28 March, 2024
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Search engine friendly contentDopo anni di attesa, la Sardegna ha finalmente un Piano energetico. Si tratta di un passaggio fondamentale per costruire il futuro industriale ed economico dell’Isola. La Giunta regionale ha approvato il tanto atteso strumento ieri pomeriggio, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Il Piano energetico disegna un nuovo modello energetico per l’Isola, fino al 2030, con l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 associate ai consumi, abbattere i costi della bolletta per i cittadini, rendere più competitive le imprese e favorire l’occupazione.
Sono 4 i pilastri sui quali si regge il PEARS. Innanzitutto, la modernizzazione del sistema energetico che si concretizza nel passaggio da un modello centralizzato a uno distribuito, integrato, interconnesso e sostenibile. Il futuro sono le smart grid a livello locale e le isole energetiche per promuovere l’autoconsumo, abbattere i costi e creare così vantaggi per cittadini e imprese. Poi c’è la metanizzazione. L’assenza di gas naturale costa alla Sardegna 400 milioni di euro all’anno. Il Piano delinea la strada verso il metano: certezza dell’offerta, tariffa equiparata a quella nazionale e, soprattutto, tempi rapidi. Il terzo pilastro è il risparmio energetico. La riduzione dei consumi, la mobilità elettrica e l’efficientamento del patrimonio pubblico e privato equivalgono a una vera e propria fonte energetica. Infine, i ruoli e le competenze. In primo luogo il ruolo della Regione, chiamata a gestire in maniera integrata non solo il sistema dell’energia ma anche le risorse idriche, i rifiuti e la mobilità; quindi i Comuni che avranno il compito di pianificare i modelli energetici locali, le cosiddette smart city e smart community.
«E’ un progetto e un obiettivo ambiziosi. Tutta Europa parla di energia, è argomento essenziale in questo momento storico: parlare di energia significa parlare di benessere», queste le parole del presidente della Regione, Francesco Pigliaru a commento dell’approvazione del Piano.
«Non a caso il Comitato delle Regioni dell’Unione Europa mette insieme, nella stessa Commissione, energia e ambiente» ha aggiunto Francesco Pigliaru, che proprio della Commissione ENVE è presidente, citando gli esiti della Cop21 di Parigi. «Lì abbiamo portato la posizione dei territori, che chiedono la riduzione del 50% delle emissioni nocive. Noi cerchiamo di raggiungere questa cifra, mentre i governi d’Europa si fermano al 40%. Un obiettivo per noi ancora più ambizioso, se consideriamo che abbiamo ereditato un modo vecchio di produrre energia basato sul carbone. Per questo la proposta di oggi è una vera svolta di sviluppo. In un mondo in cui l’energia è sempre più strettamente legata a internet, allo sharing, alle politiche di condivisione – ha detto ancora il presidente Pigliaru – puntiamo a ottenere una leadership tecnologica, Non stiamo parlando di generici scenari futuri, ma di cose che si vanno a concretizzare nell’intreccio tra il vecchio e il nuovo sistema energetico. Passiamo da un tempo in cui qualcuno produceva tanta energia in un unico luogo, poi la distribuiva attraverso una grandissima rete con costi altrettanto grandi, a una visione autosufficiente in cui è dominante, grazie alla tecnologia, il modello locale, con il conseguente abbattimento dei costi.»
«E’ uno strumento di crescita economica e sociale – dice l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. È un Piano coraggioso, europeo e innovativo. La Sardegna avrà un sistema all’avanguardia, se possibile anche più moderno rispetto alle strategie individuate dall’Unione Europea per il 2030-2050. Non solo accettiamo la sfida comunitaria – ha detto l’assessore Piras – ma rilanciamo con scelte importanti sulla riduzione delle emissioni climalteranti, sull’efficientamento del sistema, la sicurezza e l’integrazione del consumo con la produzione. La Regione – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – si sta dotando di uno strumento di crescita economica e sociale che sarà di supporto fondamentale alle attività produttive per abbattere i costi di produzione e aumentare così l’occupazione. Tutto ciò, inoltre, sarà in equilibrio con le politiche di tutela ambientale. Responsabilità di governo – ha concluso l’assessore Piras – significa anche gestire la transizione. Ecco perché il passaggio dal vecchio al nuovo modello energetico sarà perseguito assicurando efficienza, stabilità, risultati economici delle imprese e convenienza per le famiglie».
Con l’adozione del Piano e della proposta tecnica si apre anche l’iter amministrativo con l’avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica. Nelle prossime settimane si terranno gli incontri per la consultazione con le parti sociali, le associazioni ambientaliste e i territori.

