28 March, 2024
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Il presidente Daniela Marras ha convocato la prossima seduta del Consiglio comunale di Carbonia per venerdì 8 novembre, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Saranno discussi i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Approvazione modifiche al regolamento del Consiglio comunale.

E’ la prima riunione dopo il passaggio della consigliera Eleonora Cera dal gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle al gruppo Misto.

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Franco Marras, presidente regionale delle Acli.

Lunedì 4 novembre, alle 10.00, nella sede regionale delle Acli Sardegna, in via Roma 173, a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione della XXX edizione del “Premio di Poesia sarda Acli”.

Interverranno il presidente regionale delle Acli, Franco Marras, ed il segretario del Premio, Daniela Masia, che presenteranno il programma e la commissione tecnica, e quindi illustreranno i dettagli dell’iniziativa.

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A Cagliari e provincia le pensioni del mese di novembre saranno in pagamento anche durante il ponte di Ognissanti, a partire da sabato 2.

Tutti i titolari di un conto BancoPosta oppure di un libretto di risparmio postale e in possesso della carta Postamat oppure della carta libretto, hanno comunque la possibilità di prelevare il contante in disponibilità sul proprio conto Bancoposta o sul proprio libretto di risparmio anche venerdì 1 e domenica 3 novembre, utilizzando uno dei 99 ATM Postamat disponibili in tutta la provincia, fino a 600 euro al giorno.

L’Azienda ricorda inoltre che i 91mila pensionati che hanno accreditato il rateo sul libretto di risparmio oppure sul conto corrente BancoPosta potranno usufruire di una polizza assicurativa gratuita che consente un risarcimento fino a € 700 sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli Atm Postamat o bancari.

A Cagliari, dal lunedì al venerdì, uffici postali aperti con orario continuato 8.20-19.05 in piazza del Carmine, via Stamira, viale Trieste, via Tola, via Logudoro, via Monte Santo, via San Benedetto, via Simeto e Pirri.

 

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Dopo il sold-out di Herbie Hancock, le lezioni concerto di Bietti, la grande classe di Franco D’Andrea e l’emozionante solo di contrabbasso di Adam Ben Ezra, prosegue a ritmo serrato il programma della terza giornata dell’European Jazz Expo. Grande attesa per il quartetto di Eli De Gibri, sassofonista e compositore israeliano già al fianco di Hancock, riconosciuto come band leader di livello internazionale grazie al suo inesauribile talento artistico. A fianco dei musicisti più talentuosi del mondo, non poteva mancare il nostro Gavino Murgia, protagonista di Africa Sky in trio con Hamid Drake e Majid Bekkas. Alle 22.30, infine, Federico Nathan virtuoso del violino di origine uruguayana, più volte tra i solisti di spicco di Snarky Puppy, alla testa di un quintetto che promette scintille. Alla fine dei concerti, nel Fuaié del teatro spazio a RadioX Corner.

Ma ecco nel dettaglio il programma di venerdì 1 novembre

Tra scrittura e improvvisazione

1 e 2 novembre

Sala M2, ore 11.00

Luca Caponi – percussioni

Pasquale Laino – sax soprano

Alessandro Gwis – piano

Considerato tra i migliori divulgatori musicali italiani (ma è anche compositore, pianista e musicologo, collaboratore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e voce radiofonica notissima), Bietti, in occasione dell’EJE sarà il protagonista di un ciclo di lezioni dal titolo “Tra scrittura e improvvisazione”, in scena negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, dove assieme ai suoi compagni di viaggio Luca Caponi (percussioni), Pasquale Laino (sax soprano) e Alessandro Gwis (piano) racconterà i lati più nascosti della musica. Per esempio? Integrazione, alchimia, spiritualità.

