18 April, 2024
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Fabio Enne (Cisl): «Ricostruiamo insieme un piano di sviluppo economico e sociale del territorio».

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E’ imbarazzante continuare ad essere identificati come un Territorio destinatario di ingenti risorse economiche ma tuttavia caratterizzato da una sempre più profonda agonia, traguardando persino primi posti tra le province più povere d’Italia.

Evitando di fare l’elenco delle innumerevoli cause che hanno prodotto la più drammatica situazione di crisi economica e sociale mai vissuta nel Sulcis Iglesiente, vogliamo favorire la crescita di un nuovo atteggiamento, che, partendo dal nostro ruolo sociale e con il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti (Chiesa, Istituzioni, Piccole e medie Imprese, Operatori Culturali, del Turismo, Commercio, Artigianato, Agroindustria, Socio Assistenziali, Volontariato, Pensionati, Disoccupati, Giovani e Studenti), sostenga il possibile rilancio, affrontando con la massima consapevolezza fattori socio economici che hanno bloccato la ripresa del Territorio.

Diventa d’obbligo, da parte di tutti, ammettere sinceramente di aver sbagliato le strategie economiche degli ultimi decenni, ma più grave ancora, assume un profilo irresponsabile replicare negli errori, senza riuscire a dare una valida prospettiva all’intera comunità.

Vogliamo premettere che non si tratta di cavalcare una feroce rivoluzione sociale, ma di iniziare un cammino che preservi la dignità di un territorio sofferente e che, allo stesso tempo,  possa prefigurare nuove aspettative di vita sociale e di sviluppo.

Siamo convinti che solo attraverso una “GRANDE INTESA”, fra tutti gli attori Politici, Economici, Sociali e Culturali, si possa elaborare un PIANO di SVILUPPO SOCIO ECONOMICO Territoriale. Un PIANO che non si basi esclusivamente sulla richiesta di nuove risorse economiche, ma che promuova la spendita finalizzata e reale delle risorse esistenti e fruibili su base regionale, nazionale  ed europea.

Un piano che preveda:

Una seria e indispensabile infrastrutturazione del territorio (viabilità stradale, ferroviaria marittima);

Una seria politica che faciliti l’accesso al sistema finanziario e del credito, costruito sulle reali esigenze di vantaggio fiscale;

Snellimento della Burocrazia che impedisce e rallenta ogni forma di intrapresa economica;

Creazione di un SISTEMA di servizi (Imprese e Persona) che assolva alla necessaria indispensabile sinergia tra le varie attività economiche, merceologiche e sociali;

Realizzazione di una ambiziosa rete ricettiva ed alberghiera;

Favorire la ripresa dell’attività edilizia, pubblica e privata;

Valorizzazione sinergica delle attività artigianali, del commercio, dell’agricoltura dell’agroindustria;

Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico, libera da eccessivi vincoli che ne limitino le potenzialità produttive ed economiche;

Certamente non vogliamo imprimere nessuna forma di condizionamento su queste proposte, da considerare una ipotetica base di partenza da implementare da parte dei soggetti sopracitati, che siano disponibili alla costruzione del Piano di Sviluppo.

Un Piano di questa natura non può non prevedere la partecipazione economica fattiva delle grandi Industrie e Multinazionali presenti nel territorio, che dovranno collaborare su nuovi investimenti, bonifiche, ambiente e territorio.

Fabio Enne

Segretario generale Cisl Sulcis Iglesiente

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