29 March, 2024
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«Ancora una volta i proclami lanciati in campagna elettorale si rivelano per quello che sono: promesse irrealizzabili. L’immobilismo della maggioranza sta colpendo uno dei settori fondamentali per la nostra Isola.»

Lo sostiene Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo Uno – Sardegna.

«La mobilità aerea, infatti, non riguarda solo il turismo ma anche gli spostamenti per lavoro, per problemi sanitari o anche, più semplicemente, per permettere agli emigrati di tornare nella propria terra – aggiunge Luca Pizzuto –. Ad oggi, come rimarcato dalla stessa Commissione Europea, la Sardegna non ha ancora prodotto alcun documento per la risoluzione del problema e come suo solito il Presidente Solinas sfugge dal dialogo con l’Aula. Questo non è accettabile. Sosteniamo, quindi, con forza, le azioni di protesta all’interno dei palazzi regionali da parte dei Consiglieri di opposizione – conclude il segretario regionale di Articolo Uno – Sardegna -. Basta promesse, passate ai fatti, se ci riuscite.»

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Si è conclusa la prima fase della terza edizione del “Premio Solinas Experimenta Serie” realizzato in collaborazione con RAI Fiction, che vede quest’anno tra gli otto finalisti, anche il progetto Se telefonando” degli autori isolani Luca Sotgiu e Pietro Martinetti.

Il concorso seleziona e sviluppa progetti innovativi di racconto seriale – destinati a un prioritario sfruttamento su RAI Play – per realizzarne il pilota di serie con un budget massimo di euro 120.000.

La giuria – composta da Isabella AguilarEmanuele CotumaccioSalvatore De MolaAlessandro FabbriLeonardo FerraraAnnamaria GranatelloMonica RamettaMonica Ricci – dopo aver esaminato i 74 progetti, presentati in forma anonima, ha selezionato una rosa di 8 progetti finalisti che accedono all’ultima fase del concorso e concorrono all’assegnazione di 3 borse di sviluppo di 2.000 euro ciascuna finanziate da RAI Fiction con un percorso di alta formazione e sviluppo a cura del Premio Solinas.

La notizia della prestigiosa selezione raggiunge i due autori Martinetti e Sotgiu nel Sulcis Iglesiente, dove sono attualmente impegnati per il corso di Sceneggiatura e Paesaggio sviluppato dalla Sardegna Film Commission insieme a Clapbox con il Comune di Carbonia alla Fabbrica del Cinema.

Se telefonando” arriva in Semi-finale al Premio Solinas, accedendo alla Seconda Fase del concorso in cui gli Autori finalisti presenteranno alla Giuria il progetto tramite Pitching.

Con loro sono stati selezionati anche i progetti:

COME LA NOTTE (tit. orig. COME LA NOTTE) di Mary Stella Grugiati ed Alessandro Bosi;

DI TERZA CATEGORIA (tit. orig. DI TERZA CATEGORIA) di Henry Albert;

IL MARCHESE DEL LUPO (tit. orig. MEZZO SANGUE) di Davide Mela;

LA BORDA (tit. orig. LA VOCE DELLA NEBBIA) di Nicolò Orlandini, Francesco Ferrazzi, Francesco Bitto ed Erica Gallesi;

NOLI ME TANGERE (tit. orig. RISE AND SHINE) di Francesca Castro;

POST PARTUM (tit. orig. BABY BLUES) di Chiara Zago;

SAMIR E BAO (tit. orig. LA PRIMA VOLTA) di Fabio Astone Marianna Brogi e Vittoria Scutifero;

La Giuria selezionerà a La Maddalena a Settembre i tre Vincitori delle Borse di Sviluppo e del Laboratorio di Alta Formazione e il Progetto di Riserva. Al termine del Percorso di Sviluppo, uno dei tre progetti vincitori delle Borse di Sviluppo sarà dichiarato vincitore del “Premio Solinas Experimenta Serie”.

A RAI Fiction, sponsor del Premio, sarà riservato un diritto di prima negoziazione e ultimo rifiuto sul progetto vincitore per l’acquisizione dei diritti del pilota e/o della serie, ai fini dell’eventuale realizzazione degli stessi.

