28 March, 2024
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Il progetto di Yenetics ha vinto il contest lanciato da ministero degli Esteri israeliano e dal comune di Tel Aviv.

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Un test innovativo e non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Questa l’idea vincente del pool di Yenetics. La start up, lo scorso 19 febbraio, alla presenza del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Annalisa Bonfiglio, del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, nel teatro del conservatorio Pierluigi da Palestrina si è aggiudicata  la terza edizione del ContaminationLab, direttore scientifico Maria Chiara Di Guardo, promosso dall’Università di Cagliari. Nei giorni scorsi, per il team di Chiara Saba (Ceo) un altro splendido gol: la vittoria nell’edizione italiana di Start Tel Aviv 2016. Osservatori specializzati (tra questi, gli esperti del Sole24Ore) hanno quantificato il valore del  biotech in 7 miliardi di euro. Da qui, una rinnovata e continua attenzione delle grandi major internazionali per le start up. Peraltro, queste ultime, specie se nate in Italia, rendono fino al 30 per cento nelle quotazioni alla Borsa di Milano, Piazza Affari.

Il contest del ministero degli Affari esteri israeliano e del comune di Tel Aviv seleziona imprese innovative provenienti da 23 nazionalità. Yenetics incassa un bootcamp di cinque giorni (dal 25 al 29 settembre) nell’hub israeliano della tecnologia, in concomitanza con il Dld (Digital life design festival Tel Aviv): l’evento mette assieme imprese, gruppi di venture capitalist e giganti internazionali quali Microsoft e Facebook. I requisiti di selezione per Start Tel Aviv, tenutosi la scorsa settimana nella sede milanese di Talent Garden, rispecchiano le esigenze di un sistema che si alimenta con i talenti più giovani. Tra i requisiti, almeno una presenza femminile fra Ceo e fondatori, età media tra 25 e 35 anni, applicazione compresa tra Ict e internet of things, ovvero l’internet delle cose. Yenetics è capitanata da Chiara Saba e opera da aprile tra Italia, Germania e Stati Uniti.

Nel mercato dei test prenatali non invasivi, gli studi rilevano una crescita del 19.8 per cento annuo. Il progetto di Yenetics è nitido: identificare fino a cento malattie genetiche con un test non invasivo, disponibile in sette giorni e con un grado di precisione del 99 per cento. Il prodotto è vendibile come “kit test” da 2.500 euro ed è rivolto agli operatori della sanità. Tra questi, cliniche private, laboratori, ospedali. Saba e i suoi l’hanno sviluppato con una raccolta di finanziamenti da 350mila euro. Allo Start Tel Aviv, Yenetics  ha battuto una app per le famiglie (Le Cicogne) e un’impresa che coniuga tessile e sostenibilità (Orange Fiber).

A Cagliari, nella finale del 19 febbraio, Yenetics si è imposta su Bxtar e BautifulBox, aggiudicandosi 15mila euro offerti dall’Agenzia regionale Sardegna Ricerche, mille euro da Confindustria Sardegna Giovani, lo spazio di Talent Garden (Milano), un periodo di incubazione di due mesi a The Net Value, quindicimila euro da Sardegna ricerche, il premio speciale da Hub/Spoke: quattro mesi di postazione nello spazio di coworking dell’azienda in via Roma a Cagliari e cinquemila euro di servizi.

Le organizzazioni is
La commissione Trasp

giampaolo.cirronis@gmail.com

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