25 April, 2024
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Nuova convincente vittoria della VBA/Olimpia Sant’Antioco, la seconda consecutiva, nella prima giornata di ritorno del girone F del campionato di serie B di volley maschile. La squadra di Tony Bove, davanti ai suoi caldissimi tifosi, ha superato la Real Marcianise, con il punteggio di 3 set a 1 e parziali netti: 25 a 17, 25 a 20, 20 a 25 e 25 a 20. Dopo aver vinto con autorità i primi due set, i biancoblu hanno subito la reazione dei campani nel terzo set, ma nel quarto hanno ripreso a comandare il gioco ed hanno chiuso i conti senza più flessioni. Con questi tre punti la VBA/Olimpia sale a quota 18 punti, al settimo posto in classifica, con sei punti di vantaggio sulla quota salvezza, un margine che comincia a diventare importante, a due soli punti alla stessa Real Marcianise.

Sugli altri campi che vedevano impegnate le squadre sarde, la capolista Polisportiva Sarroch ha vinto con un netto 3 a 0 (21 a 25, 16 a 25 e 14 a 25) sul campo della Virtus Roma, mentre la Fenice Pallavolo Roma, prima inseguitrice ad un solo punto di distanza, ha avuto la meglio agevolmente sul Cus Cagliari Sandalyon (25 a 21, 25 a 19 e 25 a 21), ora distanziato dalla VBA/Olimpia di tre lunghezze.

Sabato 10 febbraio, alle 16.00, la VBA/Olimpia giocherà sul campo della Pol. Roma Volley.

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La stagione di prosa e danza curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio e il contributo economico del Comune di Carbonia, si appresta ad arrivare “al giro di boa”. Alle ore 20.45, il Teatro Centrale di piazza Roma ospita lo spettacolo intitolato “Quotidianamente insieme”, quarto degli otto appuntamenti totali previsti in seno alla rassegna “Carbonia 80”.

«Una rassegna, il cui bilancio è fino ad ora molto positivo – ha spiegato l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu -: 958 spettatori totali nelle prime tre serate, caratterizzate da spettacoli all’insegna della qualità e da un’elevata cifra stilistica degli attori sulla scena.»
Lo spettacolo odierno, intitolato “Quotidianamente insieme”, è una commedia scritta, diretta ed interpretata da Andrea Tedde, con la presenza di Marta Proietti Orzella. Il filo conduttore è rappresentato dai fragili equilibri insiti nella vita di coppia. Dopo cinque anni di matrimonio, Massimo e Claudia, nel tentativo di ritrovare l’unità e l’affiatamento dei loro primi tempi, si rivolgono a un medico analista, che suggerisce loro il cosiddetto “metodo del terzo”. La coppia si ritrova così a discutere parlando di sé in terza persona, con effetti grotteschi e surreali, in un confronto nel quale marito e moglie mettono a nudo gli aspetti critici della loro relazione, «giocandosi tutto come in una partita a tennis, a suon di battute e di risposte».

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Proseguono i preparativi per Rezia Cantat, il festival della coralità italo-svizzero in programma dall’8 al 10 giugno 2018 tra Chiavenna e Piuro, in provincia di Sondrio.

A partire dal sito internet della manifestazione (www.reziacantat2018.ch) che si arricchisce di contenuti e visite, con quota diecimila superata. Pronto anche il manifesto ufficiale dell’evento che porterà nella valle della Mera oltre quattromila voci provenienti da Italia e Svizzera e metterà in scena settanta ore di concerti in alcuni degli angoli più suggestivi delle due località.

Attesi diecimila visitatori tra partecipanti, accompagnatori, appassionati di canto corale e turisti: da tempo i posti letto disponibili nei giorni del festival sono esauriti in Valchiavenna e non solo.

E se lo scopo che si prefigge la festa è di diffondere il canto corale e mantenere viva una tradizione che caratterizza l’identità locale, non mancheranno le esibizioni di grandi cori nazionali e internazionali che potranno essere ascoltati anche in piazze, strade e dimore storiche: SAT, Sunshine Gospel Choir, Coro Vôs de Mont, Coro Giovanile Italiano, Svizzero e dei Grigioni.