Il Premio Solinas, storico premio dedicato al grande Franco Solinas, da 34 anni è il premio più prestigioso nel panorama nazionale e internazionale dedicato alla scrittura per il cinema e la televisione. Grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e alla partnership stretta con la Fondazione Sardegna Film Commission, il premio è ritornato ‘a casa’ nel 2018 ospitando sull’isola de La Maddalena oltre cento talents tra sceneggiatori, registi, produttori e broadcaster impegnati in un intenso e serratissimo laboratorio creativo e di strategie produttive e distributive.

Un’occasione unica per valorizzare storie, location e comunità isolane nonché per creare occasioni di incontro e confronto con gli autori e i produttori del territorio.

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Nuovo appuntamento per “Le domeniche alle 5” alla Biblioteca comunale di Sennori: il 2 febbraio, alle 17.00, protagonista della rassegna sarà lo scrittore e regista romano Francesco Trento, che presenterà il suo libro “Crazy for football”. Il volume, realizzato insieme a Volfango De Biasi (edito per Longanesi), racconta la storia dell’omonimo documentario vincitore del David di Donatello 2017.

“Crazy for football” è l’avventura di un gruppo di sportivi fuori dall’ordinario, selezionati per formare la Nazionale italiana dei pazienti psichiatrici, chiamata a giocare i campionati mondiali della “categoria” nel lontano Giappone.

E se è vero che il calcio fa impazzire milioni di tifosi in tutto il mondo, in questo caso forse è stato in grado di aiutare a rinsavire, a responsabilizzare, a rimettere in gioco persone troppo spesso collocate ai margini della società perché affette da disturbi come schizofrenia, psicosi e depressione.

Come di consueto, a fare da corollario all’iniziativa sarà la promozione del territorio. Nel corso della serata, dal titolo “In- Pasto In – Scena”, lo chef Antonio Murgia del ristorante “Il Girasole”, in omaggio ai contenuti del libro realizzerà uno speciale show-cooking dal vivo.

Antonio Murgia è un vero artista dei fornelli, lo scorso anno ha ricevuto un importante riconoscimento dall’Accademia italiana della cucina, ed è poi entrato a far parte del suo prestigioso circuito. A proporre le eccellenze vinicole stavolta sarà la cantina “Sorres”, con i suoi migliori bianchi e rossi, mentre l’azienda Zaffera proporrà le tisane e altri prodotti biologici a chilometro zero.

L’iniziativa è organizzata dall’Amministrazione comunale di Sennori in collaborazione con la Comes e l’Associazione Danza Estemporada, che accompagnerà tutta la kermesse sotto la direzione artistica di Livia Lepri. L’ingresso è gratuito.

Francesco Trento dialogherà con il giornalista Salvatore Taras per poi rispondere alle domande del pubblico. Oltre a “Crazy for football”, tra le sue opere sono da ricordare il libroVenti sigarette a Nassirya”, pubblicato per Einaudi Stile Libero nel 2005 con Aureliano Amadei, mentre il video omologo ha vinto la sezione Controcampo del 67° Festival di Venezia, aggiudicandosi i premi per miglior film e miglior attore.

Assieme a Franco Fracassi è stato autore e regista di “Zero – Inchiesta sull’11 settembre” presentato alla Festa del cinema di Roma del 2007 e proiettato al Parlamento Europeo. È stato visto da più di 40 milioni di spettatori in tutto il mondo. Trento ha scritto documentari anche insieme a Guido Chiesa (Stessa spiaggia stesso mare, 2006) e a Giulietto Chiesa.

Dottore di ricerca in storia dell’Italia, insegna sceneggiatura cinematografica a Officine Mattòli, allo Ied, all’Università di Roma la Sapienza e da alcuni anni dirige il corso di sceneggiatura di Filmaker’s Magazine.

