25 April, 2024
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CGIL, CISL e UIL di categoria hanno diffuso una nota sulla situazione in cui si trovano i lavoratori dei centri Aias della Sardegna.

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I segretari regionale della Funzione Pubblica CGIL Antonio Cois, della CISL Funzione pubblica Davide Pateri e della UIL FPL Fulvia Murru, hanno diffuso una nota sulla situazione in cui si trovano i lavoratori dei centri Aias della Sardegna.

«Da ormai troppo tempo denunciamo il netto peggioramento del clima lavorativo all’interno delle strutture AIAS del nostro territorio – si legge nella nota -. E che sia così, lo dimostra un fenomeno a dir poco anomalo, almeno per la nostra realtà sociale: diversi colleghi hanno deciso di dimettersi dall’Aias, pur non avendo una reale alternativa lavorativa. Hanno superato il limite di sopportazione per un sistema che, all’annoso problema degli stipendi in ritardo, hanno aggiunto carichi di lavoro esorbitanti e rischi continui per la propria e l’altrui incolumità fisica, e mentale. Gli operatori, soprattutto quelli non allineati e sindacalizzati, quelli per intenderci rivendicano tangibilmente il salario, hanno la percezione di essere oggetto di attenzioni “particolari”. Vivono nel terrore di recarsi in servizio per paura di incorrere in qualche sanzione disciplinare.»

I segretari sindacali di categoria chiedono che in tutte le strutture Aias e in particolare in quelle residenziali, venga attivato un sistema di video sorveglianza a tutela degli ospiti e di tutti gli operatori; e, infine, propongono l’istituzione di una commissione partitetica comporta da datore di lavoro e parte sindacale, per valutare tutte quelle situazioni controverse che possano comportare potenzialmente sanzioni superiori alla sospensione di un giorno dal servizio.

Le meraviglie dei lu
Francesco Sanna (PD)

giampaolo.cirronis@gmail.com

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