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Carrasegare 3 Carrasegare 2 Carrasegare 1

Sarà visitabile sino al 14 febbraio 2016, al Museo del Carbone, la mostra “Carrasegare – Carnevali di Sardegna”.
Inaugurata domenica 24 gennaio, la mostra propone le tavole pittoriche estratte dal libro di Lorenzo Cuccuru. La mostra sarà visitabile gratuitamente durante gli orari di apertura del Museo del Carbone: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00.

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Search engine friendly contentL‘assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha presentato oggi alla stampa l’esito positivo arrivato ieri a Roma, che dà il via definitivo alle bonifiche da avviare nell’area Syndial di Porto Torres, cioè sulla maggior parte del Sito d’Interesse nazionale (SIN). In conclusione del calendario dei tavoli tecnico-politici, infatti, è giunto il sì definitivo per il risanamento ambientale dell’ex polo petrolchimico con la firma della Regione Sardegna, del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dello Sviluppo economico. Oltre 200 milioni di euro le risorse che metterà in campo Syndial-Eni sulle varie operazioni, con prospettive di ricadute occupazionali nel territorio.
«Abbiamo coordinato i vari tavoli senza mai perdere di vista il cronoprogramma – sottolinea sui tempi l’assessore Spano -. I ritmi serrati sono stati necessari per imprimere l’accelerazione verso un risultato atteso da oltre dieci anni, quando è iniziata la caratterizzazione dell’area Syndial, che è quella maggiormente critica dal punto di vista ambientale del Sin di Porto Torres.»
L’assessore Spano ha evidenziato quanto sia stata altrettanto fondamentale la collaborazione tra tutte le parti in gioco e il lavoro di concerto con il ministero dell’Ambiente: «Con il ministro Galletti insistiamo, inoltre, sul principio del “chi inquina paga”. All’inizio del mio mandato ho preso atto dei forti ritardi accumulatisi negli anni precedenti e della necessità di un cambio di rotta nell’affrontare il problema che segna pesantemente parte dei territori sardi».
Tre i progetti che hanno visto il via definitivo per la bonifica di 1.100 dei 1.800 ettari complessivi del SIN: il primo riguarda terreni insaturi all’interno dell’area industriale del capoluogo turritano, e gli altri due le falde. La Fase 1 del “progetto Nuraghe” vedrà la realizzazione di una piattaforma polifunzionale per il trattamento dei suoli provenienti dall’ex discarica di Minciaredda, dei suoli dell’area denominata “Peci DMT” e di quelli provenienti da altre aree dello stabilimento e non trattabili con tecnologie in situ. In particolare per Minciaredda, quella maggiormente compromessa, l’operazione prevede la completa rimozione e il trattamento dei suoli contaminati fino al raggiungimento della piena conformità, separando i rifiuti dai suoli. Gli altri due interventi approvati riguardano l’intera falda dell’area «Syndial e specificamente l’acquifero sottostante la discarica (la cosiddetta “falda Minciaredda”).
«Il percorso sarà lungo ma è finalmente iniziato. Senza bonifiche – ha concluso l’assessore all’Ambiente – non c’è quel futuro sostenibile che vogliamo per la nostra terra:»

 

