19 April, 2024
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«Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici è un segnale importante in chiave di sostenibilità ambientale, farlo attraverso una riduzione del costo dell’abbonamento, quindi incrementando le risorse a favore degli studenti, è certamente una misura di agevolazione economica volta anche all’inclusione sociale.»

Così il relatore del provvedimento sul trasporto pubblico Michele Cossa, capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, che oggi ha illustrato la misura in Aula. Il provvedimento che determina un incremento di 3.500.000 euro per l’anno 2019, in aggiunta ai 10.500.000 già previsti per il triennio 2019-2021, è stato licenziato appena due giorni fa dalla Terza Commissione.

L’approvazione del testo in Commissione è stata preceduta nei giorni scorsi dall’audizione dell’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde e da una discussione relativa appunto al trasporto pubblico locale in Sardegna, nel corso della quale, spiega Michele Cossa, «sono state prese in esame le criticità relative al Tpl. Ho evidenziato come il tema dell’obsolescenza dei mezzi Arst non possa essere secondario, data la necessità di investire con urgenza su autobus moderni e sicuri. Sono convinto che il  grado di modernità di una società si evince anche dalla qualità del trasporto pubblico locale». Anche e, soprattutto, in considerazione del fatto che, aggiunge il relatore del provvedimento e capogruppo dei Riformatori sardi, «un trasporto pubblico efficiente contribuisce a combattere fenomeni negativi come la dispersione scolastica e lo spopolamento dei territori, entrambe manifestazioni drammatiche di decadimento socio-economico che purtroppo la Sardegna conosce bene». Per Michele Cossa il diritto alla mobilità interna presuppone infatti una nuova e moderna flotta di bus, dato che «l’età media dei mezzi è 12,4 anni contro i 5,7 del 2009 e contro i 7 anni della media europea. Servono 28 milioni di euro l’anno per acquistare 100 nuovi autobus l’anno e rinnovare progressivamente tutti i mezzi oggi in esercizio».

«Resta necessario, così come evidenziato in Commissione – conclude Michele Cossa – attuare una riorganizzazione complessiva del trasporto locale che, attenta alle reali esigenze della popolazione, realizzi una integrazione efficiente ed economica di tutti i servizi regionali e locali ottimizzando l’uso di tutte le modalità di trasporto ferro-gomma-mare.»

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Venerdì 23 agosto le ACLI di San Giovanni Suergiu, in collaborazione con Fondazione di Sardegna, comune di San Giovanni Suergiu e la Pro Loco di San Giovanni Suergiu, proporranno la XVI edizione dell’evento “Sfila La tradizione: colori e musiche di Sardegna”. Come ormai è consuetudine, diversi paesi della Sardegna, Settimo San Pietro, Desulo, Bari Sardo, Lotzorai, Lanusei, Triei, Urzulei, Ilbono, Elini, Maracalagonis, Samassi, Desulo, Teulada, Sant’Antioco, Flumentepido e San Giovanni Suergiu, saluteranno il pubblico e daranno vita ad una coloratissima sfilata, nella quale la tradizione la farà da padrona. Accompagnati dai ritmi de “Su Cuntzertu antigu” e le launeddas di Stefano Castello sfoggeranno le varie tipologie di abito. Nella seconda parte, la tradizione lascerà spazio all’innovazione  con i gioielli di Maria Conte, gli scialli e gli abiti di Priama Pili e le borse di Claudia e Stefania Tocco. Lo spirito di accoglienza e di “allargamento dei confini”, viene rappresentato da chi, non sardo, partecipa attivamente alla manifestazione; un posto importante lo faranno anche quest’anno gli emigrati, ai quali sono sempre rivolti il grazie ed il pensiero degli organizzatori.
La serata verrà condotta da Giuliano Marongiu.
Gli organizzatori ringraziano tutte le persone che hanno collaborato nell’organizzazione di questa edizione ed in particolare il gruppo folk “Simone Serra “ di San Giovanni Suergiu.

