus, Francesco Atzori, e il vice sindaco di Guspini, Alberto Lisci, i quali, dopo aver esposto la difficile situazione dei lavoratori sfociata anche in forti tensioni con il sindacato, hanno messo l’accento sulla mancanza di strumenti concreti di intervento e sollecitato un’azione incisiva della Regione.

Nell’ampio dibattito sviluppatosi su questi temi hanno preso la parola i consiglieri regionali Rossella Pinna, Pietro Comandini,  Gianmario Tendas ed Alessandro Collu del Pd, Paolo Truzzu di Fdi, Fabrizio Anedda di Sinistra sarda ed il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni.

Il presidente della commissione Gavino Manca, concludendo, ha dichiarato che «la problematica dei lavori in utilizzo è certamente molto complessa e le diverse soluzioni fin qui emerse vanno verificate; lavoreremo comunque a ritmo serrato in collaborazione con la struttura tecnica dell’Assessorato e, se si dovesse rendere necessario, chiederemo una deroga al presidente del Consiglio per portare anche questo argomento all’attenzione dell’Aula, con l’accordo dei capigruppo».

«Durante la nostra campagna elettorale, Flexicurity e riforma dei Csl sono stati punti essenziali. Oggi la Giunta regionale, così come il governo nazionale, sta testando una delle cose più difficili, soprattutto per un esecutivo di centrosinistra: fare la transizione da un mondo vecchio a un mondo nuovo, affrontando le incertezze di un meccanismo che va costruito e rodato.»
Con queste parole il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto il suo intervento ieri mattina nella sala del Lazzaretto di Cagliari, per il primo dei dieci incontri previsti nell’Isola per presentare gli interventi realizzati dalla Regione attraverso il Por-Fse 2007-2013. Al dibattito, incentrato sulla Flexicurity e le politiche attive per il lavoro e coordinato dal giornalista Giuseppe Meloni, ha partecipato l’assessore del Lavoro Virginia Mura e, per gli approfondimenti tecnici, sono intervenuti il direttore generale dell’Assessorato del Lavoro, Eugenio Annichiarico, e il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro, Massimo Temussi.
Dopo il saluto del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del commissario della Provincia di Cagliari Franco Sardi, il presidente Pigliaru ha illustrato le azioni della Giunta sul tema del lavoro, inquadrandole nella complessità del contesto.
«Stiamo vivendo una trasformazione, che non può avvenire senza perdere pezzi del passato. In Sardegna, con la crisi della grande industria, lo sappiamo bene: bisogna chiudere un’esperienza e aprirne un’altra. E non la apre il settore pubblico ma gli imprenditori, con i loro tempi e le loro modalità. Flessibilità quindi ma, da parte nostra, con sicurezza, occupandoci di chi è più in difficoltà. I CSL devono essere in grado di prendere in carico un disoccupato: conoscere il suo percorso, le sue caratteristiche individuali, disegnare un percorso insieme. C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta e procediamo al ritmo delle migliori regioni d’Italia.»
L’assessore Mura ha spiegato che la Regione ha voluto invertire la rotta e segnare il passaggio dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro, «dando una speranza e offrendo una concreta opportunità di reinserimento nel mercato del lavoro ai tanti lavoratori che, nel corso del 2014, sono fuoriusciti dal bacino della mobilità in deroga. Per la prima volta nella nostra regione, il lavoratore potrà essere preso in carico dai Centri servizi per il lavoro e beneficiare di un sostegno al reddito, condizionato alla prestazione di un tirocinio, o di un’attività formativa in azienda. Una parte del Programma infatti sarà dedicata all’adeguamento delle competenze, perché una formazione efficace e tempestiva è cruciale per dare risposte al fabbisogno delle imprese. Naturalmente dobbiamo abbinare a questo una migliore risposta nei territori: non è pensabile che l’operatore di un Csl debba seguire 254 utenti, mentre nel Nord Europa la media è di 30 disoccupati ad operatore«.
«Il ruolo dei Centri servizi per il lavoro – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – è fondamentale in questa fase del Programma, per consentire una corretta profilazione dei destinatari e facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Vista la loro centralità, si è reso indispensabile intervenire per dare un governo unitario ai centri dislocati in tutta la Sardegna e portarli sotto la regia dell’Assessorato del Lavoro e dell’Agenzia, per la parte gestionale e operativa. Oggi in Giunta verrà approvato il disegno di legge per la riforma del sistema.»«
«La Flexicurity rappresenta una vera e propria scommessa per la Regione, la cui riuscita – ha sottolineato ancora l’assessore Mura – è fortemente legata alla risposta che si avrà dal mondo imprenditoriale. In questo senso abbiamo ricevuto già qualche segnale positivo da alcune aziende del territorio, come il gruppo Nonna Isa, che hanno espresso un certo interesse verso la misura, rendendosi disponibili a chiamare per il periodo di tirocinio, e poi assumere, un certo numero di lavoratori. Vorremmo che questa testimonianza positiva possa fare da traino anche per altre realtà imprenditoriali. Ci tengo a precisare che si tratta di una prima misura, e che l’attenzione da parte della Regione verso il dramma della disoccupazione, è alta. Per questa ragione sono in fase di attuazione altre azioni, che si rivolgono alle diverse fasce di lavoratori disoccupati, tra cui anche quelli del comparto edile.»
Quello di sieri è stato il primo degli eventi territoriali in programma in tutta l’isola, che attraverso il Social bus che toccherà ben 54 Comuni, presenteranno a tutti i cittadini sardi gli interventi del Fondo sociale europeo.
La Flexicurity partirà ufficialmente il 4 maggio con la pubblicazione del primo avviso. Dal 10 maggio 2015 sarà possibile presentare le domande per i tirocini, dal 1° giugno quelle per i bonus. Assessorato e Agenzia del lavoro accompagneranno i Csl, coinvolgendo anche le Associazioni datoriali e i consulenti del lavoro. Le risorse ammontano a 23 milioni 700mila euro: 7 milioni provengono dal Por-Fse 2007-2013, altrettanti dall’Agenzia per il lavoro e poco meno di 10 milioni dal Por-Fse 2014-2020. Di questi fondi, 15 milioni serviranno per finanziare i tirocini formativi di reinserimento.

