24 April, 2024
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Francesco “Chichittu” Serra è il titolo della messa in scena che debutta domani, venerdì 1 settembre, alle 19.00, a Talana, in località Su Lompathu. Lo spettacolo – che chiude idealmente il festival nel festival dedicato ai comuni dell’Isola con meno di tremila abitanti – è stato scritto da Rita Atzeri e Vinicio Cannas, la regia è della stessa Atzeri, che sarà in scena con Antonio Luciano, Giovanni Trudu, Marta Gessa e Daniela Vitellaro (e con i piccoli Riccardo Podda, Lorenzo e Marisa Angius) e con i Tenores Murales di Orgosolo a fare da contrappunto musicale.
A essere raccontata è la storia, vera, di Francesco Serra, rapito all’età di 4 anni a Talana, venduto nelle coste del Nord Africa, privato della propria identità e degli affetti più cari, trattato da servo, fino a quando la nonna putativa, in punto di morte, lo invita a fuggire, svelandogli il mistero della sua origine. Francesco, ormai giovane uomo, viaggia da una regione all’altra del continente nordafricano, unendosi e mercanti e a una pattuglia inglese, che sfortunatamente finisce su un campo minato: gli unici sopravvissuti sono Francesco e un soldato inglese.

Grazie a un commerciante di lupini, Chichittu, con l’identità di Giuseppe Di Bello, raggiunge l’Italia, la Sicilia. Lì conosce l’amore ed inizia la ricerca sulla sua vera identità. Attraverso gli articoli di alcune riviste viene riconosciuto dai suoi fratelli e dalle sue sorelle. Il ricongiungimento con i familiari a Talana non è coronato dalla gioia di rivedere la madre, già scomparsa. Per mancanza di lavoro dalla Sardegna torna in Sicilia, dove muore nel 2011. La vicenda è ricostruita nella messa in scena partendo dall’intervista che una giovane giornalista fece a Francesco Serra alla fine degli anni ’90. Nello spettacolo presente e passato si fondono in un continuo rimando a ricordi lontani, teatro documento che tocca il tema universale dell’identità, dell’eterna ricerca di sé.

Seguirà una degustazione di prodotti tipici.

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Dopo l’enorme successo delle Notti musicali, il festival che per tre giorni ha visto protagonisti i grandi maestri in città come docenti, proseguono i concerti inseriti nell’Accademia internazionale di musica di Cagliari.

Questa volta sul palco dell’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ci saranno i migliori allievi dell’Accademia che avranno la possibilità di esibirsi davanti al pubblico venerdì 1 e sabato 2 settembre, alle 17,30.

I più bravi giovani virtuosi delle classi di alto perfezionamento di Tecnica vocale e interpretazione, violino, viola, violoncello, pianoforte, clarinetto, flauto daranno prova delle ulteriori abilità acquisite in questi giorni, affrontando partiture intriganti e non sempre di facile esecuzione.

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«La lacerazione che si è creata col territorio in occasione del dibattito sulla rete e ospedaliera deve essere assolutamente ricucita.»

Lo afferma il consigliere regionale dei Riformatori e componente della commissione regionale sanità Michele Cossa.

«Siamo certamente alla vigilia di una svolta importante nella sanità sarda con la imminente approvazione della nuova programmazione della rete – aggiunge Michele Cossa -. L’assessore ha un atteggiamento altalenante: a volte sembra ingigantirne gli effetti in termini di risparmi, ma quando viene attaccato dai sindaci diventa tranquillizzante e ne minimizza l’impatto. La verità è che gli assetti della sanità sarda saranno profondamente modificati e ad esserne interessare saranno soprattutto le zone meno popolate, dove si trovano i cosiddetti piccoli ospedali che verranno ridimensionati. Servizi saranno tagliati quasi dappertutto mentre le aggiunte si contano sulle dita di una mano e certo non riguardano le zone interne.»

«In parte si tratta di qualcosa di ineluttabile, sia per ragioni puramente sanitarie che di sostenibilità economica, problemi che non si possono più ignorare. Tuttavia si ha l’impressione di un approccio superficiale, che ha finisce per favorire alcune realtà a scapito di altre – sottolinea ancora Michele Cossa -. Ecco perché resta nell’immaginario collettivo l’idea di una cesura netta tra centri politicamente più forti che sono stati ben protetti, e il resto della isola, in cui il sentimento più forte è quello dell’abbandono.»

«Da qui la necessità di un’opera paziente quanto difficile di ricucitura di questa lacerazione, che rischia di rendere anche problematica l’attuazione della riforma sanitaria. Pigliaru e Arru promuovano una grande conferenza sanitaria aperta all’ascolto del mondo sanitario – conclude Michele Cossa -, degli amministratori locali e di tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce.»

