23 April, 2024
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Virtuosa catena di solidarietà assiste i bambini bielorussi del progetto Chernobyl costretti a rimanere una giornata a Roma in attesa del volo per Anche quest’anno, come da tradizione, le famiglie sarde accolgono qualche centinaio di bambini bielorussi nell’ambito del progetto Chernobyl promosso da diverse organizzazioni di volontariato dell’Isola. Un movimento di solidarietà longevo che lega Sardegna e Bielorussia da ormai più di trent’anni.

Un consistente gruppo di bambini, il cui arrivo era previsto il 29/06/2018, per un disguido dovuto all’enorme fila al controllo passaporti, una volta arrivato con il volo di linea da Minsk non si è presentato in tempo per l’imbarco per Cagliari. Unica soluzione possibile è stata quella di riproteggere il gruppo per il 30/06/2018 su ultimo volo per Cagliari (unico con disponibilità di così tanti posti).

L’Associazione Cittadini del Mondo di Cagliari che organizza l’accoglienza del gruppo di bambini in questione, non si è persa d’animo e grazie alla collaborazione di tutti ed in stretto contatto con Ambasciata Bielorussa e Consolato onorario a Cagliari, e, soprattutto, il prezioso ed insostituibile aiuto della Regione Sardegna nella persona di Marco Sechi e della Protezione civile Sardegna nella persona di Paolo Pittau, ai quali va il nostro sincero ringraziamento, si è riusciti  a trasformare un fastidioso disguido in un gita fra amici.

Carlo Altea responsabile dei Progetti Chernobyl dell’Associazione Cittadini del Mondo si è imbarcato sul primo volo per Roma per coordinare le attività di assistenza sul posto.

Regione Sardegna e Protezione Civile Sardegna hanno messo in moto una virtuosa catena della solidarietà che ha visto protagonisti gli amici della PROCIV-ARCI: un grande grazie ad Anna Cascino responsabile regionale della PROCIV-ARCI Sardegna, Fabio Mangani presidente nazionale, Alessandro Maietto responsabile regionale Lazio, Alessandro Angeli responsabile del gruppo Prociv-ARCI Roma sud “Iqbal Masih” ONLUS. Nelle operazioni logistiche ha dato una mano anche l’associazione di protezione civile SOS di Roma.

Risultato tutto gruppo dei bambini bielorussi è stato ospitato presso la casa famiglia Iqbal Centro Educativo Residenziale per ragazzi dai 3 ai 16 anni struttura in Roma dove ha trascorso la notte, e la serata del 29 giugno è stata trascorsa con una bella pizzata e tanti giochi.

Nella mattinata del 30 giugno gita per conoscere un antico acquedotto romano e pranzo e nel pomeriggio trasferimento di tutto il gruppo in aeroporto.

Associazioni, volontariato, istituzioni unite nella solidarietà: a nome di tutti i piccoli ospiti un particolare ringraziamento va Alessandro Angeli responsabile del gruppo Prociv-ARCI Roma sud “Iqbal Masih” ONLUS e a tutti i volontari per la disponibilità dimostrata e per l’accoglienza riservata. GRAZIE!! SPASIBO (russo), DZIAKUJ (bielorusso)!!

L’auspicio per il futuro, che si possa prevedere una corsia preferenziale per il controllo passaporti dei gruppi dei minori partecipanti ai programmi di accoglienza solidale così da evitare disguidi che rendano poi complicato il successivo imbarco per la Sardegna, tenuto conto che nel periodo estivo è difficile poi trovare posti per gruppi così numerosi sui voli immediatamente successivi.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia intende favorire lo svolgimento di spettacoli all’aperto e di piccoli intrattenimenti organizzati dai titolari dei pubblici esercizi, limitando nel contempo i rischi derivanti dall’inquinamento acustico.

Per questo motivo, il sindaco Paola Massidda ha emesso un’ordinanza, secondo la quale i titolari di pubblici esercizi che organizzano nel periodo estivo intrattenimenti all’aperto (es. piano bar, disco-bar) dovranno rispettare i seguenti orari per le emissioni sonore: dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo.

L’ordinanza n. 262, pubblicata oggi, lunedì 2 luglio, sarà in vigore da venerdì 6 luglio a domenica 16 settembre 2018.