Già disponibili inoltre le prime date di alcuni di questi concerti:

– Coro UT Insieme Vocale-Consonante: 9 giugno, ore 16.00, chiesa dei Cappuccini Chiavenna; 10 giugno, ore 10.30, convento Agostiniane;

– Coro Giovanile Italiano: 9 giugno, ore 21.15, chiesa San Fedele Chiavenna; 10 giugno, ore 12.15, chiesa San Fedele Chiavenna;

– Coro della SAT: 9 giugno, ore 21.30, chiesa San Lorenzo Chiavenna; 10 giugno, ore 11.00, palazzo Vertemate Franchi Piuro;

– Coro Vôs de Mont: 8 giugno, ore 21.00, chiesa Santa Maria Chiavenna; 9 giugno, ore 11.00, palazzo Vertemate Franchi Piuro.

E se non bastasse tutti questi prestigiosi complessi si esibiranno nel concerto di saluto di Rezia Cantat, previsto domenica 10 giugno, alle ore 16.30, presso le splendide Cascate dell’Acqua Fraggia di Piuro, la “Pompei delle Alpi”.

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Tutto è pronto per il 1° Rally Internazionale Storico della Costa Smeralda in programma il 20 e 21 aprile 2018. Nella presentazione effettuata ieri all’Hotel Cervo a Porto Cervo, sono stati svelati i dettagli della manifestazione organizzata dall’Automobil Club Sassari con la partnership della Regione Sardegna, di Aci Storico, dell’Automobil Club d’Italia, del Comune di Arzachena, del Consorzio Costa Smeralda e della Marriott. Un “remake” della celebre gara smeraldina, che ha visto come ospiti d’onore Dario Cerrato e Geppi Cerri, al quale hanno partecipato anche tante vecchie glorie dell’automobilismo isolano come Pier Paolo Seddone (oggi presidente dell’A.C. Nuoro), Vittorio Carlino, Giò Mura, Giambattista Conti, Mauro Sias, Valerio Renna ed Andrea Debidda nonché numerosissimi addetti ai lavori, autorità militari e politiche tra cui l’assessore allo sport del comune di Arzachena Valentina Geromino.

«Il nostro obiettivo – ha commentato Giulio Pes, presidente dell’Automobil Club Sassari – è, anzitutto, quello di festeggiare al meglio i 40 anni di questa manifestazione, con le stesse macchine, gli stessi piloti e le stesse prove speciali che nel frattempo sono state asfaltate. Ho rivisto la stessa atmosfera e passione di allora, un grande entusiasmo e una grande partecipazione da parte di tutti. Per la riuscita della gara ci stiamo avvalendo di tantissime sinergie sul territorio, e del prezioso contributo di tanti appassionati come Antonello Carta, Giuseppe Pirisinu e Mario Ciudino. Prevediamo un congruo numero di iscritti, conservando la stessa filosofia di gara che aveva all’epoca il Costa Smeralda. In pratica – ha aggiunto il responsabile del percorso Nicola Imperio – abbiamo ricalcato il percorso di 40 anni fa inserendo le prove speciali che hanno fatto la storia di questa gara. Nella prima tappa si parte con la mitica Isuledda e con la prova di San Pasquale, proseguendo poi nella seconda giornata con i crono di Campovaglio, Aglientu, Luogosanto e La Crucitta.

In totale sono 12 le prove speciali tutte su asfalto che compongono il percorso del 1° Rally Internazionale Storico Costa Smeralda per un totale di 109,94 km cronometrati.»

L’ospite d’onore Dario Cerrato ha poi ricordato insieme a Gepi Cerri i vecchi tempi del “Costa Smeralda”, una gara entrata nella storia del rallismo e poi diventata valida per il Campionato europeo, anche se in realtà per le sue qualità quella corsa era degna di un mondiale.

 «La mia vittoria del 1985 – ha commentato il pilota piemontese – arrivò dopo due ritiri inaspettati nella tappa finale di Toivonen e della Mouton. Fu la mia prima vittoria di prestigio, quella che in pratica diede una svolta alla mia carriera, visto che quell’anno vinsi il titolo europeo. In pratica quando venni qui a correre nel 1978 per la prima volta finendo terzo assoluto, ho avuto modo di scoprire la Sardegna, l’ospitalità della sua gente, i suoi sapori e i suoi odori primaverili. E’ stata un’esperienza indimenticabile che da allora mi ha legato per sempre a questa terra.»

A breve verranno aperte le iscrizioni della gara, alla quale saranno al via oltre a Cerrato anche altri due grandi protagonisti di quella prima edizione disputatasi 40 anni fa, vale a dire Maurizio Verini che vinse sulla Fiat 131 Abarth e Gianni Del Zoppo che concluse nono assoluto su Alfa Romeo Alfasud.

