19 March, 2024
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Serata caldissima, in Consiglio comunale, a Carbonia, per un nuovo scontro tra la maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle e quasi tutta la minoranza. Al momento di fare l’appello per la verifica del numero legale, necessario ed indispensabile per dare corso alla seduta, nel gruppo di maggioranza erano assenti quattro consiglieri, uno in più di quelli consentiti per rendere la maggioranza autosufficiente (il gruppo del Movimento 5 Stelle è formato da 15 consiglieri più il sindaco, e la maggioranza su 25 componenti complessivi – 9 di minoranza – è di 13), e tutti i consiglieri di minoranza, tranne uno, Daniela Garau, eletta con il Patto Civico, hanno abbandonato l’Aula. L’appello disposto dal presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras, ha ratificato la presenza di 12 consiglieri più il sindaco e la seduta ha potuto avere inizio.

Nell’Aula, riempita da alcune decine di abitanti del quartiere “Carbonia 2”, accorsi per assistere al dibattito sull’interrogazione presentata proprio da Daniela Garau sui ritardi nel completamento dei lavori delle opere di urbanizzazione nel quartiere, il clima si è surriscaldato e quando Daniela Garau ha preso la parola, prima di spiegare le ragioni che l’hanno indotta a non abbandonare l’Aula con i colleghi della minoranza, ha detto di essere stata offesa da un cittadino presente in Aula. Ha poi spiegato di aver deciso di restare in Aula, proprio per poter esporre e non rinviare a data da destinarsi, la sua interrogazione sui ritardi delle opere di urbanizzazione a “Carbonia 2”, un problema di primaria importanza che sta creando gravi disagi ai cittadini residenti ed ha aggiunto che «mai bisogna pensare di agire in modo assolutamente funzionale all’interesse di qualcosa o di qualcuno, ho valutato sempre con grande lucidità queste cose, mi dispiace questo atteggiamento, voglio sperare che sia solo un cittadino che non conosce cosa sia la democrazia». Daniela Garau ha poi ricevuto la solidarietà della presidente del Consiglio comunale, Daniela Marras, e dal capogruppo di maggioranza Manolo Cossu.

I lavori sono iniziati con l’esame delle interrogazioni, tra le quali c’era quella sulle opere di urbanizzazione nel quartiere di “Carbonia 2”. Daniela Garau, nell’esporre l’interrogazione, ha ricostruito l’annoso problema che trae origine lontano nel tempo (1989), ed ha sollecitato la Giunta a trovare finalmente una soluzione definitiva. La vicenda ha avuto anche risvolti legali, tra i soci della cooperativa (autori della denuncia) e l’Amministrazione comunale (la precedente, quella guidata da Giuseppe Casti), poi risolta con un accordo che ha visto i proprietari delle abitazioni versare al comune di Carbonia una parte in danaro e cedere allo stesso, a titolo gratuito, alcune aree edificabili (poi poste in vendita dal Comune, alcune già vendute altre ancora in vendita), dalle quali poter ricavare la parte restante delle somme necessarie alla copertura del mutuo acceso dal comune di Carbonia, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.

Il vicesindaco Gian Luca Lai ha spiegato i passi compiuti dalla Giunta Massidda che ha ereditato la questione dalla Giunta Casti, e riguardo ai ritardi accumulati per il completamento dei lavori avviati, ha spiegato che si sono verificati dei problemi, ultimi le condizioni meteo avverse che, nelle ultime settimane, non hanno consentito la bitumazione delle strade. Gian Luca Lai ha concluso annunciando che, condizioni meteo permettendo, lunedì riprenderanno i lavori che dovrebbero essere portati a termine entro il 28 gennaio 2019 (mentre scrivo queste righe, su Carbonia ha ripreso a piovere copiosamente).

Daniela Garau ha replicato rimarcando che, purtroppo, anche quest’anno i residenti di “Carbonia 2” non potranno trascorrere le vacanze di Natale con le strade finalmente asfaltate, ed auspicando che il termine indicato dal vicesindaco Gian Luca Lai sia realmente quello definitivo.

Sul problema torneremo domani, con un servizio nel quartiere Carbonia 2.

