18 April, 2024
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Lunedì 13 agosto, alle 21.30, l’appuntamento è a Gonnesa, in piazza Asquer con la diciannovesima edizione della sfilata di moda sotto le stelle, organizzata da Cristina Balloi. Trine e ricami del passato si sposano con uno stile più moderno per dar origine ad un fantastico spettacolo caratterizzato da eleganza e raffinatezza.
Modelle per una notte e tutto intorno è magia! Allegato un album di foto dell’edizione del 2016 e un’intervista a Cristina Balloi realizzata da Nadia Pische.

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Nuxis si animerà, questa sera, per la “Festa de Su Addeu 2018”, organizzata dalla Pro Loco di Nuxis con il patrocinio del comune di Nuxis.

Il programma prevede, alle 20.00, l’apertura degli stand di artigiani, hobbisti, antichi mestieri e produttori, nel Centro storico. Ci saranno una dimostrazione della lavorazione della pasta, l’arte di fare il pane con chi ancora oggi panifica con il forno a legna, seguendo la tradizione dei nostri nonni (al termine della dimostrazione, seguirà l’assaggio di pane caldo per tutti, a cura della signore del paese) una dimostrazione della lavorazione del formaggio, curata dall’azienda Secci di Nuxis, durante la quale, i partecipanti potranno degustare e sentire i sapori e i profumi di un’arte antica tramandata nel tempo; e, infine, una dimostrazione della smielatura dei favi, dall’alveare alle nostre mani come un tempo, curata dall’azienda di Luca Lai di Nuxis.

Alle 21.30 il gran finale con la cena a base di prodotti tipici locali e degustazione dei vini della Cantina di Santadi, lungo il Centro storico Su Addeu (via Cagliari).

Una zona del Centro storico, sarà riservata ai bambini con il loro “Mercatino della fantasia”, a cura dell’associazione genitori di Nuxis.

La serata sarà animata da Stefano Caredda con l’organetto. Lo Speleo Club di Nuxis illustrerà le meraviglie del territorio. Saranno presenti all’evento, l’associazione Chikaramitzu, il gruppo folk Sant’Elia di Nuxis e l’associazione Giovani di Nuxis “Su Beranu”.

 

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Il NurArcheoFestival si fa ancora in due. La rassegna teatrale, organizzata dal Crogiuolo e diretta da Rita Atzeri, anche quest’anno ha messo in campo, in accordo con l’sssessorato regionale del Turismo, un festival nel festival, che dal 13 al 24 agosto coinvolgerà diversi comuni con meno di tremila abitanti: Laconi, Pau, Meana Sardo, Perdaxius, Barumini, Bitti, Allai, Villaperuccio.
Si parte con uno degli appuntamenti più attesi, “Canne al vento”, paesaggi sonori, una nuova produzione del Crogiuolo liberamente ispirata al romanzo di Grazia Deledda, pensata appositamente per i 10 anni del NurArcheoFestival, con protagonista Caterina Murino, voce recitante, testo e regia di Rita Atzeri, in scena lunedì 13 agosto, alle 22.00, al Menhir Museum – il Museo della statuaria preistorica in Sardegna – di Laconi (alle 21.30 si terrà la visita guidata al Museo). Caterina Murino sarà accompagnata dalle musiche originali di Francesco Medda – Arrogalla e dal coro composto dalla stessa Rita Atzeri e dalle attrici e cantanti Gisella Vacca, Manuela Ragusa, Alessandra Leo. L’anteprima nazionale dello spettacolo è stata presentata il 9 agosto al Teatro Romano di Nora, nell’ambito della Notte dei Poeti, raccogliendo applausi convinti di consenso e apprezzamento. 

