24 April, 2024
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Gli agenti del Commissariato di P.S. di Carbonia, ieri mattina sono intervenuti presso un’attività commerciale, a seguito di una richiesta di aiuto al 113 da parte dei dipendenti che avevano appena bloccato un giovane con della merce non pagata. Gli agenti hanno accertato che lo stesso aveva indossato sopra i suoi indumenti, con intento furtivo, un paio di jeans e tre t-shirt, dai quali aveva asportato proprio le placchette trovate poco prima. Inoltre, all’interno dello zainetto, sono stati trovati un cavatappi ed un paio di forbici, utilizzati per danneggiare ed asportare il sistema di antitaccheggio.

Il giovane è stato arrestato per furto aggravato ed è stato accompagnato presso la propria abitazione, in attesa dell’udienza direttissima.

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«Vittoria storica per il comune di Sant’Antioco: il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha comunicato ufficialmente l’esito negativo della conferenza di servizi del progetto denominato “Piano Sulcis S.S. 126 DIR Sud Occidentale Sarda – Realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’Isola di Sant’Antioco e della Circonvallazione di Sant’Antioco”. Dopo anni di battaglie, si mette la parola fine alla realizzazione di opere considerate inutili e dannose dalla comunità antiochense e dal Consiglio comunale di Sant’Antioco. Il 6 marzo del 2018, infatti, l’Assemblea Civica, espressione degli interessi e della volontà degli antiochensi, aveva approvato all’unanimità la proposta di delibera con cui si chiedeva la modifica del piano infrastrutturale di Sant’Antioco, così come previsto nel Piano Sulcis (ponte alto e circonvallazione), e la conseguente rimodulazione delle risorse, oltre 50 milioni di euro.»

Dopo un breve post su Facebook, il sindaco di Sant’Antioco ha commentato con un più articolato comunicato stampa, il “NO” del Ministero al progetto del nuovo ponte e della circonvallazione.

«Intanto, in attesa di raggiungere il prossimo traguardo, ovvero la rimodulazione delle risorse con progetti che creino realmente sviluppo e nuova occupazione, incassiamo la parola fine a opere da noi osteggiate sin dal principioha aggiunto Ignazio Locciadesso non dobbiamo mollare la presa, non possiamo permetterci di perdere le risorse e pretendiamo che vengono riprogrammate per la nostra isola, ovvero per l’oggetto originario della convenzione Stato Regione Sardegna: la connessione terrestre tra l’isola di Sant’Antioco e la terra madre e una serie di progetti ad essa legati. Intendiamo rispettare la volontà dei cittadini e del Consiglio comunale. Lo diciamo sin da adesso: chi proverà a sottrarre questi fondi, che sono nostri, troverà in noi un ostacolo. Siamo convintiha concluso Ignazio Locciche al nostro fianco avremo il Governo regionale, il quale vorrà certamente spendere queste risorse secondo la programmazione e nel rispetto di quanto deciso dai cittadini di Sant’Antioco.»

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Le organizzazioni sindacali di categoria degli edili Feneal, Filca e Fillea di Cagliari denunciano ancora una volta il mancato pagamento delle spettanze maturate dai lavoratori del comparto, fermi per tre mesi a causa del Corona Virus e privi di sostegno a causa dei ritardi e della confusione nel pagamento della Cig.

«Fra poco saremo a giugno e ancora tanti lavoratori non hanno percepito neanche la mensilità di marzo – affermano i segretari provinciali Gianni Olla (Feneal Uil), Marco Ambu (Filca Cisl) ed Erika Collu (Fillea Cgil) -. Dispiace constatare l’incapacità dell’Inps di essere in grado di soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie. La situazione ancora meno accettabile dal punto di vista sindacale perché causata da scelte governative disgraziate. In questi casi di assoluta emergenza l’eccessiva burocrazia pregiudica il soddisfacimento di un bisogno primario dei lavoratori. Quello di avere un paracadute sociale, rappresentato dalla Cig, in tempi certi. Per questo motivo, consci della lentezza della macchina amministrativa dell’Inps avevamo chiesto la possibilità di procedure più snelle. Nonostante le rassicurazioni non siamo stati ascoltati e a essere penalizzati sono stati i lavoratori. L’anello più debole del processo produttivo – concludono Gianni Olla (Feneal Uil), Marco Ambu (Filca Cisl) ed Erika Collu (Fillea Cgil) -. Siamo convinti della necessità di una forte accelerazione nei provvedimenti di pagamento che auspichiamo avvenga immediatamente.»