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I casi della Saremar e delle industrie alberghiere sono stati al centro dell’incontro dell’incontro svoltosi oggi a Bruxelles tra una delegazione della Regione e i rappresentati degli uffici comunitari incaricati di seguire il recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegittimi. La delegazione sarda era guidata dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, e dal Capo di Gabinetto del presidente Pigliaru, Filippo Spanu. Quella comunitaria era formata dal direttore Karl Soukup e dal capo unità Wolfgang Mederer, oltre che dai funzionari competenti.
Nel corso dell’incontro, sono state esaminate tutte le procedure che attualmente interessano la Regione, con una attenzione particolare ai casi che riguardano Saremar e le industrie alberghiere. I rappresentati della Commissione hanno espresso apprezzamento per l’operato dell’amministrazione regionale, sottolineando positivamente gli sforzi fatti nel corso di questi ultimi mesi riguardo alla vicenda degli aiuti agli alberghi sardi oggetto di infrazione e quella relativa alla compagnia marittima regionale. E’ stato valutato positivamente anche il bando che porterà ad un nuovo affidamento delle rotte verso le isole minori entro il prossimo mese di marzo.
Traghetto.

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L’Ufficio di Statistica della Regione aggiorna la sezione Economia con nuovi indicatori sui Conti economici territoriali e sui Prezzi.
Il tema dei Conti economici territoriali, aggiornato al 2014, si arricchisce di nuovi contenuti per rappresentare più efficacemente le componenti principali: Prodotto Interno Lordo, Valore aggiunto, Spesa, Consumi. Le stime dei conti economici territoriali, così come quelle dei conti nazionali, a partire dal 2014 sono state completamente revisionate dall’Istat per rispondere alle disposizioni metodologiche stabilite dall’Unione europea con il Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec 2010) che ha sostituito il sistema precedente (Sec 1995).
Il manuale Sec 2010 riflette gli sviluppi e i progressi metodologici conseguiti nella misurazione delle economie moderne che si sono consolidati a livello internazionale e, allo stesso tempo, viene incontro alle esigenze degli utilizzatori, migliorando in alcuni casi la tempestività nella diffusione dei risultati. Negli ultimi anni, la compilazione dei conti economici è stata sottoposta a verifica e a modifiche finalizzate a migliorarne la qualità. Per questo motivo sono state utilizzate nuove fonti informative, provenienti dall’integrazione fra dati amministrativi e dati di indagine, così come sono state innovate le modalità di misurazione dei principali aggregati economici (lo stesso livello del PIL, il Valore aggiunto settoriale, l’occupazione, ecc.).
Le trentotto tavole pubblicate contengono dati sul Prodotto Interno Lordo totale, per abitante e per occupato, sulla Spesa per consumi finali delle famiglie, delle istituzioni sociali e delle pubbliche amministrazioni, sul Valore aggiunto, i Redditi da lavoro dipendente e le Unità di lavoro sia a livello totale che per branca di attività economica, ecc. Ogni indicatore presenta il valore della Sardegna comparato con le altre Regioni e ripartizioni territoriali ed è espresso sia a prezzi correnti che a valori concatenati.
L’economia regionale è caratterizzata da un miglioramento del PIL con un tasso di crescita che, seppur negativo, è caratterizzato dal valore più contenuto degli ultimi quattro anni (-0,4%). Rispetto alle ripartizioni geografiche, l’Isola presenta una condizione in linea con l’andamento nazionale (-0,4%), migliore rispetto al Mezzogiorno (-1,1) e all’Italia Nord-occidentale (-0,8%). Il miglioramento del tasso di crescita annuo del PIL è determinato prevalentemente dal generalizzato aumento dei consumi delle famiglie negli ultimi tre anni.
Con questa uscita l’Ufficio di Statistica pubblica anche un nuovo tema economico dedicato ai Prezzi. In particolare, si è scelto di focalizzare l’attenzione sull’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (noto come NIC) che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, il paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno. L’impossibilità, infatti, di misurare le variazioni dei prezzi di tutti i singoli prodotti consumati dalle famiglie rende necessario selezionare un campione di specifici beni e servizi, sui quali misurare mensilmente le dinamiche di prezzo, che contiene i prodotti prevalentemente acquistati dal complesso delle famiglie. Attraverso l’osservazione dell’aumento dei livelli dei prezzi e della velocità di crescita degli stessi, sintetizzato nell’Indice dei prezzi al consumo NIC, misuriamo l’inflazione del Paese.
Nella tavole proposte vengono presi in esame i valori degli ultimi cinque anni (2011-2015), confrontando il dato regionale con il resto del Paese (altre Regioni, ripartizioni territoriali e Italia).
Negli ultimi tre anni si è registrato in Sardegna un calo dell’Indice generale dei prezzi al consumo, particolarmente accentuato nell’ultimo anno disponibile a causa della caduta dei prezzi dei beni e dei prodotti energetici.

