19 April, 2024
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Venerdì pomeriggio, a Cagliari, L.A.M.A.S., Paesaggio Gramsci, SardegnaSoprattutto faranno il punto dei seminari sull’urbanistica.

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Venerdì 9 marzo ore 15.00, all’Hotel Regina Margherita, di Cagliari, L.A.M.A.S., Paesaggio Gramsci, SardegnaSoprattutto faranno il punto dei seminari sull’urbanistica che dal 28 agosto del 2017 hanno organizzato in molti centri della Sardegna.

Con “Estendere il PPR a tutta la Sardegna per poi riscrivere la Legge Urbanistica” promuovono un nuovo “anno zero” (dopo quello del 2006) sul paesaggio e sull’ambiente in Sardegna. Nel corso degli ultimi due anni le scelte della Giunta Pigliaru hanno suscitato un grande dibattito sullo stato dell’arte, sulle condizioni, sugli strumenti del governo del territorio e del paesaggio in Sardegna.

La Legge Urbanistica approvata nel 2017 dalla Giunta Pigliaru, secondo ampia parte dell’opinione pubblica, è un passo indietro rispetto al Piano paesaggistico regionale, il primo elaborato secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004. Lo scenario prospettato dalla Legge Urbanistica della Giunta Pigliaru, le proroghe del Piano casa, le politiche sull’energia e sull’industria, con un insensato consumo del suolo, il ritorno al cemento e alla deregolamentazione dell’edilizia, un’idea di sviluppo che riporta le lancette dell’orologio indietro hanno mobilitato intellettuali, tecnici, studiosi, amministratori locali, organizzazioni sociali e semplici cittadine a cittadini.

Da quattro anni ci si interroga, infatti, sul perché, ancora oggi, il PPR non sia stato esteso a tutta la Sardegna, come prima delle elezioni regionali del 2014 avevano promesso Francesco Pigliaru e la maggioranza di centro sinistra che lo sosteneva per affermare una concreta discontinuità con la giunta di centro destra di Ugo Cappellacci.

Grande lo sgomento di quanti avevano sostenuto l’attuale presidente della Regione per aver approvato una legge urbanistica che di fatto vuole smantellare il PPR che ad oggi agisce solo sulle coste su cui, per decenni, è stata riversata un’incredibile quantità di cemento. Quel cemento ha reso più poveri i Sardi non solo perché le condizioni economiche e sociali non sono migliorate ma perché la perdita delle risorse ambientali e paesaggistiche è irreversibile.

«Estendere il PPR a tutta la Sardegna per poi riscrivere la Legge Urbanistica» significa perciò completare il percorso intrapreso nel 2006 per poi, solo successivamente, scrivere la legge urbanistica che non snaturi la filosofia del Piano Paesaggistico. Per fare ciò la politica sarda deve aver il coraggio di tornare sui propri passi circa quelle scelte che rischiano di compromettere definitivamente, dopo le devastazioni, il territorio della Sardegna.

Le quattro tavole rotonde previste tratteranno di buone e cattive pratiche ambientali ed energetiche; di consumo di suolo; di bonifiche; di pianificazione; di strumenti legislativi. SardegnaSoprattutto (al sito www.sardegnasoprattutto.com) seguirà l’evento con articoli, aggiornamenti e materiali forniti dai relatori.

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