29 March, 2024
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La Sardegna nel 2021, per qualche giorno, potrebbe essere il centro della diplomazia dei Paesi del Mediterraneo. L’ipotesi di ospitare nella nostra isola l’Assemblea parlamentare del Mediterraneo è stato uno degli argomenti dell’incontro tra il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e l’ambasciatore Sergio Piazzi, segretario generale dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo.

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha ringraziato l’ambasciatore per la grande attenzione che l’organismo internazionale ha nei confronti della Sardegna.

«La nostra isola – ha detto il presidente Michele Pais – anche per la sua posizione geografica può  essere il crocevia di scambi e di flussi tra i 34 stati membri della vostra Assemblea. Siamo orgogliosi che abbiate pensato proprio alla nostra terra come sede  nel 2021 della principale conferenza parlamentare della regione Euro Mediterranea.»

L’ambasciatore Sergio Piazzi ha illustrato l’attività dell’Assemblea il cui obiettivo principale è la cooperazione politica, economica e sociale tra i suoi stati membri quale base per trovare soluzioni comuni e per garantire pace e prosperità durature per tutti i popoli del Mediterraneo.

«L’incontro di oggi – ha concluso il presidente Michele Pais – è solo il primo passo di una collaborazione costante e continua che legherà l’Assemblea del popolo sardo e quella dei paesi del Mediterraneo. La Sardegna crede fermamente nella pace, nella collaborazione tra i popoli e nella fratellanza. Solo uniti si possono creare le basi per un futuro più sereno e per conseguire quelle condizioni di benessere economico e spirituale che sono il  presupposto di una società dove i popoli convivono in uno spirito di reciproca collaborazione.»

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La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc), ha approvato all’unanimità l’emendamento della Giunta che stanzia 5 milioni di euro annui aggiuntivi a favore delle associazioni onlus e le cooperative sociali convenzionate con il Servizio emergenza-urgenza del 118. I fondi saranno garantiti in modo strutturale da quest’anno dopo che Disegno di legge 36 (Seconda variazione di bilancio. Disposizioni in materia sanitaria) otterrà il via libera dal Consiglio regionale.

Nel disegno di legge 36 era stato eliminato il comma che prevedeva 5 milioni una tantum, approvato nella scorsa legislatura, da erogare alle associazioni e cooperative sociali soltanto in caso di risparmi dell’Ats. Nella seduta della scorsa settimana gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, e del Bilancio, Giuseppe Fasolino, avevano spiegato che l’eliminazione era stata necessaria per evitare problemi dal punto di vista normativo e avevano comunque garantito la volontà di trovare le risorse, ma per renderle strutturali e consentire alle associazioni e alle cooperative di programmare spese, investimenti e assunzioni. Oggi gli esponenti dell’Esecutivo hanno presentato l’emendamento che ha l’obiettivo di rendere organico l’incremento annuale dei 5 milioni di euro riconosciuto proprio alle associazioni e cooperative sociali convenzionate con l’Areus.

La Commissione ha approvato all’unanimità anche l’emendamento presentato da Stefano Schirru (Psd’Az), che prevede lo stanziamento di un milione di euro per contribuire ai costi delle prestazioni sanitarie nelle terme della Sardegna. Via libera anche all’emendamento, prima firmataria la consigliera della Lega, Annalisa Manca, che aumenta a 1,3 milioni lo stanziamento previsto per «il reclutamento di professori di ruolo dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di Sassari e Cagliari». Il testo prevede un incremento di 300mila euro a favore dell’Università di Sassari, in quanto ha attivato nuovi corsi di laurea. L’emendamento, sottoscritto anche dal presidente Domenico Gallus, ha ottenuto il via libera del parlamentino con il solo voto contrario del consigliere Francesco Agus (capogruppo Progressisti) e l’astensione della consigliera del M5S, Carla Cuccu, che hanno chiesto di poter sentire i Rettori delle Facoltà prima di esprimersi sul testo. La Commissione si riunirà nuovamente per il via libera definitivo al disegno di legge 36, dopo il parere finanziario della Terza commissione, che si è riunita questo pomeriggio.

Nella variazione di bilancio è prevista, inoltre, la copertura finanziaria per la medicina generale, l’emergenza sanitaria territoriale, la pediatria di libera scelta, ma anche per l’assistenza integrativa extra-Lea a favore dei pazienti affetti da patologie irreversibili, per l’abbattimento delle liste d’attesa con l’incremento della specialistica ambulatoriale, oltre a un finanziamento per la guardia medica temporanea dell’Isola dell’Asinara, garantita dall’Ordine di Malta finora gratuitamente.

La Commissione è stata convocata per domani mattina alle 9,30 per l’approvazione definitiva del disegno di Legge 36 (Seconda Variazione di Bilancio. Disposizioni in materia sanitaria).