           

 

 

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La Sardegna è un esempio internazionale per le sue politiche sull’aerospazio. Di quello che è stato già fatto nell’isola, dei prossimi progetti e delle nuove prospettive si è parlato in occasione dei 5 anni del Dass, il Distretto aerospaziale della Sardegna, alla quale hanno partecipato il direttore del Dass Giacomo Cao, l’ingener Cristina Leone, presidente del cluster tecnologico nazionale Aerospazio, e il consigliere economico del sottosegretario di Stato con delega all’aerospazio, Stefano Gialandris.

«Come Giunta crediamo molto nell’aerospazio, abbiamo sostenuto questo settore dal primo momento inserendolo nella nostra S3, la strategia di specializzazione intelligente, e questa è stata la svolta per dare impulso al settore – ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci –. I risultati che sono già arrivati, i riconoscimenti da parte della Nasa, il ruolo strategico del Radiotelescopio di San Basilio, gli investimenti di Avio nel Sarrabus e di tante altre imprese del distretto aerospaziale dimostrano che la strada è quella giusta. La Sardegna, come è stato più volte riconosciuto durante il dibattito, è ormai un punto di riferimento mondiale: abbiamo professionalità importanti, condizioni ideali per ospitare strutture di ricerca, forti competenze nell’alta tecnologia e nel digitale. Facendo sinergia, lavorando tutti insieme, possiamo raggiungere risultati ancora più importanti: ma in questo è fondamentale la continuità di sistema, garantire una traiettoria comune su cui i privati possono contare e in cui le Università giocano un ruolo decisivo.»

Il vicepresidente della Regione ha ricordato che la Regione ha già investito oltre 10milioni di euro nei bandi per l’aerospazio. «Bandi che hanno avuto un successo enorme, che abbiamo rifinanziato per garantire copertura a tutti i progetti idonei. Questo dimostra che è un settore che sta crescendo molto e che, come si vede dai progetti presentati, sta riuscendo a passare dalla fase di ricerca pura a quella di ricaduta sul territorio, e questo è un passaggio fondamentale perché è quello che può portare sviluppo e posti di lavoro. I progetti si occupano di gestione satellitare degli incendi, di agricoltura di precisione, monitoraggio ambientale e sorveglianza del territorio per garantire più sicurezza, cose concrete e contributo forte all’innovazione dei settori più tradizionali, dove abbiamo bisogno di alta tecnologia per farli crescere». 

Al finanziamento dei bandi si affiancano i cofinanziamenti di importanti progetti internazionali. «Ricerca tecnologica e capitale umano sono le chiavi con le quali la Sardegna può competere a livello mondiale, diventando una piattaforma internazionale in cui l’aerospazio gioca un ruolo di primo piano – ha sottolineato Raffaele Paci -. Con l’alta tecnologia possiamo superare il limite geografico trasformandolo in una risorsa. Le caratteristiche della nostra isola e le competenze digitali che possiamo garantire sono ideali per ospitare importanti progetti internazionali come, infatti, sta già accadendo: pensiamo ad Aria nella miniera di Seruci o a SarGrav a Lula, candidata a ospitare un laboratorio di ricerca internazionale sulle onde gravitazionali da un miliardo di euro, pezzi di storia del nostro passato che rivivono grazie all’alta tecnologia. In pochi anni l’aerospazio per la Sardegna si è trasformato da valida potenzialità a solida realtà, e di questo siamo molto orgogliosi, perché questo può garantire un solido futuro alla nostra terra e ai nostri giovani». 

 

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Lunedì 3 dicembre, alle ore 10.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, si svolgerà l’incontro “Il Risparmio ha le sue regole: impara giocando!”, organizzato dal Centro Eurodesk Politiche giovanili di Carbonia, in collaborazione con la Banca d’Italia. 

«Si tratta di un’occasione importante per fornire a circa 80 ragazzi degli Istituti scolastici superiori di Carbonia elementi che possono contribuire a una loro maggiore contezza dell’importanza di una corretta educazione finanziaria», ha affermato l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera.