«Attraverso questo provvedimento potremo garantire il giusto equilibrio tra le esigenze dei gestori di pubblici esercizi che organizzano spettacoli all’aperto e le richieste dei cittadini residenti nelle aree interessate, i quali vogliono riposare serenamente nelle ore notturne», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Attività produttive Mauro Manca per un provvedimento che «mira a incrementare l’occupazione nel settore delle attività produttive cittadine, facendo sì che i cittadini possano fruire il più possibile degli spettacoli di intrattenimento all’aperto. Ciò si traduce in una riduzione del fenomeno del pendolarismo notturno verso altre località e nella contestuale eliminazione di qualsiasi elemento di disturbo e di disagio per i cittadini in termini di inquinamento acustico».

«L’ordinanza mira anche a prevenire alcuni casi, avvenuti in passato, di interferenze tra emissioni sonore prodotte da locali ubicati l’uno vicino all’altro – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gian Luca Lai -. A questo proposito, è stato disposto il divieto di svolgere intrattenimenti musicali all’aperto in concomitanza con altri spettacoli che si tengono a meno di 100 metri di distanza l’uno dall’altro. Particolare tutela dovrà essere osservata anche nei confronti di eventi organizzati dall’Amministrazione comunale presso il Teatro Centrale di piazza Roma, l’anfiteatro di Piazza Marmilla e la stessa piazza Roma. In quel caso, il divieto di svolgere in contemporanea intrattenimenti all’aperto da parte dei pubblici esercizi si estende fino ai 200 metri di distanza.»

 

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Grande successo per Habitat in Blues domenica 1 luglio a Sennori dove il suggestivo scenario della Cava di tufo, ex sito estrattivo ora trasformato in spettacolare terrazza e originale teatro all’aperto che dalle alture del paese domina il Golfo dell’Asinara, ha ospitato il concerto dei Bayou Moonshiners Collective.

L’evento riuniva l’anteprima del Narcao Blues Festival e la prima serata di Aspettando Calici di Stelle, manifestazione promossa dal comune di Sennori in collaborazione con la Pro Loco e le cantine del territorio, che punteggerà con altre tre serate l’estate del vivace centro della Romangia fino alla serata clou del 10 agosto; Habitat in Blues ha inoltre inaugurato Cavart- Extrazioni Culturali, progetto con cui il Theatre en vol si candida a fare della Cava uno spazio dedicato allo spettacolo, all’arte e alla cultura con la consueta creatività e gusto per le contaminazioni che caratterizza la compagnia teatrale sassarese.

La serata ha preso il via con la degustazione dei vini delle cantine Sorres, Fara e Viticoltori Romangia che ha dato un saggio degli ottimi livelli raggiunti dalle aziende del sennorese. Le note blues della cantante Denise Fatma Gueye e del chitarrista Paolo Corda hanno accompagnato l’aperitivo nella magia del tramonto con l’incantevole vista sul mare del nord-ovest.

All’imbrunire è stata la volta del concerto dei Bayou Moonshiners. Il duo, vocato al blues e al soul di New Orleans e composto dal pianista Max Lazzarin e dalla cantante Stephanie Ghizzoni, si è per l’occasione trasformato in quintetto con Giacomo Scanavini al trombone, Alessandro Arcuri al basso e Corrado Battorti alla batteria.

La formazione ha coinvolto e trascinato il pubblico con pezzi della tradizione della Big Easy, quella New Orleans crogiolo di culture, celebre per la sua storica ma ancora oggi intensa scena musicale, di cui quest’anno si celebra il trecentesimo anniversario della fondazione e a cui il Narcao Blues Festival dedica la sua XXVIII edizione in programma nel centro sulcitano dal 18 al 21 luglio. Classici come Saint James Infirmary, Freedom and Justice e Amazing Grace hanno fatto ballare e sognare gli spettatori insieme alle videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

«La sinergia fra Amministrazione comunale, Theatre en Vol e Narcao Blues Festival – ha sottolineato il sindaco di Sennori, Nicola Sassu – si è rivelata vincente e, con questi partner, prevediamo future collaborazioni. E vincente si è dimostrata anche l’idea di trasformare la Cava in un inedito palcoscenico per vivere le notti d’estate immersi in uno straordinario paesaggio che racchiude in un unico sguardo il centro storico del paese e i suoi caratteristici pendii incastonati fra cielo e mare a perdita d’occhio.»

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Un programma nel segno della musica, con tanti appuntamenti culturali, in collaborazione con il museo della Tonnara, rievocazioni di eventi storici e spettacoli di tutti i generi per bambini e famiglie. Si aprirà il 5 luglio il programma del mese dedicato agli eventi dell’estate stintinese e predisposto dall’assessorato comunale alla Cultura.