“Canne al vento, paesaggi sonori” ha l’impianto dell’oratorio per voce recitante e coro ed è sospeso fra il tempo passato e quello moderno e contemporaneo. Alla voce narrante di una intensa Caterina Murino – l’attrice cagliaritana ha raggiunto con il cinema la notorietà internazionale – sono affidati gli estratti del romanzo della scrittrice nuorese premio Nobel, un fermo immagine su una Sardegna di un passato ormai remoto, che giunge a noi, oggi, grazie agli ambienti naturali, che si è riusciti a preservare e mantenere incontaminati. Una Sardegna arcaica, che i moderni viaggiatori ricercano quando sbarcano sulla nostra terra, affiancando spesso a questa immagine anche idee stereotipate sul “sardo” e sulla “sardità”: dal porceddu all’ospitalità ad ogni costo. Al coro delle quattro attrici e cantanti è affidato il compito di fare da contrappunto, attraverso la lettura di brani di autori come Francesco Masala e Marcello Fois, testimonianze, fatti di cronaca. Raccontando, dunque, la mutazione paesaggistica e antropologica che dalla Sardegna dei primi del Novecento ci conduce al duemiladiciotto, attraverso una storia di mancati riconoscimenti e falsi miti, passando attraverso il fallimento di due piani di rinascita, la fede nel nuovo Dio Petrolio, l’impianto dell’industria bellica (basi militari, Rwm di Domusnovas), i problemi dell’occupazione, il sogno di un’isola museo che rilancia la sua economia e vive di turismo, l’emigrazione dei nostri nonni e l’accoglienza dei migranti. A Francesco Medda Arrogalla il compito di creare una partitura sonora che riporti al tempo presente la Sardegna arcaica immortalata dalla Deledda, per affiancarla e fonderla con sonorità contemporanee.

“Canne al vento” è il romanzo che valse alla scrittrice nuorese il Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Narra le vicende della famiglia Pintor: padre, madre e le quattro figlie (Ruth, Ester, Noemi e Lia) che abitano in un villaggio sardo, chiamato Galte. Si tratta di una famiglia di origine nobile, dove le donne si dedicano ai lavori domestici e sono costrette a sottostare alla volontà di un padre prepotente, che si preoccupa solo di mantenere il prestigio e la reputazione della sua famiglia agli occhi della comunità isolana. Insieme a loro il fedele servitore Efix, un uomo tormentato dal senso di colpa per un antico delitto. Solo Lia si ribella a questa condizione di mestizia malinconica, trasgredendo le regole imposte dal padre, Don Zame, che è descritto come un uomo cupo e violento, paragonato al diavolo. Lia decide quindi di fuggire dalla Sardegna e approda a Civitavecchia. Don Zame impazzisce per il disonore e tenta invano di inseguirla, rimanendo poi vittima di una misteriosa morte. L’apparizione di Giacinto, il figlio di Lia, porta, nel bene e nel male, nuova linfa nella vecchia casa (e agli intrecci della trama), suscitando reazioni contrastanti nelle zie. Poi tutto torna come prima. Il tempo ricomincia a scorrere con la lentezza consueta. Il senso di immobilità è scosso solo dalla morte di Efix e dal matrimonio di convenienza di Noemi con il ricco cugino don Pedru (in scena viene efficacemente riportato il significativo contrasto fra l’attitidu, il tradizionale canto funebre, per il servo e la festa di nozze).
La  fragilità umana – gli uomini e le donne sono visti come esseri fragili, piegati come canne al vento – l’amore, l’onore, la povertà, l’amara consapevolezza di un destino già segnato, sono alcuni fra i temi che emergono dalla lettura del testo. Sullo sfondo il paesaggio sardo, visto come un mondo senza tempo e pervaso da una sorta di mistero. La Deledda descrive l’amata Sardegna, soffermandosi da una parte sulla staticità delle antiche usanze e rilevandone dall’altra il rapido sviluppo industriale e tecnologico. E si diletta a scrivere sia in lingua italiana che in lingua sarda, utilizzando molto spesso termini dialettali.

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Doppia tappa in Sardegna per Ermal Meta, in arrivo nell’isola con il fitto tour all’insegna del suo nuovo album, “Non abbiamo armi”. Il primo concerto, in programma domani, domenica 12 agosto, alle 21.30, per l’organizzazione di Dromos, all’Anfiteatro di Tharros, registra da tempo il tutto esaurito.

Biglietti ancora disponibili, invece, per l’indomani, lunedì 13, all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, dove il cantautore si esibirà (inizio alle 21.00) nell’ambito della seconda edizione dell’Arena Fenicia Festival promossa dal Comune ed organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, dal Circuito pubblico per lo spettacolo (Cps) e da Teatro&Musica, con il patrocinio della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del ministero dei Beni e delle Attività culturali (Mibact). Tra i partner dell’evento: Sardegna Concerti, Dado Srl, Viva Radio, Cocis e Sardinia Ferries. I biglietti, a 25 euro (più diritti di prevendita) si possono acquistare su Ticketone e Mail box Sardegna.

