18 April, 2024
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Da lunedì 25 luglio tornano all’Isola dell’Asinara i campi di impegno e formazione “Estate Liberi”.

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Si rinnova anche quest’anno all’Isola dell’Asinara l’appuntamento con i campi di impegno e formazione “Estate Liberi”, organizzati dall’associazione Libera in collaborazione con il centro si servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Con il tema “Asinara, solitudini, memorie e narrazioni”, da lunedì prossimo 25 luglio l’ex isola bunker accoglierà ragazze e ragazzi provenienti da tutt’Italia che, nel corso di quattro campi settimanali, approfondiranno i temi legati alla legalità, alla giustizia sociale e alla cultura dell’antimafia.

Insieme ai momenti di formazione ci saranno anche quelli dedicati all’impegno: nell’ex bunker di Cala d’Oliva (voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per contrastare terrorismo e criminalità organizzata), i volontari saranno impegnati a fare da guide ai visitatori, accompagnandoli alla scoperta di due mostre dedicate alla memoria delle vittime innocenti delle mafie (con circa cinquanta sagome realizzate dagli studenti della Facoltà di Architettura di Cagliari) e ai beni confiscati alle mafie.

Nel bunker saranno inoltre esposti pannelli, fotografie, manifesti esplicativi delle realizzazioni di Libera e saranno offerti materiali pubblicitari, prodotti, libri e gadget. Le narrazioni dei volontari hanno lo scopo di trasmettere ai visitatori il patrimonio di cultura e di attività portato avanti da Libera in Italia dal 1995 ad oggi.

Ulteriori due campi saranno poi organizzati da Sardegna Solidale e dal Mo.V.I. (Movimento di Volontariato Italiano). In tutto i campi, dunque, saranno sei e termineranno il 5 settembre.

L’Isola dell’Asinara è stata destinata per lungo tempo a luogo di detenzione. Il carcere è stato dismesso nel 1998 e nel 2002 l’Isola è stata dichiarata Parco nazionale. Restano nella memoria le solitudini di tanti detenuti e tanti agenti di polizia penitenziaria, operatori, famiglie e resta forte la memoria di chi vi ha operato e lavorato.

Un ricordo particolare va alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che nell’agosto del 1985, minacciati dalla mafia, trascorsero con le loro famiglie un breve periodo sull’isola per scrivere il dispositivo di rinvio a giudizio degli imputati del maxiprocesso contro Cosa Nostra (e i due giudici dovettero pagare allo Stato le spese sostenute da loro stessi sull’isola per il loro soggiorno nella foresteria nuova di Cala d’Oliva).

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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