A dare il via agli appuntamenti sarà il 5 luglio alle 19, al museo della Tonnara, la presentazione del Viaggio del postale che anche quest’anno avrà un annullo filatelico dedicato il 7 luglio in largo Cala d’Oliva. Si partirà invece per il Viaggio domenica 8 luglio dal porto Mannu alla volta di Porto Torres.

Partirà sempre il 5 luglio, per poi ritornare i lunedì 16 e 30, l’appuntamento con la rassegna degli artisti di strada Isthintini Busker Festival (ore 22.00).

Tanti gli eventi culturali in collaborazione con il Mut. Si parte il 6 luglio con la presentazione del libro Donne e cucina in tempo di guerra. Dal ‘39 al ‘45: il conflitto raccontato attraverso le ricette “della fame” e a seguire lo show cooking di Pino Pazzola. Si prosegue poi il 7 luglio con l’assegnazione del premio “Stintino 2018” per la divulgazione scientifica al Museo Egizio di Torino e al suo direttore Christian Greco. E ancora presentazioni di libri il 28 luglio Sergio Brio. L’ultimo 5topper e il 29 luglio Ultime notizie sull’evoluzione umana di Giorgio Manzi.

Le conferenze scientifiche in programma il 14 luglio e il 27 luglio consentiranno di affrontare i temi sul bioterrorismo e sulla zoologia.

Arriva per la prima volta a Stintino, l’8 e 9 luglio, il Sardinia film festival, la rassegna internazionale cinematografica che, arrivata alla sua XIII edizione, ha già ottenuto un buon successo di pubblico nelle prime due tappe di quest’anno, Villanova Monteleone e Alghero.

«Nel segno della continuità – afferma l’assessore della Cultura Francesca Demontis – la nostra amministrazione, nell’organizzare il programma, ha voluto dare spazio a tutti i generi, con attenzione alle famiglie, ai bambini e ai giovani. In particolare un’occhio di riguardo agli artisti del territorio, e ai giovani del paese che, prima questo mese e poi ad agosto, avranno la possibilità di esprimere le loro doti di musicali.»

Il 29 luglio, infatti, alla piazzetta delle vele, sul lungomare Cristoforo Colombo, alle 22 i ragazzi de “I musicanti del marciapiede accanto” daranno prova delle loro capacità.

Appuntamento immancabile sarà, come ogni anno la Sagra del Tonno che, organizzata dalla Pro Loco si svolgerà il 21 luglio. Il 23 luglio, alle 21,30, tutti in corteo con Funky Jazz Orchestra e Parata FalluDù, si parte da largo Cala d’Oliva.

Torna, con tanti appuntamenti sparsi nell’arco del mese, anche Stintino Classica e jazz che quest’anno si arricchisce con Stintino Opera. Docenti e allievi si ritroveranno al Centro culturale di via Marco Polo per le loro lezioni quindi al Museo, in largo Cala d’Oliva e nella chiesa parrocchiale per un serie di concerti di assoluto interesse.

Dal 12 luglio, appuntamento fisso del giovedì sarà FalluDù Lab, alle 21,30 in largo Cala D’Oliva.

Due i venerdì dedicati ai balli latino americani con il trio Bahia, il 6 e il 27 luglio alle 21,30 in largo Cala d’Oliva.

Tante poi le attività organizzate dalla biblioteca comunale, con Information literacy per ragazzi, Bibliotecario per un giorno, Summer School in biblioteca e Libri parlati (per info 079 4124547).

Tutti i giorni, infine, i mercatini sul lungomare e sul porto Vecchio (dal venerdì alla domenica).

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Come si forma il pregiudizio? Il politicamente corretto ci mette al riparo dai nostri pregiudizi? Che ruolo gioca il linguaggio all’interno della professione del giornalista? Come conquistare una posizione di neutralità rispetto ai fatti di cui dobbiamo parlare? Come funziona il processo di crescita di un individuo e come si costruisce l’identità di genere?

Questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel Corso di formazione continua per i giornalisti intitolato: “Media e identità di genere. L’informazione che non discrimina”. L’iniziativa è a cura di Zeroviolenza Onlus e dell’Associazione Stampa Romana, con la partecipazione di professioniste dell’Associazione Italiana di Psicoanalisi (AIPsi) ed è realizzata grazie ad un bando Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

A Cagliari l’incontro si terrà lunedì 9 luglio 2018, nella Sala Giorgio Pisano dell’Unione Sarda, dalle ore 9.00 alle ore 14.00.

