24 April, 2024
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Le imprese artigiane del Sulcis sono al collasso, tra redditi bassi e costo del danaro alle stelle. Sono in 2.128 a dare lavoro a 3.801 persone, in un territorio di 23 comuni, 127.857 abitanti e 54.418 famiglie. Un tessuto produttivo, quello artigiano, che arretra anno dopo anno (il 2016 ha chiuso con -28 imprese) travolto dai tassi d’interesse più cari d’Italia (9,44%), da una fiscalità che arriva al 64,8%, dalla burocrazia che non allenta la morsa nonostante le nuove leggi regionali, da inconcepibili sprechi, da riforme vessatorie, inutili o mai attuate, e da un sistema socio economico devastato dalla disoccupazione che ha sfondato il 20% e da un reddito pro-capite pari a 9.626 euro per abitante, inferiore di 832 euro rispetto alla media regionale.

Sono questi i numeri sul tessuto produttivo del Sulcis Iglesiente che emergono dal dossier realizzato dall’Osservatorio sulle MPMI di Confartigianato Sud Sardegna che, attraverso i dati UnionCamere e Istat della fine del 2016, ha analizzato la struttura imprenditoriale di ogni singolo comune dell’ex provincia Carbonia Iglesias.

«E’ passato un altro anno e, anziché dell’auspicata ripresa, nel Sulcis, mancano all’appello altre 28 imprese artigiane – spiega Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Sud Sardegna – per trovare una platea di imprese così “esigua” nel territorio bisogna tornare con le lancette agli anni 90. Questi dati sono la palese dimostrazione di ciò che diciamo da anni le imprese sarde non sono tutte uguali, soprattutto quelle artigiane di questa zona sono molto fragili e, in più, operano in un contesto economico ancora più problematico.»

Dall’analisi, emerge una situazione critica per un territorio il cui sistema imprenditoriale è costituito per il 96,5% da imprese con meno di 10 addetti e che occupano il 60,2% dei lavoratori del territorio. Se le 9.534 imprese complessivamente registrate hanno segnato +74 unità in più (+0,8%) rispetto allo stesso periodo del 2015, l’artigianato, con 2.128 realtà, pari al 22,3% del totale delle attività registrate presso le Camere di Commercio, ha subìto un decremento dell’1,3%, contando 28 imprese in meno. Delle oltre 9 mila imprese, il 7,3% è costituito da attività Manifatturiere (692), il 13,0% da Costruzioni (1.237) e il 50,5% da Servizi (4.817) mentre nell’artigianato il 22,5% opera nel Manifatturiero (479), il 36,6% nelle Costruzioni (778) e il 40,4% nei Servizi (858). In ciascuno dei tre macro-settori esaminati l’artigianato rappresenta il 69,2% del totale delle imprese nel Manifatturiero, il 62,9% del numero totale di imprese delle Costruzioni e il 17,8% delle imprese dei Servizi. Le aziende artigiane, con dimensione media di 2,3 addetti/impresa, contano complessivamente 3.801 occupati, di cui 1.628 dipendenti (42,8%) e 2.173 indipendenti (57,2%).

Tra i comuni a più alto tasso di imprenditorialità, ben 476 imprese artigiane si trovano a Carbonia, 426 a Iglesias, 180 a Sant’Antioco e 158 a Carloforte, 114 a Domusnovas e 96 a San Giovanni Suergiu. Nelle imprese manifatturiere primeggia Iglesias con 102 realtà, seguita da Carbonia con 96 e Carloforte con 49. Nelle costruzioni, prima Carbonia con 154, seguita da Iglesias con 125 e Sant’Antioco con 67. Stesse posizioni anche nei servizi: prima Carbonia con 224 e seconda Iglesias con 196 e terza Sant’Antioco con 73.