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Verrà presentato venerdì mattina a Cagliari il 32° premio letterario “Giuseppe Dessì” in programma a Villacidro dal 18 al 24 settembre, promosso ed organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali  del Gal Linas Campidano.

Il premio ha registrato anche quest’anno un ragguardevole numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, con la consueta adesione da parte delle principali case editrici nazionali: 348 i volumi pervenuti, 227 di narrativa e 121 di poesia. Tre i finalisti selezionati per ciascuna sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma sabato 23 settembre nel corso della quale verranno assegnati anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

Spettacoli, musica e una serie di incontri e presentazioni editoriali, sono gli ingredienti principali della settimana culturale che farà come sempre da cornice e prologo alla serata delle premiazioni: un fitto calendario di eventi con tanti ospiti di rilievo.

I nomi delle due terne di finalisti del trentaduesimo Premio Dessì e dei vincitori dei premi speciali, insieme al programma della settimana culturale villacidrese, verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 1 settembre a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio.

 

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Scadono il 7 settembre i termini per la presentazione delle domande di partecipazione ai bandi di concorso indetti dal comune di Carbonia, che ricerca le seguenti figure professionali: 5 assistenti sociali, 3 educatori professionali, 1 istruttore direttivo amministrativo/contabile.

I profili richiesti lavoreranno all’interno del progetto SIA “Sostegno per l’Inclusione Attiva” – finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per il triennio 2017-2019 – che riguarda tutti i 16 Comuni del Plus-Distretto Socio-Sanitario di Carbonia.

«In un contesto di grave crisi occupazionale come quello che sta vivendo il nostro territorio, l’assunzione, tramite il Plus, di 9 professionisti altamente qualificati rappresenta un forte segnale di inversione di tendenza», ha affermato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

Nel dettaglio, è indetto un concorso pubblico, per titoli e colloquio, finalizzato all’assunzione, a tempo determinato (30 ore settimanali per un anno), di 5 assistenti sociali (categoria D1).

Un concorso pubblico, per titoli e colloquio, è stato bandito anche per l’assunzione di 3 educatori professionali (categoria D1), a tempo parziale e determinato (20 ore settimanali per un anno).

Infine, è stato previsto un bando di concorso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo pieno e determinato di 1 Istruttore direttivo amministrativo/contabile (categoria D1).

Tutte le figure richieste dovranno essere in possesso di lauree specifiche, appositamente indicate.

I bandi sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale Quarta Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 60 dell’8 agosto 2017.

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La miniera di Furtei.

Il consigliere regionale Emilio Usula (Rossomori) ha presentato un’interpellanza sull’inquinamento della statale 131 nel tratto tra Sanluri e Sardara.

«Cosa contengono i materiali presenti sotto l’asfalto della statale 131 nel tratto che va da Sardara a Sanluri? Quali iniziative intende assumere la Regione per garantire la salute pubblica e salvaguardare le attività agricole della zona?» chiede Emilio Usula.

Sabato prossimo è prevista una manifestazione di protesta sul tratto della 131 dove sono sepolte circa 700mila tonnellate di materiale di risulta provenienti dalla ex miniera d’oro di Furtei. L’iniziativa promossa dal movimento indipendentista Liberu e sostenuta da diverse associazioni ambientaliste avrà anche il sostegno dei Rossomori.

«Vogliamo capire che cosa sta succedendo – attacca Emilio Usula – la fuoriuscita di percolato dal sottomanto di asfalto della SS 131 è preoccupante. E’ doveroso accertare se quel materiale contenga davvero sostanze inquinanti come l’arsenico, il cianuro, il cadmio, il mercurio e l’acido solforico. Intervento non più rimandabile per garantire la tutela della salute dei cittadini ed evitare contaminazioni della colture.»

Il consigliere dei Rossomori sollecita un intervento immediato dell’Arpa Sardegna. «All’Agenzia, che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e il miglioramento degli ecosistemi naturali – afferma Emilio Usula – chiediamo di fornire i dati recenti sul campionamento dei materiali e, se ancora non dovesse esserne in possesso, di procedere alle verifiche».

Sulla presenza di materiale inquinante nel tratto Sardara-Sanluri della 131 era stata aperta alcuni anni fa un’inchiesta della magistratura con l’iscrizione nel registro degli indagati della ditta che aveva realizzato i lavori.

