28 March, 2024
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Sabato e domenica, al Teatro delle Saline, gli spettacoli “Racconti di paesi lontani” di S’Arza Teatro e “Cant’è mara la fammi” di Teatro Sassari.

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Sabato 7 e domenica 8 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4 – ospita gli spettacoli “Racconti di paesi lontani” di S’Arza Teatro e “Cant’è mara la fammi” di Teatro Sassari. Gli appuntamenti fanno parte di “1 € festival” – Performing Art Festivals”.

Sabato. S’Arza Teatro presenta “Racconti di paesi lontani” di Romano Foddai. Riconosciuto per la sua rilevanza dal ministero Spettacolo e beni culturali, lo spettacolo nasce sull’onda dell’indignazione emotiva provocata dagli attentati terroristici a Charlie Hebdo e al negozio ebraico di Parigi. La reazione del Teatro S’Arza a queste aberrazioni è una proposta culturale che, aiutando a creare le condizioni di reciproca conoscenza delle diverse culture, in maniera tale da far superare i pregiudizi verso la diversità che allignano nelle popolazioni, annulli la strategia terrorista che contrappone cristiani, ebrei e musulmani presentandoli come dei nemici: «Abbiamo voluto esplorare le interrelazioni fra culture occidentali ed ebraiche». L’opera è frutto di una ricerca condotta su alcune tradizioni ebraiche della cultura chassidica dei primi anni del Novecento in in Polonia e forme tradizionali della Sardegna arcaica dello stesso periodo che presentavano per temi ed elementi analogie e caratteristiche di contiguità. In scena Maria Paola Dessì e Stefano Petretto, collaborazione alla drammaturgia Renata Molinari, consulenza sulla cultura ebraica  David Zinder. disegno luci Tony Grandi, suono Emilio Foddai. Scrittura scenica e regia di Romano Foddai.

Il Teatro Sassari presenta “Cant’è mara la fammi”, liberamente ispirato ai due atti unici “Miseria bella” e “Tre poveri in campagna” di Peppino De Filippo. Il Teatro Sassari affronta uno dei temi classici della comicità della storia del teatro: la fame. Miseria bella è una farsa in un atto dai toni brillanti e malinconici allo stesso tempo. Venne rappresentata la prima volta al teatro Kursal di Napoli dai fratelli De Filippo nel 1931, riscuotendo un clamoroso successo. “Tre poveri in campagna” è la storia di tre poveracci che per diverse vicissitudini sono completamente squattrinati. L’unico pensiero che li accomuna è la fame. Per la regia  di Alfredo Ruscitto, adattamento e traduzione Mario Lubino, con Mario Lubino, Alfredo Ruscitto, Alessandra Spiga, Paolo Colorito, Michelangelo Ghisu e Pasquale Poddighe, scenografia Vincenzo Ganadu, allestimento Scenosist, luci e fonica Marcello Cubeddu.

Arte, suoni e passione. Proposte che fondono le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche uno spaccato di vivacità creativa che promuove e divulga le produzioni emergenti del teatro sardo. “1 € festival” ha in calendario “Polvere di stelle” (Teatro d’Inverno), “terrA fuoco” (Teatro Circo Maccus), Luca Wu in concert (Akròama), “La bambola e la putana” (Teatro Scientifico Verona), “Un mare di libertà” (Mario Brai ensemble – Akròama), “Vere e Sacrosante” (Lucido Sottile) e “La porta dell’incubo” (The Oddity Box – Akròama).

Il Movimento Cinque
Carbonia ricorda Ser

giampaolo.cirronis@gmail.com

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