Negli ultimi anni ha scritto sceneggiature per varie produzioni cinematografiche italiane e collaborato con quotidiani e riviste come GQ, Slowfood, D di Repubblica. Nei suoi trascorsi calcistici può vantare esperienze come allenatore nel settore giovanile della Lazio calcio a 5.

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«La nostra battaglia sindacale è una battaglia che riguarda tutti. La salute e le buone cure sono infatti un diritto primario di ogni persona e di ogni cittadino. Oggi siamo venuti qui in Prefettura, e per noi è un primissimo passo essere riusciti a mettere insieme almeno tutte le parti intorno a un tavolo, per discutere dei gravi problemi che riguardano il settore infermieristico in tutta l’isola. Con grande rammarico abbiamo notato la pesante assenza della parte politica, come quella del presidente della Regione Solinas e dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, al quale avevamo rivolto l’invito a presentarsi oggi al tavolo di conciliazione. Una assenza che riteniamo pesante e indicativa della scarsa attenzioneche si sta prestando alle rivendicazioni della categoria, e di conseguenza ai pazienti

A dirlo, a margine della tavola rotonda in Prefettura è il coordinatore regionale del NurSind, Fabrizio Anedda. Data, infatti, la proclamazione dello stato di agitazione – e la minaccia di sciopero da parte dei lavoratori rappresentati dal NurSind – il coordinamento regionale ha richiesto la convocazione di questo incontro, che era finalizzato all’espletamento della procedura di raffreddamento e conciliazione (legge n. 146/90).

«L’incontro di oggi non ha prodotto i risultati minimi sperati – ha detto Fausta Pileri, componente del direttivo nazionale NurSind e vicecoordinatore regionale – pertanto, come rappresentanti sindacali abbiamo intenzione di mobilitare tutto il personale infermieristico sanitario, con l’obiettivo di rendere edotti gli utenti sul progressivo declino del sistema sanitario regionale, fanalino di coda in Italia per quanto attiene i livelli essenziali di assistenza.
Oggi stesso ci riuniremo per prendere le decisioni sul prossimo futuro: non saremo complici di questo immobilismo politico e amministrativo, e se necessario scenderemo in piazza a manifestare per un diritto che è evidentemente collettivo.»

Lo stato di agitazione. Il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind ha proclamato (ormai da tempo) lo stato di agitazione da parte della categoria per tutta l’isola. E’ lungo l’elenco delle rivendicazioni stilato dai rappresentanti dei lavoratori e sottoposto già all’attenzione delle più alte cariche politiche: al Presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore della Sanità Mario Nieddu e chiaramente al Prefetto Bruno Corda.

Alcune delle richieste. Nella nota dei rappresentanti sindacali si evidenzia una situazione ormai al collasso, che mette – sottolineano – a serio rischio la salute del paziente ricoverato e può compromettere la buona riuscita di un intervento. Tutto questo è dovuto, in estrema sintesi alla lamentata grave carenza di personale che riguarda l’intera Sardegna.
Nella nota si legge infatti della persistente carenza di personale infermieristico, ostetrico e di supporto, con conseguente incongruo rapporto tra operatori e utenza. «Per dare una idea concreta del problema, lo si può tradurre in un pratico esempio numerico: se per legge il rapporto dovrebbe essere 1 a 6, ovvero un operatore sanitario ogni sei pazienti, in Sardegna si toccano picchi – in certe unità operative – di 1 a 25», ha dichiarato Anedda.
Si legge ancora nella nota della mancanza della figura dell’OSS in tutti i turni di servizio, e in tutte le unità operative, la carenza di personale turnista. «Questo accade perché la differenza di stipendio – ha proseguito il coordinatore del NurSind – non incentiva a coprire le ore notturne. Ed esiste anche una mancata applicazione dello straordinario per servizio prestato durante le festività infrasettimanali, e le mancate corrette procedure di mobilità per l’avvicinamento dei lavoratori al luogo di residenza».

Si sottolinea ancora e inoltre l’inaccettabile utilizzo dei posti letto, che sono eccedenti rispetto agli accreditamenti strutturali, e un gravissimo fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale sanitario.

