18 April, 2024
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Elisabetta Falchi 2

Dovrebbe essere prossima alla definizione la vertenza relativa ai pagamenti agricoli, attesi ormai da tempo.

«Nuovi pagamenti agricoli a breve ed entro giugno il saldo dei crediti rimanenti per tutti i beneficiari – ha detto oggi l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che in questi mesi si era impegnata per ottenere dal Ministero il pagamento dei saldi per Domanda unica 2015 e PSR degli anni 2013/2014 dovuti alle aziende agricole sarde -. Prendiamo atto delle dichiarazioni di ieri del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che alla Camera ha confermato i problemi a livello nazionale dell’organismo pagatore AGEA e promesso lo sblocco delle erogazioni entro poche settimane.»

«Accogliamo anche in modo positivo l’annuncio da parte del Ministro di una richiesta di proroga alla Commissione europea per la presentazione delle nuove domande Pac, più volte da noi sollecitata – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Speriamo di essere sulla strada per una rapida soluzione ai problemi vissuti finora. La Regione era diventata il parafulmine dei ritardi di AGEA, ma i disagi vissuti dagli agricoltori sardi sono stati gli stessi dal nord al sud Italia: con i colleghi delle giunte regionale ci siamo impegnati in un lungo pressing su Roma.» 

«Questo passo avanti non ci fa cambiare però idea sull’esigenza di diventare noi il terminale dei pagamenti in agricoltura e dare vita a un organismo pagatore regionale – conclude Elisabetta Falchi -. La riorganizzazione dei sistemi informatici nazionali ci mette nelle condizioni per farlo e assicurare finalmente rapidità delle istruttorie e dei pagamenti alle aziende.»

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Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

La Asl 7 replica con una nota alla pioggia di critiche arrivate nelle ultime 36 ore.

«Nel rispetto del legittimo diritto a manifestare da parte del Comitato Uniti per la salute – dice Antonio Onnis -, spiace leggere la strumentalizzazione che arriva da alcune parti politiche circa il presunto smantellamento della sanità di Iglesias e in modo particolare del Presidio Ospedaliero CTO.»

«Su questo punto – prosegue la nota – L’azienda ritiene di dovere fornire alcune precisazioni:

Coerentemente con la richiesta regionale, la ASL 7 ha provveduto a formulare una proposta di riorganizzazione del sistema ospedaliero aziendale, discussa e approvata dalla Conferenza Territoriale sociosanitaria che prevede, in estrema sintesi, la configurazione di un sistema di ospedale unico su due stabilimenti per acuti (CTO di Iglesias per le attività programmate e Sirai di Carbonia per le emergenze) entrambi sede di DEA di 1° livello; mentre al Santa Barbara è stata data una connotazione di ospedale territoriale, una Cittadella Sanitaria a disposizione dei cittadini di Iglesias e di tutto la Provincia.

Il percorso – certamente complesso – è appena iniziato, con il coerente e recente spostamento delle attività per acuti dal Presidio Santa Barbara al CTO, con la fattiva collaborazione del personale dei due Presidi, dell’Assessorato alla Sanità, della Conferenza territoriale sociosanitaria, della Prefettura di Cagliari e della Protezione civile, nonché della Associazioni di volontariato del territorio. Ritenere che tutti questi soggetti possano aver agito in dispregio ai diritti dell’intera comunità in materia di salute comporta certamente un’assunzione di responsabilità che la direzione lascia alle parti manifestanti.»

«Alla luce di quanto esposto è difficile comprendere i timori di chi ritiene che il CTO si stia trasformando in un Poliambulatorio o più in generale che questa Direzione stia tentando con un colpo di mano di smantellare i servizi sanitari della città di Iglesias: basti pensare che per il Presidio CTO è previsto il passaggio dagli attuali 38 posti letto a 120 posti letto a regime, un dato che da solo esprime il progetto che la Direzione sta dedicando al miglioramento ed efficientamento del servizio ospedaliero cittadino.»

«Si auspica la possibilità di confrontarsi in maniera positiva sul futuro della sanità del territorio – conclude la nota aziendale -, al di la di facili strumentalizzazioni non basate su dati di fatto.»

