28 March, 2024
HomeAgricolturaGaia Garau (Uila Uil): «Sulla vertenza APA impegni finora disattesi, chiediamo alla Regione un impegno finalmente risolutivo a tutela dei lavoratori».

Gaia Garau (Uila Uil): «Sulla vertenza APA impegni finora disattesi, chiediamo alla Regione un impegno finalmente risolutivo a tutela dei lavoratori».

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«Data l’importanza strategica del comparto zootecnico nell’economia della Regione continuiamo a non comprendere per quale motivo si debba assistere allo smantellamento delle strutture che contribuiscono alla sua grandezza, fornendo agli allevatori un servizio impoverito ed inadeguato

La segretaria regionale della Uila Uil Sardegna Gaia Garau esprime soddisfazione dopo l’audizione dei sindacati del comparto in merito alla vertenza delle APA, le associazioni provinciali allevatori, che da decenni svolgono un insostituibile lavoro a favore degli allevatori sardi occupandosi delle attività legate alla vendita e all’acquisto dei capi, dei controlli, della tenuta dei Libri genealogici e dell’organizzazione delle mostre.

«Le attività svolte da questi lavoratori sono fondamentali per il comparto zootecnico sardo», ha detto Gaia Garau durante l’audizione in cui ha ripercorso la storia delle quattro APA della Sardegna (AIPA Cagliari, APA Oristano, AIPA Nuoro e AIPA Sassari) che dal 2018 sono oggetto di un progetto di ristrutturazione e commissariamento da parte dell’AIA (Associazione Italiana Allevatori) a causa di difficoltà finanziarie dovute ad un’amministrazione inadeguata.

«L’AIA aveva annunciato la liquidazione delle APA qualora la Regione non fosse intervenuta a sanare lo scoperto – ha spiegato Garau -: nel 2018 i lavoratori hanno assistito ad uno svilente balletto delle responsabilità che ha visto da una parte gli amministratori delle APA accusare LAORE del blocco dei finanziamenti e dall’altra l’Agenzia regionale a sua volta accusare le associazioni private, di predisporre una rendicontazione non conforme. I dipendenti – ha aggiunto – sono stati usati come un mero strumento di questa trattativa, diventando le uniche vittime della guerra tra Assessorato e Commissari dell’AIA. Gli interventi dell’assessorato dell’Agricoltura non hanno in alcun modo variato gli esiti di questa vertenza”.

Dopo il commissariamento 13 lavoratori dipendenti delle quattro associazioni sono stati licenziati in tronco. Le AIPA di Cagliari e Sassari sono state liquidate e i dipendenti – che non hanno percepito per più di un anno la retribuzione – ad oggi hanno ricevuto tutti una lettera di licenziamento e rischiano di non veder saldato il loro credito nei confronti del datore di lavoro.

Tutto questo – denunciano i sindacati – è avvenuto senza che i Commissari incontrassero le organizzazioni sindacali nonostante le richieste, le manifestazioni di protesta e gli interventi dell’Assessorato. Il 16 luglio 2018, inoltre, i Commissari hanno proceduto al trasferimento di ramo d’azienda dell’AIPA di Nuoro-Ogliastra all’APA di Oristano che è stata rinominata A.A.R.S. (Associazione Allevatori Regionale della Sardegna), garantendo per questi lavoratori il mantenimento delle condizioni economiche e normative in essere.

«Ad oggi – ha spiegato Gaia Garau – i dipendenti vivono con incertezza questa fase di ristrutturazione. I circa 50 lavoratori rimasti operano su tutto il territorio regionale dovendo garantire il servizio nelle due province rimaste scoperte e  sono stati trasferiti, senza preavviso in due sedi separate, entrambe in territorio di Arborea.»

Ecco la richiesta di un maggiore impegno da parte della politica regionale a tutela dei lavoratori. «Il precedente Consiglio Regionale ha affrontato in diverse occasioni il tema delle APA senza tuttavia trovare soluzioni alla vertenza», ha concluso Gaia Garau, ricordando l’ordine del giorno votato il 14 marzo 2018 che impegnava l’assessore dell’Agricoltura e la Giunta alla erogazione degli stipendi arretrati, a interrompere le procedure di licenziamento in corso e presentare entro 45 giorni una proposta legislativa per valorizzare l’attività di assistenza tecnica nel settore zootecnico sardo.

«Tutti questi impegni sono stati disattesi, per questo chiediamo un intervento finalmente risolutivo da parte della politica regionale

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