28 March, 2024
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Svolta nel contenzioso tra la Regione Sardegna e l’AIAS. Oggi la Direzione dell’ATS Sardegna ha annunciato la rescissione del rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS.

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Svolta nel contenzioso tra la Regione Autonoma della Sardegna e l’AIAS. Oggi la Direzione dell’ATS Sardegna ha annunciato la rescissione del rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS, a seguito del mancato pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori ed ha assicurato che il rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS proseguirà fino a fine anno, secondo quanto proposto dall’azienda unica all’erogatore privato e quindi non ci sarà nessuna interruzione dell’assistenza.

«Non ci saranno pazienti che resteranno senza assistenza, né lavoratori senza occupazione: rispettando una chiara indicazione del Consiglio regionale, i contratti con gli erogatori privati prevedono il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori, pena la risoluzione del contratto stesso e la perdita dell’accreditamento. E’ quanto sta avvenendo con l’AIAS», hanno chiarito ancora una volta nel corso di una conferenza stampa, nel pomeriggio, – l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, affiancato dal direttore del Dipartimento Affari generali, Giuseppe Pintor.
«AIAS ha chiesto all’associazione di regolarizzare la sua situazione ed entro ieri avremmo dovuto avere la comunicazione dell’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate – hanno spiegato Luigi Arru e Fulvio Moirano -. Dal momento che ciò non è avvenuto, ATS ha mandato una nota con la quale comunica all’AIAS la risoluzione del contratto e la prosecuzione dell’attività, fino al 31 dicembre, per ragioni di pubblica utilità.»
Regione e ATS assicurano che si lavorerà da subito per trovare la soluzione migliore per garantire l’assistenza e l’occupazione, ma non chiudono la porta in faccia all’associazione – «in questi mesi ci auguriamo che dia ai lavoratori tutto ciò che spetta loro» – e ribadiscono che non c’è mai stato alcun atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’AIAS. ATS è in regola col pagamento delle fatture (ai 60 giorni), sono stati pagati anche i decreti ingiuntivi, con provvisoria esecuzione, da quasi 2 milioni di euro, mentre non può essere accolta la fideiussione presentata da AIAS lo scorso 27 luglio perché rilasciata da un intermediario sospeso dalla Banca d’Italia. Sul contenzioso (per un totale di 15 milioni di euro) si attende la pronuncia dei giudici.
A chi oggi lo accusa di non pagare, Luigi Arru ha ricordato che, al primo incontro in Prefettura a Cagliari, sulla vicenda AIAS, l’associazione dichiarava un credito di 42 milioni nei confronti della Regione: «A chi governava allora, domando perché non abbiano pagato, visto che ora ritengono fossero soldi dovuti».

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