25 April, 2024
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Sono 88 i casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna. Salgono a 4.317 i casi dall’inizio dell’emergenza. Degli 88 nuovi casi, 57 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 31 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime: 156.
In totale sono stati eseguiti 200.055 tamponi, con un incremento di 1.622 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 116 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+2 rispetto al dato di ieri), mentre sono 19 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.191. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.817 (+40) pazienti guariti, più altri 18 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 4.317 casi positivi complessivamente accertati, 650 (+11) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 479 (+10) nel Sud Sardegna, 335 a Oristano, 648 (+43) a Nuoro, 2.205 (+24) a Sassari.

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Una doppietta di Samuele Curreli ha portato la Monteponi alla vittoria nella prima partita casalinga stagionale, contro la temibile Pro Sigma, squadra che all’esordio aveva superato l’Andromeda. Il bomber rossoblù ha sbloccato il risultato su calcio di rigore nel primo tempo e nel secondo ha riportato in vantaggio definitivamente la sua squadra, dopo il temporaneo pareggio della Pro Sigma, realizzato 3′ dopo il riposo da Nicola Corda. La Monteponi conduce la classifica a punteggio pieno, insieme al Tortolì ad al Gonnosfanadiga, impostesi rispettivamente per 1 a 0 sul Tonara e per 3 a 0 sul campo del Seulo 2010.

Esordio vincente per il Cortoghiana (fermato sette giorni fa dall’emergenza sanitaria), 3 a 0 sulla Paulese, con goal di Gianluca Crò e Marco Foti, quest’ultimo autore di una doppietta. E’ andata male la prima al Villamassargia, superato di misura sul campo dell’Atletico Cagliari, 3 a 2 (i goal della squadra di Titti Podda portano la firma di Luca Orgiana e Michel Milia).

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, squillante prima vittoria per la Fermassenti, 5 a 1 sul Calcio Capoterra, con tripletta di Davide Secci e doppietta di Alessandro Cosa. Vittoria dell’Atletico Narcao sulla Gialeto 1909, 1 a 0, con goal di Danilo Loddo, mentre ha esordito con un pareggio esterno l’Atletico Villaperuccio, 1 a 1 sul campo della Virtus Villamar (alla prima giornata il derby Atletico Villaperuccio-Atletico Narcao era stata rinviata per l’emergenza sanitaria), con goal di Michele Manca. Sconfitta di misura, infine, per l’Antiochense 2013, 2 a 1 sul campo del Pula.

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Uno splendido calcio di punizione trasformato in rete al 90′ dall’esordiente Moussa Soumaré ha consentito al Carbonia di uscire imbattuto dallo stadio Lixius di Lanusei, nella seconda giornata del girone G del campionato di serie D. La partita si presentava difficile già alla vigilia, per quattro assenze pesanti, quelle degli infortunati Roberto Cappai e Joseph Tetteh e dello squalificato Marco Piredda, alle quali si è aggiunta nella fase di riscaldamento quella di Emmanuel Odianose, prima alternativa del reparto offensivo, e si è confermata tale anche sul campo, dopo un avvio sostanzialmente equilibrato, con il goal del vantaggio ogliastrino realizzato dal giovane attaccante Nicolò Manca. Dopo aver sbloccato il risultato, il Lanusei ha legittimato il vantaggio con due ghiotte occasioni per il raddoppio, non sfruttate dall’attaccante portoghese Muhamed Varela.

Nel secondo tempo il Carbonia ha costruito una buona occasione per riequilibrare il risultato con Cristian Stivaletta, la cui conclusione è stata salvata sulla linea di porta ma è stato poi il Lanusei a rendersi ancora più pericoloso, senza però riuscire a concretizzare quanto costruito, con il secondo goal.

E nel finale, quando ormai il risultato sembrava acquisito a favore del Lanusei, il 23enne esterno francese di origini maliane Moussa Soumaré, tesserato in settimana ed entrato al 65′ al posto di Nicola Serra, ha trasformato con grande maestria un calcio di punizione dal limite, realizzando un goal pesantissimo che vale un pareggio d’oro per la classifica. Moussa Soumaré promette di diventare uno specialista nei calci da fermo, perché già nell’amichevole di Iglesias con la Monteponi si era reso protagonista di una prodezza balistica su un calcio di punizione da oltre 30 metri.

Il risultato positivo odierno accresce l’autostima di tutto il gruppo biancoblù, destinata a crescere con il recupero degli infortunati ed il ritorno in campo di Marco Piredda che ha scontato la squalifica rimediata per la doppia ammonizione ricevuta nel derby di domenica scorsa con la Torres.