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Un lavoro accurato che ha consentito di individuare con tempestività le potenziali situazioni con ricaduta sull’erogazione dei livelli di assistenza. E ancora, un’azione che ha permesso di proporre soluzioni, in una logica di problem solving e in un’ottica di condivisione delle politiche di governo aziendale. È quanto sta facendo, da febbraio 2017, la task force operativa nell’Aou di Sassari che monitora le situazioni di fabbisogno dei vari reparti ospedalieri e suggerisce le azioni da intraprendere. Un lavoro svolto a costo zero, perché messo in campo da forze interne alla stessa azienda ospedaliero universitaria sassarese. Sono le precisazioni che arrivano dall’Aou di Sassari a seguito di alcune notizie diffuse oggi su agenzie di stampa e quotidiani on line. 

Una task force – costituita con delibera numero 80 del 17 febbraio dello scorso anno – composta dal direttore del presidio ospedaliero, in qualità di coordinatore, e ha come componenti i direttori delle unità operative complesse delle Professioni Sanitarie, di Farmacia e del Provveditorato.

Nell’atto siglato dal direttore generale si legge che la partecipazione alla task force rientra nei doveri di ufficio dei componenti e, «pertanto, non comporta alcun onere aggiuntivo a carico dell’Azienda». 

La sua creazione si è resa necessaria per verificare e garantire la continuità dell’attività assistenziale con l’erogazione dei servizi di qualità. «L’obiettivo è infatti – spiega la direzione aziendale – superare quelle criticità ancora presenti a seguito dell’incorporazione del presidio ospedaliero Santissima Annunziata nell’Aou. Da qui la necessità di coinvolgere maggiormente i professionisti interessati dal processo di approvvigionamento di beni e servizi».

Un’attività che, nonostante permangano ancora alcune criticità, ha iniziato a portare i primi frutti. Tra questi la fornitura dei panni per adulti all’interno dei reparti. La consegna sta andando a regime anche grazie all’assegnazione della gara, con procedura negoziata sul Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione), che ha permesso di conferire alla Santex spa l’incarico per la fornitura quadrimestrale dei pannoloni per adulti.

«Si va verso una fase di normalizzazione – affermano dalla Farmacia aziendale -, nell’approvvigionamento dei dispositivi medici necessari all’attività dei reparti. In attesa della definizione delle gare regionali della Centrale acquisti territoriale per la Sardegna, si stanno definendo gare ponte e procedure urgenti per garantire le forniture». 

Al momento, pur non potendo garantire alle unità operative la consegna di quantitativi rilevanti di alcuni beni, la Farmacia fa sapere che «si sta assicurando giornalmente quanto necessario per prestare l’assistenza. Questo grazie anche al supporto dei coordinatori dei reparti che si stanno adattando a questo modello organizzativo e stanno collaborando per consentire di ottimizzare le scorte a disposizione». 

«Alcune criticità, come la fornitura di deflussori, sono state di recente risolte grazie all’aggiudicazione e al recepimento delle relative gare regionali», concludono dalla Farmacia.

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Questa mattina, presso l’Hotel Artu, il Partito Comunista di Iglesias ha formalizzato un accordo politico e programmatico con la lista civica Cas@ Iglesias, in vista delle prossime elezioni Amministrative. Hanno partecipato all’incontro: la candidata sindaca Valentina Pistis, il capogruppo Alberto Cacciarru, Antonello Pinna segretario di Federazione Sulcis Iglesiente, Franco Meloni portavoce.

Il Partito Comunista italiano di Iglesias parteciperà alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale con una lista civica che «oltre a rappresentare la migliore tradizione dei comunisti e della sinistra italiana sia capace di impegnare donne e uomini di provata dirittura morale, competenza professionale e politica».

«L’obiettivo è quello di proseguire la nostra azione – si legge in una nota di Alberto Cacciarru – soprattutto a sostegno delle fasce deboli della popolazione: i giovani e i disoccupati; gli anziani; i diversamente abili e le loro associazioni; le famiglie e le nuove povertà. L’accordo formalizzato questa mattina a sostegno della candidatura a sindaco della città della consigliera uscente Valentina Pistis, con la quale abbiamo collaborato politicamente negli ultimi anni di impegno amministrativo.»