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Matteo Renzi 42 copia

«Da mesi la maggioranza cerca di rinviare la discussione sul disastro dei trasporti e sulla mozione di sfiducia all’assessore Deiana. Adesso basta». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa. «In questo periodo – aggiunge Michele Cossa -, la situazione dell’accessibilità della Sardegna è nettamente peggiorata, con riflessi disastrosi sulla nostra economia. A parte la vicenda dei treni veloci, in ordine alla quale è necessario che emergano con chiarezza le responsabilità politiche (se ci sono) e soprattutto tecniche (che ci sono sicuramente), le maggiori preoccupazioni riguardano il dilettantismo con il quale viene affrontata la continuità aerea. È praticamente la stessa dal 2001, e in questi 16 anni la regione non ha imparato nulla. I ponti e le vacanze arrivano tutti gli anni, non sono eventi imprevedibili come un guasto o il maltempo. E tutti gli anni assistiamo alla pantomima delle rassicurazioni dell’assessore a fronte delle migliaia di passeggeri che trovano posto per partire ma non per rientrare o viceversa. Così è stato per il 25 aprile e già sappiamo che così sarà  per il ponte del 2 giugno.»

«Al danno si aggiunge la beffa – conclude Michele Cossa -. Il fatto che presidente del Consiglio non si renda conto del dramma che vive la Sardegna, grazie soprattutto all’incapacità dei suoi amici, dimostra visivamente il pessimo affare fatto a suo da Soru nel permettere allo Stato di scaricare sulla Sardegna una responsabilità primaria dello Stato quale quella della continuità territoriale. Un pessimo affare fatto  sulla pelle dei sardi.»

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Barbara Mele 3 copia

Sono iniziati, a Iglesias, i lavori di manutenzione e messa in sicurezza della scuola primaria di Campo Romano sita in via Tenente Cacciarru. Gli interventi rientrano nel “Programma straordinario di interventi sul patrimonio scolastico” finanziato con fondi CIPE per 141.260mila euro.

Gli interventi riguardano la rimozione dell’amianto, il rifacimento della copertura, la sostituzione di gronde e pluviali, l’impermeabilizzazione di tutte le terrazze compresa la copertura della palestra, il rifacimento di parte di intonaci interni ed esterni, il rifacimento della pavimentazione sollevata dalle radici dei pini e la verifica dell’impianto elettrico. I lavori dureranno 120 giorni e saranno eseguiti senza interrompere il normale svolgimento delle lezioni.

In questi giorni di festa sono state già rimosse le lastre di copertura in amianto.

«L’Amministrazione in questi anni si è impegnata per riuscire a reperire i fondi per la ristrutturazione delle scuole cittadine – commenta l’assessore Barbara Mele – quella di via Tenente Cacciarru, oltre a quelli in corso, è oggetto di un ulteriore finanziamento per il 2016 a valere sul progetto Iscol@ promosso dalla Regione Sardegna per 150.000 euro. Entro il 2017 saranno avviati lavori per altri 3 milioni di euro  per rendere le scuole più sicure e accoglienti.»

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Le lacrime di Gramsci - cm 80x120 - Tecnica mista su tela -

Nel 2015 l’Istituto Gramsci della Sardegna, quando la Legge Finanziaria della Regione aveva assicurato un importante contributo, consentendo di sommare, in un unico programma, i fondi relativi al 2014 e allo stesso 2015, poté dare vita a una serie di progetti originali: didattica, musica, film.

Nella sua storia l’Istituto si era occupato di musica, in particolare grazie al lavoro e alla ricerca d, musicologo, che aveva assicurato una serie di contributi di analisi del pensiero gramsciano, in particolare sul melodramma.

Era giugno del 2015, quando in una delle tante serate trascorse e parlare di musica, ad ascoltare musica, Franco Oppo condivise l’idea di Nanni Spissu di invitare un gruppo di musicisti della sua scuola a comporre delle partiture originali sopra testi di Antonio Gramsci.

Franco Oppo non c’è più, ma il progetto di cui aveva condiviso lo spirito e l’impianto, indicando anche i nomi di alcuni suoi allievi per la composizione dei brani, prese piede. Fu accolto e deliberato con entusiasmo dal Direttivo e dall’Assemblea del nostro Istituto: partirono i contratti e le quattro partiture arrivarono puntualmente e sono attualmente conservate negli archivi dell’Istituto, in Via Emilia.