 

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Oggi un solo incendio ha richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

Un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Anela è intervenuto nelle campagne di Osilo, in località Funtanedda: le fiamme hanno interessato il cantiere forestale di Osilo e ha bruciato  2500 mq di macchia mediterranea. Sul posto ha coordinato le operazioni di spegnimento il Dos (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Ploaghe, inoltre sono intervenute 2 squadre ente foreste, i volontari di Osilo, 2 barracelli ed i vigili del fuoco.

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La Regione riaccende il faro sulle strade nel tentativo di far comprendere il dramma delle infrastrutture viarie sarde. Da una parte l’elenco delle arterie ritenute strategiche ma bloccate, così come definite nel dossier delle opere viarie da commissariare che porta la firma della Regione, dall’altra il prospetto economico dei finanziamenti per le opere viarie di cui Anas è soggetto attuatore, 3 miliardi di euro in totale, di cui buona parte a rischio se non verranno appaltati i lavori. È stato programmato per domani mattina a Cagliari, nella sede dell’Assessorato dei Lavori pubblici, l’incontro tra l’assessore Roberto Frongia e l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, alla presenza del direttore generale dell’Assessorato, Piero Dau, e del direttore della progettazione e realizzazione dei lavori Anas, Dino Vurro.

«I notevoli ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, gran parte delle quali in capo ad Anas, non fanno che aggravare il deficit strutturale del territorio regionale esponendo la Sardegna al rischio di perdita dei finanziamenti – commenta l’assessore Roberto Frongia -. È del tutto evidente, quindi, che si debba operare con la massima celerità per accelerare i cantieri e sbloccare quelli fermi, motivo per cui abbiamo chiesto il Commissariamento.»

E rispetto alla notizia di riapertura del cantiere sulla Sassari-Olbia (secondo lotto), Roberto Frongia spiega: «Non possiamo che accogliere con favore ogni buona notizia ma questa non sposta di una virgola il dramma delle infrastrutture stradali che ci riguarda. Oltre al sacrosanto completamento dei lavori sulla Sassari-Olbia – aggiunge Roberto Frongia – nell’incontro di domani ricorderò ad Anas quanto sia importante per la Sardegna la messa in sicurezza della 131, il completamento della 291 Sassari-Alghero, e come questa regione sia ancora in attesa di risposte sulla 125 “Orientale Sarda”, sulla nuova 125/133 bis, sulla circonvallazione di Olbia, sulla 127 “Settentrionale Sarda”, sulla 195 “Sulcitana” Cagliari-Pula, sulla 130 e sulla 554. Si tratta di opere che insistono sulla viabilità principale dell’Isola coinvolgendo gli assi portanti degli spostamenti interni e condizionando i collegamenti con le porte di accesso all’Isola (aeroporti e porti). Opere fondamentali – conclude Roberto Frongia – non a caso inserite nella richiesta di commissariamento, per le quali ancora tutto tace».

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E’ durissimo il giudizio di Articolo UNO sul progetto di riforma sanitaria presentato qualche giorno fa dalla Giunta regionale.

«Sulla riforma sanitaria il governo regionale dà i numeri: cinque ASL, tre sub commissari, e via discorrendo. Il caldo di agosto evidentemente fa male e alla maggioranza di centrodestra, le idee si confondono in modo drammatico – attacca Bruno Palmas, responsabile regionale del Dipartimento Sanità di Articolo UNO -. Nonostante tutti i proclami elettorali sono passati sette mesi e l’unico parto di questa Giunta è stato il Commissario dell’ATS, dopo aver tentato di imporre un nome della galassia leghista. Noi abbiamo più volte ribadito che la Riforma Sanitaria di Luigi Arru fosse da cambiare, ma questo Assessore non sa da dove cominciare e propone assetti campati in aria.»

Bruno Palmas critica anche la proposta di Domenico Gallus, presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale di nominare (oltre le 5 ASL previste) i subcommissari per accontentare i territori residui: «Ridicola e offensiva. Evidentemente Gallus pensa davvero che esistano territori e cittadini di seria A e di serie B. Noi pensiamo che siano tutti di serie A, e ci dovranno essere quindi tutte le ASL che servono. Quanto alle proposte sulla riduzione delle liste d’attesa noi pensiamo che si debba fare in modo molto diverso, agendo in modo forte sulla qualità delle prestazioni offerte e sulle adeguatezze della richiesta di tali prestazioni. Siamo convinti che occorra investire in modo forte sulla medicina di famiglia e sulla medicina specialistica ambulatoriale pubblica, innovando le strutture e aumentando e migliorando la disponibilità dei servizi, anche e soprattutto portandoli dove servono sul territorio e dove sono oggi fortemente carenti. Ma ci sembra che – conclude Bruno Palmas – questa Giunta Regionale guardi di più verso il privato convenzionato, al quale destinare maggiori risorse da spolpare. Mater Olbia docet».