«Le nostre imprese hanno bisogno di attenzioni particolari riguardo i finanziamenti, l’accesso al credito, la riduzione degli oneri fiscali e il taglio della burocrazia – commenta Norella Orrù, artigiana e dirigente regionale di Carbonia per Confartigianato Sud Sardegna – è innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti». Norella Orrù sottolinea la necessità di continuare, da parte della Regione, sull’incentivazione delle micro, piccole e medie imprese, attraverso i sostegni automatici fino al 50% che consentono finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e servizi. «Il recente successo dei bandi per le imprese, pubblicati pochi mesi fa, sono la prova di quanta sia la voglia di crescere e di investire da parte delle piccole realtà imprenditoriali anche nel Sulcis – sottolinea l’artigiana di Carbonia – l’auspicio è che anche i prossimi bandi, i tanto attesi T0, i voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, possano venire pubblicati quanto prima per consentire alle imprese di accedere agli incentivi nel minor tempo possibile» Per Norella Orrù, le imprese del sud ovest Sardegna hanno resistito e continuano a farlo in condizioni difficilissime. «Stiamo dimostrando di avere capacità ben superiori a quelle europee, e questo ci è riconosciuto da tutti. Al contrario, la Politica insiste con le vessazioni fatte di tasse alte, burocrazia asfissiante e pagamenti perennemente in ritardo».

E’ molto negativa la situazione creditizia verso le imprese a causa del costo del denaro e della diminuzione del totale erogato. Il territorio, infatti, è al primo (non invidiabile) posto nazionale per il costo dei finanziamenti: 9,44% e un gap di +482 punti base rispetto alla media nazionale. Per quanto riguarda le erogazioni, rispetto al 2015, il Sulcis ha perso il 3,8% dei finanziamenti, attestandosi a 45 milioni di euro distribuiti alle aziende.

«La situazione è durissima – afferma Pietro Paolo Spada, Segretario di Confartigianato Sud Sardegna – i cordoni della borsa per gli artigiani del Sulcis sono sempre più stretti e la condizione creditizia non migliora perché, purtroppo, il credito alle piccole realtà resta ancora legato alla percezione di un alto rischio di insolvenza e quindi la dinamica di queste erogazioni resta frenata.»

«Per migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle piccole imprese – sottolinea il segretario – vi è la necessità di rilanciare il ruolo dei Consorzi Fidi che in questi anni di crisi hanno prestato garanzie per centinaia di migliaia di euro. La riforma dei contributi regionali al Fondo Rischi dei Confidi, sulla quale Confartigianato aveva espresso da subito forti perplessità, non sta riuscendo a dare il suo contributo per l’attenuazione di questa problematicità.»

Per il Segretario la ripresa del territorio potrebbe passare dalle tanto auspicate – e mai affrontate con la dovuta serietà – bonifiche ambientali di tutto il territorio, soprattutto se queste fossero realizzate con il coinvolgimento delle imprese locali: «Se la riqualificazione del territorio fosse finalmente finanziata, oltre al recupero di uno straordinario contesto ambientale – conclude Pietro Paolo Spada – si metterebbe in moto una economia che coinvolgerebbe le imprese di movimento terra, del rimboschimento, dei trasporti, della depurazione insieme a tanti professionisti esperti in questo tipo di interventi, all’alloggio necessario per accogliere le maestranze, alla ristorazione ma anche alla formazione del personale, oramai assente dal territorio. Insomma, una parte importante dell’economia potrebbe ripartire».

La situazione critica delle imprese, inevitabilmente, si ripercuote sulla popolazione, soprattutto dal punto di vista economico. I dati dicono che reddito pro-capite, calcolato mettendo a rapporto il reddito imponibile delle dichiarazioni dei redditi del 2014, anno d’imposta 2015, con il numero di residenti a inizio 2016, è pari a 9.626 euro per abitante, 832 euro in meno rispetto ai 10.458 euro pro-capite calcolati a livello regionale.