Il Jazz con gli occhi di un bambino

Sala M3, ore 12.00

Progetto di Contattosonoro e S’Ardmusic

Quarta edizione dell’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi, un progetto ideato e condotto dalla musicoterapeuta di Contattosonoro Francesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ardmusic e collaborazione con Jazz in Sardegna. Un appuntamento che vedrà come protagonisti i genitori e bimbi della classe 12/24 mesi, provenienti dalla Scuola Civica di Musica di San Sperate (diretta da Francesco Pilia) e che viene aperta l’esperienza anche ad un gruppo esterno alla scuola della fascia d’età 24/28 mesi, che si è preparata all’esperienza partecipando al Jazzy Bimbi Lab, organizzato a ridosso del Festival Jazz in Sardegna 2019. Un dialogo sonoro-musicale che vuole avere l’ambizione di un incontro e di uno scambio profondo, tra un musicista jazz e un gruppo di piccoli improvvisatori coi loro genitori, che arricchisca entrambe le parti e, soprattutto, consolidi la motivazione principale: la musica non solo come un percorso di acquisizione di competenze, ma come fondamentale esperienza di vita.

Growin’Jazz, i nuovi talenti del Jazz italiano

Giardini Exma, Radio Social Club, ore 13.00

Vittorio Esposito – pianoforte

Simone Faedda – Chitarra

Gabriel Marciano – Sax alto

Cesare Mecca – Tromba

Matteo Piras – contrabbasso

Gianrico Manca – batteria e direzione artistica

Il progetto di Growin’Jazz si inserisce a largo raggio nel solco dell’esperienza ormai quarantennale di Jazz in Sardegna. La ricerca continua di nuove forze, idee e talenti si manifesta con una rassegna all’interno del cartellone di EJE2019. I protagonisti, tutti giovanissimi talenti e certamente futuri protagonisti della scena musicale italiana, sono stati selezionati da Gianrico Manca, uno dei più prolifici artisti del panorama musicale isolano e nazionale. I concerti si terranno in diverse soluzioni durante i due jazzbrunch previsti al RadioX SocialClub per poi aprire i concerti sul palco del teatro Massimo la sera di sabato 2 novembre.

AFRICA SKY 

1 novembre

Sala M3 ore 19.30

Gavino Murgia – sax

Majid Bekkas – batteria

Hamid Drake – gnawa

Momenti di magia. Aspetti fortunati di umanità. Set di musica nel cuore del tempo. L’originale formazione artistica di Gavino Murgia con Majid Bekkas e Hamid Drake è un tuffo nel cuore dell’Africa più autentica, nell’Africa Sky appunto, con le sue suggestioni, i suoi colori, le sue malie. Un progetto in trio, capitanato dal sassofonista nuorese, capace di riflettere le innumerevoli esperienze musicali vissute dai tre artisti a ogni latitudine del mondo. E che offre radici e aperture, tradizione e modernità.

Majid Bekkas è un musicista marocchino polistrumentista, compositore, insegnante di canto, oud, e chitarra classica, co-direttore artistico del festival Jazz au Chellah di Rabat; Hamid Drake è senza tema di smentita, tra i più forti batteristi viventi dell’ambito del jazz, improvvisato e cross over, immerso fin da adolescente nell’ascolto R&B e funk della sua Chicago, così come di tutto il Motown, Stax e Atco; Gavino Murgia, infine, non ha quasi bisogno di presentazioni: l’Isola con le sue profonde radici sonore è costantemente presente nel suo percorso artistico e questa immersione nel mondo del jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali non smette di compiere innumerevoli esperienze musicali.

Il concerto in scena venerdì, 1 novembre, è un pulsare ritmico dai cuori allineati, una spirale in musica tra visioni ancestrali e sintesi moderne, un cortocircuito di emozioni che si parlano e si raccontano al pubblico in modo onesto, sincero, appassionato. Africa Sky, un meltin’ pot di strumenti e musica sarda, araba, gnawa, jazz. Un viaggio meraviglioso all’origine dei suoni.

