28 March, 2024
HomeAgricolturaIl Parlamento europeo ha approvato con 468 voti in favore, 123 contrari e 89 astensioni le sue priorità per la riforma della Politica agricola comune (PAC) dopo il 2020.

Il Parlamento europeo ha approvato con 468 voti in favore, 123 contrari e 89 astensioni le sue priorità per la riforma della Politica agricola comune (PAC) dopo il 2020.

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Il Parlamento europeo ha approvato con 468 voti in favore, 123 contrari e 89 astensioni le sue priorità per la riforma della Politica agricola comune (PAC) dopo il 2020.

Gli Stati membri dell’UE dovrebbero essere in grado di applicare le norme della PAC secondo le proprie esigenze, hanno dichiarato i deputati, respingendo tuttavia l’ipotesi di “ri-nazionalizzazione”, in quanto potrebbe falsare la concorrenza nel mercato unico.

La PAC deve basarsi su una serie comune di obiettivi, norme, strumenti e controlli.

Da un lato, gli Stati membri dovrebbero poter elaborare delle strategie nazionali adeguate alle loro esigenze. Dall’altro, tutte le attività agricole dovrebbero essere soggette agli stessi standard elevati e la loro violazione dovrebbe dar luogo a sanzioni simili in tutti gli Stati membri, affermano i deputati.

Oltre a consentire alle aziende agricole dell’UE di continuare a produrre alimenti sicuri e di qualità a prezzi accessibili, la futura PAC dovrebbe renderli anche più sostenibili da un punto di vista ambientale e pienamente integrati nell’economia circolare. Dovrebbe infatti promuovere l’innovazione, la ricerca e le pratiche agricole intelligenti, sostengono gli eurodeputati. A tal fine, chiedono di mantenere il bilancio della PAC almeno al livello attuale.

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