Furono scelti dal nostro Istituto i compositori Marcello Pusceddu, Fabrizio Casti, Lucio Garau e Antonio Doro. Allievi di Oppo, perché, così lui volle allora suggerire, potessero fare quello che lui avrebbe voluto fare e non fece: scrivere musica su testi e nel nome di Gramsci.

Ma il progetto chiedeva ai quattro compositori che la partiture fossero concepite, per tipologia di scrittura, linguaggi, organici, per essere eseguite dagli allievi di una scuola. Fu scelta Ghilarza, come luogo simbolo, per il suo legame e la tradizione lunga di lavoro di studio su Gramsci, per la presenza e l’attività sempre vivace e originale sulla figura del grande intellettuale sardo di “Casa Gramsci”.

Fu una scelta fortunata e vincente, perché l’Istituto Comprensivo di Ghilarza, col suo corso di indirizzo musicale, si è fatto carico di un lungo lavoro preparatorio, che ora sfocia nell’esecuzione pubblica dei brani il prossimo 3 maggio, alle ore 12.00, in quella stessa scuola.

Ecco le persone dell’Istituto Comprensivo Ghilarza alle quali si deve il successo del progetto: il dirigente scolastico professore Carlo Passiu, prima di tutto. Poi i bravissimi docenti dell’indirizzo musicale: Susanna Dessì, Marta Grecu, Ignazio Ledda e Beatrice Serci. E, quindi, gli alunni della classe 3ª: Andrea Addis, Laura Demartis, Gaia Marongiu, Eleonora Tessuti, Arianna Deias e Caterina Licheri, Nadia Cosseddu, Ornella Cabiddu e Gabriele Loi. E, infine, gli alunni della classe 2ª: Ilaria Meloni, Michela Mele, Assia Ennadifi, Elisa Manca e Beatrice Musanti.

Il progetto prevede che i quattro brani siano messi a disposizione di chiunque voglia eseguirli: le scuole e gli istituti di educazione musicale prima di tutto. Per questo pubblicheremo presto le quattro partiture nel nostro sito web e se troveremo le risorse stamperemo le stesse partiture per agevolarne l’esecuzione, con l’aiuto dei quattro compositori, che continueranno a assicurare la necessaria assistenza tecnica.

Il concerto del 3 maggio a Ghilarza è aperto a tutti. L’interesse è grande per la novità dell’esperimento e invitiamo ad esserci, anche per premiare il lavoro della scuola e dei ragazzi impegnati.

Grazie da parte di tutti noi dell’Istituto: dalla prof. Nereide Rudas, presidente, dall’avv. Antonello Angioni, direttore, dall’assemblea e dal direttivo

 Nanni Spissu, a nome di tutti noi dell’“Istituto Gramsci della Sardegna”.

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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, parteciperà domani mattina al sit-in di protesta organizzato dal comitato “Uniti per la salute di Iglesias” davanti al CTO, in via Cattaneo, a Iglesias, a partire dalle ore 9.00.

«Occorre mettere da parte le sterili contrapposizioni politiche per scongiurare lo smantellamento della sanità nella città, con l’abbandono dei presidi ospedalieri e il degrado dei servizi sanitari – dice Gianluigi Rubiu -. La manifestazione rappresenta l’ennesima occasione per salvaguardare lo stato sociale nel territorio.»

«Non solo – aggiunge Gianluigi Rubiu – il rischio è che il presidio ospedaliero si trasformi in una sorta di ambulatorio. E’ un epilogo che non vogliamo. La struttura deve essere classificata come presidio di primo livello, garantendo le prestazioni specialistiche a Iglesias e dintorni.»

Al centro delle polemiche anche i provvedimenti del commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, con lo spostamento di tutti i reparti dal Santa Barbara al Cto.

«Un piano attuato senza chiedere le dovute autorizzazioni, che dimostra l’incapacità gestionale dei vertici dell’azienda sanitaria – conclude Gianluigi Rubiu -. Ecco perché chiediamo all’assessore regionale della Sanità l’immediata revoca dell’incarico al commissario della Asl 7, che opera in piena autonomia con la violazione di norme essenziali per il funzionamento della sanità.»