Eli Degibri

Sala grande ore 21.00

Eli Degibri – sax

Tom Oren – piano

Tamir Shmerling – bass

Eviatar Slivnik – batteria

Sassofonista di grande talento e compositore di razza, Eli Degibri è uno dei grandi ospiti del nostro festival. Nato a Tel Aviv nel 1978, inizi degli anni Novanta, non ancora ventenne, si è imposto all’attenzione della critica internazionale ottenendo  numerosi riconoscimenti (“Premio Primo Ministro israeliano per la composizione jazz”, “Premio Landau per performance jazz”).

Alla fine degli anni Novanta anche un mito come Herbie Hancock lo ha chiamato a far parte del suo sestetto (1999-2002), consacrandolo definitivamente con queste parole: «Un compositore, arrangiatore e performer di grande talento… uno che è pura musica e che percorre sentieri inesplorati, un artista che ha il potenziale giusto per essere una forza formidabile nell’evoluzione del jazz».

Ma non è tutto: dal 2002 al 2011, Degibri entra in un’altra leggendaria formazione capeggiata dal grande batterista Al Foster.

Apprezzato per le sue esibizioni carismatiche, il sassofonista israeliano negli ultimi dieci anni ha conquistato definitivamente il pubblico che oggi lo segue fedelmente in occasione dei suoi concerti.

Secondo Bill Milkowski (JazzTimes), “Degibri è un improvvisatore eccezionalmente melodico con un tono tenore profondo e audace” mentre per Karl Stark (The Philadelphia Inquirer) è “un personaggio potente e affascinante che provoca brividi impressionanti, sia come musicista che come compositore”. Nell’ottobre dello scorso anno ha pubblicato “Soul Station”, un nuovo album realizzato come omaggio al leggendario sassofonista e suo grande ispiratore Hank Mobley.

Impegnato nella lunga tradizione di tutoraggio nel mondo del jazz (nel 2012 è stato invitato alla Giornata internazionale del jazz dell’UNESCO voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York), oggi è concentrato quasi esclusivamente sul lavoro con la sua band, richiestissima e applaudita nei più prestigiosi festival di tutto il mondo.

Federico Nathan Project

Sala grande ore 22.30

Baptiste Bailly – pianoforte

France Diego Pinera – batteria

Federico Nathan è uno dei più grandi violinisti uruguaiani del nostro tempo, e il suo linguaggio è un viaggio attraverso universi sonori diversi, in grado di cancellare la barriera tra classica e popolare, creando al tempo stesso un tipo di musica libera dai pregiudizi e profondamente fantasiosa. Nato a Montevideo, nel 1986, Federico Nathan ha iniziato a studiare il violino all’età di 8 anni, e da allora si esibisce come solista in ensemble e orchestre in tutto il mondo. Nella tavolozza della sua musica, Federico Nathan aggiunge colori, melodie e ritmi come un esperto pittore: elementi di rock, jazz, di classica ma anche di musica uruguaiana convergono nella sua spartitura, mentre bilancia con grande maestria arrangiamenti pianificati con altri assolutamente improvvisati. Oggi Federico Nathan è il secondo violino della olandese Metropole Orchestra – due volte vincitrice del Grammy – con cui si è esibito insieme ad artisti del calibro di Joshua Redman, Snarky Puppy, Gregory Porter, Esperanza Spalding, Quincy Jones e Gonzalo Rubalcaba. Inoltre, insegna tecnica di violino alla Berklee School di Valencia. Da autentico musicista versatile, partecipa a progetti diversissimi tra loro, attento a portare avanti il proprio progetto, punto d’incontro della sua fervida curiosità creativa. Ed è proprio con questo suo nuovo lavoro che Federico Nathan si esibirà il 1 novembre sul palcoscenico del teatro Massimo, assieme ai suoi compagni di viaggio Baptiste Bailly al pianoforte, e France Diego Pinera alla batteria.

              

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Sabato 2 novembre, con inizio alle ore 10.30, presso il Sacrario Militare del cimitero di San Michele in Cagliari, avrà luogo la cerimonia di commemorazione dei caduti di tutte le guerre.

La cerimonia militare commemorativa, organizzata dal Comando Legione Carabinieri Sardegna, con la stretta collaborazione dei Comandi delle altre Forze Armate si svolgerà alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Truglio, delle figure di vertice regionale delle altre Forze Armate, delle autorità civili, ecclesiastiche e consolari della Sardegna nonché delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

La solenne funzione religiosa, officiata dall’arcivescovo di Cagliari, S.E. monsignor Arrigo Miglio, prevede la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei 1.041 caduti – di cui 50 ignoti – che riposano presso il Sacrario Militare.

Una Compagnia Interforze renderà gli Onori in armi, sulle note dell’Inno del Piave che verrà eseguito dalla Banda Musicale della Brigata “Sassari”.

Dopo la solenne funzione religiosa, le commemorazioni proseguiranno nei vicini Campi Inglese e Tedesco, con la deposizione di due corone sui rispettivi “cippi”, in onore dei caduti.

Per tutta la giornata di martedì 2 novembre, verrà prestato un servizio d’Onore al Sacrario dai militari delle quattro Forze Armate.

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Domenica 3 novembre, alle 17.30, per gli abbonati del turno B alla rassegna Famiglie a teatro al Teatro delle Saline va in scena lo spettacolo “Storie del bosco” de “La botte e il cilindro”. Gli appassionati del turno A sono attesi domenica 10 novembre. Un percorso di successo – quello curato e condotto dal Teatro stabile di innovazione e ricerca Akròama – capace di trascinare gli spettatori e offrire spunti di qualità artistica. Storie raccontate con leggerezza e con la magia che da sempre La Botte e il Cilindro mette nei suoi lavori. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

La trama. Com’è bello, ogni mattina, guardare il bosco che si sveglia. Eh, si! Proprio così! I boschi si svegliano tutte le mattine esattamente come noi. E quando i raggi del sole penetrano attraverso i rami, si possono scorgere tutte le piccole creature che ci abitano. “Storie del Bosco” è uno spettacolo dedicato ai più piccoli, un viaggio divertente, ma anche affascinante e poetico, alla scoperta del bosco e dei suoi abitanti. Tante piccole storie che si dipanano attraverso il susseguirsi di notte e giorno e con il passare delle stagioni.

La messa in scena. Il punto di partenza sono state, appunto, le quattro stagioni che in questo lavoro sono dei veri e propri personaggi che si avvicendano all’interno dello spettacolo con il loro bagaglio di colori, di suoni e di spunti narrativi. Il personaggio chiave della vicenda è un riccio che attraversando il bosco e le stagioni vive dei cambiamenti, delle esperienze, narrate attraverso i testi ma anche attraverso il linguaggio corporeo, l’apporto di musiche ed effetti sonori. La messa in scena segue il testo “originale” creando delle continue sorprese all’interno della narrazione. Cambi di scena, di luci, ingressi di nuovi personaggi sono studiati per tener viva l’attenzione dei più piccoli ed incuriosire il pubblico degli adulti in uno spettacolo che si presta a diversi livelli di lettura.

La botte e il cilindro. “Storie del bosco” di e con Consuelo Pittalis. Regia di Pier Paolo Conconi. Con Stefano Chessa, Luisella Conti e Marta Pala. Fonica e scenotecnica Michele Grandi. Disegno, luci Paolo Palitta. Costumi, maschere e pupazzi Luisella Conti e Nadia Imperio.

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La Copagri di Oristano ha organizzato una riunione sul caldissimo ed attualissimo problema del prezzo del latte di pecora in Sardegna, che oramai ha assunto una rilevanza nazionale. Per questo motivo, era in Sardegna, nei giorni scorsi, anche il ministro del MIPAAF, dr.ssa Teresa Bellanova, insieme all’assessore regionale Gabriella Murgia a presiedere il tavolo di filiera.

«Oggi tutti parlano di tutto, tante riunioni, tante idee, ma soluzioni concrete nessuno a oggi ne ha assunto. Eppure la nuova stagione è iniziata da oltre un mese (1 ottobre) – afferma Mario Putzolu, presidente della Copagri di Oristano, organizzazione che ha voluto questo importante convegno -. Lo scopo di questo incontro sarà quello di analizzare tutti gli aspetti della filiera, continua il presidente della Copagri Oristano, ma soprattutto quello di presentare pubblicamente la proposta della Copagri per la soluzione del problema sul prezzo del latte ovi-caprino. Copagri ha, infatti, una sua proposta che sarà illustrata durante il convegno, alla presenza di tutti gli attori della filiera e del mondo politico regionale. Saranno presenti i maggiori Industriali del formaggio, le maggiori Cooperative di trasformazione,  ìil vice presidente del Consorzio Pecorino romano, il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, numerosi consiglieri regionali,  il presidente del Centro Studi Agricoli, i vertici della Copagri regionale, concluderà Il Presidente Nazionale della Copagri, Franco Varrascina.»

Mario Putzolu.

 

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Oggi prende il via la rassegna di incontri remoti con l’Autore, con Marco Balzano, all’interno del Festival MEETropolitan35 presso la Sala Conferenze Lilliu della Biblioteca Metropolitana Emilio Lussu, a Cagliari, alle ore 18.30. L’ingresso è gratuito.

Si utilizzerà il mezzo del webinar per incontrare dal vivo l’autore coinvolto e per poter raggiungere tutti.

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«Per i ricci di mare il vero pericolo non sono certo i pescatori regolari ma quelli abusivi, che operano in maniera indiscriminata e spesso indisturbati. Ed è per questo che nel nuovo decreto abbiamo inserito divieti più rigidi e che, d’accordo con le forze dell’ordine, abbiamo previsto controlli straordinari.»

Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, alla vigilia dell’apertura della stagione dei ricci, al via domani primo novembre, che si chiuderà il 15 aprile prossimo.

«Nel mare sardo – evidenzia l’assessore dell’Agricoltura – c’è sofferenza di prodotto sia per i ricci sia per l’aragosta. Per ripopolare le risorse, però, non basterebbero pochi mesi ma servirebbero anni e una programmazione attenta accompagnata da concreti interventi di sostegno per i nostri pescatori. Perché ci troveremmo di fronte a un problema sociale, non solo economico, con centinaia di famiglie che vivono grazie a queste attività.»
«Ad occuparsi del ripopolamento – aggiunge Gabriella Murgia – potrebbero essere gli stessi operatori, seguiti dai nostri tecnici, con il coinvolgimento dei centri di ricerca marini con i quali abbiamo già avviato un monitoraggio scientifico.»

Per questa stagione, l’Assessorato ha stabilito nuovi limiti per il prelievo dei ricci. «Sono stati tutelati maggiormente i pescatori professionali – conclude Gabriella Murgia – cancellando le domeniche e i giorni festivi e lasciando solo il sabato per le attività dei pescatori sportivi, dietro ai quali troppe volte si nascondono gli abusivi, che mettono a rischio le risorse del nostro mare e devono essere puniti con sanzioni pesantissime».

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Andrea Martella, responsabile dell’Editoria nel secondo governo Conte, ha svolto oggi una audizione presso la VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, nella quale ha anticipato e illustrato le linee programmatiche del suo governo per il sostegno e il rilancio del settore editoriale.

L’audizione è stata ripresa e rilanciata sul canale youtube della Camera, al quale facciamo riferimento per un resoconto completo delle affermazioni del Sottosegretario.

Martella ha premesso che il Dipartimento editoria, da lui presieduto, avrà come sistema di lavoro il continuo confronto con gli altri ministeri, il parlamento e le associazioni rappresentative dell’intera filiera dell’editoria.