Dopo i saluti di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, sono previsti gli interventi di Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio;

Ignazio Cannas, psicoanalista dell’Associazione Italiana di Piscoanalisi; Tiziana Barrucci, giornalista dell’Associazione Stampa Romana e Monica Pepe, Giornalista Zeroviolenza Onlus.

L’esperienza insegna che il linguaggio può sciogliere, mantenere o produrre ambiguità, confusioni ed equivoci di cui si nutrono i pregiudizi e gli stereotipi più radicati. È proprio partendo da tale consapevolezza che, con l’aiuto di esperti e giornalisti, si tenterà di evidenziare il processo di costruzione dell’identità e dell’identità di genere, analizzandolo in termini psicodinamici, premessa necessaria allo svolgimento di un’informazione corretta.

«Si lavora sulla parità di genere e sulle situazioni di criticità e di corretta rappresentazione nei resoconti giornalistici a partire dal linguaggio, che non è una sovrastruttura, ma una chiara indicazione di percorso e di significato. Usare le parole giuste significa rispettare tutti gli attori in campo e costringere noi giornalisti a lavorare più a fondo per raccontare con esattezza i fatti e il loro contesto», ha detto il segretario dell’Associazione Stampa Romana Lazzaro Pappagallo, nella presentazione del programma.

E Monica Pepe di Zeroviolenza, ha osservato: «L’idea del corso nasce dalla volontà di analizzare e valorizzare qualsiasi processo informativo, da quelli primari che all’interno dei contesti familiari segnano il passaggio da una generazione a quella successiva, all’informazione tradizionale che contribuisce a sviluppare l’identità civica e politica di un individuo adulto».

Spiegando «il confronto tra colleghi giornalisti e con esperti del mondo della psicoanalisi su come affrontare all’interno della professione giornalistica temi come relazioni, affettività, genere, pregiudizio, che troviamo ormai nelle cronache ogni giorno ci è sembrato doveroso e una grande occasione di riflessione per tutti».

Il corso, classificato come evento deontologico all’interno del programma di formazione continua obbligatoria, dà diritto a 7 crediti.

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Riapre domani, per il terzo anno consecutivo, l’ufficio infopoint del comune di Masainas, con diverse novità. Anche quest’anno in collaborazione con Visit Sulcis, il servizio è finanziato dal comune di Masainas ma con effetti per tutto il territorio.
L’infopoint non è solo un luogo di informazione ma proprio di accoglienza dove il turista avrà l’occasione sia di chiedere informazioni varie sul territorio (eventi, luoghi, spiagge) sia consigli su come vivere Masainas ed il Sulcis come un’esperienza di soggiorno differente. Ci sarà un operatore bilingue e quest’anno, con la nuova formula, resterà aperto sino alle 21.00 nei fine settimana. Azione importante per venire incontro alle abitudini dei turisti che restano in spiaggia sino a tardi. Quindi punti importanti: fine settimana aperto ed apertura sino alle 21.00.
Il tutto è integrato anche con il sito del comune di Masainas dedicato: www.masainasturismo.com .

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Se anche a Mosca, San Pietroburgo, Baku, Minsk e Almaty berranno i vini di Nuragus lo sapremo solo fra qualche settimana. Di certo c’è che 10 importatori, ristoratori, distributori e giornalisti, provenienti da Russia, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia hanno potuto conoscere le produzioni vinicole della “Cantina Agricola Soi”durante il “wine incoming tour” organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna nel progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria a valere sul POR FESR Sardegna 2014-2020, e realizzato dall’associazione artigiana, con la collaborazione tecnica di Deloitte, con il suo esperto in internazionalizzazione e mercatiesteri, Marcello Romano, e BegApps.

La delegazione proveniente dai Paesi Euroasiatici, è stata ricevuta nel centro della Marmilla-Sarcidano da Stefano Soi, titolare della Cantina.

Subito dopo aver visitato le vigne e gli impianti dell’azienda, la delegazione ha ricevuto informazioni su prezzi e quantità prodotte.Durante le degustazioni, i compratori sono stati rapiti dagli aromi delle produzioni e dai quattro ettari di vigna posti su terreni ricchi di scheletro, formato da pietrame ed arenarie. Come sottolineato da Stefano Soi, «i tre vini della Cantina, infatti, sono il frutto del lavoro di una squadra di professionisti, agronomi, enologi che in un anno produce circa 12mila bottiglie di prezioso nettare».

