29 March, 2024
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Via libera, alla Camera, all’emendamento che apre una nuova stagione di collaborazione tra sistema militare e civile nella gestione dei controlli ambientali dei poligoni militari.

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«Con l’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio 38.0.21 si apre una nuova stagione di collaborazione tra sistema militare e civile nella gestione dei controlli ambientali dei poligoni militari, nella linea indicata dal lavoro della commissione di inchiesta sull’uranio impoverito.»

Commentano così l’approvazione notturna i senatori sardi del Partito democratico e di Campo progressista che hanno sottoscritto l’emendamento Silvio Lai, Luciano Uras, con Ignazio Angioni ed il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca.

L’emendamento era stato presentato dal relatore al decreto fiscale, e poi rinviato alla legge di bilancio, perché più complessa del previsto la costruzione della relazione tecnica per la valutazione dei costi e l’approvazione. «Il Governo e la maggioranza hanno mantenuto l’impegno preso in sede di avvio della manovra e la nuova normativa è così giunta al termine e ora passa alla Camera dei deputati per la conferma – ha affermato Silvio Lai -. Lì il testimone passa idealmente a Gianpiero Scanu che ha scritto questa norma condivisa con tutta la commissione di inchiesta sull’utilizzo dell’uranio impoverito e ai colleghi sardi che, siamo sicuri la sosterranno.»

«La nuova normativa proposta da Silvio Lai al decreto fiscale, che interessa in particolare la Sardegna ma copre l’intero territorio nazionale, è stata condivisa da subito da Campo Progressista che ne ha fatto uno dei punti qualificanti per il sostegno all’intera manovra», ha detto Luciano Uras, capogruppo del gruppo misto in commissione bilancio che si è intestato la battaglia in sede di maggioranza parlamentare.

«La nuova normativa avvia una nuova stagione di collaborazione tra sistema militare e civile, e il merito va a Governo e Parlamento, Camera e Senato, al lavoro congiunto e testardo dei parlamentari sardi e alla convinzione ferma del ministro Pinotti – così si legge nella nota congiunta dei senatori sardi -. Per il sistema dei poligoni militari si avvia un percorso nuovo e trasparente, in cui regione, e comuni, sono dotati di nuovi strumenti e assumono nuove responsabilità.

a. Le esercitazioni militari nei poligoni saranno sottoposte a registrazioni che saranno conservate nel tempo per garantire i controlli preventivi e successivi, sui sistemi testati e sulle procedure utilizzate.

b. Diventa obbligatorio per i comandanti dei poligoni militari l’adozione di piani di monitoraggio delle matrici ambientali coinvolte nelle attività svolte e l’estensione dei controlli alle aree adiacenti il poligono.

c. Le attività svolte sono comunicate e condivise con le regioni, le agenzie regionali ambientali e i comuni dove i poligoni hanno sede. Tutti i controlli ambientali sono condivisi con il sistema nazionale ambientale SINANET, tramite un nuovo osservatorio regionale militare civile istituito in ogni regione sede di poligono.

d. Sono definiti attraverso decreto congiunto difesa, ambiente e salute i tempi di utilizzo dei poligoni e demandata ad ISPRA, insieme alle ARPA, la vigilanza sui rifiuti speciali.

e. Sono sancite, infine, le sanzioni a cui sono soggetti i responsabili dei poligoni in caso di violazione delle nuove severe norme introdotte.»

«Si tratta di una normativa che rende evidente una nuova stagione di sinergia e collaborazione, di trasparenza e condivisione tra sistema civile e militare – hanno aggiunto Silvio Lai e Luciano Uras -. Una normativa condivisa costruita in piena collaborazione con il ministro Roberta Pinotti, cui va il nostro pieno apprezzamento. Ora, anche per la Sardegna si può aprire una stagione nuova da concludersi rapidamente, entro questa legislatura con il nuovo accordo tra Regione e Difesa che dovrebbe arrivare a compimento entro pochi giorni. Un accordo che, garantito da un nuovo modello di gestione dei poligoni come approvato nella manovra di bilancio, possa chiudersi con il trasferimento al demanio regionale dei beni militari richiesti dalla regione e, infine, – concludono Silvio Lai e Luciano Uras – con l’avvio della collaborazione sulla ricerca duale che può fare dell’isola il nodo di eccellenza europeo di questo settore.»

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