20 April, 2024
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La posizione degli operatori e dei familiari degli ospiti della Casa dell’anziano di via Mazzini destinata alla chiusura.

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Gli operatori ed i familiari degli ospiti della Casa dell’anziano di via Mazzini esprimono la loro posizione in merito alla vertenza che riguarda la struttura.
«Per prima cosa è opportuno dire che il presidente della CAM, cooperativa che gestisce la Casa dell’anziano, è la dottoressa Daniela Fonnesu e non come erroneamente riportato il signor Giuseppe Madeddu – scrivono in una nota -. In merito al cronoprogramma più volte menzionato va ricordato che le competenze ricadevano in parte sulla cooperativa CAM e in parte su AREA, proprietaria dello stabile. La CAM ha portato a termine, quasi completamente, le opere di sua competenza. L’azione della cooperativa è stata limitata però dal fatto che spesso si è dovuta sostituire ad AREA che non si è fatta carico dei lavori di sua competenza e iscritti nel cronoprogramma. La stessa cooperativa, inoltre, si è dovuta far carico di lavori di manutenzione straordinaria, non previsti nel cronoprogramma, e anche questi di competenza di AREA. In alcuni casi la cooperativa, per garantire il mantenimento del servizio, si è dovuta sostituire ai reali responsabili, realizzando lavori che non le competevano. Detto questo, CAM non si sottrae alle responsabilità nella gestione del servizio però ci tiene ad evidenziare che è corresponsabile insieme ad AREA che, va detto, detiene la responsabilità dei lavori più importanti ed urgenti, per i quali non si è mai, o quasi mai, spesa. Siamo rimasti stupiti dall’atteggiamento dell’Amministrazione comunale che in alcuni articoli o interviste rilasciate ai mezzi di informazione ha addossato alla cooperativa la totalità delle responsabilità. Riteniamo questo atteggiamento non corretto e in parte fuorviante, in quanto fornisce ai lettori e ai cittadini una visione non corretta del problema.»
«Ricordiamo anche che il Sindaco ha dichiarato l’inagibilità della struttura – si legge ancora nella nota -. In realtà siamo di fronte a mancati requisiti strutturali che è cosa ben diversa dall’inagibilità. Facciamo presente che in un primo momento, a seguito della visita effettuata dal Sindaco e da altri componenti dell’Amministrazione comunale, era stato dichiarato che i problemi erano ormai superati. A distanza di pochi giorni, dopo aver preso visione degli incartamenti relativi alla struttura e al servizio, l’Amministrazione ha cambiato decisamente rotta. Questo ci porta a sostenere due cose: la prima è che probabilmente vertenze così delicate non si affrontano senza aver prima preso visione di tutte le problematiche e di tutta la documentazione; in secondo luogo un’Amministrazione non può dare delle dichiarazioni per poi smentirle dopo pochi giorni. Ricordiamo che la Casa dell’anziano è al servizio di persone che versano in condizioni particolari e che meritano anche da parte dell’Amministrazione un atteggiamento più serio. Si fa presente che i famigliari degli ospiti della struttura, preoccupati per il futuro dei loro congiunti derivante dall’imminente chiusura della stessa, si stanno per riunire in un comitato per difendere i loro diritti e per garantire un futuro sereno a tutti gli ospiti.»
«I familiari si oppongono alla chiusura della struttura e al trasferimento degli ospiti – conclude la nota – chiedendo di trovare soluzioni diverse che permettono il proseguimento di un servizio rivelatosi sino ad oggi fondamentale per la vita delle persone accolte.»
Martedì i familiari degli ospiti della Casa dell’anziano avranno un incontro col vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda.
Da oggi le domande p
Martedì sera, di fr

giampaolo.cirronis@gmail.com

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