Domenico Mantoan, 62 anni, è il nuovo commissario straordinario dell’ATS Sardegna. Lo ha nominato questa sera la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu. Subentra al dimissionario Fulvio Moirano. L’incarico avrà la durata di 60 giorni. Domenico Mantoan, regolarmente inserito nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina, ricoprirà l’incarico per il tempo strettamente necessario all’approvazione della riforma del sistema sanitario regionale e, in particolare, della legge istitutiva dell’Azienda unica e, comunque, per un massimo di 60 giorni.

Domenico Mantoan è attualmente direttore generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto.

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Sono 7 gli incendi che oggi hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale in tutto il territorio regionale.

Alle 12.40, nelle campagne di Villamar, in località Palamirai, è intervenuto 1 elicottero regionale del Corpo forestale provenienti dalle basi elicottero di Villasalto. Le operazioni di spegnimento, terminate alle ore 14.15 sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Barumini, coadiuvato dal personale elistrasportato del CFVA e dagli operatori della locale compagnia barracellare.
L’ incendio ha interessato grazie al tempestivo intervento un’area molto limitata.

Alle ore 13.15, nelle campagne di Piscinas, in località Fonte Fredda, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Marganai fino alle ore 14.15. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Santadi, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA e dalla squadra dei volontari di Santadi e dai vigili del fuoco. L’incendio ha interessato aree incolte ed agricole.

Alle ore 13.55, nelle campagne di Sassari, in località Sa Coa De Su Soldato, sono intervenuti sia l’elicottero leggero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Bosa che quello pesante (Super Puma) anch’esso della Forestale dalla base di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Sassari, coaudivati dalla pattuglia della Forestale di Alghero,  dal personale delle organizzazioni di volontariato di Olmedo, 3 squadre di Forestas con 8 operatori, 1 squadra dei barracelli di Sassari. L’incendio ha interessato 2000 mq di macchia che ha minacciato un’area boschiva di alto pregio forestale. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni alle ore 16.00 circa.

Alle ore 15.00, nelle campagne di Decimoputzu, in località San Basilio, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Capoterra, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA, il gruppo G.A.U.F. (il gruppo d’élite di operatori del Corpo forestale specializzato nell’utilizzo del fuoco), 2 squadre di volontari di protezione civile provenienti rispettivamente da Decimoputzu ed Assemini. L’incendio ha interessato 2 ettari di incolti e frutteti. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni alle ore 15.50.

Alle ore 15.20, nelle campagne di Fonni, in località Cu.le Qualbu, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Gavoi, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA, una squadra di Forestas e i barracelli di Fonni. Grazie al tempismo perfetto l’incendio ha interessato poce centiaia di metri quadri di sughereta sparsa.

Alle ore 16.48, nelle campagne di Las Plassas, in località Bruncu e Pranu, sono intervenuti 2 elicotteri leggeri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Villasalto e quello pesante (SUPER PUMA) da Fenosu.
Le operazioni di spegnimento, terminate alle ore 19.10 circa sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Barumini, coadiuvato dal personale elistrasportato del CFVA, la squadra di Forestas e i volontari di Villanovafranca.
L’ incendio ha interessato a causa del forte vento, che ha reso difficili le operazioni di spegnimento, un’area di circa 20 ettari di stoppie, incolti ed eucalipteti.

Alle ore 17.30, nelle campagne di Tertenia, in località Nuraghe S. Perdu, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di San Cosimo. Le operazioni di spegnimento, terminate alle ore 18.00, sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Jerzu, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA e dalle altre squadre della macchina antincendi regionale.

Allegate una foto dell’operatore del GAUF  del Corpo Forestale e 1 foto dell’incendio di Fonni

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«Abbiamo registrato una volontà politica favorevole e siamo pronti a tradurla in un accordo rispettoso dello Statuto sardo, che riconosca finalmente i nostri diritti in materia di accantonamenti.»

Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo aver tenuto oggi a Roma insieme all’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, il vertice con il ministro Erika Stefani ed il viceministro Masismo Garavaglia sulla questione accantonamenti.
«Negli anni passati – ha sottolineato il presidente Solinas – la Sardegna ha subìto da parte dello Stato centrale un prelievo illegittimo e tale da mettere a rischio l’esercizio pieno ed effettivo delle nostre funzioni. Poiché noi siamo per un ampliamento della nostra autonomia, non certo per una compressione, vogliamo invertire la rotta e, dopo la stagione dei ricorsi con cui abbiamo strenuamente difeso l’interesse della nostra Isola, abbiamo proposto delle soluzioni per chiudere la questione con un nuovo accordo, finalmente rispettoso delle disposizioni statutarie. Si riparte da un punto fermo: quello secondo il quale, analogamente a quanto avviene per la Sicilia, si deve tenere conto della dimensione della nostra economia e del Pil della nostra Regione. Applicando questo criterio, il contributo richiesto alla Sardegna risulterebbe drasticamente ridotto.»
Il presidente intravede un orizzonte più ampio rispetto alla materia della vertenza entrate: «Il confronto aperto investe la questione sarda nel suo complesso ed andrà oltre la vertenza entrate per condividere gli strumenti più efficaci per superare il divario dovuto alla nostra condizione geografica».
E’ dello stesso avviso l’assessore Giuseppe Fasolino: «Questo è un primo passo che suscita un cauto ottimismo sul percorso intrapreso. Siamo giunti a un punto in cui le rispettive volontà finalmente si avvicinano ed emerge l’intenzione di riconoscere i crediti della Sardegna nei confronti dello Stato centrale, superando una visione centralista e non rispettosa del dettato statutario. Ora proseguiamo senza sosta, e lo faremo anche con il coinvolgimento del Consiglio regionale, per arrivare al più presto alla stipula di un accordo che riconosca l’effettivo ammontare delle risorse dovute alla Sardegna, che le metta al riparo da future riduzioni e che tenga conto delle effettive esigenze del bilancio regionale».

«Entro il primo scorcio di settembre – hanno concluso il presidente e l’assessore della Programmazione – vogliamo essere pronti a mettere nero su bianco il primo accordo.»

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«L’accelerazione della spesa delle risorse comunitarie e l’erogazione degli aiuti per i danni causati alle produzioni agricole dalla siccità del 2017 sono tra le priorità che il presidente Solinas e tutta la Giunta hanno posto nell’agenda politica fin dall’insediamento.»

Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, rispondendo alle richieste delle organizzazioni di categoria sul nuovo organismo pagatore regionale.

«Le ragioni della manifestazione odierna da parte della Coldiretti, che segue le dichiarazioni fatte sulle stesse questioni da Confagricoltura Sardegna, sono in gran parte condivisibili – commenta l’assessore dell’Agricoltura -. E per questo, accogliendo le sollecitazioni delle stesse organizzazioni professionali e del mondo agricolo in generale si è proceduto da subito, con il pieno coinvolgimento della struttura dell’assessorato e dell’Agenzia Argea, grazie al lavoro del direttore generale facente funzioni, Agostino Curreli, a una puntuale ricognizione dello stato delle criticità e dei pagamenti, sia con riferimento alle domande di finanziamento a valere sulle misure del Psr Sardegna 2014-2020, sia con riferimento alle richieste di indennizzo presentate per la siccità del 2017.»

«In accordo con l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta, stiamo per avviare il piano di reclutamento del personale Argea per potenziare l’attività istruttoria dell’Agenzia – conclude Gabriella Murgia -, così da consentire un’accelerazione della gestione delle istanze giacenti.»

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«Il ritardo nel pagamento delle spettanze della legge 162 esiste ed il comune di Sant’Antioco è da tempo al lavoro per porvi rimedio. E ne è consapevole la Cooperativa Le Api, soprattutto, perché rassicurata, in più occasioni, sui tempi e le modalità di risoluzione del problema. Per questo ci stupisce l’intervento della Cooperativa che, anziché aprire il varco alle solite strumentalizzazioni, avrebbe potuto pazientare, consentendo agli Uffici di fare il proprio lavoro senza inutili e dannose pressioni. Tuttavia, pur apprezzando il lavoro sociale de Le Api, ci meraviglia la discesa nel terreno politico e non intendiamo entrare nel merito  delle sue eventuali esigenze economiche. Preferiamo, invece, spiegare i termini reali della situazione.»