«Si faccia subito chiarezza – conclude Emilio Usula – solo così si potrà eventualmente pensare ad un intervento straordinario di bonifica per scongiurare possibili pericoli per la salute dei cittadini e danni all’ambiente.»

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Dopo la pubblicazione del decreto direttoriale del ministero dell’Ambiente del 4 agosto 2017 che dà comunicazione di conclusione negativa della conferenza dei servizi concernente il “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Sud – Piano di caratterizzazione per l’interessamento delle aree del SIN Sulcis” presentato da Società Gasdotti Italia (SGI), oggi la stessa società ha diffuso una nota nella quale precisa che la procedura generale di VIA è in corso al ministero dell’Ambiente ed il progetto per il trasporto del gas naturale in Sardegna va avanti.

«Il procedimento in questione – spiega la Gasdotti Italia – si configura come endoprocedimento dedicato alla caratterizzazione per la bonifica delle zone inquinate del tracciato, ovvero come una piccola parte della più ampia procedura di VIA presentata da SGI in merito alla realizzazione della Tratta Centro-Sud della dorsale del gas naturale sarda. L’endoprocedimento in oggetto non ha alcun impatto di rilievo sulla procedura di VIA generale relativa alla “Dorsale sarda del Gas naturale”. La conclusione negativa espressa con il decreto del 4 agosto dal ministero dell’Ambiente è relativa, infatti, solo al Piano di caratterizzazione per la bonifica dell’Area inquinata Sulcis-Macchiareddu, che deve essere bonificata nelle tratte di competenza per consentire il passaggio del gasdotto.»

«Ma, fattore fondamentale – aggiunge la Gasdotti Italia -, tale conclusione negativa è stata motivata esclusivamente dalla mancata ricezione entro i termini indicati delle documentazioni integrative che erano state richieste dall’ARPA Sardegna nell’ambito della conferenza di servizi. SGI ha verificato che la mancata ricezione è stata causata da una anomalia sui server di posta. La mail con la documentazione integrativa richiesta era stata infatti inviata agli uffici del ministero dell’Ambiente entro la data prevista dai termini di procedura, ma, per un problema tecnico dei server di posta, non è giunta al destinatario.»

«Il 28 agosto, illustrando la vicenda al dirigente incaricato del ministero dell’Ambiente – aggiunge la società proponente -, SGI ha chiesto la riapertura del procedimento di valutazione del Piano di caratterizzazione per l’interessamento del S.I.N. “Sulcis-Iglesiente-Guspinese” provvedendo a trasmettere la documentazione integrativa richiesta, ossia:

–     carta di dettaglio con ubicazione del tracciato del metanodotto;

–     individuazione del numero di punti di indagine suddivisi per comparto attraversato. »

«Oggi (31 agosto) il dirigente incaricato della procedura ha confermato di aver ricevuto correttamente tutta la documentazione e ha informalmente anticipato che il ministero dell’Ambiente avvierà di nuovo un procedimento identico al precedente per superare il problema procedurale verificatosi. Nessun problema, dunque, per la procedura generale di VIA, che è in corso presso il Ministero dell’Ambiente – conclude la Gasdotti Italia -, il cui prossimo passo sarà l’indizione della Conferenza dei Servizi per la decisione sul Progetto complessivo della Tratta Centro-Sud della Dorsale.»

  

             

 

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Un sensore sotto pelle che consente di misurare con un’app sullo smartphone la glicemia, una vera svolta in termini di prevenzione e miglioramento della qualità di vita. Una nuova tecnologia che l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, tra le prime in Italia, ha messo a disposizione dei suoi pazienti del Centro diabetico logico del San Giovanni di Dio. I primi cinque sensori sono stati impiantati oggi con successo.

Il nuovo sistema è ancora in fase sperimentale ma promette bene, spiega il responsabile del centro diabetologico dell’Aou di Cagliari, Pierpaolo Contini. «Recentemente il progresso tecnologico ha permesso di avere a disposizione nuovi sensori per il monitoraggio della glicemia – dice Pierpaolo Contini – e per noi e i nostri pazienti è davvero un bellissimo giorno». Grande la soddisfazione di Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. «L’Aou – dice Giorgio Sorrentino – si muove all’insegna dell’innovazione e della qualità sempre al servizio del cittadino. Al Policlinico e al San Giovanni di Dio i nostri pazienti sono al centro di ogni nostra attenzione. Un grande riconoscimento al lavoro del Centro diabetologico di Pierpaolo Contini per quanto ha fatto e continuerà a fare».