Poi la provocazione di Luca Murgianu: «E se domattina, d’improvviso, la provincia di Carbonia Iglesias fosse senza i suoi 2.128 artigiani? Noi abbiamo provato a fare una simulazione e il risultato è impressionante”. “Non possiamo permetterci che l’ex provincia, come del resto tutta la Sardegna – aggiunge il Presidente – possa perdere le sue imprese. Ecco perché continueremo a chiedere alle Amministrazioni Locali, alla Giunta e al Governo, una nuova visione, una maggiore consapevolezza e meno autolesionismo».

La simulazione fatta da Confartigianato dice che l’impatto sulla popolazione sarebbe, tutto sommato, abbastanza contenuto: l’1,8% circa in meno. Ma gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie. Il valore aggiunto diminuirebbe di 214 milioni di euro, pari a un calo del 12,3%. Considerando senza lavoro i 1.628 dipendenti dell’artigianato, il numero di disoccupati aumenterebbe del 35,3% ed il tasso di disoccupazione passerebbe dal 20,6% al 25,6% aumentando di 5 punti. Rimarrebbero 52.010 abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione. Rimarrebbero inanimati 1.740 impianti fotovoltaici senza una adeguata installazione e manutenzione di artigiani della filiera delle rinnovabili. Nei magazzini delle imprese di produzione e alle porte di negozi ed uffici rimarrebbero 3,2 milioni di tonnellate di merci che non verrebbero più gestite dalle imprese artigiane di autotrasporto. Vi sarebbero 42.400 famiglie che possiedono almeno un’automobile e, nel complesso, un parco di 79.576 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe anche la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada. Rimarrebbero 52.400 famiglie che possiedono una lavatrice e 31.000 famiglie che possiedono un lettore dvd senza artigiani riparatori di elettrodomestici da chiamare in caso di malfunzionamenti. Sarebbero senza assistenza tecnica anche le 23.000 famiglie che possiedono condizionatori e climatizzatori. Sarebbero 17.300 le famiglie che non trovano più le botteghe aperte per la riparazione delle biciclette e la sostituzione di pezzi di ricambio. E le 31.700 famiglie che possiedono Personal computer rimarrebbero senza i servizi e la competenza degli artigiani dell’informatica per installazioni, manutenzioni e cablaggi. Sarebbero 17.500 famiglie che possiedono un’antenna parabolica e altre 39.900 famiglie con decoder digitale terrestre a non poter vedere programmi vista la mancanza degli installatori artigiani di antenne. Gli sposi, 798 matrimoni celebrati in un anno, non potrebbero indossare un abito nuziale realizzato e provato in una sartoria artigiana; nessun fotografo professionista alla cerimonia e il banchetto sarebbe senza la torta nuziale realizzata da una pasticceria artigiana specializzata. Un disastro della qualità per 61.600 italiani che mangiano dolci almeno qualche volta alla settimana e che vedrebbero sparire pasticcerie, cioccolaterie e gelaterie artigiane. Per 23.000 cittadini che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a disposizione.

Per 127.857 cittadini che rimangono dopo la sparizione degli artigiani, sarà ancora possibile, vestirsi, arredare la casa e fare un regalo, ma sparirà la qualità e la perizia degli artigiani, ad esempio, negli articoli di abbigliamento, in pelle e pellicce, nei prodotti in legno e nei mobili, nell’oreficeria, nel vetro e nella ceramica. Sarebbero 58.888 le donne con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti. Considerando come potenziali visitatori di beni culturali nella provincia i residenti e i turisti, sarebbero 188.801 le persone che non potrebbero apprezzare alcun restauro realizzato da artigiani specializzati di monumenti e delle opere d’arte presenti nei 225 musei, aree archeologiche, chiese, palazzi storici e giardini sia pubblici che privati regionali. Una débâcle anche per il turismo: i 60.843 arrivi turistici non potrebbero né utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane indispensabili per il soggiorno nè accedere alla qualità dei prodotti dell’artigianato.

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Ancora un nuovo arrivo in casa Dinamo Banco di Sardegna che ha raggiunto l’accordo con l’atleta canadese Dyshawn Pierre. Il giocatore, classe 1993, arriva in Italia dopo l’ottima stagione disputata in Germania con la maglia di Löwen Braunschweig con 14.9 punti di media a partita, 7.9 rimbalzi e 2.8 assist in 32.5 minuti.

