19 April, 2024
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Il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione che dichiara un’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo.

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In vista della COP25, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Madrid, il Parlamento ha approvato oggi una risoluzione che dichiara un’emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo. Il PE chiede alla Commissione di garantire che tutte le proposte legislative e di bilancio pertinenti siano pienamente in linea con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C.

In un’altra risoluzione separata, il Parlamento esorta l’UE a presentare alla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici una strategia per raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050. I deputati chiedono inoltre alla nuova Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di includere nel “Green Deal” europeo un obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.

Aumentare la riduzione delle emissioni globali per il trasporto aereo e marittimo

Le ambizioni attuali del trasporto aereo e marittimo non sono all’altezza delle riduzioni necessarie riduzioni delle emissioni. Tutti i paesi dovrebbero includere tali emissioni nei loro piani di contribuzione nazionale (NDC). Si chiede inoltre alla Commissione di proporre l’inclusione del settore marittimo nel Sistema UE di scambio delle quote di emissione (ETS).

Maggiore sostegno finanziario per la lotta ai cambiamenti climatici

Secondo il PE, I Paesi UE dovrebbero quantomeno raddoppiare i loro contributi al Fondo verde internazionale per il clima. Gli Stati membri sono i maggiori fornitori di finanziamenti pubblici per il clima e il bilancio dell’UE dovrebbe rispettare pienamente gli impegni internazionali. Inoltre, si sottolinea che gli impegni dei paesi sviluppati non raggiungono l’obiettivo collettivo di 100 miliardi di dollari all’anno a partire dal 2020.

Infine, si chiede con urgenza a tutti i Paesi UE di eliminare gradualmente tutte le sovvenzioni dirette e indirette per i combustibili fossili entro il 2020.

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