Con il preciso intento, ha promesso il sottosegretario, di ridare stabilità e certezze a tutto il settore, compreso quello che usufruisce della contribuzione diretta, nelle forme e nei metodi individuati dalla recente disposizione della Corte Costituzionale.

Molte le aree di intervento individuate da Andrea Martella: la valorizzazione della integrazione tra il cartaceo e il digitale per il fine supremo di una informazione libera e plurale; la formazione di nuove professionalità emergenti nel settore; il sostegno alla innovazione tecnologica e alla lettura in generale; la contribuzione alla domanda di informazione con contributi alle scuole e ai singoli per sottoscrivere abbonamenti ai giornali e riviste online e cartacee.

Un’attenzione particolare, ha promesso Andrea Martella, verrà dedicata all’intero comparto della distribuzione e vendita, per costruire un aspetto più equilibrato di tutta la filiera distributiva.

E’ necessario, ha sottolineato il sottosegretario, assicurare la copertura nazionale della distribuzione, eliminando gli squilibri territoriali e salvaguardando il patrimonio culturale e sociale veicolato dalle edicole, che dovranno informatizzarsi e diversificare le offerte dei servizi al pubblico.

Accanto a quest’ultima, Andrea Martella ha dichiarato indispensabile la distribuzione postale tramite Poste Italiane, bisognose anch’esse di supporti pubblici per svolgere il “servizio universale”, e gli editori – soprattutto piccoli – che di questo servizio si servono per diffondere i propri prodotti, tramite tariffe postali agevolate che, come ha ricordato l’audito, sono state considerate lecite da una Sentenza della Corte europea del 22/02/2019 e di conseguenza le compensazioni statali a Poste Italiane non configurabili come “aiuti di Stato”. Per tale motivo, Andrea Martella ha annunciato che la legge di bilancio 2020 conterrà una proroga delle agevolazioni postali dal primo gennaio 2020 e fino a tutta la vigenza del servizio universale.

Particolare attenzione, ha rimarcato il sottosegretario, verrà rivolta alle attuali criticità del lavoro giornalistico ed alle allarmante crescita delle querele bavaglio in tutto il mondo. Sarà compito del legislatore, ha concluso Andrea Martella, trovare un punto di equilibrio tra la tutela del diritto del singolo e la tutela del diritto/dovere della libertà di informazione.

Ma a minare le certezze del lavoro giornalistico, secondo il capo dell’editoria, è anche la sua bassa remunerazione e la precarietà nelle redazioni, con un uso spesso improprio dell’istituto delle co.co.co. nell’ambito del rapporto di lavoro e dei contratti collettivi del settore. A fronte di ciò, il sottosegretario ha annunciato la ricostituzione della commissione per l’equo compenso per il lavoro giornalistico autonomo. L’occhio del governo sarà rivolto alla tutela previdenziale e alla sostenibilità delle prestazioni dell’INPGI.

Un aspetto di competenza della Presidenza del Consiglio è anche la tutela del diritto d’autore e la vigilanza sulla SIAE. L’Italia deve recepire, entro il 1° giugno 2021, la nuova normativa europea sul copyright che prescrive la remunerazione dei contenuti digitali editoriali originali e la responsabilità degli over the top sui contenuti protetti pubblicati da parte degli utenti. Con l’introduzione della digital tax, ha informato Andrea Martella, una parte degli introiti – pari al 5% e per un massimo di 20 milioni di euro – sarà girata al Fondo per il Pluralismo dell’editoria, per sovvenzionare incentivi alla sottoscrizione di abbonamenti a quotidiani e periodici.

Martella ha concluso il suo intervento in Commissione rivelando il progetto più ambizioso del suo programma di governo: arrivare con il supporto di tutti ad una nuova, innovativa legge organica del sistema editoriale, la cui organizzazione è ferma al 1981, che metta al centro la persona.

Una riforma del settore che dia certezze e chiarezza di norme, che stipuli un patto culturale con il Paese, per la salvaguardia del bene comune.