29 March, 2024
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Inizia allo stadio Olimpico di Roma, contro la Lazio di Simone Inzaghi, la nuova esperienza di Diego Lopez alla guida del “suo” Cagliari.

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Inizia questo pomeriggio allo stadio Olimpico di Roma, contro la Lazio di Simone Inzaghi, la nuova esperienza di Diego Lopez alla guida del “suo” Cagliari. Dopo dodici stagioni vissute da protagonista sul campo da calciatore, il 43enne uruguayana affronta la sua terza da tecnico, in coppia con il coetaneo Michele Fini che, dopo aver giocato al suo fianco, da alcune stagioni è il suo vice in panchina (insieme hanno guidato il Bologna e il Palermo).

Diego Lopez è subentrato a Massimo Rastelli in settimana e si è tuffato subito nel lavoro sul campo, consapevole di dover affrontare subito un esame durissimo, sul campo della Lazio, probabilmente la squadra italiana più in forma, protagonista sia in campionato sia in Europa League (giovedì sera ha espugnato il campo del Nizza di Mario Balotelli con un netto 3 a 1).

Il Cagliari affronterà la Lazio cosciente della forza dell’avversario e delle difficoltà dell’impegno ma, al tempo stesso, con la ferma determinazione di fare bene e di invertire quindi il trend negativo che l’ha portato a quattro sconfitte consecutive, dopo l’impresa compiuta sul campo della Spal che aveva fatto sperare in ben altro proseguo in questo avvio di stagione.

Il Cagliari però di contro scenderà in campo con tutte le intenzioni di stroncare la serie negativa che ha fatto dilapidare il tesoretto conquistato dalle due vittorie conquistate contro Crotone e Spal. Si riparte da zero, consapevoli che ogni partita di campionato presenta tranelli insidiosi e ogni punto va sudato sul campo lottando su tutti i palloni. Lopez nella conferenza stampa di presentazione ha parlato chiaro: vuole vedere una squadra combattiva e coraggiosa, che esprima il suo gioco nelle ultime settimane rimasto nel novero delle buone intenzioni. Ha ragione, il tecnico, quando sostiene che il Cagliari possieda un elevato tasso tecnico; soltanto un micidiale mix di sfiducia e di timore, determinati dall’assenza dei risultati, ha fatto sì che i rossoblù nelle ultime settimane non siano riusciti ad esibirlo sul campo. Bisogna ritrovare in fretta il vero Cagliari perché il campionato non aspetta: quello di Milano, ad esempio, quando i rossoblù furono piegati soltanto da una punizione di Suso dopo aver a lungo tenuto il pallino del gioco.

«La formazione ce l’ho in testa, ma preferisco darla ai ragazzi – ha detto alla vigilia Diego Lopez –. A prescindere da chi giocherà e dal modulo che adotteremo conterà l’atteggiamento. Voglio vedere una squadra coraggiosa, compatta, stretta, aggressiva non solo quando hanno palla gli altri ma anche quando ce l’abbiamo noi. Dobbiamo pensare a fare 34-35 punti, quelli necessari per raggiungere la salvezza: domani inizia il nostro nuovo cammino. Inutile chiudersi in difesa e basta: prima o poi il gol lo prendi. La Lazio è forte ma anche il Cagliari ha un tasso tecnico molto alto e può fare male. Credo molto in questa squadra: non appena ritroverà fiducia dimostrerà sul campo tutte le sue qualità. Abbiamo una gran voglia di far bene.»
«Curioso, pure durante la prima esperienza da tecnico della prima squadra dovemmo affrontare tre partite in sette giorni, anche se non all’inizio. Non penso al Benevento, sono concentrato sulla Lazio. È vero che dobbiamo dosare le forze in previsione dei prossimi impegni – ha concluso Diego Lopez –, ma andiamo a Roma per giocarcela.»

Lazio – Cagliari sarà diretta da Luca Pairetto di Nichelino (figlio d’arte), assistenti di linea Luca Mondin di Treviso e Pasquale De Meo di Foggia. Quarto ufficiale Antonio Giua di Olbia. Addetti al VAR Fabrizio Pasqua di Tivoli e Antonello Balice di Termoli.

Carloforte-San Marco
Lunedì 23 ottobre n

giampaolo.cirronis@gmail.com

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