«La scelta civica operata dal partito rappresenta una decisione a favore della Città e dei suoi cittadini – ha detto Valentina Pistis -. Insieme al consigliere Cacciarru ho condiviso proposte e progetti innovativi. L’impegno costantemente profuso in questi cinque anni continua. Insieme cambieremo la Città. Non ci fermeremo, non ci fermeranno.»

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Il direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, ha firmato una convenzione che consentirà ai pazienti affetti da Parkinson di essere seguiti sul territorio, in un’ottica di integrazione tra i diversi livelli di assistenza territoriale e ospedaliera. La convenzione è stata t trasmessa alla direzione dell’Ats.

Come già preannunciato dalla due aziende, con l’accordo sarà possibile avviare un ambulatorio territoriale di prima accoglienza per assistere i pazienti con queste malattia neurodegenerativa. E all’interno lavorerà un medico dell’Aou, il dottor Kai Stefan Maria Paulus, così prevede espressamente la convenzione.

In sostanza l’Azienda per la tutela della salute si occuperà della presa in carico dei pazienti con Parkinson nell’ambito dei servizi territoriali, l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari garantirà l’attività di secondo livello, con diagnosi genetiche e differenziali, cure nei casi avanzati della malattia e ricoveri.

Il morbo di Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa in ordine di frequenza dopo l’Alzheimer e il numero dei pazienti è elevato. A causa dell’innalzamento dell’età media e dell’aspettativa di vita della popolazione generale, inoltre, è previsto un aumento di pazienti con questa malattia.

L’Aou e l’Ats quindi hanno ritenuto necessario condividere un percorso clinico assistenziale, così da rispondere alle esigenze di un numero cospicuo di pazienti, con problematiche cliniche ed esigenze assistenziali e terapeutiche.

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Valentina Pistis, candidato sindaco alle prossime elezioni Amministrative del comune di Iglesias, ha tenuto una conferenza stampa sullo stato di salute della sanità nel Sulcis Iglesiente.

«Il Programma Nazionale Esiti (PNE) è sviluppato da AGENAS per conto del ministero della Salute e fornisce a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario – ha detto Valentina Pistis -. Gli ambiti di valutazione sono, per quanto riguarda la funzione di produzione, le singole aziende ospedaliere/stabilimenti ospedalieri e, per quanto riguarda la funzione di tutela o committenza, le aziende sanitarie locali/province. Per quanto riguarda la nostra ASSL, il CTO ha riportato un livello di aderenza agli standard ministeriali molto alto (colore verde) sia per volumi di attività che di rispetto delle degenza nell’area chirurgica, come meglio espresso nella fig. 3 di dettaglio. Per quanto riguarda il Sirai invece, per lo stesso indicatore Colecistectomia laparoscopica: % ricoveri con degenza post operatoria < a 3 giorni e Colecistectomia laparoscopica: interventi eseguiti in reparti con volume di attività > 90 casi, i risultati sono da profondo rosso.»

Il Comitato Uniti per la Salute sta promuovendo una petizione popolare per chiedere l’anestesia epidurale. Questa rappresenta il metodo migliore per alleviare il dolore durante il parto.

«L’epidurale è un tipo particolare di anestesia locale – ha detto Paride Reale, presidente del Comitato Uniti per la Salute -. Addormenta i nervi che conducono gli impulsi del dolore dal canale del parto al cervello. Nella maggior parte dei casi, l’epidurale elimina completamente il dolore. Può essere utile in donne con travaglio prolungato o molto doloroso, o particolarmente angosciate. Può essere somministrata solo da un anestesista. E’ ovvio che l’ospedale scelto per il parto deve pertanto assicurare la presenza costante di un anestesista. Si tratta, dunque, ancora una volta di intervenire in modo rilevante sull’organizzazione dei servizio sanitario.»

Valentina Pistis e Paride Reale hanno rimarcato che «in medicina e psichiatria mancano OSS per poter avere un servizio completo. In rianimazione sono completamente assenti. I campanelli della ginecologia hanno ancora la centrale dentro il nido pediatrico e questo obbliga ad avere un’infermiera anche in assenza di neonati. Gli ascensori di entrambi i presidi, Santa Barbara e CTO non sono funzionanti da mesi».

