28 March, 2024
HomeSpettacoloMusicaUno straordinario David Murray ha illuminato la seconda serata della XXXIII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

Uno straordinario David Murray ha illuminato la seconda serata della XXXIII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

[bing_translator]

Uno straordinario David Murray ha illuminato la seconda serata della XXXIII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Il 63enne sassofonista e clarinettista di Oakland (California), cresciuto sotto l’influenza di artisti come Albert Ayler e Archie Shepp, ieri sera, assecondato brillantemente dal batterista Nasheet Ways e dal contrabbassista Jaribu Shahid (la formazione, inizialmente un quartetto, è stata costretta ad un trio dalla forzata assenza del pianista Orrin Evans, fermato da un incidente alla vigilia), ha proposto oltre un’ora e mezza di jazz di altissima qualità, strappando applausi in continuazione al competente pubblico presente nell’“anfiteatro” naturale di piazza del Nuraghe.

Il primo set della serata è stato occupato con un’apprezzata esibizione – esclusiva italiana – dal gruppo “The Young Mothers”,  composto da forti battitori che hanno contribuito a dettare la direzione della musica creativa a New York, Chicago, Texas e Scandinavia. Sei elementi che hanno creato una musica nuova e brillante, lasciando spazio e tempo per spostamenti secondari sulla sinistra del campo, che vanno dalle iniezioni di grindcore, attraversando il free-jazz sino all’hip-hop visionario.

Questa sera saliranno sul palco prima l’originale formazione dei Radian, trio austriaco divenuto punto di riferimento per i nuovi filoni di musica elettronica; poi, direttamente da New York, i Talibam & Joe McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen che può essere descritta come una sezione ritmica fatta di agilità, velocità, precisione e passione.

Domani la rassegna vedrà il turno di Chad Taylor & James Brandon Lee Duo, rispettivamente percussionista e sassofonista di fama internazionale che, nonostante la giovane età, sono già ampiamente riconosciuti sul piano internazionale per le armonie crude e misurate che non sembrano necessariamente essere vincolate agli attuali valori dell’accademia del jazz. E della Chicago London Underground ensemble di artisti da sempre presenti al festival di Sant’Anna Arresi, primo fra tutti Rob Mazurek, cornettista legato da anni al Festival e che non perde occasione di portare in Sardegna progetti sempre innovativi ed originali, come quello di quest’anno caratterizzato da un groove tinto di elettronica. Sempre Rob Mazurek ma questa volta in duo con Gabriele Mitellisi si esibiranno sulla spiaggia di Is Solinas in un concerto gratuito al tramonto.  

          

                                                                               

                                                             

I 12 lavoratori dipe
Gianluigi Rubiu (Udc

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT