25 April, 2024
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Il comune di Sant’Antioco ha diffuso una nota per comunicare che l’acconto delle imposte Imu e Tasi (le cui aliquote restano invariate rispetto al 2017) dovrà essere corrisposto entro il 18 giugno 2018. Per entrambi i tributi, la scadenza del saldo finale è fissata per il 16 dicembre 2018. E c’è una novità rispetto al 2017: la modifica delle tabelle relative ai valori delle aree edificabili, rintracciabili nell’Informativa IMU/TASI 2018 pubblicata sul sito www.comune.santantioco.ca.it . Il pagamento deve essere effettuato tramite F24 e che l’imposta minima da versare è di € 2,00, mentre il codice catastale ente da indicare nel modulo è I294.

Per ottenere i modelli di versamento (F24) sia della TASI che dell’IMU senza spese, sono disponibili i seguenti servizi on line:

– il servizio “Calcolo IMU/TASI 2018” presente nel sito istituzionale dell’Ente, www.comune.santantioco.ca.it , già personalizzato con le aliquote IMU e TASI applicate dal comune di Sant’Antioco per le diverse tipologie di immobili, che richiede l’inserimento della propria anagrafica e dei dati (rendita catastale, percentuale di possesso, mesi di possesso, ecc.).

–  il servizio gratuito dell’Agenzia delle Entrate per conoscere le proprie rendite catastali, al quale si può accedere tramite il link presente nell’informativa IMU

– TASI 2018 pubblicata sul sito istituzionale del comune di Sant’Antioco.

Per una corretta applicazione dell’imposta e per l’eventuale stampa del modello F24, si informa che gli sportelli del Servizio tributi (telefono 0781 8030225; 0781 8030290; e-mail: uff.tributi@comune.santantioco.ca.it) sono aperti al pubblico il lunedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00, il martedì e il giovedì mattina dalle 11.00 alle 13.00. Eccezionalmente, in vista delle scadenze Imu e Tasi, l’Ufficio Tributi riceverà il pubblico anche dalle 11.00 alle 13.00 di lunedì 4, 11 e 18 giugno prossimi.

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Si terrà domani pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, presso la sala Convegni dell’Edificio Sali Scelti (Ingresso Parco di Molentargius), a Cagliari, l’Assemblea costitutiva della FIARC (Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio) della provincia di Cagliari, aderente alla Confesercenti.

Durante l’Assemblea si svolgeranno tutti gli adempimenti statutari per la sua costituzione e per la nomina degli organismi dirigenti in seno alla federazione provinciale.

Ma sarà anche l’occasione per fare il punto sulle numerose problematiche che gli agenti e i rappresentanti di commercio devono affrontare quotidianamente, sia in relazione ai rapporti con le case mandanti, sia ai rapporti con gli organismi che regolano le questioni amministrative e previdenziali del loro settore.

All’Assemblea parteciperanno tutti gli agenti di commercio iscritti alla Confesercenti della provincia di Cagliari, il presidente provinciale di Confesercenti Davide Marcello ed interverrà anche il coordinatore nazionale Fabio D’Onofrio.

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Social Empowerment in Digital Theatre: è il titolo del workshop organizzato da KyberTeatro e condotto da Roaa Bzeih, attrice e co-direttrice artistica della compagnia teatrale libanese Minwal Theatre, che si terrà a Cagliari, allo Spazio Osc di via Newton 12, da sabato 2 a lunedì 4 giugno. Il laboratorio – della durata complessiva di 12 ore, con frequenza dalle 16.00 alle 20.00, aperto a un massimo di 20 partecipanti – ha come tematica la consapevolezza sociale, l’attenzione verso le proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale. Una parte del workshop prevede, in relazione al tema trattato, l’utilizzo di nuove tecnologie interattive che verranno sperimentate dai partecipanti.

Il laboratorio, che si svolge nell’ambito del progetto di residenza artistica tecnologica A.R.T.E Augmented Reality Theater Experience della compagnia KyberTeatro, spin off dell’Aquilone di Viviana, è anche finalizzato alla ricerca di attori, attrici e performer under 35, e non, da inserire nelle produzioni finali del progetto. La residenza A.R.T.E. si è aggiudicata il secondo posto nella graduatoria ufficiale del bando ScrabbleLAB – Residenze artistico-creative in Sardegna – POR FESR 2014-2020, promosso dall’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna.
Il progetto è da realizzarsi nell’Isola attraverso la mobilità degli artisti e delle loro opere provenienti da paesi europei (Francia) ed extraeuropei (Libano). Prevede lo scambio creativo digitale con gli artisti sardi, collaborazioni stabili e continuative per nuove produzioni di spettacoli che verranno realizzati durante la residenza e che saranno rappresentati, ultimato il progetto, oltre che in Sardegna anche nei paesi degli artisti ospitati e nei principali festival internazionali di ambito creativo digitale.