La Dinamo Banco di Sardegna, intanto, saluta la nascita di Cagliari Dinamo Academy, neonata società che disputerà il campionato nazionale di serie A2, presentata questa mattina in conferenza stampa a Cagliari. Il club accoglie con entusiasmo il ritorno della A2 in Sardegna, competizione che va a colmare il gap esistente in questi anni tra la massima serie e la seconda squadra dell’isola. L’auspicio è che Cagliari Dinamo Academy possa costituire un’occasione di crescita per i giovani e per i prospetti sardi di tutte le latitudini, riportando l’entusiasmo del grande basket nel sud dell’isola, unendo la Sardegna cestistica nel segno di due realtà che vivono di passione e competenza.

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«La Sardegna anche quest’anno brucia, il più grande incubo di ogni essere umano è il fuoco e i sardi purtroppo ogni estate fanno i conti con questa devastazione. Da Sassari a Iglesias sono centinaia gli ettari di terreno andati in fumo e gli animali morti. Centinaia di sardi allontanati prontamente dalle loro case hanno visto all’opera la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, purtroppo sempre a corto della dovuta dotazione di canadair. Gli ingenti danni causati dal fuoco si vanno a sommare a quelli causati da una siccità che mai come oggi dev’essere considerata una calamità naturale senza precedenti.» Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, eurodeputato di origini sarde, di Forza Italia.

«L’Europa – conclude Stefano Maullu – deve intervenire insieme al Governo italiano per risarcire i sardi costretti a fare i conti con una situazione non più sostenibile dove la Regione Sardegna sembra sempre più uno spettatore distratto.»

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Ogni giovedì alle 20.30, anche domani 29 giugno, presso lo spazio Sant’Eulalia in vico del Collegio 2 a Cagliari, la sessione estiva di Sardinian Experience aprirà le sue porte a turisti ed appassionati. Sardinian Experience è un percorso di parole e musica sulle arti tradizionali sarde.

Le arti tradizionali sarde sono un marcatore di identità, da far scoprire ai turisti, ma anche ai sardi ed agli italiani.

L’obiettivo è che i viaggiatori che stanno a Cagliari qualche giorno sentano la necessità di allungare il loro periodo di residenza e di tornare, per approfondire la conoscenza di una musica ed un ballo che non ha eguali.

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Sono 25 le imprese dell’agroalimentare, provenienti da tutta la Sardegna, che si troveranno domani, 29 giugno, a Nuoro, dalle 9.30, presso la sala convegni dell’Euro Hotel in via Trieste 62, per apprendere i segreti della comunicazione commerciale attraverso il food packaging e, quindi, vendere con il confezionamento del proprio prodotto.

Oli, insaccati, formaggi, conserve alimentari, birre, vini, distillati, prodotti da forno, riso, dolci, bottarga e polpa di riccio, saranno i protagonisti del workshop tecnico-formativo, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna e dall’ICE, Istituto per il Commercio Estero, dal titolo “Il packaging come leva strategica per entrare nei mercati esteri”, il cui inizio è previsto per le 9.30. Destinato alle micro e PMI dell’agroalimentare sarde, con l’obiettivo di accrescere il loro business e la competitività sui mercati esteri, l’incontro sarà guidato dall’esperto dell’ICE Gianfranco Lai; le aziende avranno, per questo, l’opportunità di approfondire conoscenze e competenze in materia, di packaging, quale elemento strategico del marketing nei processi di internazionalizzazione di impresa. Per questo, identità, praticità d’uso e bellezza del pack saranno gli elementi fondanti della lezione su queste particolari “tecniche di vendita”, sempre più strategiche e sofisticate.