Il programma della giornata avrà inizio alle ore 10.00, con l’arrivo e la registrazione dei partecipanti. A seguire, sono previsti i saluti istituzionali dell’Amministrazione comunale di Carbonia e l’intervento di un qualificato relatore del settore, Giovanni Soggia, Junior Economist della Banca d’Italia, che spiegherà ai ragazzi alcune regole alla base della gestione del risparmio, utili per diventare buoni cittadini e, soprattutto, clienti informati e consapevoli dei meccanismi di funzionamento del sistema bancario.

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La sala polifunzionale di piazza Roma, gremita da tanti cittadini, ed alla presenza di Sua Eccellenza, il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, sta ospitando un importante incontro dedicato alla presentazione del Rapporto Caritas sulla Povertà.

Una preziosa occasione di confronto e di approfondimento sulle situazioni di disagio vissute da molte famiglie del territorio.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Caritas diocesana di Iglesias in collaborazione con il comune di Carbonia, presente all’incontro con il sindaco Paola Massidda e l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

«La lotta alla povertà e all’esclusione sociale rappresenta una priorità per il benessere e la coesione della comunità di Carbonia. L’obiettivo è rendere sempre più efficace la nostra azione di sostegno a favore delle persone bisognose – ha affermato il sindaco Paola Massidda nel suo intervento di apertura -. Proprio in quest’ottica, il 27 settembre scorso abbiamo siglato una convenzione con la Caritas diocesana di Iglesias.»

 

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Oreficeria, tessile, ceramica. Persino la lavorazione del rame, con l’ultimo ramaio sardo. L’artigianato artistico della Sardegna sarà esposto a Lanusei questo weekend, durante il festival Culurgionis d’Ogliastra IGP nella mostra-mercato curata dalla Cna Artistico e Tradizionale della Sardegna. Sarà l’orafo di Bari Sardo Giancarlo Moi a mettere a disposizione il “Culurgione d’argento” in palio nella gara di chiusura dei Culurgionis.

NOME IMPRESA

SETTORE

COMUNE

ARBATES

TESSUTI

TORTOLI’

PIANETA SARDEGNA

MONILI CERAMICA

CAGLIARI

MOI GIANCARLO

GIOIELLI

BARISARDO

CARTA DANILO

CERAMICHE

TORTOLI’

PIRAS ROSALBA

BORSE/TESSUTI/ACCESSORI

SAN VERO MILIS

PITZALIS LUIGI

RAME

ISILI

FILONZANA

TESSUTI/ACCESSORI CASA

SAMUGHEO

Le schede dei principali singoli espositori 

SARDEGNA GIOIELLI DELLO STILISTA ORAFO GIANCARLO MOI

L’oreficeria è rappresentata dallo stilista orafo di Barisardo Giancarlo Moi che, oltre al Culurgione d’argento (adagiato su un cestino fatto a mano in filigrana e progettato per l’occasione) e premio per la comunità più veloce a chiudere i Culurgionis domenica, presenterà anche una collezione di gioielli dedicata ai Taki e all’Ogliastra. La storia di Giancarlo Moi orafo inizia da lontano. Si diploma come orafo modellista e incisore presso la scuola di Arte e Mestieri di Vicenza e perfeziona le proprie abilità lavorando per diverse aziende orafe vicentine. Maturata l’esperienza oltre Tirreno Moi rientra in Sardegna dove decide di imparare, da autodidatta, le tecniche di lavorazione della filigrana, cimentandosi con passione nella ricerca, riproducendo fedelmente i gioielli della tradizione e sperimentando contemporaneamente nuove loro interpretazioni. Dal 1984 è titolare di un laboratorio orafo specializzato nella produzione di gioielli tradizionali sardi. Il vasto patrimonio di esperienze acquisite, unito alla costante ricerca di nuove soluzioni tecnologiche e stilistiche lo ha portato a sviluppare nel corso degli anni diverse linee che reinterpretano in modo originale i modelli tipici della tradizione orafa sarda. Le tecniche dell’oreficeria classica, apprese attraverso l’esperienza maturata nei laboratori orafi vicentini, sono praticate con grande perizia e maestria. Particolare è il processo produttivo studiato per realizzare la linea INKORO, dove l’arte tradizionale della filigrana è abilmente abbinata all’oreficeria moderna.