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Nel primo pomeriggio odierno, nell’ambito di un mirato servizio antidroga, i militari della stazione dei carabinieri di Selargius hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, R.A., 29 anni, disoccupato del posto con precedenti di polizia. I militari, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 90 grammi di hashish, 1 di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

L’arrestato è stato tradotto presso la camera di sicurezza della Compagnia di Quartu Sant’Elena, in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattinata di domani dall’autorità giudiziaria, informata dalla stazione di Selargius.

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Giunge agli esiti finali “La via delle storie”, destinatario del finanziamento Bando “Progetto Scuola” istituito dalla Fondazione di Sardegna per l’anno scolastico 2017-2018, progetto innovativo rivolto al mondo della scuola realizzato dagli esperti de La Cernita Teatro, che operano dal 2009 nel territorio del Sulcis Iglesiente con azioni di promozione ed educazione al teatro strutturati in specifici e diversi obiettivi educativi e didattici.

“La via delle storie” si è svolto presso l’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu” (scuola primaria e secondaria di primo grado di Sant’Anna Arresi e Teulada).

L’Istituto Cossu è partner del progetto insieme al comune di Sant’Anna Arresi e alla stessa compagnia La Cernita Teatro.

Il percorso laboratoriale ha coinvolto 14 classi tra Teulada e Sant’Anna Arresi, proponendosi l’obiettivo di educare alla narrazione creativa, stimolando i bambini/ragazzi a raccontare se stessi utilizzando un linguaggio artistico espressivo per tradurre le proprie emozioni.

Esprimersi liberamente nella fase di costruzione della propria identità significa vivere ed esternare il proprio spazio interiore, le proprie emozioni, e contemporaneamente far affiorare alcuni nodi conflittuali senza dover necessariamente viverne le eventuali conseguenze spiacevoli.

Il lavoro con i linguaggi artistici, propri della metodologia didattico-teatrale, permette di instaurare un rapporto non esplicitamente terapeutico ma che comunque mostra una continua tensione evolutiva verso il benessere individuale, scolastico e sociale.

La produzione di storie ha poi evidenziato una serie di temi chiave all’interno dei gruppi: amicizia, storia del gruppo, sentimenti, amore, bullismo, violenza, unione di gruppo, dialogo, risorse alternative. Da tali materiali sono emersi gli elementi narrativi che hanno poi portato ai “copioni” finali, tutti diversi quanti erano i gruppi all’interno di ogni classe e questo per ogni classe che ha partecipato al progetto laboratoriale.

Particolarmente importante nel percorso laboratoriale è stata la presenza delle insegnanti, figure di riferimento che bambini e ragazzi conoscono nel quotidiano e che risultano essere elementi preziosi di continuità tra la didattica consueta e le attività extra.

Paolo Meloni, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu”: «Il bullismo è solo la punta dell’iceberg. Oggi il vissuto quotidiano di adolescenti e preadolescenti si consuma in una dimensione isolata, chiusa in sé. I social e l’omologazione mediatica producono individui poco abituati a interfacciarsi concretamente, a sperimentarsi l’un l’altro nel rapporto faccia a faccia. Nella Scuola secondaria, dove si è lavorato per classi aperte, durante il laboratorio i ragazzi, partendo dal racconto delle proprie emozioni (paure, desideri…), hanno creato un gruppo intimo, senza filtri sociali, senza maschere. Hanno scoperto o perlomeno “assaggiato” la scopertadi sé e degli altri. In alcuni casi l’espressione concreta del sé è stata quasi un coming out.

Altro elemento positivo del progetto è stata la ricaduta sul comportamento dei ragazzi e sui loro genitori, che hanno avuto la possibilità di assistere alla rappresentazione dello spettacolo finale, leggendolo come un copione quasi “intimo” nato dai bambini e dai ragazzi come racconto del laboratorio. Espressione di sé, emozione e inclusione sono insomma la chiave di lettura del percorso.»

