20 April, 2024
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Sono stati attivati i nuovi sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a Bau Pressiu e San Giovanni Suergiu.

Un risparmio di quasi 3 milioni e mezzo di chilowattora all’anno, l’equivalente di 627 tonnellate di emissioni di anidride carbonica eliminate, grazie all’installazione di 23 impianti fotovoltaici e due pale eoliche nei principali potabilizzatori e depuratori della Sardegna. Grazie a un finanziamento europeo Por Fesr 2014-2020, Abbanoa sta puntando sulle energie rinnovabili per far fronte ai notevoli consumi di energia elettrica degli impianti di trattamento delle acque e dei reflui. Lo fa con un ambizioso piano di installazione di sistemi che sfruttano il sole e il vento: fonti di energia pulite ed inesauribili che nella nostra Isola di certo non mancano. Nei giorni scorsi sono stati attivati sia l’impianto fotovoltaico del potabilizzatore di Bau Pressiu, che produce l’acqua potabile distribuita nei centri serviti dall’acquedotto Sulcis, sia l’impianto eolico installato nel depuratore consortile di San Giovanni Suergiu che tratta i reflui fognari anche della città di Carbonia. Il primo impianto, sfruttando il sole, è in grado di generare una produzione di energia elettrica pari a quasi 180mila chilowatt all’anno. La pala eolica di San Giovanni Suergiu, invece, arriva a oltre 81 mila chilowatt all’anno. “Stiamo portando avanti una fase di sviluppo decisa”, spiega il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, “verso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il sistema produttivo di potabilizzazione e depurazione che ha altissimi costi industriali legati proprio ai consumi energetici. All’interno di Abbanoa è in atto un processo continuo di trasformazione e innovazione che si sta concretizzando anche con una fase di sviluppo logistico e tecnologico, garantendo una forte localizzazione periferica e investimenti in tutti i centri dell’Isola”. I numeri. Complessivamente, l’attivazione degli impianti fotovoltaici ed eolici previsti nei 25 siti della Sardegna consentirà un abbattimento dell’emissione di anidride carbonica pari a 627 tonnellate all’anno. Dal punto di vista economico il risparmio sarà di circa mezzo milione di euro.

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