 

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Il comune di Carbonia ha avviato la procedura per ricoprire con mobilità esterna, mediante trasferimento di dipendenti in servizio presso pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 31 marzo 2001, il posto vacante di 1 dirigente amministrativo a tempo pieno ed indeterminato.

Tra i requisiti richiesti alla figura professionale figurano quelli di essere dipendenti di una Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato in qualità di dirigente contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato ed in possesso di diploma di laurea conseguito con il vecchio ordinamento o laurea specialistica/magistrale.

L’individuazione del candidato sarà effettuata sulla base dei titoli e di un colloquio o prova pratica.

La domanda dovrà essere trasmessa entro il 27 giugno 2020, alla casella di posta elettronica certificata del comune di Carbonia: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, con l’ordinanza n. 80 emanata firmata oggi, venerdì 29 maggio 2020, ha disposto – ad integrazione del precedente provvedimento sindacale assunto lo scorso 4 maggio – la riapertura domenicale dei cimiteri comunali di Carbonia e Cortoghiana-Bacu Abis.

I cimiteri comunali, già riaperti in città in seguito al superamento della fase più acuta del Covid-19, potranno così ampliare le loro giornate di accesso dei nostri concittadini, estendendole alla domenica.

I cimiteri comunali saranno aperti nei seguenti giorni: martedì, giovedì, sabato e domenica, la mattina dalle ore 7.30 alle ore 12.00 ed il pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

I visitatori dovranno utilizzare mascherina e garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, eccezion fatta quando si tratta di conviventi o di persone che accompagnano minori, anziani, disabili e soggetti con difficoltà motorie.

È consentita la sola visita diretta ai loculi dei propri cari, evitando ulteriori spostamenti all’interno dell’area cimiteriale, salve le attività connesse al riordino dei loculi stessi.

Sarà chiuso al pubblico l’utilizzo dei servizi igienici.

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Il ministero delle Infrastrutture ha bocciato il progetto del nuovo ponte e della circonvallazione di Sant’Antioco. La decisione è stata ufficializzata oggi e questo pomeriggio è stata così commentata dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, in un post publicato su Facebook.

«La conferenza di servizi si è chiusa negativamente. Adesso pretendiamo il rispetto dell’accordo di programma sulla connessione terrestre (statale 126). Nessuno pensi di poter toccare quelle risorse. È possibile cantierare l’opera, così come la vuole il comune di Sant’Antioco, entro un anno.»

Il progetto del nuovo ponte è stato contrastato con grande determinazione dal Comitato Porto Solky che ha portato avanti negli ultimi anni una battaglia per la sua bocciatura e per una rimodulazione delle risorse contenute nel Piano Sulcis, sulla quale vi sono posizioni divergenti che promettono di far discutere.

La posizione del comune di Sant’Antioco è chiara, ribadita oggi dal sindaco Ignazio Locci nel breve post pubblicato su Facebook, mentre 17 sindaci di altrettanti Comuni del Sulcis Iglesiente alcune settimane fa hanno chiesto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di essere convocati alla Conferenza dei Servizi e di potersi esprimere sul progetto Ponte/Circonvallazione di Sant’Antioco e, quindi, sulla rimodulazione delle risorse.

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La giornata è stata caratterizzata dalle accese polemiche seguite alla richiesta avanzata a più riprese dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, di consentire l’ingresso in Sardegna ai soli turisti in possesso di certificato di negatività al Coronavirus. Tutti i media nazionali hanno amplificato questa posizione e la durissima risposta del sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha “promesso” che ricorderà le parole di Christian Solinas quando sceglierà la destinazione per le sue vacanze. Nel primo pomeriggio sono arrivati i nuovi dati sulla diffusione del Covid-19 che per il 7° giorno consecutivo hanno riscontrato in Sardegna zero nuovi casi positivi e per il 5° giorno consecutivo zero decessi.

I numeri delle ultime 24 ore nell’Isola sono tutti orientati al superamento dell’emergenza. E’ invariato il numero dei casi positivi dall’inizio dell’emergenza, 1.355. Sono 38 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi, 3 meno di ieri; 2 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, come ieri; 160 le persone in isolamento domiciliare, 12 meno di ieri; 200 gli attualmente positivi, 15 meno di ieri; 1.025 i dimessi/guariti, 15 più di ieri. Invariato il numero totale dei decessi, 130.

