29 March, 2024
HomeSpettacoloMusicaSecondo appuntamento per MEETropolitan35, domani, domenica 27 ottobre, dalle 10.30, al Teatro Massimo di Cagliari.

Secondo appuntamento per MEETropolitan35, domani, domenica 27 ottobre, dalle 10.30, al Teatro Massimo di Cagliari.

[bing_translator]

Secondo appuntamento per MEETropolitan35. Domani, domenica 27 ottobre, dalle 10.30, a essere protagonisti al Teatro Massimo di Cagliari, saranno Andrea Spiga ed Emilija Petronijevic.
Il nuovo format, ideato e creato dall’Associazione Prohairesis, ha l’obiettivo di promuovere la cultura passando attraverso la voce dei giovani, degli under 35, appunto, utilizzando linguaggi e tecnologie 4.0. E proprio il linguaggio dei giovani, la loro visione della vita, dei fatti che avvengono e del mondo del lavoro sono centrali nel principio di modellamento che regola le dinamiche sociali e dei gruppi, a cui la rassegna si ispira per suggerire buone prassi e nuovi modi di essere. MEETropolitan35 vedrà sul palco del Teatro Massimo fino al 18 dicembre, con appuntamenti perlopiù domenicali, i migliori under 35 che hanno detto o fatto qualcosa di eccezionale in Italia e nel resto del mondo

Dopo le performance di Catriona Patterson, per i temi connessi alla sostenibilità ambientale, e di Matteo Porru, per quelli legati alla letteratura, Andrea Spiga racconterà le difficoltà nel risorgere dopo la malattia che lo ha reso non vedente e parlerà della sua rinascita grazie alla musica e al baseball. L’incontro, fissato per le 10.30, è non casualmente, e con intelligente autoironia, intitolato “Chi lo dice che un cieco non vede una mazza”. Il secondo incontro, alle 11.30, ha come titolo “Quando chi parla è la migliore cantante lirica tra i fisici del mondo” e vedrà sotto i riflettori il fisico dei nanorisonatori Emilija Petronijevic. Serba, da tempo in Italia grazie a una mirabolante fuga che l’ha condotta nel nostro Paese, e non ancora cittadina italiana, insegna, a soli 27 anni, all’Università La Sapienza di Roma. Il suo hobby è diventato anche il suo secondo lavoro: è, infatti, una cantante lirica di tutto rispetto (ha studiato al Conservatorio Santa Cecilia di Roma). Così dice: “Dalla Serbia centrale, non belgradese, alla grande bellezza: parlerò dell’innamoramento di Roma e dell’Italia, della lotta per rendere questo amore ricambiato, delle strade che mi hanno portato a Roma, della necessità di unire la musica e la scienza e continuare a viverle in parallelo”.

Ieri sera, nella sal
Il Veliero Calasetta

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT