28 March, 2024
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Da domenica 2 settembre a martedì 4 settembre 2018 otto cooperative sarde impegnate nell’agroalimentare, nell’ambito del progetto di internazionalizzazione Sardinia Beyond the sea di cui Legacoop Sardegna è capofila parteciperanno alla Speciality & Fine Food di Londra. 

«Si tratta della terza ed ultima fase del programma avviato a novembre 2017 – spiega Gianni Locci, vice presidente di Legacoop Sardegna e responsabile del progetto – e promosso per fornire una vetrina internazionale alle aziende che operano in Sardegna. A partire per Londra la Cao Formaggi, Unione Pastori Nurri, Sa Costera, la cooperativa Lacesa, la Cantina Oliena, Cantina Vernaccia, Cantina Gallura, Coop Acanthus». Un appuntamento importante, come rimarca il vice presidente «che si trasforma anche in opportunità di crescita e sviluppo per un settore in espansione che guarda con favore ai mercati stranieri». A suscitare l’attenzione delle aziende sarde e della capofila del progetto, anche i numeri che riguardano l’appuntamento londinese. Perché, come aggiunge Il vice presidente di Legacoop Sardegna con «più di 700 produttori e fornitori artigianali di cibo, vino e bevande, più di 200 nuovi prodotti e oltre 50 finalisti del “Great Taste Awards” partecipanti», la Speciality & Fine Food Fair «rappresenta senza dubbio un’occasione unica per far conoscere i propri prodotti ad un pubblico di acquirenti di cibi e bevande di alta qualità – dettaglianti indipendenti, gastronomie, chef, albergatori, ristoratori, importatori, distributori e grossisti – che cercano di procurarsi le ultime novità in fatto di specialità, artigianato e buon cibo e bevande».

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Biciclette, turismo, ambiente ed imprese. E’ questo il “poker” che la Sardegna del futuro potrà giocarsi con la valorizzazione delle due ruote.

E i dati relativi alla nostra Isola sono molto chiari. Da una parte i 2.649 chilometri di ciclovie sarde da realizzare (161 milioni a disposizione), dall’altra un “sistema” che, direttamente e indirettamente, mette in relazione le 61 imprese isolane che producono, riparano e noleggiano biciclette e che danno lavoro a circa 200 addetti ma anche le aziende di autotrasporto, i commercianti, gli albergatori, i ristoratori e le società di servizi.

Per la Sardegna, ai vertici delle regioni turistiche italiane per il turismo estivo, le infrastrutture utilizzabili dai vacanzieri assumono grande importanza per una migliore fruizione delle bellezze del territorio. Le piste ciclabili, per questo, rappresentano un connubio straordinario tra artigianato, territorio e turismo.

«Nel panorama di una vacanza slow in Sardegna, nelle città, lungo le coste o nell’entroterra – commentano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – il cicloturismo è in progressione straordinaria tanto che il “Piano Infrastrutture allegato al Documento di Economia e Finanza 2018” ha previsto il finanziamento della “Ciclovia della Sardegna”, un anello di ben 1.230 chilometri che parte da Santa Teresa Gallura e arriva a Sassari.»

«Incrementare gli investimenti in questo settore ha numerosi impatti – aggiunge il presidente di Confartigianato – il primo è che per realizzare ogni chilometro di pista saranno a disposizione oltre 60mila euro: questo darà lavoro alle moltissime piccole e medie aziende del nostro territorio che sono specializzate in questo settore, anche nelle manutenzioni. Il secondo punto è che puntando su questo tipo di mobilità, offriremo spazio per una nuova immagine del nostro turismo. Non dimentichiamoci che ogni cicloturista spende 130euro al giorno rispetto ai 70 di uno che si reca al mare

L’analisi degli ultimi dati pubblicati dall’Istat evidenzia come nei capoluoghi di provincia italiani la lunghezza delle piste ciclabili nel 2016 sia salita a 4.370 km, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente e cumulando una crescita del 21,7% nell’arco di cinque anni (2011-2016).