Lo scrive, in una nota, l’assessore delle Politiche sociali e vice sindaco di Sant’Antioco, Eleonora Spiga.

«Innanzitutto precisiamo che il nostro Comune – aggiunge Eleonora Spiga – ha pagato tutte le mensilità fino ad aprile e restano ancora da erogare maggio, giugno e luglio. Solitamente il pagamento avviene bimestralmente e, così come per quelli relativi alle altre leggi di settore (sul programma “Ritornare a casa” facciamo addirittura pagamenti anticipati), tendenzialmente siamo regolari. Se, infatti, attualmente si sta registrando un piccolo ritardo è dovuto alla carenza momentanea del personale. Niente che non possa essere risolto nel breve periodo. Così come sa bene la dirigenza della cooperativa. Non ci piace questa spettacolarizzazione, a maggior ragione alla luce del fatto che sono coinvolti operatori che fanno uno splendido lavoro e famiglie deboli. Ribadiamo: ci sorprende il ricorso a questo metodo che sa tanto di scontro politico, di confronto tra fazioni. Uno scenario di cui, nel settore delle politiche sociali – conclude Eleonora Spiga -, non se ne avverte proprio l’esigenza. Detto ciò, concludo sottolineando, ancora una volta, che siamo al lavoro per rimediare a questo piccolo ritardo.»

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Più risorse per agevolare le tariffe per gli studenti che utilizzano il trasporto pubblico e per fronteggiare il problema della dispersione scolastica. Nel disegno di legge, approvato questa mattina dal Consiglio regionale, è previsto anche  un ulteriore stanziamento di 3,5 milioni di euro, incrementando così la spesa annua di 14 milioni di euro a carico della Regione.

«Sono così garantiti i diritti degli studenti sardi – spiega il presidente Michele Pais – perché le situazioni di disagio dei numerosi studenti fuori sede che utilizzano il trasporto pubblico, non possono rappresentare un freno al diritto allo studio. Questa importante misura va incontro anche all’esigenza di contrastare la dispersione scolastica, fenomeno che tutte le istituzioni sarde, ed il Consiglio Regionale in primis, si impegnano a contrastare per garantire dignità e futuro ai nostri figli.»

Sempre in materia di Trasporti il Presidente Pais interviene sulla tratta ferroviaria del nordovest Sardegna.

«A fine ottobre 2019 la tratta ferroviaria che collega Sassari con Alghero riaprirà e l’assessore regionale ai Trasporti Giorgio Todde sta seguendo con attenzione l’andamento dei lavori. L’adeguamento ai nuovi sistemi di controllo, per i quali il ministero dei Trasporti ha stanziato 31,6 milioni di euro per le tratte ferroviarie Sassari-Alghero e Sassari-Sorso, stanno comportando lunghi lavori che però proseguono a tappe forzate. La tratta Olmedo-Alghero – precisa Michele Pais – potrebbe riaprire il 15 settembre in occasione dell’inizio dell’anno scolastico.»

«Le infrastrutture della nostra isola sono una priorità – conclude il presidente Michele Pais – ed i disagi che oggi sono costretti ad affrontare i cittadini sardi, saranno ripagati con opere che garantiranno sicurezza e sistemi di controllo moderni e che ci consentiranno di non intervenire per i prossimi decenni.»

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Sapori e profumi dal mondo: anche quest’anno San Giovanni Suergiu ospita l’immancabile appuntamento dell’International Street Food, giunto alla sua terza edizione. L’11 agosto, a partire dalle ore 20.00, il centro sulcitano accoglierà ventuno stand (4 sardi e 17 stranieri) che proporranno i loro cibi tradizionali; 4 continenti e 3 rappresentanti della cucina sarda animeranno la piazza di San Giovanni Suergiu pronti a deliziare i palati con il tema dominante della serata: il pane. Dalle lontane terre del Sud America alle misteriose terre dell’Africa subsahariana passando per l’Europa Centrale, sino a giungere al lembo del continente asiatico nel segno del cibo, della convivialità e della scoperta di popoli lontani che uniscono saperi e sapori nei loro gesti e nei loro prodotti. Stand per la degustazione e vendita di cibi da strada provenienti da ogni angolo della terra: Cile, Brasile, Perù, Argentina, Colombia, Repubblica Dominicana, Cuba, Mozambico, Bosnia, Polonia, Ucraina, Grecia, Libano, Palestina, Marocco, India, Giappone, i paesi che si sfideranno nella kermesse gastronomica, presentando l’alimento principe, simbolo di vita e di rinascita, sotto forma di pirizki, choripan, zapiekanka, katsu burger, pita, onigiri, empanadas. Con loro, a rinsaldare il senso di fratellanza e ospitalità fra popoli, tre comunità sarde con i tradizionali pani indorau, pani cun cipudda e pani cottu, per non dimenticare che i valori fondanti dell’intera umanità risiedono nell’elemento basilare per eccellenza: il cibo.