Ermal Meta approda nell’isola sull’onda lunga del successo, in coppia con Fabrizio Moro, all’ultimo Festival di Sanremo con la canzone “Non mi avete fatto niente”. Il brano, scritto a sei mani con Andrea Febo, ha vinto a furor di popolo: 42,50% tra televoto, demoscopica e sala stampa. Nello stesso mese di febbraio è stato pubblicato da Mescal (e distribuito da Sony Music) il terzo lavoro solista del cantautore, “Non abbiamo armi”: dodici canzoni inedite per un album che in capo a un mese è già disco d’oro. Il 28 giugno è partito da Fiorenzuola D’Arda l’omonimo tour che domani fa tappa all’Anfiteatro di Tharros e lunedì all’Arena Fenicia di Sant’Antioco.

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Isola e isole. C’è la Sardegna, con la sua cultura e la sua storia, rappresentata dalle eccellenze enogastronomiche. Poi ci sono le isole, quelle tematiche, che rappresentano il meglio della cucina, dell’artigianato e delle tradizioni della nostra terra. La quarta edizione di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, è partita venerdì sera da Ollolai per proseguire il suo cammino e portare avanti questa vocazione: valorizzare i piatti della tradizione “povera” della Sardegna per farli diventare in un futuro prossimo l’emblema di un turismo enogastronomiche che superi l’unico tema del mare e delle spiagge, per far conoscere la cultura e le tradizioni dell’Isola nel mondo. Da qui l’accordo con l’Unione dei Comuni della Barbagia, ieri a Ollolai rappresentati dal sindaco del paese barbaricino, Efisio Arbau. Quegli stessi Comuni che avranno i loro stand all’interno del Festival Mirtò, che inizierà con un’anteprima a Porto Rotondo, il prossimo venerdì 17 agosto, prima dell’evento vero e proprio che sarà ospitato nel centro di Olbia da sabato 18 a lunedì 20 agosto.

«La nostra missione è quella di promuovere le eccellenze della Sardegna in tutti i contesti, anche internazionali – spiega Salvatore Azzena, presidente di Mirtò -. Siamo qui, nel cuore della Sardegna, in un territorio ricco di tradizione e cultura, per sposare questa unione di intenti nel segno di Mirtò, che sposa la filosofia del nostro marchio: quella di creare vetrine di prestigio per i prodotti della tradizione della nostra Sardegna». Proprio Porto Rotondo rappresenta in qualche modo la porta dell’isola per l’eccellenza del turismo, il gioiello del comune di Olbia, un borgo che punta sul proprio patrimonio artistico e sulle tradizioni oltre la bellezza del mare e delle spiagge.

«L’Unione dei Comuni della Barbagia ha risposto con entusiasmo a questa iniziativa, con un primo passo per una collaborazione con Mirtò che crediamo sarà molto utile per la promozione del territorio – ha sottolineato Efisio Arbau, sindaco di Ollolai e presidente dell’Unione dei Comuni -. Il Festival Mirtò sarà un’occasione per far conoscere i prodotti dei nostri espositori, dopo la quale pensiamo ad altre iniziative comuni per lavorare in fiere e mostre all’estero. La prima potrebbe essere una settimana di esposizione di prodotti sardi ad Amsterdam, nella rassegna che si chiamerà “Little Italy” per la quale stiamo ragionando insieme a Mirtò ed al comune di Olbia. Per la prossima edizione di Mirtò, invece, pensiamo a un prologo qui ad Ollolai con tutti gli espositori.»

Nella serata in cui si è svolta la finale del reality show olandese “Het Italiaanse Dorp: Ollolai”, che ha decretato vincitori Marije Grafsma (olandese) e Ovan Adbullah (del Kurdistan iracheno), la coppia di stilisti che hanno organizzato la grande sfilata con le creazioni del loro marchio Amkin, si è concluso il patto per il turismo tra Olbia ed Ollolai.

«Vogliamo dare un segnale importante a tutta la Sardegna – ha spiegato Marco Balata, assessore del Turismo del comune di Olbia -. Crediamo sia arrivato il momento di sollevare l’asticella, qui si compie un connubio tra un privato, Mirtò con la sua “Casa Sardegna”, e due Comuni diversi che vogliono completarsi. La promozione delle eccellenze dei Comuni della Barbagia all’interno del Festival internazionale Mirtò credo sia un messaggio forte».