Per densità delle piste ciclabili, a livello nazionale Cagliari si piazza al 19° posto; il capoluogo, infatti, risulta avere uno dei valori più alti in tutta Italia con 72,9 km ogni 100 km2.

Quello della bicicletta è, quindi, un mercato in grande evoluzione.

Lo è per le caratteristiche delle aziende che le producono, nell’utilizzo che se ne fa, nel valore del prodotto stesso che non è più solo un oggetto di consumo ma diventa uno stile di vita che a sua volta apre ad altre esigenze ed opportunità che riguardano sia la bicicletta, che diviene un bene di valore da tutelare, sia le sue diverse forme di utilizzo.

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Venerdì 31 agosto, alle ore 21.30, in piazza Roma, presso la sala polifunzionale del comune di Carbonia, si terrà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia Scrive”, la prolifica iniziativa di promozione della scrittura e della lettura organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con lo SBIS  (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis). Protagonista dell’iniziativa sarà una ragazza di Carbonia, Sara Giada Gerini, che presenterà il suo libro intitolato “#FacciamociSentire: La Sfida invisibile”. «Un bellissimo lavoro scritto da una nostra concittadina che rappresenta un esempio di attivismo e coraggio per l’intraprendenza con cui si sta battendo per i diritti delle persone affette da sordità. Sara sta vincendo la sua battaglia inanellando una serie di successi che fanno di lei una campionessa nello sport e nella vita», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Sara, non udente dalla nascita per una rosolia contratta dalla madre al quarto mese di gravidanza, ex campionessa olimpionica di pallavolo della Nazionale Sordi, è salita alla ribalta delle cronache dopo aver postato sulla sua pagina Facebook un video nel quale ha rivendicato la salvaguardia dei diritti dei non udenti. Il video è stato visualizzato da circa 23 milioni di persone in 5 mesi e ha avuto oltre 800 mila condivisioni. In questo libro Sara ha deciso di raccontare in prima persona la vita vera di chi «non ci sente con le orecchie, ma col cuore» in pagine raccolte dalla penna della scrittrice e giornalista Marina Migliavacca Marazza. 

Anche l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu ha parole d’elogio per la lodevole iniziativa lanciata da Sara Giada Gerini: «#FacciamociSentire ha avuto il merito di sollevare l’attenzione sul problema della sordità e sulla richiesta di una televisione a misura dei non udenti in cui ogni trasmissione sia supportata dalla presenza di sottotitoli».

 

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L’associazione Culturale Palazzo d’Inverno presenta al pubblico isolano l’artista cubano Beni Medina. Dopo la prima di oggi, nuove esibizioni venerdì 31 agosto e sabato 1 settembre, presso lo spazio 040 Zeroquaranta, in via Calamattia, a Cagliari, a partire dalle ore 22.00.  

Si tratta di un appuntamento realizzato in collaborazione con l’assessorato della Pubblica Istruzione e Spettacolo Regione Autonoma della Sardegna, in cui l’eclettico cantante, musicista e regista, si esibisce in performances sonore che dalla musica cubana più tradizionale arriva al pop latino,  ricreando un mondo di note ricco di influenze e mescolanze e nutrendo nuove possibilità musicali estratte dalle tendenze più attuali del pop rock e music dance.

Un vero e proprio esperimento sonoro, frutto di ricerche trasversali e contaminazioni tra i vari generi, in cui la matrice cubana si armonizza con continue ispirazioni per un repertorio decisamente originale e coinvolgente per il pubblico. 

Beni Medina, oltre che dedicarsi alla musica da oltre trent’anni, è direttore della BM Production MC con sede a Rennes, in Francia: una grande casa di produzione cinematografica che sviluppa ambiziosi progetti nel campo della comunicazione, dai documentari agli spot pubblicitari, film, videoclip, sostegno e management di artisti, fino alle animazioni in 2 e 3 D. 