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Logo x concorso notai

Il ministero della Giustizia ha indetto un concorso per 500 nuovi notai. Si potrà partecipare al concorso, molto atteso da tanti laureati in giurisprudenza (o lauree equipollenti), fino al 26 maggio. E’ necessario che, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, gli aspiranti non siano stati dichiarati non idonei in tre precedenti concorsi per esami a posti di notaio, banditi successivamente all’entrata in vigore della legge 18 giugno 2009, n. 69. Equivalgono a dichiarazione di inidoneità l’espulsione del candidato dopo la dettatura del tema e l’annullamento di una prova da parte della commissione. La domanda di ammissione al concorso – corredata di marca da bollo del valore di euro 16,00 – deve essere presentata o spedita al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente in relazione al luogo di residenza dell’aspirante, previa compilazione della domanda telematica, entro il termine perentorio di giorni trenta decorrenti dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale – «Concorsi ed Esami» (il 26 maggio come dicevamo). L’esame scritto consta di tre distinte prove teorico-pratiche, riguardanti… 

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/concorso_notai.html .

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La Sardegna è un piccolo paradiso di tranquillità per famiglie, anziani e pensionati. Questi infatti non si sentono né insicuri né a rischio di reati.

Nell’isola, infatti, nel 2015, solo il 16,3% di questi ha percepito un elevato rischio criminalità (tasso medio italiano del 41,1%), percentuale aumentata solo dello 0,4% rispetto al 2014. Tali dati pongono la regione al penultimo posto della classifica (ultima la Basilicata con il 14%).

E’ questo il risultato dell’indagine “Più sicuri insieme” realizzata dell’Anap, Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, con il supporto territoriale dell’Anap Sardegna nell’ambito della campagna promossa dai pensionati dell’Associazione di Categoria sulla prevenzione dei reati.

«Anche se i dati regionali sono in controtendenza – afferma Paola Montis, presidente Anap – Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato Sardegna – in ogni caso mostrano come gli anziani siano più esposti ai fenomeni di criminalità e quanto sia necessaria una campagna di informazione che fornisca consigli utili per evitare di incorrere in situazioni di pericolo.»

Se nell’isola “si può stare tranquilli”, al contrario la regione percepita “più insicura” è il Lazio, con il 51,6%, seguita dal Veneto (47,8) e l’Umbria 47,5%, con un tasso medio nazionale del 41,1%.

In Sardegna 1 abitante ogni 5 ha oltre 65 anni e che i fattori che influenzano la percezione di sicurezza della popolazione sono la comunicazione, le condizioni di degrado, il controllo sociale, il capitale sociale e fiducia e il Trend dei reati del periodo precedente.

Nel 2015, a confermare l’isola quale territorio abbastanza tranquilla, è il basso numero di denunce per furto in abitazione (9,4×1.000 contro il 17,9×1.000 nazionale) e per borseggio (2,2×1.000 contro il 7,9x.1.000 nazionale).

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Mercato Civico Iglesias 1 copia

E’ in programma sabato pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, al Civico Mercato di via Roma, a Iglesias, la conferenza “Sottsass & Sottsass”.

Le relazioni saranno tenute da Luisella Girau, architetto, autrice di “Sottsass e Sottsass. Sulle tracce di una memoria in Sardegna”; Marco Piras, autore di “Iglesias – l’abitazione popolare tra il 1900 e il 1960. Ettore Sottsass e il villaggio operaio di Col di Lana”; Tullio Tidu, storico dell’arte.

La conferenza, organizzata dalla Scuola Civica d’Arte Contemporanea, nell’ambito del progetto Civica, all’interno del Mercato Civico di Iglesias, vuole essere l’occasione per riaprire il discorso, troppo spesso interrotto, sul rapporto tra città, memoria, contemporaneità e futuro, ospitando, come relatori, i principali studiosi e ricercatori dell’opera dei Sottsass in Sardegna, invitati a proseguire l’opera di ricerca, documentazione e promozione su quel periodo in cui la città di Iglesias ebbe ancora occasione di proporsi nel panorama, sociale e culturale, nazionale.