La Cernita Teatro ha inoltre maturato un’esperienza quadriennale con il progetto “Per una pedagogia del teatro sociale”, realizzato con il finanziamento del comune di Sant’Anna Arresi presso la Scuola primaria.

È da tale esperienza che è nato il progetto “La via delle storie, che Fabio Diana, vicesindaco di Sant’Anna Arresi, ha sostenuto sin dal suo esordio«I bambini, i ragazzi e i genitori sono entusiasti del progetto, iniziato con un laboratorio aperto e poi portato nelle scuole. Auspico che l’esperienza de “La via delle storie, in virtù del grande significato che ha rivestito nell’offrire un linguaggio per l’espressione autentica dei nostri adolescenti e preadolescenti, si estenda ad altri centri del territorio».

Come sottolinea la Fondazione di Sardegna «il mondo della scuola evidenzia difficoltà che richiedono energia e impegno collettivi, capaci di invertire le tendenze negative degli ultimi anni. (…) Hanno assunto carattere di emergenza alcuni deficit storici, tra i quali la dispersione scolastica, che – accompagnandosi a fenomeni sociodemografici quali lo spopolamento delle zone interne e dei piccoli centri – sta generando una realtà dalle prospettive allarmanti».

Per contrastare tali fenomeni la Fondazione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, seleziona proposte progettuali di Istituti scolastici di ogni ordine e grado della Sardegna caratterizzate da soluzioni efficaci e sostenibili in un percorso operativo di misure concrete.

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A Decimomannu sale la preoccupazione per la sorte della Nuova casa di cura. A evidenziare i timori è il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (FI), che invoca chiarezza sulla possibile chiusura dell’istituto: «Non vorremmo che l’hinterland cagliaritano potesse perdere uno dei poli di eccellenza per la cura dei pazienti oncologici – rimarca Edoardo Tocco -. Solleciterò l’audizione dei vertici della struttura all’interno del parlamentino, per comprendere le cause della probabile interruzione dell’attività nel reparto dedicato all’oncologia». Il blocco del servizio provocherebbe non pochi disagi per i pazienti. «La Clinica rappresenta ancora un centro all’avanguardia per le cure ma anche per le diagnosi, con terapie avanzate per i malati affetti da patologie tumorali – aggiunge Edoardo Tocco -. La chiusura del reparto di medicina oncologica sarebbe legato al drastico ridimensionamento, da parte della Regione, della compartecipazione alle spese. L’Azienda tutela della salute ha, infatti, ridotto notevolmente i budget di spesa a favore delle strutture convenzionate. I ritardi nel rinnovo della convenzione con il Brotzu hanno determinato l’improvvisa assenza delle terapie salvavita. La chiusura del centro andrebbe ad aumentare le liste d’attesa degli ospedali.»

All’interno del presidio vengono seguiti pazienti provenienti da tutta la Sardegna: «La commissione Salute – conclude Edoardo Tocco – deve intervenire per scongiurare che venga soppressa un’altra realtà nel panorama privato, con conseguenze devastanti derivanti dalla riorganizzazione della sanità».

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«Sono state tradite le aspettative dei pazienti diabetici.» Così il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru (FI) alza i toni sulla mancata attuazione della mozione per la fornitura gratuita dei dispositivi “istantaneo flash free style” alternativo alle strisce per il controllo della glicemia, come nessun passo avanti anche per i sensori sottocutanei congegni utilizzati per l’età adulta, il CGM Eversense, Dexcom e l’Enlite per il monitoraggio continuo dei valori glicemici: «Una situazione davvero pesante per i malati, costretti a spese folli per le cure della patologia – spiega l’esponente forzista, primo firmatario della mozione finalizzata a dotare di nuovi dispositivi i pazienti -. L’assemblea di via Roma ha approvato una mozione, con l’impegno dell’assessore Arru, per la fornitura gratuita degli strumenti». Queste le promesse del responsabile della sanità davanti all’aula di via Roma: «Non c’è problema di soldi, lo vorrei dire molto chiaramente» queste erano le sue parole in quella giornata. «Solo parole – aggiunge Antonello Peru -. E senza i congegni il diabete scatena delle complicanze. Questi apparecchi consentirebbero ai pazienti di poter condurre una vita normale ed in sicurezza. Nulla è stato fatto per migliorare la qualità di vita dei diabetici sardi». Rabbia e indignazione, dunque, per la mancata concretizzazione della proposta approvata dal consiglio regionale: «Un provvedimento che è stato disatteso, costringendo così i diabetici a nuove forme di protesta per ottenere il riconoscimento all’assegnazione degli apparecchi – conclude Antonello Peru -. Si auspica che la Regione rimuova gli ostacoli che impediscono l’assegnazione dei dispositivi ai pazienti e agevoli così le cure agli ammalati glicemici, consentendo così un’assistenza con strumenti all’avanguardia per il controllo dei valori».