Articolo UNO convocherà, quindi, per i primi giorni del mese di ottobre un incontro pubblico con associazioni dei malati, cittadini, sindacati e associazioni di categoria per discutere ed approfondire lo stato della sanità pubblica del Sistema Sanitario Regionale.

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Il Sulcis, ancora una volta vittima delle scelte sciagurate di una Politica distante dalle responsabilità verso la comunità, verso l’economia ed il lavoro. 

Un Territorio devastato dall’indifferenza istituzionale, che prosegue a farsi scudo con le contrapposizioni tra Comitati e lavoratori.

Le diversità di opinioni, i contrasti, anche accesi, fra le popolazioni, esistono da sempre, sono esistiti per il comparto industriale di Portovesme, per le miniere, sono aspri nel sociale, per la sanità pubblica e privata, ma hanno tutti un comune denominatore. Chi li infiamma, sono le nostre Istituzioni, le vere responsabili dell’incuranza economica più assurda.

Anche sulla RWM, le scelte verso una stabilità economica territoriale, non possono essere addebitate ai lavoratori o ai comitati di turno, devono essere le Istituzioni a qualsiasi livello a guidare i processi economici, garantire stabilità sociale, ad assumersi le responsabilità per cui sono chiamate ad esercitare.

Il lavoro, lo sviluppo territoriale è compromesso in tutti i comparti, non se ne salva uno, aggiungendo questo disastro, l’assenza politica per ridare una giusta prospettiva al territorio, ai disoccupati e a tutti coloro che attendono una ricollocazione fra le vertenze dai tempi infiniti, sempre ad opera di chi deve decidere e non decide mai.

Adesso su questa nuova catastrofe sociale della RWM, ci auguriamo che si assumano forti posizioni decisioni per evitare l’ennesimo disastro, auspicando che, chi ha precise responsabilità non si limiti curiosare fra i social, per poi, a seconda di chi mostra più assenso o dissenso, prendere posizione.

La Regione Sardegna faccia comprendere come intende gestire questo massacro economico e sociale, dimostri di avere autorevolezza nei confronti di un Governo Nazionale e, soprattutto, dimostri un’azione politica seria per definire partite aperte evitando di incancrenirne altre.

LO DIMOSTRI A TUTTI, A TUTTE LE FORZE SOCIALI, perché il giochetto di dialogare con i soliti noti, evitando il confronto ed il coinvolgimento di tutti, è semplicemente assurdo oltre che banale.

Sulla RWM, serve decisione, quella che è mancata anche tra alcune forze sociali del livello Nazionale, perché altrimenti non saremmo arrivati a questo punto. 160 posti di lavoro sono un’infinità, il destino di queste famiglie, soprattutto se sciagurato, non può essere scelto con pressapochismo e superficialità.

La CISAL non ha nessuna intenzione di registrare una nuova tragedia economica, insiste ed invita le Competenze Politiche Regionali a considerare un adeguato coinvolgimento ai tavoli di discussione.

Fabio Enne

Coordinatore regionale

CISAL Sardegna

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«Inviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, che siamo sicuri saprà mettere a frutto il grande lavoro portato avanti in sede di Parlamento Europeo e nella Corte dei Conti dell’UE, puntando con decisione sull’innovazione e sulla ricerca, con il fine ultimo di sostenere le imprese agricole, favorire il ricambio generazionale e contribuire in maniera decisa alla difesa del reddito degli agricoltori dell’Unione Europea; è a lui, infatti, che spetterà il delicato compito di gestire la riforma della PAC e la partita delle ricadute agroalimentari della Brexit.»

Così il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo che la Presidente eletta della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha reso noto l’elenco dei componenti della nuova squadra designata a guidare l’esecutivo comunitario, che dovrà ora ottenere la fiducia del Parlamento Europeo, prima di essere formalmente nominata dal Consiglio UE.

«Siamo inoltre certi che Janusz Wojciechowski sarà egregiamente coadiuvato nel suo lavoro dal nuovo Commissario europeo al Commercio Phil Hogan, che porterà con sé la grande esperienza maturata nella passata legislatura, durante la quale si è occupato del portafoglio agricolo, approfondendo, fra l’altro, numerosi dossier riguardanti i trattati commerciali internazionali», aggiunge il presidente della Copagri.

«Vogliamo inviare un particolare augurio al nuovo Commissario europeo agli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni, la cui nomina rappresenta senza dubbio un motivo di grande vanto per il nostro Paese, che si trova per la prima volta nella sua storia a gestire il portafoglio economico», conclude Franco Verrascina.