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Presso la prestigiosa sede di Palazzo de La Vallèe, a Cagliari, si è svolto ieri l’incontro “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina; del Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore dell’Esercito; del prefetto Lucia Volpe, rappresentante del Governo per la Regione Sardegna; dell’on. Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna; dell’on. Salvatore Deidda, membro della Commissione Difesa della Camera; del sindaco della città di Cagliari, Paolo Truzzu; del prefetto di Cagliari, Bruno Corda; dell’assessore dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis e di numerose altre autorità e qualificati esponenti del mondo universitario, industriale, della ricerca e dei media.

Il Generale di Divisione Vasco Angelotti ha aperto i lavori illustrando i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”. Successivamente sono intervenuti la prof.ssa Maria Del Zompo, rettore dell’Università degli Studi di Cagliari; la prof.ssa Ing. Donatella Rita Fiorino, professore associato presso la Facoltà di Ingegneria ed Architettura dell’Università di Cagliari; il brigadiere generale Giancarlo Gambardella, direttore della Task Force Dismissioni immobili del ministero della Difesa; la dott. arch. Teresa De Montis, presidente dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari; dell’ing. Giuseppina Vacca, presidente della Fondazione Scuola di Formazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, moderati da Roberta Floris, giornalista televisiva reti Mediaset.

Nel suo intervento conclusivo, il generale Salvatore Farina, ha evidenziato l’importanza di ammodernare il parco infrastrutturale attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, necessari sia per la sicurezza ed il benessere dei soldati che per aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura di strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone contermini.

Il Capo di SME ha poi sottolineato che «si tratta di un’iniziativa ormai necessaria. Proprio nella consapevolezza della sua importanza, sono sicuro che riusciremo ad arricchire questo nostro progetto operando in modo condiviso con le istituzioni ai vari livelli, con le imprese, con le università e con tutti coloro che credono in questo progetto. Sono cosciente che il percorso intrapreso non sarà né semplice né immediato, ma sono altresì convinto che, con lo sforzo di tutti, col supporto delle istituzioni e del governo riusciremo a portare avanti questo grande progetto a vantaggio di tutto il nostro personale e dell’intera collettività, per fare sempre di più insieme».

Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, nel suo intervento ha evidenziato come “per il personale dell’Esercito avere degli spazi dove poter svolgere al meglio il proprio lavoro è fondamentale, significa poterlo fare in maniera più serena, e di conseguenza anche la comunità è più serena, poiché siete voi che garantite la nostra sicurezza quotidiana. Cagliari ha una storia profonda con le Forze Armate, e da primo cittadino dico che grazie alla valenza di questo progetto la città di Cagliari ha avuto in questi anni la possibilità di accogliere tanti sardi che sono ritornati nel proprio territorio, e quindi mi piace poter dire che a tutte queste persone Cagliari non solo tende la mano ma allarga le proprie braccia e li accoglie con amore“.

L’idea di aprire le porte delle caserme ha inoltre una forte componente simbolica, cioè quella di mettere a disposizione della cittadinanza luoghi che fino a poco tempo prima venivano considerati chiusi e inaccessibili.

Lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” coinvolge al momento 28 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale e prevede cinque diverse aree funzionali: area comando, addestrativa, logistica, sportiva ricreativa, alloggiativa. Il progetto, partendo da inderogabili necessità di sicurezza e benessere del personale – inteso sia come persona sia come soldato che rappresenta un’importante risorsa operativa da addestrare e rendere efficiente – è stato sviluppato su direttrici quali rispetto dell’ambiente, bassi consumi energetici, e basso impatto finanziario con indiscutibili ricadute sul tessuto economico e sociale delle aree interessate prossime alle caserme.

Attualmente lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” vede coinvolte 28 caserme, dislocate su tutto il territorio nazionale.

