18 April, 2024
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22 consiglieri di minoranza hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio regionale

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22 consiglieri di minoranza hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio regionale, primo firmatario il capogruppo del Partito democratico, Gianfranco Ganau. 

«Vista la drammatica situazione in cui versa la Sardegna e la consapevolezza che le scelte dei prossimi giorni, decideranno la sorte dei sardi e della Sardegna per i prossimi decenni si legge nella richiesta di convocazione -, considerato che in tutta la sua storia autonomistica il Consiglio regionale, nei momenti gravi di decisioni impegnative per il futuro della Sardegna, ha sempre svolto un ruolo attivo nel rappresentare il comune sentire del popolo e difendere in maniera corale gli interessi dei sardi, cosi come avvenuto all’alba della vita autonomistica nel dopoguerra con i Piani di Rinascita; e, considerato altresì, che occorre compiere il massimo sforzo per il reperimento delle risorse necessarie, senza le quali ogni operazione di rilancio sarebbe enormemente più difficile»,

ai sensi e per gli effetti dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento Interno, i 22 consiglieri di minoranza chiedono la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglioalla presenza del presidente della Regione, per discutere in merito:

«Al quadro complessivo delle risorse disponibili per far fronte le attuali drammatiche emergenze;
– Ai provvedimenti più urgenti da adottarsi entro i prossimi giorni e alle scelte strategiche di prospettiva, necessarie, prima, per la salvaguardia del sistema imprenditoriale e produttivo, poi, per il rilancio dello stesso sistema economico e sociale dell’isola;
– Allurgente necessità di organizzazione del sistema sanitarioper far fronte, oltre alle attuali emergenze, anche alle impellenti necessità di gestione delle richieste di assistenza ospedaliera, e non, di pazienti no-Covid di ritornodopo la drammatica fase del lockdown trascorsa in casaanche in considerazione delle ridotte disponibilità di posti ospedalieri, e non, derivanti dalla necessaria destinazione di alcune di esse a strutture esclusive hospital-Covid;
– Alle azioni da intraprendere ai fini della revisione dell’Accordo Stato-Regione, di cui alla mozione 133 discussa in Aula lo scorso gennaio e recante “Valutazione degli effetti dell’accordo del 7 novembre 2019, stipulato tra lo Stato e la Regione della Sardegna e la sua eventuale rettifica”;
– Agli strumenti, ai tempi e alle modalità con cui la Giunta regionale intende coinvolgere i rappresentanti degli Enti locali e delle organizzazioni di categoria e sindacali.»

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