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Consorzio di bonifica del Basso Sulcis copia

Via libera al bilancio provvisorio delle Agenzie Agris, Argea e Laore. Lo ha deliberato oggi la Giunta regionale, riunita con il vicepresidente Raffaele Paci. La Giunta ha deliberato anche un’anticipazione di 3 milioni e 375mila euro, pari a 2 dodicesimi dello stanziamento complessivo di 20 milioni e 250mila euro, ai Consorzi di Bonifica per garantirne la regolare attività.

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Progetto parco eolico 1

Il parco eolico di Su Campu e sa Domu, alla periferia di Carbonia, non si farà. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, oggi ha espresso un giudizio negativo sulla compatibilità ambientale dell’intervento.

Il comune di Carbonia si è sempre opposto all’installazione di pale eoliche nelle vicinanze del Parco Archeologico di Monte Sirai e del Nuraghe Sirai. Dopo la precedente bocciatura da parte del SAVI, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) aveva riaperto la procedura.

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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’aggiornamento del sistema tariffario delle prestazioni private nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali). Le tariffe avranno efficacia per un anno a decorrere dal 1 gennaio del 2016: nell’arco di quest’anno dovranno essere definiti i nuovi profili assistenziali e le nuove tariffe relative alle prestazioni assistenziali erogate, oltre a strumenti di valutazione dell’appropriatezza degli inserimenti presso le RSA. E’ stato, poi, recepito l’accordo Stato-Regioni sull’individuazione di laboratori che facciano attività di campionamento e analisi ambientali. Dopo il parere favorevole della Commissione Sanità del Consiglio regionale, hanno avuto approvazione definitiva da parte della Giunta i provvedimenti sulle Case della Salute e i provvedimenti di accreditamento. L’esecutivo, infine, ha approvato i requisiti organizzativi, strutturali e di personale che devono avere le strutture di prima accoglienza che ospitano i minori stranieri non accompagnati.
L’Esecutivo ha preso atto, come richiesto dall’assessore Raffaele Paci, della riprogrammazione già approvata del Por Fesr 2007-2013, e approvato la ripartizione in capitoli della proposta di bilancio di previsione 2016-18. Sono stati inoltre nominati i tre componenti dell’Osservatorio dei Consorzi di Garanzia Fidi.

Palazzo della Regione 3 copia

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La Giunta Comunale di Elmas ha dato dare incarico al Responsabile del settore servizi al cittadino – ufficio sport – di procedere all’istruttoria degli atti di gara relativi all’affidamento della gestione dell’impianto sportivo del tennis.

L’indirizzo prevede un canone annuo minimo di concessione pari a euro 500 euro e che l’offerta sia al rialzo sul prezzo a base d’asta. L’affidamento verrà effettuato con il “criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa” per l’Amministrazione comunale, secondo i regolamenti comunali e le leggi regionali vigenti.

