29 March, 2024
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Oggi, a Sassari, il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.

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Oggi, a Sassari, il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, presidente Antonello Arru, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018. «Questa prima trimestrale 2018 conferma, consolidandoli, i diversi segnali positivi che avevamo già colto nel passato esercizio e ci consente di avviare una svolta incoraggiante per il futuro del Banco – commenta il Direttore Generale del Banco, Giuseppe Cuccurese -. Mi riferisco tanto all’aumento strutturale della capacità reddituale quanto al trend di crescita dell’attività commerciale, ma soprattutto alla cartolarizzazione ormai in fase di prossima finalizzazione per il deconsolidamento di larga parte dei crediti a sofferenza.»

«Questa operazione, grazie all’importante dotazione patrimoniale del Banco usufruibile nell’ambito della prima adozione del nuovo principio contabile IFRS9, porterà a ridurre drasticamente i profili di rischio, allineando gli indicatori alla best practice; ciò senza incidere significativamente sui parametri di solidità, che si mantengono largamente superiori ai requisiti normativi Phased in, con un CET1 superiore al 30%, consentendo per contro di ridurre i volumi delle svalutazioni dei crediti deteriorati a vantaggio del risultato economico – aggiunge Giuseppe Cuccurese -. E’ di ampia soddisfazione l’utile netto trimestrale del bilancio individuale del  Banco, che sale a 26,3 milioni – quasi 6 volte maggiore del marzo 2017 – realizzato grazie sia alla consistente riduzione delle rettifiche di valore per rischio di credito (-12,7 milioni) sia alla positiva performance del margine d’intermediazione (+5,5 milioni, + 6,1% sui primi tre mesi del 2017), che attesta la buona dinamica tanto dei ricavi quanto dei costi; infatti, cresce il margine di interesse del 5,5% e si confermano in costante crescita ormai da tre anni le commissioni (+5,8% sul marzo 2017), mentre scendono del 3,1% i costi operativi; il cost/income scende al 66,9%, – 5,5 p.p. rispetto al marzo 2017.»

«Sul fronte della qualità del credito, l’avvio del piano di derisking ha portato ad una riduzione del 26,3% dei crediti deteriorati netti, con le sofferenze che si riducono del 28,2% e gli UTP del 23,9%, con un rapporto sugli impieghi che scende rispettivamente al 6,9% (dal 9,2% di fine 2017) e al 4,3% (dal 5,4% di fine 2017) – sottolinea ancora Giuseppe Cuccurese -. Gli indici di copertura complessivi sono cresciuti di conseguenza dal 46,6% al 56,9%, con le sofferenze salite al 63,5% (dal 54,9%) e gli UTP al 41% (dal 23,8%). In miglioramento anche il Texas ratio, sceso dal 98,1% di fine 2017 al 97%.»

«Di buona soddisfazione anche l’andamento degli impieghi con clientela, che si presenta sostanzialmente stabile sul fine 2017 grazie a nuove erogazioni che hanno compensato quasi 100 milioni di rimborsi rateali e scadenze; buone performance continuano a realizzarsi nei mutui casa – conclude Giuseppe Cuccurese -. Sul fronte del risparmio, continua a crescere la componente del risparmio gestito e quella assicurativa.»

Al via, a Sassari, i
Cristiano Erriu ad O

giampaolo.cirronis@gmail.com

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