24 April, 2024
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E’ stato arrestato nel corso della notte lo scafista del nuovo sbarco di dieci extracomunitari scoperto ieri a Sant’Antioco.

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E’ stato arrestato nel corso della notte lo scafista del nuovo sbarco di dieci extracomunitari scoperto ieri pomeriggio in località Porto di Triga, nell’Isola di Sant’Antioco.

La presenza di un natante, con a bordo una decina di persone in procinto di sbarcare sulla scogliera, è stata segnalata ai carabinieri da un pastore del luogo. La centrale operativa ha inviato immediatamente sul posto due pattuglie delle stazioni di Calasetta e Tratalias che alle 15.40 circa hanno rintracciato dieci cittadini extracomunitari, di varie nazionalità (Ghana, Nigeria, Benin, Algeria, Tunisia), tutti maggiorenni, in buono stato di salute.

L’imbarcazione, un natante in legno della lunghezza di circa sei metri, con un motore fuoribordo, è stato rintracciato dal personale della motovedetta d’altura dei carabinieri, CC 707, impegnata in un servizio di perlustrazione lungo la costa, ma era tanto incastrato sulla scogliera e in posizione tale da non poter essere recuperato nemmeno dal personale della guardia costiera fatto intervenire successivamente ed anche questa mattina, ma ancora senza alcun risultato.

Al termine delle prime formalità di rito, i dieci migranti sono stati trasferiti al C.A.R.A. di Elmas per il proseguo delle attività di identificazione.

Vista la stranezza della cosa, in quanto non era mai arrivato un barchino con cittadini extracomunitari di varie nazionalità (di solito sono tutti algerini ed organizzati tra loro), sono scattate le indagini condotte dai carabinieri di Calasetta congiuntamente con quelli di Santadi e Tratalias, rese difficoltose dai vari idiomi parlati dai migranti ed è emerso subito che tutti indicavano lo scafista, l’ultimo rintracciato in quanto si era ben nascosto nella vegetazione, in prossimità del luogo dello sbarco.

La sfortuna del ragazzo è stata inoltre che i migranti del Mali hanno come lingua madre l francese ed un militare della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, abilitato presso il Centro lingue estere dell’Arma dei carabinieri, è riuscito ad interrogarli in francese. Al termine delle loro dichiarazioni, è stato tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina Saber Lichie, nato in Algeria il 29 gennaio 1991, residente in Algeria ma in passato già domiciliato a Carbonia e pregiudicato in Italia, identificato anche grazie al codice unico di identificazione. Lo stesso, nel corso dell’attività finalizzata ad individuare eventuali responsabilità, è stato indicato da tutti i rimanenti nove migranti quale pilota del natante.

Nel cuore della notte,il cittadino algerino che non ha voluto avvisare il suo Consolato dell’avvenuto arresto, è stato tradotto presso la Casa circondariale Ettore Scalas di Uta, a disposizione dell’Autorità giudiziaria informata dai carabinieri di Calasetta.

BARCHINO

 

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