Sono ammessi a partecipare alla procedura selettiva i seguenti soggetti: società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive e discipline associate riconosciute dal CONI; enti di promozione sportiva o società aderenti riconosciuti dal CONI; federazioni sportive nazionali e discipline associate riconosciute dal CONI; associazioni senza scopo di lucro che abbiano nel loro statuto lo svolgimento di un’attività sportiva che rientri tra quelle individuate del bando (tennis); società e associazioni tra i soggetti di cui sopra costituite nei modi di legge purché senza scopo di lucro​.​

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Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ha presentato una mozione sul diritto allo studio. Innalzare le soglie Isee (indicatore situazione economica equivalente) e Ispe (indicatore situazione patrimoniale equivalente) per garantire l’accesso ai servizi dell’Ersu e riaffermare così il diritto allo studio per gli oltre mille studenti sardi che, dal 1 gennaio 2015, sono esclusi dai benefici, per effetto dei nuovi e più restrittivi limiti imposti dal ministero dell’istruzione. E’ questo l’impegno rivolto al presidente della Regione, contenuto nel dispositivo della mozione n. 216 (Deriu e più) che questa mattina è stata illustrata dai consiglieri del gruppo del Pd, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni studentesche e di alcuni componenti il senato accademico dell’Università di Cagliari.

Il portavoce degli studenti, Riccardo Murgia, ha ribadito l’esclusione di circa mille studenti dalle graduatorie dell’Ersu, in ragione dell’applicazione dei nuovi limiti ministeriali ed ha rimarcato l’urgenza di un intervento della Regione per l’innalzamento dei parametri Isee e Ispe in Sardegna. «Siamo la Regione che insieme con il Veneto e il Molise applica le soglie minime per l’Ispe (27.561 euro) – e l’aliquota Isee  in vigore in Sardegna (17.472 euro) è ben lontana dalla soglia massima consentita e applicata nella maggior parte degli Atenei italiani (20.998 euro)».

Un incremento degli stanziamenti regionali per il diritto allo studio è stato sollecitato dal componente il senato accademico e coordinatore di Unica 2.0, Luca Santus («l’estensione delle borse dell’Ersu è una priorità se davvero si vuol combattere la dispersione scolastica e garantire l’accesso all’Università in Sardegna»). Pieno sostegno all’iniziativa è stato dichiarato anche dal rappresentante di “Progetto studenti”, Pietro Ennas, e dall’altro componete il senato accademico dell’ateneo di Cagliari, Luigi Mori («è una battaglia unitaria per la quale tutti dobbiamo mobilitarci»).

Il consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, ha ricordato l’impegno assunto dall’assessore regionale della Pubblica Istruzione, in occasione della discussione in Aula di un’interpellanza sul medesimo tema, per innalzare le soglie Isee e Ispe a partire dall’anno accademico 2015-2016, così da consentire ai circa mille sardi esclusi dai benefici dei servizi Ersu di poter godere delle agevolazioni per gli alloggi, la mensa e le borse di studio. Il consigliere Salvatore Demontis (Pd) ha, invece, ricordato la proposta di legge di cui è primo firmatario che prevede, tra le altre cose, la copertura finanziaria dei capitoli inerenti il diritto allo studio attraverso un innalzamento della tassa per l’esercizio della professione che passerebbe dalle attuali 5.20 euro/anno a 120 euro/anno. Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha salutato con favore la partecipazione delle organizzazioni studentesche all’iniziativa del gruppo dei democratici ed ha assicurato l’impegno di reperire le opportune coperture finanziarie in sede di esame della legge Finanziaria. Ed a questo proposito, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, ha preannunciato l’audizione dei rappresentanti delle organizzazioni studentesche nel parlamentino da lui presieduto.

Il primo firmatario della mozione n. 216, Roberto Deriu, ha rimarcato l’urgenza di «un pacchetto di misure per le Università della Sardegna» ed auspicato l’apertura di «un tavolo di consultazione permanente» sui temi del diritto allo studio. «In Sardegna – ha concluso Deriu – è concreto il rischio chiusura per gli atenei a causa del calo delle iscrizioni e per l’alta percentuale di dispersione scolastica: dobbiamo recuperare sul piano qualitativo e su quello quantitativo e richiamare all’unità tutta la politica sarda per salvare le nostre università».

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