Dei 1.355 casi positivi complessivamente accertati, 250 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.

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Opposizione all’attacco dopo l’ennesimo rinvio dei lavori della Commissione “Lavoro e Cultura” del Consiglio regionale. Ieri, il parlamentino guidato da Alfonso Marras (Riformatori sardi) aveva in programma una serie di audizioni con i sindacati confederali e dirigenti scolastici sulle problematiche della cassa integrazione in deroga e sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sul sistema dell’istruzione. La seduta, prima aggiornata per tre volte a causa della mancanza del numero legale, è stata rinviata a data da destinarsi.

«Quanto accaduto ieri è gravissimo ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Desirè Manca il comportamento della maggioranza è inammissibile e denota una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini sardi. L’assenza del centrodestra in commissione ha impedito di affrontare temi importanti come la cassa integrazione in deroga e l’emergenza scuola.»

«Sindacati e dirigenti scolastici hanno subito un sonoro schiaffo istituzionaleha aggiunto il consigliere del Pd Piero Comandini la cosa più grave è che nessuno della maggioranza abbia ritenuto opportuno scusarsi con i rappresentanti di sindacati e scuola chiamati in audizione e lasciati ad aspettare nei corridoi del Consiglio. Questo dimostra quale sia l’attenzione del centrodestra sui temi del lavoro e dell’istruzione. Credo che a questo punto sia necessario un intervento autorevole del Presidente del Consiglio con un richiamo ufficiale ai componenti di maggioranza della Seconda Commissione.»

«Finora siamo stati noi della minoranza a garantire il numero legaleha rimarcato il consigliere di Italia Viva Francesco Stara ritengo urgente una presa di posizione forte anche da parte del presidente della Commissione Alfonso Marras, persona che ha la nostra stima, per assicurare il regolare svolgimento dei lavori.»

Laura Caddeo (Progressisti) ha invece un’altra idea: «Credo che dietro l’atteggiamento della maggioranza ci sia una precisa strategia politica: con le assenze in Commissione, il centrodestra vuole evitare di scoperchiare la pentola delle inefficienze e dell’inadeguatezza delle risposte all’emergenza lavoro e alle difficoltà del sistema scolastico. Su quest’ultimo punto abbiamo chiesto a più riprese di indicare un percorso a tutela degli studenti e del personale docente. Se non si fa nulla, a settembre non saremo in grado di garantire il regolare svolgimento delle lezioni. La crisi ha amplificato le disparità tra i ragazzi e innalzato il rischio di una crescita della dispersione scolastica».

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Sono state pubblicate le linee guida del bando 2020 del Programma Erasmus+ che offrirà ancora più opportunità ai giovani europei di studiare, formarsi o acquisire esperienza professionale all’estero. Qualsiasi ente pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport può richiedere finanziamenti per le candidature.
Per ulteriori info: http://www.erasmusplus.it/
Trova l’opportunità che fa per te: http://www.erasmusplus.it/per_te/

 

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Oggi la commissione bilanci ha approvato 279 milioni di euro in aiuti UE a seguito degli eventi meteorologici estremi avvenuti in Austria, Italia, Portogallo e Spagna nel 2019.

Il progetto di relazione redatto da José Manuel Fernandes (PPE, PT), in cui si raccomanda l’approvazione degli aiuti, è stato approvato con 38 voti favorevoli, nessun contrario e nessuna astensione.

I 279 milioni di euro del Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) saranno ripartiti come segue:

  • 211,7 milioni di euro per la maggior parte del territorio italiano colpito, tra ottobre e novembre 2019, da una serie di eventi meteorologici estremi collegati, che hanno provocato gravi danni e sono culminati nella disastrosa alluvione di Venezia;
  • 8,2 milioni di euro per l’uragano Lorenzo che ha colpito le Azzorre (Portogallo) nell’ottobre 2019;
  • 56,7 milioni di euro per un raro fenomeno meteorologico descritto come “depressione isolata ad alta quota” che ha colpito quattro regioni del sud-est della Spagna nel settembre 2019 provocando inondazioni;
  • 2,3 milioni di euro per le gravi inondazioni subite a novembre 2019 nel sud-ovest dell’Austria, in particolare in Carinzia e nel Tirolo orientale, aree alpine entrambe confinanti con l’Italia.