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Archiviata rapidamente la sconfitta subita in campionato con la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna è tornata alla vittoria in Champions League, superando la squadra israeliana dell‘Hapoel Holon con il punteggio di 83 a 73 (primo tempo 43 a 38). Non è stata una vittoria facile ma la Dinamo ha sempre controllato la partita, con il nuovo arrivato Dwight Coleby ed il ritrovato Dwayne Evans in grande evidenza, sostenuti dai soliti Marco Spissu e Michele Vitali (freschi della convocazione nella Nazionale di Meo Sacchetti), Miro Bilan e Dyshawn Pierre, reagendo da grande squadra quando nel terzo quarto la formazione ospite ha cercato di metterla in discussione, chiudendo il parziale ad un solo punto, sul 61 a 60. A quel punto, è stato Curtis Jerrells a prendere per mano la squadra e a ricacciare indietro l’Holon con due splendide triple. Il finale è stato spettacolare, con triple da una parte e dall’altra, con quella di Stefano Gentile che ha segnato il +10 per il definitivo 83 a 73.

Dinamo Banco di Sardegna 83 – Hapoel Holon 73

Parziali: 23 a 17; 20 a 21; 18 a 22; 22 a 13.

Progressivi: 23 a 17; 43 a 38; 61 a 60; 83 a 73.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, Bilan 15, Bucarelli 3, Devecchi, Sorokas, Evans 17, Magro, Pierre 11, Gentile 10, Coleby 10, Vitali 5, Jerrells 7. All. Gianmarco Pozzecco.

Hapoel Holon: Caupain 2, Howell, Cline 17, Thompson 4, Pnini 9, Moraidi, Harrush 8, Foster 23, Alexander 6, Ohayon 4, Sasson. All. Stefanos Dedas.

Dwight Coleby. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Si è conclusa con un’autentica beffa, per la Monteponi, la trasferta sul campo della capolista Idolo. Passata in vantaggio dopo soli 10′ con un goal del solito Samuele Curreli (sesto centro personale in cinque partite), la squadra di Fabio Piras ha controllato la reazione dell’Idolo per tutto il primo tempo e nella parte iniziale del secondo, fino a quando è rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Sebastian Lamacchia. A quel punto, l’Idolo ha conquistato un calcio di punizione da posizione propizia ed ha pareggiato con Pietro Staffa. E a soli 4′ dalla fine, è arrivata la beffa del sorpasso arzanese, su calcio di rigore, trasformato da Lamin Jammeh. La Monteponi ha terminato la partita in 9 uomini per l’espulsione del portiere Mariano Atzeni.

La terza giornata di ritorno ha registrato le brillanti vittorie di Cortoghiana (ora quarta in classifica con Sant’Elena e Buddusò) e Villamassargia, su Tortolì ed Arborea. La squadra di Marco Farci ha compiuto una vera e propria impresa, rimontando un goal quando si trovava in 9 uomini contro 11 per le espulsioni di Giorgio Madeddu ed Andrea Bove. A metà ripresa Marco Foddi ha pareggiato su calcio di rigore e nelle battute finali è stato il bomber Devid Pinna a firmare il goal della clamorosa vittoria.

Il Villamassargia s’è imposto nettamente sull’Arboream una delle formazioni più in forma, con il punteggio di 3 a 1. La squadra di Titti Podda ha sbloccato il risultato in avvio con un calcio di rigore di Michel Milia. L’Arborea è rimasta in dieci uomini ad una manciata di minuti dal riposo, per l’espulsione di Luca Peddoni. Con l’uomo in più il Villamassargia è andato in goal altre due volte, con il 18enne Enrico Ardau e solo nel finale, a risultato ormai acquisito, l’Arborea ha realizzato il goal della bandiera con Paolo Atzeni, su calcio di rigore.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, le quattro squadre sulcitane hanno riscattato la giornata nera precedente che le aveva viste tutte sconfitte. Tre hanno vinto in casa, Atletico Narcao, Atletico Villaperuccio ed Antiochense, la quarta ha pareggiato in trasferta, la Fermassenti.