«Il food packaging, ha subìto, negli ultimi anni, una trasformazione da costo di produzione a variabile strategica in grado di creare valore aggiunto per l’impresa – sottolinea Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Sardegna – ecco perché abbiamo chiamato un esperto dell’ICE a trasferire queste conoscenze alle aziendeLa scommessa delle nostre realtà è, quindi, legata alla maggiore conoscenza delle dinamiche del marketing, di tutte le tecniche del packaging e, più in generale, dei fenomeni complessi che interessano da vicino i Paesi in cui è possibile attivare i processi di internazionalizzazione

Il packaging è quell’attività attraverso la quale un’azienda delinea l’identità del proprio prodotto. Infatti, nonostante il termine packaging identifichi il processo materiale di confezionamento di un prodotto, l’attività fa riferimento a una serie di aspetti immateriali legati alla realizzazione della confezione con la quale il prodotto si presenta sul mercato. In altre parole, studiare un confezionamento vuol dire elaborare e utilizzare una serie di meccanismi estetici che hanno lo scopo di comunicare un’idea, un’esigenza, un valore a colui che andrà ad utilizzare il prodotto, e cioè il consumatore. Tale accezione è ancor più vera nel settore agroalimentare, dove il packaging ha, per l’azienda, una valenza strategica sempre maggiore.

«Anche le recenti esperienze di internazionalizzazione con le missioni a Mosca e in Bielorussia – sottolinea il segretario – ci dicono che il packaging dei prodotti ha avuto un ruolo determinante nelle scelte fatte dai buyer. Infatti, non è sufficiente fare un buon prodotto ma ormai è sempre più strategico saperlo presentare e saperlo confezionare a seconda del mercato di riferimento”.  “Da questo punto di vista – conclude Stefano Mameli – ci stiamo rendendo conto che, per molte realtà, c’è ancora tanta strada da fare e Confartigianato è, anche nel workshop di Nuoro, impegnata in prima linea per supportarle.»

Le 25 imprese, sempre insieme a Confartigianato Sardegna e ICE, proseguiranno nella loro missione di avvicinamento ai mercati esteri il 17 e 18 luglio prossimo a Cagliari. Il 17 si terranno una serie di incontri BtoB nei quali i prodotti verranno presentati e fatti degustare a 10 buyer provenienti dall’Ungheria, Polonia e Croazia. Il 18 sono previste delle visite aziendali per mostrare agli operatori esteri dove nascono i prodotti sardi.

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Musiche e balli sotto le stelle d’estate. “Shukran Show”: è l’evento che si terrà giovedì 29 giugno, con inizio alle 20.00, nei locali del Dubai Planet all’imbocco del viale Monastir a Cagliari. La kermesse, promossa da Afro Danza, sotto la direzione artistica di Donatella Padiglione e Carly, è arrivata alla nona edizione. Il programma della serata prevede l’esibizione di danze indiane e della tradizione del Rajasthan con Maya Devi, poi sul palco il maestro Al Escandar con i balli tipici egiziani. Uno straordinario richiamo per gli appassionati di danze internazionali sarà poi costituito dalla partecipazione di due star della trasmissione televisiva “Ballando con le stelle” Samanta Togni e Samuel Peron.

«Sarà un veicolo fortissimo per un festival – dice la regista della manifestazione Donatella Padiglione – che si prefigge di coniugare il confronto culturale e le tradizioni della Sardegna con altri angoli del mondo. Durante l’evento sarà infatti possibile degustare le eccellenze isolane.»

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Nel calcio dilettantistico regionale, dopo due stagioni, ritorna il campionato di Terza categoria. Lo ha deliberato nella sua ultima riunione il Comitato regionale, presieduto da Gianni Cadoni. Per incentivare le iscrizioni, sono stati previsti forti sconti per le società di nuova affiliazione. Per la prossima stagione 2017/2018, le società che volessero partire direttamente dalla Seconda categoria, potranno farlo, così come le società attualmente in Seconda categoria, potranno volontariamente presentare domanda di iscrizione ad uno dei nuovi gironi del campionato di Terza categoria, soprattutto per contenere le spese di gestione dell’attività nel corso dell’anno.