Incontri, talk food, esposizioni, animazioni, musica, suggestioni culturali e percorsi gastronomici: questi gli ingredienti per il terzo appuntamento dell’International Street Food che offrirà inoltre spettacoli di danza e musica dal mondo; un ponte tra oriente e occidente a sfiorare le profonde radici dei canti e dei balli tradizionali con Eva Aiollart Mediterranee. Lasciatevi affascinare da un viaggio intorno al mondo, fatto di colori, sapori e profumi, tutti concentrati in un piccolo paese al centro del Sulcis, che per una notte apre le porte al melting pot. Il cibo contribuisce alla costruzione di un’identità condivisa, all’accettazione dello straniero, alla scoperta del diverso e dell’ignoto. Chi ha fame di cibo, ha anche fame di cultura e conoscenza.


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La Cooperativa sociale Le Api di Sant’Antioco ha pubblicato una nota sul ritardo nei pagamenti della legge 162 nel comune di Sant’Antioco. Di seguito, il testo integrale.

La Cooperativa sociale Le Api oltre a ciò che appare dai nostri canali di comunicazione è nella sostanza una realtà Economica e di Lavoro che, nel suo piccolo, produce 40 buste paga ogni mese, 40 lavoratori (il 90% donne), 40 famiglie che traggono sostentamento e danno ossigeno ad un territorio, la provincia di Carbonia Iglesias in cui la disoccupazione giovanile e femminile supera il 50%

La Cooperativa sociale Le Api, nell’ambito dell’attività di progettazione attinge a finanziamenti dall’esterno (per lo più oltre Sardegna), trasferendo fondi al territorio e cercando di immettere quante più risorse possibili in Paese, troviamo sia inconcepibile si possa solo pensare di agire in senso opposto.

Tutelare e supportare realtà simili (non siamo gli unici), in tempi bui come questi, dovrebbe essere la priorità di ogni istituzione ad ogni livello, in particolare nella nostra isola di Sant’Antioco da cui solo nei primi sette mesi di quest’anno (statistiche 2019 sito istituzionale) sono emigrati 147 antiochensi riprendendo un trend negativo (-43 saldo emigrati-immigrati) che non si registrava da anni, il tutto nel silenzio più assordante.

Non ci dilunghiamo oltre sugli ultimi indicatori quali occupazione, tassi di povertà e chiusura attività semplicemente perché, chi vive qui e decide di alzare la serranda della propria attività ogni giorno e troppo spesso di chiuderla, li vive sulla propria pelle.

Nonostante ciò, dal comune di Sant’Antioco ci giungono notizie preoccupanti che minano la serenità di tante famiglie, sembra che i pagamenti legge 162 potrebbero subire un forte ritardo, pur essendo i fondi trasferiti da tempo nelle casse comunali.

Facciamo un appello, poco Emotional ma non meno sentito, a tutte le forze politiche, in primis agli attuali amministratori, affinché questa questione contingente sia risolta nel più breve tempo possibile e invitiamo tutti a vigilare ed attivarsi perché questa condizione insostenibile non debba più ripresentarsi in futuro.

La Nostra vita e quella delle persone che usufruiscono della nostra opera è una vita in tempo reale, non in differita come i pagamenti che si prospettano.

Confidiamo che ognuno faccia il proprio dovere nel rispettivo ruolo che ricopre.