L’Atletico Narcao ha rifilato un rotondo 4 a 0 al Calcio Capoterra, nello scontro tra vicecapolista. Di Alessio Farci, Michele Foglia (doppietta) e Daniel Manca i 4 goal. L’Atletico Villaperuccio ha rifilato un pesante 5 a 2 alla Virtus Villamar, con le doppiette di Fabio Pinna e Chicco Trogu ed un goal di Miali. Di Emanuele Cotza ed Alessio Uras i goal della squadra ospite. L’Antiochense ha compiuto la vera impresa della giornata, conquistando la prima vittoria casalinga stagionale contro la capolista Tharros, con un autogoal ed un goal di Giuseppe Medda. Per la capolista ha segnato Alessandro Tocco. Nonostante i 3 punti, la classifica dell’Antiochense resta assai complicata.

La Fermassenti, infine, ha pareggiato 2 a 2 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi, con goal di Diallo Alseny. Di Gabriele Concas (ex Carbonia) il goal della squadra campidanese

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Si concluderanno in questi giorni i lavori di adeguamento dei locali al secondo piano del Palazzo Rosa e che, una volta ultimati, consentiranno di ospitare il Centro Tao (trattamento anticoagulanti orali) situato adesso al primo sottopiano del Santissima Annunziata. Questo trasferimento consentirà la consegna dei lavori alla ditta che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione del nuovo day hospital oncologico del Santissima Annunziata. Lo fa sapere la direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari che fornisce alcune precisazioni a seguito di alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa on line.

«In considerazione del fatto che non si è ancora concretizzato il passaggio ad Ats di alcuni servizi come quello Taofa sapere la direzione aziendaleattività a vocazione tipicamente territoriale, abbiamo deciso di intervenire con dei lavori aggiuntivi, e non previsti sulla tabella di marcia, al secondo piano di via Monte Grappa.»

«Qui abbiamo deciso di spostare il centro Tao, in attesa che Ats si faccia carico dei pazienti. Lo spostamento del Tao consentirà l’avvio dei lavori e l’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo DH oncologico», afferma ancora la direzione.

«Il passaggio all’Ats del centro Tao, così come del servizio di Diabetologia, dell’Spdc (il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura), dell’ambulatorio Parkinson sono stati previsti nell’addendum al progetto di incorporazione del Santissima Annunziata del dicembre 2015, siglato a luglio 2019. Il provvedimento di addendumconclude le direzionedovrebbe essere di prossimo licenziamento da parte della Giunta regionale.»

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Prosegue, dopo lo stop dell’Assemblea andato in scena lo scorso venerdì, la protesta di Pd, 5 Stelle, Leu e Progressisti «contro il silenzio della Giunta regionale sulla vertenza trasporti». I lavori delle commissioni Prima e Seconda sono stati bloccati ed il parlamentino della Cultura è stato occupato dai consiglieri dei gruppi delle opposizioni.

«Bloccheremo i lavori del Consiglio – hanno dichiarato Piero Comandini, Desirè Manca, Laura Caddeo e Franco  Stara – fino a quando il presidente della Regione non riferirà in Aula sulla Continuità territoriale.»

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Giovedì 30 gennaio alla Manifattura Tabacchi di Cagliari è in programma una giornata di lavori sul tema “La Cina e le opportunità per le produzioni tradizionali: tutela e ingresso nel mercato cinese”.
L’iniziativa è organizzata dallo Sportello Proprietà intellettuale e dallo sportello Enterprise Europe Network di Sardegna Ricerche, in collaborazione con China IPR Helpdesk ed EU SME Centre.
Il seminario è dedicato a tutte le imprese, e in particolare alle imprese artigiane, che sono interessate al mercato cinese e che desiderano approfondire i temi della tutela della proprietà intellettuale nei settori tradizionali e in particolare nell’artigianato.
Le relazioni saranno tenute da: Jun Jie Yang (Orcom C&A Advisors) ed Alessandra Chies (Studio Barzanò e Zanardo). La prima illustrerà le opportunità del mercato cinese, il comportamento dei consumatori e le vie d’accesso al mercato cinese (investimenti diretti, e-commerce internazionale, ecc.). La seconda parlerà in particolare della tutela dei prodotti di artigianato tradizionale, in particolare dei marchi e dei disegni.

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