PIANETA SARDEGNA DI ASSUNTA PIETRINA CONGIU

Assunta Pietrina Congiu inizia il suo percorso artistico all’Istituto Statale d’Arte di Oristano, interessandosi alla ceramica e recuperando le tradizioni della sua famiglia oristanese, approfondendole con lo studio e la sperimentazione di tecniche artistiche e scultoree. Appassionata della cultura sarda arcaica, la Congiu utilizza il mezzo plastico per far rivivere, in modo innovativo, simbologie della civiltà nuragica e prenuragica, cariche di forti suggestioni. Nel suo laboratorio Pianeta Sardegna, a Cagliari, produce gioielli in ceramica, modellati e decorati a mano. Oggetti unici e preziosi che seguono linee di ricerca creativa e accurati studi della simbologia. Dettagli sempre diversi nei pendenti che riprendono temi tratti da culti arcaici come quello della Dea Madre, simbolo del femminile, oppure del toro, su boe, simbolo di forza e virilità. Diversa ispirazione hanno i ciondoli con motivi tratti dal consistente repertorio iconografico della tradizionale locale. Il fiore della vita rielabora la rosetta realizzata ad intaglio sulle casse lignee nuziali, mentre altri richiami compositivi rimandano alla tradizione orafa in filigrana e pietre, ricca di connotazioni benauguranti e scaramantiche. Interamente modellati a mano, i monili dell’artigiana si distinguono per la brillantezza delle decorazioni realizzate con lavorazioni al terzo fuoco e con l’impiego di smalti, vetrine e lustri madreperlati, ulteriormente impreziositi da sottili pennellate in oro brillante al 12% e platino. 

ARTE CERAMICA ASKÒS FOGHESU DI DANILO CARTA

La ceramica artistica è rappresentata anche da Danilo Carta, artigiano di Perdasdefogu. I suoi lavori spaziano dalle terrecotte alla porcellana, con una particolare passione per la ceramica raku. Ha partecipato a svariati eventi in Italia e all’estero, ricevendo menzioni speciali in concorsi di ceramica. Invitato a Simposi Internazionali sulla Ceramica e organizzatore del 1° Simposio di Ceramica Artistica d’Ogliastra a Perdasdefogu nel 2006, espone le sue opere in musei e collezioni private sia in Italia che all’estero. 

LUIGI PITZALIS: L’ULTIMO RAMAIO SARDO

Nella sua bottega di lavorazione del rame ad Isili Luigi Pitzalis e suo figlio Paolo sono gli unici custodi rimasti in Sardegna, di un importante tassello della tradizione artigianale in Sardegna. Nella cultura locale i ramai di Isili erano rinomati in tutto il territorio per la caratteristica produzione di pentole e utensili da cucina, preziosi elementi da corredo sempre esposti alle pareti dell’ambiente domestico come segno di valore estetico e ricchezza. La produzione di Luigi Pitzalis è composta da utensili per la cucina (pentole, grandi caldai, accessori e tegami di diversa natura) che riportano le forme tipiche della tradizione sarda. Con il rinnovato interesse rivolto alla cottura e preparazione delle pietanze, l’artigiano rilancia un sofisticato ed antico metodo locale, su pratu de cassa, particolare tegame per la cottura lenta che conserva proprietà e sapori dei cibi. Alla produzione tradizionale si accostano le lavorazioni decorative per ambienti come coperture e finiture per cappe e camini oltre pannelli e quadri lavorati a sbalzo. 

FILONZANA DESIGN

Il tessile è rappresentato da filonzana.design. L’azienda di Samugheo, nata ispirandosi alla famosa maschera sarda de sa Filonzana, affianca la tradizione della tessitura artigianale sarda ad un design moderno e innovativo. Risultato di questo connubio sono dei prodotti di neo-local design, versatili e personalizzabili, realizzati interamente a mano, dai tessuti alle finiture. Per questo ogni pezzo di filonzana.design è unico. 

ERREDIROSALBA DI ROSALBA PIRAS

Ancora tessile con Rosalba Piras di San Vero Milis. Appassionata di cucito, dopo tanti anni di gavetta e collaborazioni con stilisti ha deciso di aprire il suo laboratorio artigianale. Negli ultimi anni si è dedicata per lo più alla creazione di borse, cercando di mixare tessuti tipici della tradizione sarda con altri materiali come il giunco, utilizzato nel suo paese per la raffinata cestineria o, comunque, cercando di valorizzare i meravigliosi disegni delle tessiture sarde. “Mi piace pensare che chi indossa le mie creazioni sia legato alla Sardegna e voglia contraddistinguersi acquistando un prodotto artigianale fatto a mano che riporta alla tradizione”.

I TESSUTI IN FIBRA NATURALE DI ARBATES

Azienda tessile di Lotzorai con punto vendita a Tortolì, produce tessuti artistici sardi e arredamento per la casa e strutture ricettive utilizzando solo fibre naturali, soprattutto cotone e lino.

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Nelle campagne alla periferia di Baunei, sono stati individuati e poi abbattuti 86 maiali di proprietà ignota, non registrati all’anagrafe animale e quindi mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari da parte dei soggetti competenti. Ne dà comunicazione l’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA). I suini sono stati ritrovati confinati all’interno di manufatti particolarmente precari e fatiscenti, non rispettosi delle normative sulla biosicurezza e del benessere degli animali. Il rinvenimento dei capi irregolari si inserisce all’interno delle azioni di controllo e monitoraggio del territorio promosse dalla Regione per il contrasto alla PSA in tutta la Sardegna. Alle attività di depopolamento, coordinate dall’UdP in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, hanno partecipato due squadre di veterinari dell’ATS, gli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale e il personale dell’Agenzia Forestas.

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«La municipalità della Nurra sarà chiamata a dare una giusta ed adeguata rappresentatività alle esigenze delle diverse frazioni, alcune distanti decine di chilometri da Sassari, demarcando così una propria specificità funzionale rispetto al ruolo del Consiglio comunale. Il riordino amministrativo è stato sollecitato dalle circoscrizioni, che lamentano una profonda scollatura con il capoluogo.»

Così si legge nella proposta di legge presentata dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru, per il riconoscimento di un’autonomia rappresentativa delle frazioni di Sassari. I rioni – che si allungano da Tottubella sino a La Pedraia e La Corte arrivando a Campanedda, Palmadula e Biancareddu, per poi proseguire a Canaglia, Baratz ed Argentiera – avranno dunque una nuova veste. La svolta è arrivata ieri pomeriggio, con il voto favorevole della Commissione Autonomia ai disegni di legge presentati dall’esponente degli azzurri e da Luigi Lotto (Pd): «Ora il provvedimento arriverà in tempi brevissimi nell’aula di via Roma – concludono Antonello Peru e Luigi Lotto -. Abbiamo unificato le proposte con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo delle comunità periferiche ed arginare fenomeni di abbandono e spopolamento che iniziano a manifestarsi negli ultimi anni con grave danno per gli equilibri economici e sociali del territorio. L’autonomia alle borgate della Nurra si tradurrà in nuovo sviluppo per l’area attorno a Sassari.»

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Si è conclusa questa mattina a Bonassai, con il dibattito “Uno sguardo al settore ovino in Europa: azioni per migliorare competitività e sostenibilità del comparto”, la tre giorni dedicata al programma europeo Sheepnet, finalizzato a condividere e trasferire i migliori ritrovati innovativi e tecnologici, le competenze ed esperienze sulla produttività degli ovini. 

Ai lavori, prima ad Alghero poi a Bonassai, hanno partecipato un centinaio di persone provenienti da Francia, Irlanda, Regno Unito, Spagna, Romania e Turchia oltre che Italia. Le delegazioni sono state accompagnate dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, che ha sottolineato l’importanza del trasferimento dell’innovazione tecnologica alle aziende e delle connessioni tra ricerca, assistenza tecnica e allevatori per permettere il salto di qualità del settore. 

«L’obiettivo di questi incontri – ha detto Pier Luigi Caria – è di condividere esperienze che conducano verso l’efficientamento della produzione, della riproduzione animale e della gestione aziendale. L’apporto che le innovazioni tecnologiche possono dare nel concreto è enorme, in quanto permettono di aumentare la conoscenza degli animali, di migliorare la loro salute e produttività. Questo lavoro, fatto sul campo con la preziosa assistenza tecnica del personale dell’Ara e delle Apa, mira al trasferimento di innovazione alle imprese attraverso una condivisione in rete, uno scambio di conoscenza tra tutte le diverse componenti del settore in maniera orizzontale, con ricadute potenziali in tutti i comparti dell’agricoltura.»