Particolare interesse hanno suscitato il “Soi”, un cannonau di Sardegna vinificato solo in acciaio e il “Lun”, l’Igt ottenuto da assemblaggio delle altre varietà presenti in azienda e, ultimo nato, il “Lillò” un rosso passito da uve cannonau frutto della vigna più vecchia, impiantata su terreni sabbiosi e ricchi di ciottolame di fiume.

«Anche il vitivinicolo, così come l’agroalimentare, è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – ha commentato Stefano Mameli, coordinatore del progetto – quello del vino, infatti, è un comparto in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteri. Per gli imprenditori – aggiunge Stefano Mameli – gli incoming tour che abbiamo organizzato in queste settimane sono fondamentali per sfruttare le occasioni d’internazionalizzazione. Iniziative di questo genere, infatti, possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati, come quelli dell’Est. A condizione che, nonostante le piccole produzioni, la qualità e la preparazione delle aziende siano molto alte.»

«Le nostre imprese – ha spiegato il coordinatore – attraverso questi incontri in azienda e grazie ai B&B, hanno concrete opportunità di far conoscere ed esportare le loro produzioni perché domanda e offerta s’incontrano sul territorio. Abbiamo voluto mettere le imprese nelle condizioni di essere pronte a ricevere richieste anche da mercati distanti ma importanti. Per questo continueremo il percorso d’internazionalizzazione iniziato quasi 2 anni fa, accompagnando le aziende e continuando a supportarle con iniziative di questo tipo.»

«La speranza, e la certezza – ha ripreso Stefano Mameli – è quella che, dopo aver presentato, e fatto degustare, i prodotti delle nostre imprese nelle manifestazioni e nelle iniziative a Mosca, Minsk e negli altri Paesi euroasiatici, il ciclo di vendita possa concretizzarsi direttamente nelle aziende, facendo vedere, conoscere, degustare e far “toccare con mano” ai buyer la qualità e la cura che le aziende mettono per realizzarli.»

«Già alcuni di questi vini sono presenti sulle tavole di ristoranti e sugli scaffali dei negozi specializzati – ha concluso il coordinatore e siamo certi che nei prossimi giorni, grazie a questi tour, le vendite non potranno che aumentare.»

Con questo “wine tour”, gli operatori dei Paesi Euroasiatici, hanno chiuso così un percorso export, durato 10 giorni, dedicato alla scoperta ed all’acquisto, di  pane, pasta, dolci, vino, formaggi, olive, olio, panadas e dei territori di Oliena, Lanusei, Oschiri, Lanusei, Siamanna, Gonnosfanadiga, Lula, Benetutti, Sorso e, appunto, Nuragus.

Il progetto StoreSardinia, nel percorso durato 2 anni, ha selezionato alcune eccellenze agroalimentari artigiane della Sardegna, raggruppate sotto un unico marchio promozionale e di supportate nell’export versoimportanti acquirenti del mercato euroasiatico di Russia, Azerbaijan, Kazakistan e  Bielorussia. Il marchio, infatti, ha valorizzato e promosso a livello internazionale i prodotti del pastificio Sa Panada di Oschiri (SS), dei panifici Porta 1918 di Gonnosfanadiga (SU), Ferreli di Lanusei (NU), Mula Graziano Forno Carasau di Oliena (NU), e Filia di Illorai (SS), delle cantine Colle Nivera di Lula (NU), Agricola Soi di Nuragus (SU), Nuraghe Crabioni di Sorso (SS), Arvisionadu di Benetutti (SS), dell’Azienda Agricola olearia Marco Zurru di Gonnosfanadiga (SU) e del caseificio “Su Grabiolu” di Siamanna (OR).

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Nella Sardegna Nord-occidentale, sull’altopiano del Coros, si cela il segreto di un prodotto diventato nel tempo un’assoluta eccellenza del Made in Sardinia e, ormai, anche del Made in Italy. Stiamo parlando di Acqua San Martino, che per la settima volta consecutiva si è aggiudicata le tre stelle d’oro al prestigioso premio internazionale “ITQI Superior Taste Award”, assegnato ogni anno a Bruxelles alle eccellenze agroalimentari di tutto il mondo. Il premio, che si può considerare una sorta di Guida Michelin dei prodotti alimentari, è stato consegnato l’11 giugno.

Una conferma per l’acqua di Codrongianos, non solo l’unica tra le aziende sarde ad aver ricevuto tre stelle, ma anche l’unica in Italia a figurare fra le 10 aziende “Diamond” 7 SU 7, cioè quelle che hanno ottenuto una valutazione di tre stelle per sette anni consecutivi.

La San Martino è la prima acqua minerale al mondo ad aver fatto l’ein plein delle 3 stelle d’oro per 7 edizioni consecutive degli ITQI Superior Taste Awards.

I giudici del prestigioso premio, ogni anno diversi e scelti tra le più importanti associazioni professionali (le italiane Associazione Italiana Sommelier e Federazione Italiana Cuochi, le francesi Association de la Sommellerie Internationale e Académie Culinaire de France (FR) e la britannica Academy of Culinary Arts, giusto per citarne alcune), hanno assaggiato alla cieca centinaia di prodotti provenienti da tutto il mondo, giudicandoli senza conoscerne l’etichetta. Quest’anno la giuria era composta da ben 175 tra chef e sommelier.

Un premio che si affianca a una progressiva crescita della produzione che ha portato San Martino a diventare l’acqua frizzante più consumata e venduta in Sardegna con ben 14,5 milioni di litri imbottigliati ogni anno e una quota di mercato nell’isola del 43% (Fonte: dati Nielsen).

«Sembra incredibile, ma è tutto vero – commenta Luca Simula, direttore generale di Acqua San Martino -. Nel 2012 abbiamo partecipato per la prima volta a questo premio vincendo subito le 3 stelle d’oro con una votazione di 94/100. In un primo momento ho pensato di non partecipare più. Ci saremmo potuti accontentare dell’importante riconoscimento, ma l’ambizione ci ha convinto a partecipare anche l’anno successivo e l’anno successivo ancora. Per 3 anni di fila la giuria ci ha assegnato le 3 stelle e così abbiamo ritirato il premio Crystal.» 

«Anche in quel momento ho pensato di ritirarci avendo ricevuto un premio ancora più grande – spiega Luca Simula -. Il “problema” è che siamo sardi e l’ambizione e la testardaggine, caratteristiche che si rispecchiano perfettamente nella nostra acqua spettacolare, ci hanno spinto ad andare avanti per provare a vincere le tre stelle per sette anni consecutivi e aggiudicarci l’ambitissimo Premio Diamond. Così è stato, un altro sogno è diventato realtà grazie alla nostra ambizione, al nostro prodotto eccellente e a tutti i consumatori che ogni giorno ci preferiscono sempre di più, dandoci la forza per cercare di raggiungere obiettivi sempre più importanti.»

«7 su 7 non l’ha mai fatto nessuno al mondo – conclude il direttore generale – ed il fatto che la nostra acqua frizzante sia sul tetto del mondo ci riempie di orgoglio. Questa volta ci ritiriamo davvero perché più di 7 su 7 non si può fare. Ora stiamo lavorando per un’altra acqua appena introdotta sul mercato, la lievemente frizzante, a cui auguriamo di raggiungere i successi della frizzante.»

San Martino è un’acqua che nasce effervescente naturale e che detiene il record di bicarbonati tra le acque italiane, una caratteristica che le conferisce importanti proprietà digestive. L’acqua imbottigliata alla fonte viene arricchita esclusivamente con anidride carbonica naturale, una scelta aziendale finalizzata a non alterare la qualità e il gusto del prodotto già presente in natura. Viene anche consigliata dagli idrosommelier come alternativa analcolica alle bollicine per accompagnare i crudi di mare.

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Misteriosa sparatoria, la scorsa notte, intorno alla 1.00, in località Mara Mai, nel comune di Santadi. Un operaio, consigliere comunale di Giba, Nicola Atzori, 40 anni, mentre era alla guida della sua autovettura (Mercedes), con a bordo un altro uomo, un pensionato di Masainas, 65 anni, è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco alla testa.

L’uomo è stato soccorso dal passeggero e dal proprio genitore, Valter Atzori, 64 anni, che seguiva l’auto del figlio con un’altra auto. E’ stato trasportato d’urgenza con un’ambulanza all’ospedale Sirai di Carbonia, dove i medici, constata la gravità delle sue condizioni, ne hanno disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è arrivato in stato di coma ed è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata.

I carabinieri lavorano tecnicamente ad un possibile tentativo di omicidio ma gli accertamenti, ancora in corso, a cura dei militari della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, con l’ausilio dei colleghi del reparto operativo del Comando provinciale CC di Cagliari, non consentono di escludere che l’episodio possa essere stato determinato da circostanze di altra natura.