28 March, 2024
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Prende il via domani, giovedì 2 agosto, a Bacu Abis, la 60ª edizione della Sagra di Santa Barbara, la patrona dei minatori. Una ricorrenza che, coniugando le manifestazioni civili con quelle di carattere prettamente religioso, accompagnerà i cittadini della popolosa frazione di Carbonia fino all’intera giornata di domenica 5 agosto. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Culturale Santa Barbara Vergine Martire Patrona di Bacu Abis, con il patrocinio del comune di Carbonia. «Si tratta di una festa fortemente radicata nella nostra cultura e molto sentita non soltanto da chi nelle miniere ha trascorso la propria vita lavorativa, ma anche da tutte le famiglie di quei minatori che, per il bene dei propri cari, invocavano con le loro preghiere la protezione di Santa Barbara, il cui mito si tramanda di generazione in generazione», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il programma della 60ª Sagra di Santa Barbara è così articolato:

Giovedì 2 agosto: ore 18.00, Triduo in onore di Santa Barbara e celebrazione della Santa Messa;

Venerdì 3 agosto: ore 18.00, Triduo in onore di Santa Barbara e celebrazione della Santa Messa; ore 19.00, processione votiva di Santa Barbara dalla Chiesa al pozzo Castoldi. Il simulacro sarà portato a spalla da minatori ed ex minatori con divisa da lavoro della Carbosulcis. Dopo la deposizione di una corona, il parroco don Giampiero Garau pronuncerà la preghiera con benedizione in ricordo dei caduti in miniera; dalle ore 22.00 Massimo Pitzalis presenterà un nuovo spettacolo di musica etnica, intitolato Kimera 2018.

Sabato 4 agosto: ore 18.30, Triduo in onore di Santa Barbara e celebrazione della Santa Messa; dalle ore 22.00 Tale Quale Show (festival dei tributi);

Domenica 5 agosto: ore 10.00, Santa Messa in onore di Santa Barbara; ore 18.30, Triduo in onore di Santa Barbara e celebrazione della Santa Messa; ore 19.00, processione per le vie di Bacu Abis; sfilata di alcuni noti gruppi folk del territorio, del carro con i buoi del signor Satta di Domusnovas e dei cavalieri di Santa Barbara, accompagnati dalle launeddas di Vincenzo Canova; ore 21.00: spettacolo per bambini (baby Fun) con giochi interattivi e una simpaticissima mascotte, Minnie. Dalle ore 22.00 Puzzle dance con musiche e ballo liscio; alle ore 23.00, spettacolo pirotecnico. Seguirà un’estrazione dei biglietti della sottoscrizione a premi.

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza della 60ª edizione della Sagra di Santa Barbara è stata disposta la chiusura del traffico veicolare nelle seguenti date e vie indicate:

Venerdì 3 agosto, dalle ore 19.00 fino al termine della processione, in via Santa Barbara (partenza e rientro in Chiesa) e nella rotatoria di innesto per via Pozzo Castoldi;

Domenica 5 agosto, dalle ore 19.00, fino al termine della processione, in via Santa Barbara, via Vall’Imperina, via Monteponi, via Caltanissetta, via Lamarmora, via Pertini, viale della Libertà, via Santa Barbara (partenza e rientro in Chiesa);

Domenica 5 agosto, dalle ore 20.00 fino alle ore 24.00, in occasione dello spettacolo pirotecnico che si svolgerà nel Campo sportivo di Bacu Abis, l’ostruzione del traffico dei veicoli riguarderà via Pozzo Nuovo, dalla rotatoria della Strada statale 126 all’ingresso della frazione, fino alla rotatoria fronte ex Circoscrizione.

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I segretari generali di CGIL e CISL hanno diffuso una nota sulla rescissione del contratto tra Regione Sardegna e AIAS annunciato dalla direzione di ATS Sardegna e la contestuale prosecuzione delle attività fino al 31.12.2018, per ragioni di pubblico interesse.

«Il provvedimento è una pietra miliare nella vertenza ormai più che ventennale che le Organizzazioni Sindacali di Categoria CGIL CISL e UIL hanno intrapreso con perseveranza per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che operano questa Associazione, quale presupposto ineliminabile per la qualità dei servizi da fornire alle persone in condizioni di disagio bisognose degli stessi – sostengono i segretari Antonello Congiu e Fabio Enne -. In esso infatti, finalmente, anche a voler tacere dei licenziamenti dei dipendenti per lo svolgimento di attività Sindacali legate alla vicenda che verranno decise per le vie legali, vengono stabiliti alcuni principi: che le regole valgono per tutti, per le Società/Associazioni non meno che per le lavoratrici e lavoratori; che nessuno Ditta/Società o altro, comunque si chiami, si può e si deve sottrarre al dovere di garantire ai propri lavoratori, per così tanto tempo, i diritti fondamentali quali la corresponsione dello stipendio a fronte delle prestazioni e un luogo sicuro dove poter svolgere la propria attività lavorativa, a maggior ragione chi svolge per la Pubblica Amministrazione un compito così delicato rivolto alla comunità.»

«L’auspicio ora è che, come a più riprese hanno puntualizzato le Segreterie di Categoria, il tempo da qui al 31 dicembre prossimo sia impiegato per le svolgimento delle procedure di evidenza pubblica o quant’altro che permetta la scelta anche di nuovi operatori e/o società che possano rompere quel sistema monopolistico evidentemente inefficiente del settore – aggiungono Antonello Congiu e Fabio Enne -. Operatori e/o società che, garantendo il lavoro agli attuali operatori del settore, vero ed insostituibile patrimonio dell’Associazione – che nel tempo è andato depauperandosi a causa delle note vicende -, possano garantire in concorso con la stessa AIAS un sistema di servizi ai pazienti efficiente, nel rispetto dei diritti dei diritti contrattuali, primo tra tutti lo stipendio.»

«Aggiungiamo che, purtroppo forti delle negative esperienze vissute dalle maestranze e certamente dei disagi arrecati agli utenti bisognosi, sarà nostra cura vigilare attentamente per tutto il periodo in “prorogatio” – concludono Antonello Congiu e Fabio Enne – affinché si evitino i soliti giochetti politici che si rivelino distanti dalla necessità impellente, e non rinviabile, nell’assicurare un servizio alla persona assolutamente professionale e adeguato, in tutta la sua organizzazione.»

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Svolta nel contenzioso tra la Regione Autonoma della Sardegna e l’AIAS. Oggi la Direzione dell’ATS Sardegna ha annunciato la rescissione del rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS, a seguito del mancato pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori ed ha assicurato che il rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS proseguirà fino a fine anno, secondo quanto proposto dall’azienda unica all’erogatore privato e quindi non ci sarà nessuna interruzione dell’assistenza.

«Non ci saranno pazienti che resteranno senza assistenza, né lavoratori senza occupazione: rispettando una chiara indicazione del Consiglio regionale, i contratti con gli erogatori privati prevedono il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori, pena la risoluzione del contratto stesso e la perdita dell’accreditamento. E’ quanto sta avvenendo con l’AIAS», hanno chiarito ancora una volta nel corso di una conferenza stampa, nel pomeriggio, – l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, affiancato dal direttore del Dipartimento Affari generali, Giuseppe Pintor.
«AIAS ha chiesto all’associazione di regolarizzare la sua situazione ed entro ieri avremmo dovuto avere la comunicazione dell’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate – hanno spiegato Luigi Arru e Fulvio Moirano -. Dal momento che ciò non è avvenuto, ATS ha mandato una nota con la quale comunica all’AIAS la risoluzione del contratto e la prosecuzione dell’attività, fino al 31 dicembre, per ragioni di pubblica utilità.»
Regione e ATS assicurano che si lavorerà da subito per trovare la soluzione migliore per garantire l’assistenza e l’occupazione, ma non chiudono la porta in faccia all’associazione – «in questi mesi ci auguriamo che dia ai lavoratori tutto ciò che spetta loro» – e ribadiscono che non c’è mai stato alcun atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’AIAS. ATS è in regola col pagamento delle fatture (ai 60 giorni), sono stati pagati anche i decreti ingiuntivi, con provvisoria esecuzione, da quasi 2 milioni di euro, mentre non può essere accolta la fideiussione presentata da AIAS lo scorso 27 luglio perché rilasciata da un intermediario sospeso dalla Banca d’Italia. Sul contenzioso (per un totale di 15 milioni di euro) si attende la pronuncia dei giudici.
A chi oggi lo accusa di non pagare, Luigi Arru ha ricordato che, al primo incontro in Prefettura a Cagliari, sulla vicenda AIAS, l’associazione dichiarava un credito di 42 milioni nei confronti della Regione: «A chi governava allora, domando perché non abbiano pagato, visto che ora ritengono fossero soldi dovuti».

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217146178914515/

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I carabinieri della compagnia di Carbonia, unitamente a personale specializzato del NOE di Cagliari e coadiuvati da un equipaggio della motovedetta e dell’11° Nucleo elicotteri dell’Arma dislocato a Cagliari-Elmas, hanno terminato a Carbonia e Sant’Anna Arresi un servizio a largo raggio finalizzato al contrasto dei fenomeni di inquinamento ambientale, nonché alla verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza della balneazione.

Nel corso del servizio è stato deferito in stato di libertà M.A., classe 1964, nato a Carbonia, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, proprietario di un’azienda zootecnica in località Musteddino, indiziato dei reati di realizzazione di discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e di scarichi sul suolo di acque reflue industriali, in mancanza di autorizzazioni. In particolare, i carabinieri, grazie anche alle rilevazioni aerofotografiche con il supporto dell’elicottero dell’Arma, hanno accertato che l’uomo aveva trasformato il terreno di 3 ettari, in una discarica di scarti da lavorazione di autofficina e carrozzeria, batterie al piombo, lastre di copertura in eternit 3 rifiuti di vario genere in plastica e metallo, apparecchiature elettriche ed elettroniche nonché carcasse di animali. Nel corso del sopralluogo, i tecnici dell’Arma hanno verificato inoltre la presenza di almeno 3 zone di scarico e sversamento nei terreni agricoli di deiezioni animali ed acque reflue, con possibile inquinamento ambientale. Contemporaneamente e sempre nel corso del medesimo servizio, i carabinieri della motovedetta d’altura hanno contravvenzionato un bagnino, dipendente di uno stabilimento balneare a Porto Pino, perché si era allontanato dalla postazione di salvataggio quando in acqua vi erano turisti e persone che facevano il bagno, contravvenendo all’ordinanza dell’ufficio circondariale marittimo di Sant’Antioco. Per il giovane è scattata una multa di 1.032 €.