16 April, 2024
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Dura critica del consigliere di minoranza Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva) al sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e alla maggioranza, sulla gestione dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

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E’ dura la critica del consigliere di minoranza Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva) al sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e alla maggioranza che sostiene la sua Giunta, sulla gestione della seduta del Consiglio comunale di mercoledì 9 maggio, incentrata sull’esame del rendiconto di gestione 2017.

«Il punto è stato presentato, in modo molto tecnico, qualsiasi funzionario avrebbe potuto fare meglio, dal sindaco, quasi leggendo il dispositivo della delibera – attacca Massimo Melis -. Cinque minuti sono stati sufficienti. Ho subito contestato il modo di operare della maggioranza, teso a svilire l’importanza dell’argomento. Ho ricordato al Sindaco Ignazio Locci e a tutto il Consiglio, che negli ultimi 10 anni la Giunta ha sempre relazionato in tale occasione. Quindi, ho deciso, vista la mancata relazione, di fare un rendiconto di gestione, dei lavori della maggioranza, chiaramente dal mio punto di vista. Sono partito con l’avvio burrascoso della legislatura a causa dell’incompatibilità del Sindaco. Tale fatto ha distratto l’Amministrazione, portandola a perdere, nel primo mese di governo, un importante finanziamento per la sicurezza dei cittadini, circa 250.000,00 € per la pulizia dei corsi d’acqua. Nonostante da allora ad oggi l’Amministrazione abbia avuto altre quattro occasioni per recuperare a tale negligenza, non ultima la variazione di bilancio (secondo punto all’ordine del giorno), con l’utilizzo di 874.000,00 € circa di avanzo di amministrazione, il Sindaco non ha ritenuto di destinare risorse di bilancio per la sicurezza dei cittadini, puntando tutto sulla buona sorte. A tale proposito, fa specie, d’altra parte, la posizione dello stesso Sindaco, questa volta sulla stampa, che etichetta come “sciacalli politici” coloro che osano imputare all’Amministrazione il fatto che, buona parte dei disagi e dei danni alle colture, avuti con le piogge dei giorni scorsi, derivino dalla mancata esecuzione dei lavori oggetto della perdita del finanziamento.»

«Ho contestato al Sindaco, inoltre, di aver mentito per due volte al Consiglio comunale – aggiunge Massimo Melis -. La prima volta riguardo alla gestione degli impianti sportivi, a settembre, rispondendo ad una mia interrogazione, il Sindaco ha detto che avrebbe fatto fare la gara d’appalto per la gestione, quella attuale è scaduta/prorogata da diverso tempo e che le società sportive non avrebbero più pagato per utilizzare gli impianti. A oggi nulla di tutto ciò è successo. La seconda volta, che il Sindaco ha mentito al Consiglio, è stata a novembre, in occasione della discussione del piano economico finanziario della Tari. Ad ottobre la Giunta aveva approvato il progetto per il nuovo appalto, prevedendo maggiori costi per 140.000,00 € circa. Approvando il piano economico finanziario della Tari, a novembre, il Sindaco ha disconosciuto la delibera di Giunta di ottobre che approvava il nuovo progetto, a seguito delle mie osservazioni riguardo all’inutilità degli interventi che portavano i maggiori costi, impegnandosi a rimodulare in tal senso il progetto. Ad oggi, non solo la Giunta non ha rivisto il progetto ma addirittura è stata fatta la gara d’appalto, scaduta il 27 aprile scorso. Resta l’amaro in bocca riguardo alla irriverenza del Sindaco nei confronti del Consiglio comunale, riconosciuto dal TUEL come organo supremo dell’ente.»

«All’ultimo punto della seduta è stata discussa una mozione finalizzata ad impegnare l’amministrazione affinché i lavori del consiglio comunale vengano filmati e messi a disposizione della collettività attraverso i social media, il tutto al fine di riavvicinare la gente alla politica. In modo del tutto inspiegabile, senza darne motivazione al Consiglio, la maggioranza ha dichiarato di non partecipare alla votazione, facendo mancare il numero legale. Non è la prima volta che ciò accade, era già successo in occasione di un’altra mozione, presentata sempre dalle opposizioni, tesa ad impegnare l’amministrazione affinché i rappresentanti del Consiglio comunale, nell’assemblea della Pro Loco, relazionassero almeno una volta l’anno allo stesso Consiglio su quanto accade in Pro Loco. Anche in questa occasione la maggioranza, senza darne motivo, ha fatto mancare il numero legale non partecipando alla votazione. È chiaro che la conoscenza e la trasparenza, nei confronti della collettività, non sono importanti per questa amministrazione che però, d’altro lato, assume un addetto stampa e quotidianamente martella la popolazione con una comunicazione unilaterale, pagata dalla collettività. Tutto ciò – conclude Massimo Melis – non da l’immagine di una realtà attuale ed occidentale ma da l’immagine di realtà del passato lontane dall’Occidente.»

In piena notte esplo
Sono 4 i candidati a

giampaolo.cirronis@gmail.com

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