24 April, 2024
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Rossella Pinna (Pd): «I cittadini di Montevecchio pagano per servizi fantasma».

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La consigliera regionale del Partito democratico Rossella Pinna ha inviato una lettera-denuncia al CO.RE.COM e all’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, sulla inadeguatezza del livello di copertura del segnale televisivo del digitale terrestre, delle TV satellitari e della telefonia mobile nel territorio di Montevecchio, frazione di Guspini nel Medio Campidano.

«Da tempo – afferma l’on.le Rossella Pinna del Partito democratico – gli abitanti di Montevecchio, frazione di Guspini, nel Medio Campidano, lamentano gravi problemi legati sia alla irregolare ricezione dei canali televisivi che all’insoddisfacente segnale di telefonia mobile e di internet.

Con una nota inviata in data odierna al CORECOM, all’assessore e al Direttore generale competenti in materia, ho chiesto interventi risolutivi, volti a ripristinare pari opportunità tra i cittadini, ancor più in relazione al servizio pubblico generale radiotelevisivo.»

«Ho segnalato, tra l’altro, i risultati ottenuti a seguito di un’indagine da me proposta, in  collaborazione con le famiglie della frazione di Montevecchio, per verificare, attraverso un questionario ad hoc rivolto ad un campione di 80 famiglie del luogo, la reale portata del disservizio – aggiunge Rossella Pinna -. I dati hanno rilevato, con una netta prevalenza (75% e l’86% del campione), la inadeguatezza della qualità del segnale di ricezione per entrambe le tipologie accennate, con un 25% che ritiene la ricezione dei canali televisivi appena sufficiente.

Per la telefonia mobile i dati appaiono ancor più sconfortanti: solo il 6% lo ritiene sufficiente, mentre la maggioranza, l’84%, si attesta tra lo scarso e l’insufficiente, e la percentuale residua fa notare la totale assenza del segnale, con la preclusione, in particolare, della visione dei programmi trasmessi dal canale RAI 3 Regione.

Ritengo che i disagi rappresentati siano riconducibili, verosimilmente, agli apparati tecnici o ai ripetitori non in grado di garantire un segnale continuo e di qualità accettabile», prosegue l’esponente del Partito democratico.

«Un disservizio pesante – afferma Rossella Pinna – che grava sugli utenti di Montevecchio, declassati a cittadini di serie B, che però pagano un regolare canone senza vedersi riconosciuta la parità di informazione e di comunicazione, a prescindere dal luogo di residenza, e di usufruire di un servizio pubblico tanto importante quanto imprescindibile nella sua interezza.

Ritengo che disservizi, malfunzionamenti o l’impossibilità di accesso ai normali mezzi di informazione e comunicazione, siano inoltre pregiudizievoli, anche sotto il profilo turistico, in ragione di ciò che l’area di Montevecchio rappresenta come attrattore turistico, con le sue ex miniere considerate tra le più significative testimonianze di storia e cultura dell’industria mineraria, nonché insignita del prestigioso premio EDEN, come migliore destinazione italiana nell’ambito del turismo sostenibile.

Impensabile, considerato il ruolo di preminenza che la “tecnologia” assume nella società contemporanea, che un territorio possa essere “tagliato fuori dal mondo” configurando così una grave discriminante del diritto di partecipazione alla vita della società.

Auspico da parte delle autorità competenti – conclude Rossella Pinna – interventi efficaci e risolutivi volti a superare un gap infrastrutturale che garantisca il diritto all’informazione in tutte le sue forme, e per tutti , residenti, operatori economici e turisti.»

Domenica 25 febbraio
Il 1° marzo entrera

giampaolo.cirronis@gmail.com

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