Il glucometro impiantabile si chiama CGM Eversense, distribuito dalla Roche, non ancora in commercio in Italia, è un sensore impiantabile attraverso una piccola incisione orizzontale di circa un centimetro da praticare sul braccio che permette di infilare un tubicino con il quale si crea una tasca all’interno della quale viene posizionato il sensore che ha per adesso una durata di 90 giorni che presto diventeranno 180.

Si tratta di un sensore a fluorescenza che fornisce una valutazione più precisa delle glicemie rispetto agli attuali in commercio. Il sensore comunica con un piccolo trasmettitore posizionato sul  braccio che invia i valori delle glicemie all’app dello smartphone, permettendo in tal modo al paziente il un controllo glicemico più comodo, immediato e, soprattutto, continuo.

Caratteristica importante e innovativa è a capacità di emettere delle vibrazioni di durata e numero differenti che segnalano al paziente la tendenza verso la ipoglicemia o la iperglicemia, prima che questa si verifichi. Consentendo, in tal modo, di intervenire sulla terapia con efficacia: la previsione del andamento delle glicemie costituisce l’ostacolo maggiore perché costringe il paziente a programmare qualsiasi attività, anche la più banale.

«I sistemi di monitoraggio finora utilizzati tramite sensori – aggiunge Pierpaolo Contini – sono ugualmente sensibili ed efficaci, ma con una durata decisamente inferiore che rende necessaria una più frequente sostituzione. Il Servizio di Diabetologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari è stato scelta come uno dei centri pilota in Sardegna e in Italia per la sperimentazione di questo innovativo strumento per il monitoraggio continuo della glicemia, che rappresenta una svolta importante nella gestione della terapia del paziente diabetico.»

 

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Anche i ristoranti iscritti alla Camera di commercio di Nuoro protagonisti della prima edizione regionale della rassegna gastronomica “Le Isole del gusto”, promossa dalle Camere di commercio della Sardegna, con la collaborazione delle Associazioni di rappresentanza delle imprese e dei consumatori, il sostegno della Fondazione di Sardegna e dell’Unione regionale delle Camere di commercio e col coordinamento della Camera di commercio di Oristano. Dal 30 settembre al 29 ottobre prossimi i ristoranti aderenti proporranno ricercati menù che valorizzeranno le produzioni tipiche agroalimentari isolane. In questo modo si promuoverà il turismo enogastronomico e rurale con l’obiettivo di accrescere il flusso di consumatori richiamati dalle attrazioni ambientali, archeologiche e culturali del territorio, cui presentare e far conoscere i prodotti agroalimentari di qualità della Sardegna, attraverso appunto le straordinarie proposte gastronomiche dei ristoratori dell’Isola.

Gli esercizi inseriti nella rassegna “Le Isole del Gusto” verranno selezionati preliminarmente tenendo conto delle caratteristiche del menù (stagionalità, territorialità regionale e corrispondenza con le finalità della rassegna), nonché dell’ordine di presentazione delle domande.

Le adesioni dovranno pervenire entro il prossimo 18 settembre.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet www.leisoledelgusto.it o ci si può rivolgere agli uffici della Camera di commercio di Nuoro, numero di telefono 0784 242532, email: segreteria.generale@nu.camcom.it .

La rassegna “Le Isole del Gusto” negli anni scorsi aveva coinvolto gli esercizi della provincia di Oristano, affermandosi come una delle principali iniziative del genere nel settore. Quest’anno acquisisce una dimensione regionale, portando sul proscenio i qualificati esercizi della ristorazione della Sardegna.

In occasione della festa del sacrificio L’Eid Al Adha, Casa Emmaus ha deciso di organizzare presso la sua struttura dell’Eremo, domani mattina a partire dalle ore 9.30 un momento di preghiera e condivisione dei cibi tipici della tradizione con tutti gli ospiti musulmani accolti nelle sue strutture, CAS (centro di accoglienza straordinaria), MSNA (minori stranieri non accompagnati) e SPRAR(Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). La festa continuerà sabato sera con una partita di calcetto tra gli ospiti della comunità terapeutica e i migranti. La cena, una pecora arrosto, sarà offerta dai minori musulmani in segno di fratellanza verso gli ospiti in percorso presso la comunità terapeutica.

L’Eid Al Adha  è la celebrazione della più importante prova superata da Abramo, quella del sacrificio, festa della fede e della totale e indiscussa sottomissione a Dio per i musulmani. Il rito che la contraddistingue è il sacrificio di un montone, una pecora o un agnello come fece Abramo dopo che Dio risparmiò suo figlio Ismaele. Per i musulmani l’evento è da condividere non solo con i propri cari, ma anche con chi non può permettersi la carne.