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Con l’estate alle porte la compagnia di navigazione Moby offre, da oggi, la linea più rapida per arrivare nell’Isola con prezzi a partire da 25,04 € (tutto incluso). Appena 5 ore di viaggio per raggiungere la Sardegna.

Il collegamento sarà operativo fino al prossimo 16 settembre, con due corse al giorno (mattutine e pomeridiane), svolte da due fra le più importanti navi del Gruppo Onorato Armatori: sono la Moby Aki e la Moby Wonder, unità veloci di ultima generazione e di grandi dimensioni, che uniscono ampia capacità di trasporto passeggeri e veicoli all’alta tecnologia e alla qualità dell’ospitalità a bordo.

E Moby lancia in parallelo anche un’altra novità dell’estate: la linea Livorno-Olbia, che già garantisce tutto l’anno due corse al giorno (in notturna), a partire da oggi e fino al 16 settembre potenzia i collegamenti offrendo 4 corse quotidiane: due durante la notte e altrettante in diurna (1 mattutina in andata e 1 pomeridiana al ritorno).

Anche questa linea sarà operativa con Moby Aki e Moby Wonder, all’interno delle quali il divertimento dei bambini è garantito grazie ai Looney Tunes, con Taz, Daffy Duck, Silvestro e Titti che dal vivo animeranno la traversata dei piccoli passeggeri e non li lasceranno soli dall’inizio alla fine del viaggio, rimanendo al loro fianco anche durante la colazione e la merenda grazie alle gustose offerte presenti a bordo.

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Il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione che invita la Commissione europea e gli Stati membri a combattere il lavoro precario e l’uso abusivo dei contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico e privato dell’UE.

La risoluzione segue una serie di petizioni ricevute dal Parlamento che hanno segnalato contratti e accordi di lavoro illegali, presunti e sleali, provenienti da tutta l’UE.

Gli Stati membri devono contrastare le forme di lavoro precario, come i cosiddetti contratti a “zero ore”, e garantire che il precedente stabilito dalla Corte di giustizia dell’UE (rispetto a un caso italiano) in materia di diritto del lavoro sia rispettato in modo coerente. Un contratto “a zero ore” è un accordo di lavoro che non prevede un numero minimo di ore di lavoro garantite.

Le ispezioni sul posto di lavoro sono inoltre necessarie affinché i lavoratori soggetti a contratti temporanei o flessibili possano beneficiare almeno della stessa protezione degli altri lavoratori. 

L’interpretazione della Corte UE che ribadisce come i contratti a tempo determinato ripetuti dovrebbero essere tramutati in contratti a tempo indeterminato, deve essere adeguatamente rispettata da tutti i Paesi UE e coerentemente inserita nei rispettivi quadri giuridici.

La risoluzione inoltre:

• invita la Commissione e gli Stati membri UE a garantire piena parità di retribuzione per lo stesso lavoro;

• sottolinea che la direttiva UE sull’orario di lavoro deve essere applicata ai lavoratori con contratti a “zero ore”, in modo che siano coperti dalle norme sui periodi minimi di riposo e sui periodi massimi di lavoro;

• invita gli Stati membri a migliorare gli standard occupazionali dei lavori non convenzionali, fornendo almeno una serie di standard minimi per la protezione sociale, livelli di salario minimo e accesso alla formazione;

• denuncia il rinnovo dei contratti a tempo determinato al fine di coprire esigenze non temporanee ma fisse e permanenti;

• insiste che i Paesi UE debbano valutare la legislazione sul lavoro precario considerando il suo impatto di genere, in quanto le donne costituiscono un gruppo che continuerà a essere colpito in modo eccessivo dal fenomeno.

La risoluzione non legislativa è stata approvata con 312 voti in favore, 75 contrari e 155 astensioni.

La commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha ricevuto circa 80 richieste su casi simili da tutta l’Unione, tra cui Italia, Spagna, Portogallo, Polonia, Slovenia, Regno Unito, Grecia e Francia.