Per l’occasione quindi, a partire dalle ore 21,00 Beni Medina assieme a Geraldine Cousquer, responsabile del settore produzione della BM Production MC, avranno inoltre il piacere di incontrare il pubblico sui temi della comunicazione e dell’esperienza maturata in anni di straordinario lavoro sul campo, in una sorta di “salotto culturale informale” aperto al confronto con tutti i partecipanti.  

Al termine di ogni concerto, la serata proseguirà con jam session di artisti vari, in una serrata maratona di tre giorni all’insegna della musica, sperimentazione, creatività, danza e divertimento. 

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Seconda giornata della quattordicesima edizione del Cabudanne de sos poetas dove si respirano i versi degli autori sardi, nazionali e internazionali, tra gli angoli più suggestivi di Seneghe. Venerdì 31 agosto si parte la mattina alle 10.00 dal vecchio frantoio, a Prentza de Murone, con il primo incontro con i produttori sardi. Ad inaugurare questo spazio dedicato alle aziende locali sarà l’Oleificio Sociale Cooperativo di Seneghe e la cantina Su Entu. A seguire Davide Ferrari, giovane poeta contemporaneo e la sua voce speciale in dialetto pavese, nel libro “Dei pensieri la condensa” (Manni Editori, 2015), prefazione di Franco Loi. Uno scavo nel mistero del tempo, della conoscenza e del dialetto, lingua viva, legata alla natura fatta di terra e sudore. Un arcano che l’autore indaga attraverso le voci che parlano: il detenuto, il sacrestano, il bevitore dell’osteria, il santo e il poeta che in ognuno di loro prende vita, e si lascia sorprendere dal mistero della lingua e dell’universo. Coordina e conduce l’incontro Nicola Verderame.

Alle 11.30 ancora a Prentza de Murone la presentazione del libro “Histoires sardes d’espérance, d’assassinat et d’animaux particuliers” di Serge Pey. Performers tra i più importanti sulla scena poetica, rappresentante della poesia d’azione internazionale, teorico, scrittore e artista d’arti plastiche, e docente universitario nella facoltà di lettere moderne e estetica dell’università Jean Jaurés II di Tolosa, dialogherà sulla sua opera insieme ad Antonella Puddu Gaviano. Alle 17.00 a Putzu Arru arriva Donatella Bisutti. Giornalista professionista, ha lasciato il giornalismo militante per dedicarsi esclusivamente alla letteratura (ha collaborato alla collana “I grandi di tutti i tempi”) con volumi su Hoghart Dickens e De Foe e alla poesia (Premio Internazionale Eugenio Montale, 1984). Con il poeta Wolfango Testoni (Finalista Premio Fogazzaro 2011) presenterà il libro “Rosa Alchemica” e la raccolta di poesie “Dal buio della Terra” (Empiria 2015).

Alle 18.30 il consueto spazio alla poesia contemporanea sarda con l’incontro “Quale futuro per la poesia sarda in sardo”, dedicato a Peppino Mereu, uno dei poeti in lingua sarda più importanti di fine Ottocento, all’indomani dell’Unità d’Italia, con l’esperto Duilio Caocci. Introduce e coordina Mario Cubeddu. Alle 22.00 la presentazione del libro “Canto a tenore di Orgosolo” con Bustianu Pilosu, Antonello Zanda, scrittore, critico e direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, e con il Coro a Tenore di Orgosolo.

Dialoga con gli autori e con il coro Marcello Marras, antropologo, direttore del Centro servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano. A mezzanotte il primo appuntamento con le “buonanotti” a Piazzetta Su Lare vedrà il dj set poetico Poetry Slam con Giovanni Selis, Sergio Garau e Luigi Socci, a cura di Invasione Poetica.