 

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Ieri lo “Sconcerto Rock” Recital, scritto, diretto ed interpretato da Gene Gnocchi, accompagnato alla chitarra da Diego Cassani, preceduto e seguito dal gruppo “Il popolo nomade” che ha eseguito i brani più popolari de “I Nomadi”; oggi la seconda edizione dell’International Street Food, e con una rassegna di cucina con rappresentanze di ben 14 Paesi: Italia (Sardegna), Brasile, Cuba, Perù, Bosnia, Repubblica Dominicana, Grecia, Ucraina, India, Libano/Palestina, Cile, Argentina, Mozambico e Polonia, che animerà il centro del paese dalle 19.30 fino alle prime ore del mattino. Parteciperà Spyros Theodoridis, il primo vincitore di Masterchef Italia. Saranno presenti stand per la degustazione e la vendita di cibi da strada provenienti da tutto il mondo e da tutta la Sardegna; la serata sarà animata con incontri, esposizioni, animazioni, musica, suggestioni culturali e percorsi gastronomici. E non mancherà lo spettacolo con il Clown Grisù – Timidamente Io.

San Giovanni Suergiu si anima in questo fine settimana di metà agosto, ed accoglie migliaia di visitatori, molti dei quali turisti. Già ieri sera, la piazza centrale del paese s’è riempita per lo spettacolo di Gene Gnocchi, ma oggi si andrà sicuramente oltre con l’International Street Food, che promette di superare le 5.000 presenze della prima edizione.

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Questa sera si conclude la manifestazione “Notti a Monte Sirai”, con il concerto-spettacolo di Rossella Faa, Giacomo Deiana, Patrizia Gattaceca, Max Manfredi, Giuditta Scorcelletti, Francesco Viglietti, al Parco Archeologico di Carbonia

Per il saluto finale a questa edizione di “Notti a Monte Sirai” la Sardegna invita l’Italia e la Corsica in taverna a bere, a mangiare e a cantare.

Un omaggio e un brindisi al sodalizio tra le due isole sorelle e occasione speciale per degustare le eccellenze vinicole e alimentari del territorio. Attorno al vino e al cibo, come succedeva anticamente, cinque grandi solisti professionisti si mettono in gioco nella serata popolare “Il vino dà alla testa e invita alla festa” alternandosi e confrontandosi nei vari repertori: Rossella Faa, Giacomo Deiana, Patrizia Gattaceca, Max Manfredi, Giuditta Scorcelletti, Francesco Viglietti. Vecchi e nuovi stornelli, canzoni classiche napoletane e nuove composizioni sarde, genovesi, toscane, corse. Ospite d’onore: la sorella Corsica.

L’ingresso per tutti gli spettacoli al Teatro di Monte Sirai è di € 15,00 posto unico e ridotto residenti € 10,00. Abbonamento per quattro spettacoli: intero € 48,00 e ridotto residenti € 28,00 (esclusi i diritti di prevendita).

Anche nell’ultima giornata della manifestazione sarà possibile partecipare alle visite-spettacolo al Parco Archeologico di Monte Sirai, attività realizzate in collaborazione con la Società Cooperativa Sistema Museo. Grande attenzione anche per i bambini, per i visitatori e per i gatti, con lo spettacolo-gioco alle 19.30 “La piccola Demetra e Bes, il gatto magico”, con la regia di Anna Pina Buttiglieri, compagnia La Clessidra Teatro. Alle ore 20.00 “Dioniso è nato due volte”, spettacolo diffuso nel Parco Archeologico: frammenti di storie e di miti, dalle Baccanti ad altri scritti antichi e moderni, scritture e riscritture, letture e scene, danza e musica. Regia sempre di Anna Pina Buttiglieri – Compagnia La Clessidra Teatro.

In un luogo così sacro e ricco di storie e di tante civiltà stratificatesi in migliaia di anni, in cui ancora si distinguono case, piazze, tempio, il tofet, l’antica acropoli, la cinta muraria e tanti altri elementi che restituiscono ancora oggi la mappa della memoria storica, non poteva mancare l’aperitivo al tramonto con vista privilegiata nell’area ristoro del Parco Archeologico di Monte Sirai, con le degustazioni dei migliori vini delle cantine del Sulcis. Un’occasione straordinaria per scoprire e conoscere tanti aspetti legati alla storia del territorio. Alle 20.30 riti, spettacoli e vita quotidiana: un quarto d’ora per conoscere fenici, punici, romani e nuragici a Monte Sirai. L’11 agosto sarà dedicato alla storia del vino in Sardegna in epoca antica.

Alle 21.00 “In vino veritas”, presentazione delle Cantine del Sulcis, con degustazione di vini in abbinamento con i piatti preparati dallo Chef. In collaborazione con Tanit – Hotel Ristorante Museo di Carbonia e assaggio dei vini della Cantina Aru di Iglesias. L’ingresso all’iniziativa “Aperitivo al tramonto” è gratuito.