 

 

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Un Rally imperdibile in una cornice straordinaria. E’ il Rally Terra Sarda-Rally della Gallura in programma dal 4 al 6 ottobre, organizzato dalla Scuderia Porto Cervo Racing Team.

L’edizione numero otto della gara, valida come prova di Coppa Rally di Zona ACI Sport e Sardegna Rally Cup, prevede due giorni di gara (partenza sabato 5 ottobre da Tempio Pausania e arrivo domenica 6 ottobre ad Arzachena), nove prove speciali (su asfalto), 82 chilometri cronometrati, oltre 400 chilometri complessivi e il coinvolgimento di ben quindici Comuni.

C’è tempo sino al 27 settembre per iscriversi, ma sono già numerosi gli equipaggi (anche stranieri) che hanno confermato la loro presenza in uno dei Rally considerato tra i più belli per i percorsi, lo scenario, l’ospitalità e la sicurezza curata nei minimi dettagli dalla Porto Cervo Racing.

Sono tante le iniziative collaterali messe in campo dalla Porto Cervo Racing, tra queste, le campagne sulla sicurezza stradale e di sensibilizzazione sul riciclo della plastica, le visite guidate per la promozione del territorio, il Villaggio Rally, struttura interamente dedicata ai concorrenti e agli appassionati di motori e la valorizzazione dei prodotti locali in appositi stand, grazie alla partnership con “Casa Sardegna Mirtò in Festival”. Tra gli eventi in programma, al termine della prima giornata di gara (sabato 5 ottobre) ad Arzachena si potranno ammirare i fuochi d’artificio, un ulteriore spettacolo offerto ai partecipanti e al pubblico.

La Porto Cervo Racing, che quest’anno festeggia i primi vent’anni di attività, negli ultimi nove anni ha organizzato e co-organizzato ben 18 Rally, oltre ai corsi di guida sicura, per co-piloti, ufficiali di gara, convegni sulla sicurezza stradale, il corso di sensibilizzazione teorico e pratico di Minikart dedicato ai giovanissimi e la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale “Io per la strada? Sicuro!”, istituita nel 2002. Con la finalità di creare un legame sempre più stretto con i suoi Soci, il Team ha inaugurato ad Arzachena (via San Pietro 33) la nuova sede dell’associazione, un luogo di incontro in cui organizzare e curare nei minimi dettagli, con la passione ed i valori che da vent’anni guidano la Porto Cervo Racing, le numerose attività della Scuderia, compresa questa edizione del Rally Terra Sarda in programma il primo weekend di ottobre.

Intanto, sabato 14 settembre, alle 10.30, a Porto Cervo presso la Promenade du Port (via Aga Khan 1), gli organizzatori della Porto Cervo Racing sveleranno tutte le novità della gara.

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La terza edizione dell’Alfa Romeo Stelvio Cup ha accompagnato più di 150 appassionati sino Monza, per seguire da vicino il 90° GP d’Italia, passando lungo un percorso che ha toccato il Fiat Chalet di Madonna di Campiglio (TN) e Milano. Scenari suggestivi e strade su cui esprimere tutta la sicurezza e potenza di Stelvio, il primo SUV Alfa Romeo 100% Italiano, massima espressione de “La meccanica delle emozioni” e dell’essenza sportiva insita nel “DNA Alfa Romeo”.

La carovana di circa 80 unità ha percorso 650 km per poi assistere al Gran Premio d’Italia. Un viaggio entusiasmante, durante il quale la passione e le avventure di tutti gli alfisti presenti sono state condivise e ascoltate: storie di persone da generazioni legate al marchio, e di quelle che da poco se ne sono innamorate.

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Un nuovo appuntamento è in programma nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive” mercoledì 18 settembre, presso la Biblioteca comunale di Carbonia, in viale Arsia, alle ore 18,00, con la presentazione del libro “ANTICA SARDEGNA UNA STORIA DIVERSA” di Giuseppe Maggiolo (noto Pino).

Giuseppe Maggiolo, originario di Santadi, è appassionato da sempre di storia antica. Le sue ricerche lo hanno indirizzato verso conclusioni inedite sul ruolo degli antichi Sardi in epoca preistorica.

Il libro è una storia della Sardegna Antica frutto di ricerche decennali che hanno portato l’Autore a conclusioni originali, che vorrebbero fornire al lettore spunti di riflessione e di analisi autonoma. Una ricerca sulla storia della Sardegna precedente l’anno 1000 a.C. che presuppone esclusivamente ipotesi  ma non verità assolute, essendo un periodo privo di fonti letterarie arcaiche.