Dopo la visita, nel primo giorno, ad alcune aziende di ovini nel sassarese, con un focus sul miglioramento genetico e sulle tecnologie digitali utili alla gestione dell’allevamento, ci si è soffermati sul contributo che modernità e tradizione possono dare alle produzioni DOP di qualità. Di zootecnia di precisione in Europa si è parlato a partire da applicazioni collegate all’identificazione elettronica degli animali mentre con una dimostrazione pratica, all’Università di Sassari, si è visto come manipolare gli agnelli neonati per aumentarne la sopravvivenza. Il progetto SheepNet (Sharing Expertise and Experience towards sheep Productivity through NETworking – Condivisione di competenze ed esperienze sulla produttività degli ovini condivise attraverso la costituzione di una rete di lavoro) è stato elaborato con l’intento di rinforzare l’attrattività del settore ovino e sostenerne l’economia aumentando la resa della produzione di carne e di latte ovino. Le filiere produttive di carne e latte ovino infatti, pur essendo fondamentali in Europa e nei paesi limitrofi hanno visto ridurre il numero di produttori del 50% dal 2000. Ad oggi sono presenti in Europa 85 milioni di ovini in 830.000 aziende.
Il network tematico, coordinato dall’Institut de l’Elevage francese con l’agenzia AGRIS quale partner italiano, ha una durata di 3 anni, è finanziato con 2 milioni di euro e si concluderà a ottobre 2019. L’ approccio proposto è interattivo, basato sullo scambio di conoscenze all’interno di una rete internazionale di ricercatori, consulenti ed allevatori.

 

 

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Lunedì 3 dicembre proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con l’VIII Festival pianistico, dedicato quest’anno a Claude Debussy nel centenario della morte.

Alle 18.00, nell’aula magna, Gianluca Floris, presidente dell’istituzione musicale cagliariana, incontrerà il pianista Stefano Figliola, nell’ambito delle “Conversazioni Pianistiche”. Sempre Stefano Figliola sarà al pianoforte mercoledì 5 dicembre, alle 18.00, nell’auditorium del Conservatorio per la serata conclusiva della seconda parte dell’Opera Pianistica di Maurice Ravel. Il programma proporrà la “Pavane pour un infante defunte” la “Sonatine” il “Menuet sur le nom de Haydn”, il “Prelude”, i “Valses nobles et Sentimentales” e i “Miroirs”.

Il Festival pianistico del Conservatorio nasce da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana. La manifestazione è divenuta negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

L’ingresso è libero e gratuito.

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«E’ un colpo mortale sulla sanità sarda, in materia di assistenza sociale e sanitaria nel settore della cura, della riabilitazione psichiatrica e della neuropsichiatria infantile. E’ necessario un passaggio normativo per dare vita al riordino del comparto.»

E’ l’affondo della capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandra Zedda sulla costituzione di un consorzio – che opererà in via sperimentale – nel panorama dell’assistenza socio sanitaria. 

«Con questa delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessorato della sanità, si è deciso di dare seguito ad una norma nazionale applicata solo in altre due Regioni, peraltro con risultati pessimi – prosegue la leader degli azzurri nell’emiciclo di via Roma – senza considerare che la sanità in Sardegna è a carico del bilancio regionale – aggiunge Alessandra Zedda -. Pertanto, scelte così importanti devono essere fatte nel segno di autonomia e specialità . Appare come un provvedimento calato dall’alto, senza sentire il parere degli uffici. Per questo auspichiamo che l’assessore possa annullare la delibera, senza procedere a mortificare le aspettative dei pazienti sardi che  si concentrano nelle strutture dell’Ats per la riabilitazione psichiatrica e la neuropsichiatria infantile, nonché di coloro che sono ospitati presso strutture convenzionate con la sanità pubblica. Se l’ATS procedesse nell’attuazione del progetto autorizzato nella deliberazione – conclude Alessandra Zedda -, verranno avviate tutte le azioni necessarie per bloccarlo, in tutte le sedi competenti.»