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Ancora un’importante ospitalità nazionale ad arricchire il cartellone del NurArcheoFestival, la rassegna che sposa teatro e archeologia, organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri. Gianluigi Tosto, dopo il successo dello scorso anno, riporta in scena al NAF, sabato 1 settembre, alle 20.00, la “sua” Iliade nell’area archeologica di S’Ortali e su Monte a Tortolì. L’attore allievo di Orazio Costa, con all’attivo molte esperienze e collaborazioni importanti (ha studiato anche danza moderna), da alcuni anni ha orientato il suo lavoro verso la narrazione e la recitazione poetica, ponendo molta attenzione alla musicalità del verso e della parola e alla loro relazione con la musica arcaica strumentale. In questo contesto rientrano gli spettacoli sui poemi omerici, Iliade e Odissea, e sul poema virgiliano, Eneide, che costituiscono la trilogia “Il Canto e la Memoria”. Nell’Iliade di Omero (la traduzione utilizzata è soprattutto quella di Vincenzo Monti, forse la più evocativa secondo Tosto), i sentimenti non conoscono mezze misure e da tale integrità scaturisce la struttura netta, decisa, a tinte forti, della narrazione. L’ira di Achille, la superbia e l’arroganza di Agamennone, la celebrazione della potenza dell’esercito greco, la cruenza delle battaglie, lo slancio giovanile di Patroclo, l’eroismo di Ettore, il dolore di Priamo: tutto assume dimensioni epiche e un sapore ancestrale, quasi primitivo, ogni situazione esprime un sentimento nella sua totalità.

La voce dell’attore incarna i personaggi omerici ed esprime emotivamente i ritmi della narrazione. Il suono di guerra del djembé accompagna la lite fra Achille e Agamennone; mazze di ferro ritmano le cruente battaglie fra i due eserciti; il gong annuncia l’intervento sempre decisivo degli dei; i campanellini indiani fanno emergere dal mare Teti, la madre di Achille, e la innalzano in cielo al cospetto di Giove; la ciotola tibetana evoca il sogno di Agamennone o celebra le esequie funebri di Ettore.

Alle 18.30 è in programma la visita guidata al sito a cura della coop. Irei.

Iliade verrà riproposto domenica 2 settembre, alle 21.30, al Nuraghe Seruci di Gonnesa. Un unico biglietto di 10 euro comprenderà la visita guidata al nuraghe, prevista per le 19.30, e lo spettacolo. Dopo la visita del sito al tramonto sarà offerta una degustazione di prodotti tipici locali (info e prenotazioni: Ufficio del Turismo di Gonnesa – 392 7503172).  

Sempre domenica 2, alle 20.00, ancora in scena Deinas, testo di Clara Murtas e regia di Rita Atzeri, che verrà rappresentato a Ilbono, nell’area archeologica di Scerì (alle 18.30 la visita guidata a cura della coop. Irei).

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La Valtellina è un terroir unico al mondo, la cui ricchezza e articolazione si esprimono nei vini prodotti sul versante retico terrazzato, dove nei secoli il paesaggio è stato plasmato in luogo ideale dove produrre il “Nebbiolo delle Alpi”.

Straordinaria destinazione da visitare per gli appassionati di vino, e più in generale, per viaggiatori, turisti e amanti della bellezza.

Proprio per questo Comune e Pro Loco di Chiuro, da ben 35 edizioni, organizzano il “Grappolo d’Oro” come qualificato appuntamento con i grandi vini valtellinesi.

Dal 7 al 16 settembre frammenti di storia, incontri col gusto, momenti di cultura, spettacolo e musica faranno da sfondo alla principale protagonista della manifestazione: la viticoltura di montagna valtellinese.

Ricco come sempre il programma del paese immerso in una delle più importanti aree viticole della Lombardia.

Scenario ideale per concerti, mostre, degustazioni, convegni, concorsi enologici, spettacoli, itinerari gastronomici, manifestazioni sportive a piedi ed in bici, laboratori, giochi e tanto altro.

Dieci giorni tra vigneti e antichi borghi, tra gli scorci memorabili del centro storico di Chiuro, che  conserva intatto l’impianto medievale ove risiedevano nobili che vivevano in edifici coronati da torri. Ancora oggi le strette vie, gli acciottolati, i portali impreziositi, nascondono antiche corti e palazzi signorili ove è possibile respirare storie di un tempo.

Un tuffo nel passato, ma con uno sguardo al futuro della viticoltura della provincia di Sondrio.

Durante il mese di settembre le case vinicole ed i ristoranti di Chiuro aderiscono alla manifestazione proponendo piatti tipici valtellinesi accompagnati dai pregiati vini locali.

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Questa mattina, i carabinieri della stazione  di Capoterra, della compagnia di Cagliari, hanno denunciato per i reati di uccisione di animali in area marina protetta, nonché minaccia aggravata dall’uso delle armi, un romano classe 1973 che ieri pomeriggio, poco dopo le 15.00, ha trascinato presso la battigia della spiaggia di Cala Cipolla un esemplare di pastinaca, meglio come conosciuto come razza, che aveva poco prima arpionato con una fiocina. L’esemplare stava per dare alla luce tre cuccioli. Dinanzi a centinaia di turisti allibiti, per quello che stava succedendo, il denunciato ha reciso con violenza la coda dell’animale e, inoltre, ha scattato anche qualche fotografia di quei momenti violenti, con il suo smartphone. Immediatamente è stato ripreso da alcuni turisti che che lo hanno redarguito e lui, con fare minaccioso, ha puntato loro contro un coltello, del quale si era servito poco prima per l’uccisione dell’animale, e si è poi allontanato, facendo perdere le proprie tracce. Dopo poco i carabinieri della stazione di Capoterra lo hanno rintracciato ed identificato.

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Letture, musica e immagini sono gli elementi fondanti di “Periferie dell’infinito”, di scena venerdì 31 agosto, alle 21.00, all’EXMA di Cagliari (ingresso gratuito), per l’organizzazione dell’associazione culturale Factory in collaborazione con la cooperativa Vox Day, nell’ambito di CagliariPaesaggio, il cartellone di eventi promosso e sostenuto dal Comune del capoluogo sardo.

“Periferie dell’Infinito” ruota intorno a tre racconti originali, scritti e recitati da Davide Catinari, (cantante e leader dei Dorian Gray, gruppo “storico” della musica indie in Sardegna), che attraversano la vita di altrettanti personaggi accomunati da una visione estrema della propria arte: Pepi Lederer (1910-1935), aspirante icona del cinema nell’America raccontata da Scott Fitzgerald, il poeta e pittore Alberto Greco (1931-1965), tra i padri dell’arte informale in Argentina, e Francesca Woodman, rivoluzionaria fotografa statunitense (1958-1981).

Parole, musica e segni esplorano queste esistenze al limite, vissute e terminate pericolosamente, in bilico tra libertà individuale e tormenti interiori; una riflessione sul ruolo e sul vissuto umano dell’artista, spesso schiacciato e emarginato dalle dinamiche sociali, culturali e mediatiche del contesto in cui vive, nonostante la sua capacità di offrire nuove visioni per l’interpretazione di quell’infinito spaventoso che è la vita.

La performance si divide in tre parti, e comprende una sezione di natura teatrale, articolata sull’interazione fra la narrazione e la realizzazione di disegni in tempo reale a cura di Gildo Atzori, con interventi musicali di Samuele Dessì (chitarra e loop station), un segmento di action painting, e un altro di carattere più specificatamente musicale, composto da materiale estratto dalla produzione discografica originale dei Dorian Gray, che vede il contributo di un altro membro della band, il chitarrista Nico Meloni.

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Nel corso della giornata di ieri, i carabinieri della stazione di Villasimius, nell’ambito di uno specifico servizio antidroga, condotto nell’ambito del territorio del Sarrabus, a Villasimius hanno arrestato M.A. un 27enne del luogo, disoccupato, trovato in possesso e nella disponibilità di quasi 60 grammi circa di marijuana suddivisa in dosi e all’interno di barattoli, di alcune piante di marijuana in vasi, un bilancino e vario materiale utile per la coltivazione compresi fertilizzanti e quasi 1.000 euro in denaro contante. L’uomo è stato accompagnato presso il Comando di San Vito e, successivamente, trasferito presso la propria abitazione in attesa del rito direttissimo previsto per la mattina di oggi dall’Autorità Giudiziaria Cagliaritana.