Sono state apportate modifiche anche ai campionati giovanili, con specifico riferimento ai campionati Allievi e Giovanissimi Elite. In entrambe le categorie, non ci sarà più un girone unico Elite, ma tutte le società che presenteranno l’iscrizione ai campionati regionali, verranno suddivise in quattro gironi e le prime tre classificate di ciascun girone, al termine della stagione regolare, accederanno alla fase successiva che prenderà il nome di Elite. Anche in questo caso, lo spirito del cambiamento è prevalentemente quello del contenimento dei costi e dei disagi, perché spesso le squadre sono state chiamate a lunghi viaggi per affrontare le partite programmate al mattino o alla partenza anticipata al giorno prima della gara con relativo pernottamento.

Per quel che riguarda i ripescaggi, infine, gli unici ripescaggi certi, al momento, sono quello del Budoni dall’Eccellenza (dov’era retrocesso al termine dell’ultima stagion) al campionato Nazionale Dilettanti e, conseguentemente, quello del Guspini Terralba, vincitore della Coppa Primavera, nella quale ha avuto la meglio in semifinale sul Carbonia e in finale sul Sorso 1930.

La composizione dei gironi, con eventuali ulteriori ripescaggi che potrebbe scaturire da rinunce o fusioni, verrà definita dopo la scadenza delle iscrizioni, fissata al 21 luglio 2017.

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E’ in corso dallo scorso 22 giugno, nella sala espositiva di via XX Settembre 139, a Carloforte, “Arte al Girotonno”, mostra di arte contemporanea informale materica, di Gianni Lardieri. La mostra è stata inaugurata il giorno in cui ha preso avvio il Girotonno, curata da Antonello Dessì, con degustazione dei vini della Cantina Santadi.

Gianni Lardieri, originario di Carbonia, preferisce rispondere con un sorriso riverente a chi ne esalta le doti ed il talento, capace con grande maestria, ingegno ed evoluzione, di tenere alto l’interesse, coltivato fin da bambino verso l’arte, che nel corso degli anni lo ha portato a superare se stesso, continuando a guardare l’evoluzione delle sue competenze verso una maturazione più profonda, riversandola dapprima nell’arte astratta, senza però trovare soluzioni, per approfondirla e mostrarla in pubblico, esordire, superando i suoi limiti, vincendo le proprie paure, lottando contro i suoi difetti, superando mille difficoltà, ritrovando la sua identità ideale di artista, più chiara, da quando si è ispirato all’arte “materica informale”.

Negli ultimi anni, non ci sono stati momenti, tra il suo Io e l’ arte “materica informale”, che non avessero o apparissero, nella vita quotidiana, alla ricerca continua dell’evoluzione in contesti, cambiamenti, rilevanze e di un ruolo d’identità, tra il suo essere e l’opera, che plasma sulla tela, in questo mondo, solo per competere con se stesso, ma in una vocazione sempre più difficile, per non farsi sopraffare dalla seconda, da un punto di vista formale, dove è l’artista che toglie senza aggiungere, da un punto di vita esistenziale, mettendo la sua vita nell’opera.

L’artista Gianni Lardieri riversa tutte le forme, i colori, i materiali poveri, creati dalle sue mani, su una nuda tela, trasformandola e dando vita ad un’opera, caratterizzando ed interpretando chi la osserva, da un nuovo modo di viverla, dove l’artista e la sua arte sono un’unica cosa, in un’esposizione universale, attraverso miriadi di nuove materie e conoscenze, che ne cambiano il volto e l’anima, tra il soggetto e l’oggetto.

Con le sue opere va alla ricerca continua di nuovi riconoscimenti, sincronico alla biografia dei suoi bisogni materiali, dalle sue psicotiche vanità, di eterno bambino, richiama l’attenzione su di sé, per poi trasferirla su una tela, come un “Divino donatore”, mostrando proporzioni eccezionali, mirate a colpire nelle sue mostre, della sua “arte materica figurativa”, qualsiasi visitatore, per coinvolgerlo in un’avvincente narrazione, tra la materia e l’obiettivo, con lo scopo di una libera interpretazione a chi osserva.