“Notti a Monte Sirai / Di-Vino Show”, la manifestazione estiva più attesa in uno dei siti millenari più suggestivi della Sardegna sud-occidentale, nella splendida altura insediata dalle civiltà neolitiche e nuragiche, e successivamente dai punici e dai fenici. Una nuova edizione organizzata dal comune di Carbonia con il contributo finanziario della Fondazione di Sardegna, il coordinamento di progetto dell’Associazione Enti Locali e la direzione artistica di Orlando Forioso, attore, autore e regista di teatro e opera lirica. Quattro giornate dedicate stavolta al tema centrale della cultura vinicola del Sulcis e della Sardegna, al vino nella letteratura, nel teatro, nella musica, nel canto, nella danza e nella storia, e al sodalizio fra le due isole sorelle: Sardegna e Corsica.

N.B. Le fotografie possono essere condivise sui social network solo in versione integrale, qualsiasi manomissione viola i diritti d’autore e quindi le norme di legge che li regolano.

         

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«Gli ambulatori di guardia medica turistica presenti sulle spiagge del Sulcis Iglesiente sono inadeguati. Occorre che l’Ats provveda ad incrementare i presidi, garantendo la sicurezza in mare.»

A richiamare l’attenzione della Giunta regionale sul problema è il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, che sottolinea «l’esigenza di rafforzare il controllo sugli arenili sparsi sull’area rivierasca, per affrontare i malori e le emergenze che si presentano lungo le coste». Un appello che diventa pressante il giorno della nuova tragedia sul lungomare di Carloforte, dove un turista di 86 anni ha perso la vita mentre faceva il bagno sullo specchio d’acqua lungo la battigia della spiaggia di “La Bobba”.

«Il servizio di elisoccorso non ha potuto scongiurare il peggio – conclude Gianluigi Rubiu –. Ecco perché auspichiamo possano essere rafforzati i punti medici lungo le spiagge ed i presidi di continuità assistenziale durante la stagione estiva.»

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Matteo “Titino” Masili ha conquistato il secondo posto al Campionato Europeo di Minimoto, svoltosi il 4 e 5 agosto nel circuito di Franciacorta, nel comune di Castrezzato, in provincia di Brescia.

«Un Campionato Europeo che sapevamo fosse molto difficile in quanto tutti gli avversari erano oltre che bravissimi molto agguerriti, tutti potevano aspirare alla vittoria o per lo meno al podio – ha commentato nel profilo Facebook del padre Roberto il giovane campione -. Sapevo, comunque, di poter dire la mia in quanto quest’anno sono riuscito ad essere veloce in tutte le piste…. Mi sono allenato molto nella scuola Lorenzo Motorbike col mio maestro Mario Cuccu, ho creduto fino in fondo che questo podio fosse alla mia portata e così è stato! Mi ritrovo “vice Campione d’Europa”, dopo tre gare tiratissime dove ho dovuto lottare contro avversari forti e sempre pronti a mettere le loro ruote davanti a me…»

«Ma io ci ho sempre creduto fino all’ultimo metro di questa pista che rimarrà nella mia mente per lungo tempo – ha aggiunto Matteo “Titino” Masili -. Sono vice Campione d’Europa…ma questo è solo un punto di partenza, la strada è ancora lunga e tortuosa…voglio dedicare questo grande risultato a tutte le persone che hanno creduto in me, al mio maestro Mario, alla mia Mamma e al mio Papà, al Team Pasini Racing per gli splendidi motori che mi prepara, al mio meccanico Diego che mi ha preparato la moto in modo impeccabile, a tutti i miei sponsor: Fondazione di Sardegna, Conad Carbonia, Eja Distribuzione, Autoricambi Pala Carbonia, Medianet Carbonia, Tecnopak Carbonia, Tabacchi Conad Carbonia, Carrozzeria Corda Carbonia.»

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«Non è possibile tagliare ulteriormente lo stipendio degli addetti alle pulizie dell’agenzia Laore perché mette a rischio la sopravvivenza degli stessi lavoratori che da anni sono impegnati nel servizio.»

E’ quanto sottolinea il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) che ha presentato un’interrogazione urgente sulla vertenza che vede coinvolti tredici dipendenti.

«Con la modifica dell’appalto – spiega Edoardo Tocco – è stato ridotto l’orario di lavoro, con un taglio del 22 per cento rispetto al precedente accordo. E’ urgente un intervento urgente della Giunta perché convochi i responsabili di Laore, trovando una soluzione che ristabilisca i vecchi orari e garantisca sia la continuità di reddito per i lavoratori, sia un adeguato servizio per i dipendenti dell’Agenzia.»