«Lo sfascio della sanità iglesiente è sotto gli occhi di tutti – ha concluso Valentina Pistis -. La scheda tecnica relativa alla Sanità, inserita nel Documento Unico di Programmazione approvato dalla maggioranza PD che governa la città è una beffa. Chiediamo con forza le dimissioni della dott.ssa Giua, l’immediata apertura delle sale operatorie, il ripristino dei reparti h24, 7 giorni su 7, la conclusione dei lavori del laboratorio, pronto soccorso e terapia intensiva. Non c’è più tempo da perdere!»

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Prende il via il lungo cammino del premio “Giuseppe Dessì”, quest’anno alla sua edizione numero trentatré. E’ online, infatti,il bando di partecipazione al concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (Cagliari 1909 – Roma 1977), che come sempre avrà il suo culmine in un’intensa settimana di eventi a settembre, da lunedì 17 a domenica 23, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna che l’autore del Premio Strega “Paese d’Ombre” e di altre memorabili pagine letterarie considerava la sua patria.

Come sempre sono due le sezioni letterarie in cui si articola il premio: Narrativa e Poesia. Come da regolamento, pubblicato nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), titolare della manifestazione, la partecipazione è aperta a narratori e poeti in lingua italiana con opere pubblicate dopo il 31 gennaio 2017 che devono essere inviate (in undici copie), entro e non oltre il prossimo 31 maggio, alla Fondazione Giuseppe Dessì, in via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (SU).

Fra tutte le opere iscritte (348 nella scorsa edizione: 227 di narrativa, 121 di poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì e Paolo Lusci.

Selezionate le terne dei finalisti, la giuria dovrà sancire i vincitori delle due sezioni letterarie, che saranno proclamati e premiati a Villacidro nella serata di sabato 22 settembre, momento apicale di una settimana culturale ricca di presentazioni, spettacoli, mostre e incontri, che farà come sempre da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Oltre alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera, tra gli altri, scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino e i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis e Maria Grazia Calandrone) sono previsti anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, è andato negli anni scorsi a esponenti della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, il secondo premio speciale viene invece assegnato a un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento (il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Brai lo scorso anno).

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«Il neo distretto delle Isole minori di San Pietro e Sant’Antioco è inserito nella ASSL di Carbonia, come previsto dall’atto aziendale, approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 47/24 del 10 ottobre 2017, che non può essere modificato da delibere aziendali sulla performance. Infatti, l’identificazione dei distretti segue una procedura rigidamente formalizzata alla quale naturalmente Ats si attiene.»

La precisazione è arrivata questa mattina dalla Assl di Carbonia, che in un comunicato stampa ha spiegato che «nella deliberazione del Direttore Generale n. 130 riguardo il Piano delle Performance 2018-2020, da adottare entro il 31 gennaio di ogni anno, nella tabella che riassume l’erogazione delle prestazioni dell’assistenza territoriale attraverso i Distretti socio sanitari, per un evidente errore materiale è stato inserito il neo distretto Isola di San Pietro e Sant’Antioco nell’ASSL di Cagliari».

«Sorprende che si sia potuto pensare diversamente anziché apprezzare la volontà di Ats di attivare i distretti delle isole. Ats comunque – conclude il comunicato stampa della Assl di Carbonia – sta già procedendo con delibera di rettifica a correggere la tabella.»

Il problema era stato prontamente segnalato dal Collegio Ipasvi di Carbonia Iglesias, con una nota inviata all’assessorato regionale della Sanità. alla direzione generale dell’Ats Sardegna, alla direzione della Assl di Cagliari, alla direzione della Assl di Carbonia e ai sindaci di Carloforte e Sant’Antioco.

E il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha diramato un comunicato stampa molto critico, poi evidentemente superato dalla precisazione della Assl di Carbonia, nella quale comunque, evidenzia che «il Distretto “Isola di San Pietro Sant’Antioco” per ora esiste solo “sulla carta”, benché già da sei mesi sia stato approvato e inserito nella legge di Riordino del sistema sanitario: forse sarebbe il caso di dargli gambe, facendo funzionare i servizi territoriali come le case della salute. Quello che i cittadini dell’Arcipelago del Sulcis si aspettano sono risorse e personale per mettere in moto i servizi, non decisioni gestionali senza alcun senso. Sotto gli occhi di tutti c’è una ASSL 7 che non funziona, nella quale la domanda di salute non trova più risposta. Invito nel nostro territorio l’Assessore Regionale alla Sanità Luigi Arru, affinché verifichi di persona lo stato del nostro sistema sanitario e si attivi immediatamente per far partire le case della salute, senza ulteriori indugi».