La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 24.00; e dal 1° al 15 luglio, solo la sera, dalle 17.00 alle 24.00.

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Sabato 1 luglio 2017 partono i saldi estivi in tutta la Sardegna, così come disposto dall’assessore regionale al Turismo, artigianato e commercio.

I saldi avranno la durata di 60 giorni (termine il 29 agosto) e rappresentano per i commercianti di tutta la regione un’occasione importante per cercare di realizzare gli investimenti effettuati in scorte. Ovviamente i saldi riguardano il settore moda: abbigliamento, calzature e accessori  che, mai come nell’ultimo anno, stanno affrontando una crisi senza precedenti, che sta minando anche la loro sopravvivenza.

Inoltre, per dare maggior forza a questi primi giorni, i commercianti del centro di Cagliari organizzano un’apertura straordinaria per sabato 1 fino alle ore 24.00 e domenica 2 luglio 2016 fino alle ore 21.00.

«I negozi dell’Area Urbana di Cagliari possono sicuramente vantarsi di poter offrire una varietà merceologica senza uguali per i propri clienti – spiega Davide Marcello, presidente provinciale della Confesercenti – anche perché possono offrire ancora quasi interamente l’assortimento di cui i nostri imprenditori si sono dotati per la stagione. Da ciò è facile immaginare quanto il periodo delle vendite con i saldi sia atteso sia dai commercianti che dai consumatori, che sperano, seppure per ragioni diverse, di fare dei buoni affari.»

«Una questione importante da definire però riguarda le campagne allarmistiche che troppo spesso si effettuano – prosegue Davide Marcello – che certamente non aiutano a creare un ambiente sereno indispensabile allo sviluppo positivo del mercato degli acquisti. Si sprecano infatti i consigli nello stare attenti alla truffa e agli imbrogli che tutti gli anni nel periodo dei saldi vengono profusi ai consumatori, come se i commercianti non fossero i primi interessati a tutelare e a favorire gli acquisti migliori per la loro clientela, che rimane (come insegna la regola numero uno dell’imprenditore) il patrimonio essenziale di qualsiasi azienda commerciale. Ci paiono ormai anacronistici questi continui avvisi alla cautela per evitare “fregature”: sono situazioni – conclude Davide Marcello – che, se mai sono esistite, appartengono a un passato remoto che nulla ha a che vedere con la situazione attuale.»

In particolare occorre rispettare – sottolinea la Confesercenti – le semplici regole che sono necessarie per la massima trasparenza nello svolgimento delle vendite di fine stagione:

Attendere il periodo ufficiale dei saldi.

Indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato in euro ed eventualmente in lire).

Accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni.

In caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi il commerciante è soggetto alle ordinarie norme in materia di garanzia.

In casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità, la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell’esercizio.

Durante i saldi il commerciante può consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia.

Non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli.

Rendere visibile l’interno del negozio.

Evidenziare all’esterno le taglie eventualmente disponibili.

Usare la massima cortesia.

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Per consentire un intervento di manutenzione straordinaria (sostituzione di una valvola regolatrice nella condotta di avvicinamento per la frazione di Is Gannaus), Abbanoa ha programmato l’interruzione dell’erogazione dell’acqua, nella mattina di giovedì 29 giugno, dalle 8.00 alle 14.00, per le utenze che si trovano:

– nella frazione di Is Gannaus;

– Medau Su Rei;

– frazione di Is Maccionis;

– via Nazionale, nel tratto compreso tra via Lubiana e la rotonda. 

Oltre all’interruzione dell’erogazione potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità in fase di ripristino del servizio, in tale eventualità, sarà cura di Abbanoa procedere ad operazioni di spurgo della rete.

Se l’intervento sarà completato in tempi minori rispetto a quelli previsti, Abbanoa ripristinerà il servizio in anticipo e limiterà le ore di interruzione.