Primavera Sulcitana 3ª tappa

Sabato 2 e domenica 3 maggio è in programma la terza tappa della Primavera Sulcitana. Dopo Iglesias, Villamassargia, Giba, Masainas e Carloforte, questa volta i comuni coinvolti saranno Tratalias, Villaperuccio e Sant’Anna Arresi. Molto ricco il programma allestito nei tre centri. A Tratalias la festa inizia venerdì 1 maggio con la sagra del maialetto arrosto, la sagra della pecora e la sagra del raviolo fritto e prosegue sabato con un’escursione a cavallo, la primavera in moto della “Lorenzo Motorbikeracingschool”, i voli aerei idroscalo sul lago di Monte Pranu e la sera l’esibizione di tamburini e sbandieratori; e ancora presentazione di piatti e dolci tipici e musica dal vivo. Domenica lavorazione e degustazione de Su gattou, passerella a quattro zampe e chiusura con uno spettacolo musicale.

A Villaperuccio si inizia sabato con la presentazione di un filmato sulla leggenda di “Luxia Arrabiosa” e una mostra degli allievi del corso di pittura, e conclusione con balli in piazza; domenica la mostra mercato “Su Furriadroxiu” e in serata un’esibizione di ju jitsu; sabato e domenica visite alla necropoli di Montessu, pedalata ecologia e trekking a piedi.

A Sant’Anna Arresi, sabato degustazione di mare nel parco di Candiani e fiera mercato in Piazza Municipio, in serata musica in piazza; escursioni in barca a vela, ciclopedalata “La via del sale” e trekking ecologico naturalistico a Porto Pino. Domenica fiera mercato con arrosto in piazza, quadrangolare di basket, spazio associazioni, laboratorio teatrale, teatro di strada sui trampoli e, infine, escursione in un sentiero naturalistico e archeologico.