La Torres è la grande delusa della giornata che l’ha vista sconfitta ancora, in casa, nel derby con l’Arzachena, 2 a 1. La squadra gallurese, viceversa, aggancia a quota 4 punti il Carbonia ed il Muravera, uscito imbattuto dal difficile campo dell’ambizioso Latte Dolce, in una partita terminata senza goal.

Sugli altri campi, dopo la nettissima vittoria per 5 a 1 ottenuta ieri dall’Insieme Formia sul campo del Giugliano, oggi il Latina ha rifilato 4 goal in trasferta, senza subirne, al Nola; la Vis Artena ha vinto di misura, 1 a 0, sul campo della Nuova Florida; il Savoia ha superato 2 a 1 la Nocerina; sono finite senza goal Gladiator-Afragolese e Cassino Monterosi.
Dopo due giornate comandano la classifica, a punteggio pieno, Insieme Formia, Vis Artena e Latina; seguono a quota 4 punti Carbonia, Muravera, Arzachena e Monterosi; il Savoia ha 3 punti; Latte Dolce 2; Afragolese, Lanusei, Gladiator e Cassino Calcio 1; Torres, Team Nuova Florida, Giugliano, Nocerina e Nola 0.
Domenica prossima il Carbonia ospiterà la Gladiator di Santa Maria Capua Vetere.

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Tre nuovi casi positivi al Covid-19 a Carbonia, li ha comunicati il sindaco Paola Massidda.

«Carissimi concittadini, come mio dovere vi informo che mi è appena pervenuta la comunicazione di tre nuovi casi di positività al Covid-19 nel comune di Carbonia ha scritto Paola Massidda in un post sulla pagina Facebook del comune di Carbonia -.
I dati anagrafici e la residenza indicano che con alta probabilità anche questi casi sono riconducibili al medesimo focolaio dei precedenti, ma chiederò domani maggiori informazioni in merito all’Unita di crisi.
Mi accerterò anche delle condizioni di salute di questi nostri tre concittadini, per i quali spero non ci siano complicazioni.
A voi tutti un accorato invito a rispettare le prescrizioni anticovid che sono poche ed elementari ma le uniche che ci salvano dal contagio: distanziamento sociale, mascherina e igiene rafforzata.
Attiveremo i controlli con la Polizia locale e le forze di Pubblica sicurezza per monitorare il rispetto delle regole e sanzionare i trasgressori. Da domani cercheremo di organizzare una rete sociale per sostenere i cittadini in quarantena per avvicinare alle loro case i beni di prima necessità.
Dobbiamo essere uniti e responsabili per convivere con questo virus e insieme ce la faremo», ha concluso Paola Massidda.

Sono 111 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna. Salgono a 4.229 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 111 nuovi casi, 89 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 22 da sospetto diagnostico. Si registra anche una nuova vittima, 156 in tutto, per un decesso avvenuto nella giornata di ieri. In totale sono stati eseguiti 198.433 tamponi, con un incremento di 1.783 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono 114 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+1 rispetto al dato di ieri), mentre sono 20 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.145. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.777 (+17) pazienti guariti, più altri 17 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 4.229 casi positivi complessivamente accertati, 639 (+18) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 469 (+27) nel Sud Sardegna, 335 (+5) a Oristano, 605 (+36) a Nuoro, 2.181 (+25) a Sassari.

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La Monteponi per confermare il brillante esordio di Arborea, Villamassargia e Cortoghiana alla caccia dei primi punti stagionali, dopo il rinvio forzato, determinato dall’emergenza sanitaria, degli impegni previsti per la prima giornata.

La seconda giornata del girone A del campionato di Promozione regionale è ricco di spunti di interesse. La Monteponi ospita la Pro Sigma, formazione da non sottovalutare, vittoriosa all’esordio, 3 a 2, nel match casalingo con l’Andromeda. La squadra di Alessandro Cuccu è carica, così come tutto l’ambiente, l’obiettivo è continuare a vincere.

Il Villamassargia di Titti Podda gioca sul campo dell’Atletico Cagliari, squadra battuta all’esordio 2 a 0 sul campo del Tonara. Il Cortoghiana di Fabio Piras ospita la Paulese, 1 a 1 al debutto casalingo con il Seulo 2010.

Completano la seconda giornata, le partite Andromeda-La Palma Monte Urpinu, Orrolese-Arborea, Seulo 2010-Gonnosfanadiga, Tortolì-Tonara, Villacidrese-Selargius e, infine, Villasimius-Tharros.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, sono all’esordio l’Atletico Villaperuccio e l’Atletico Narcao, rispettivamente a Villamar e in casa con la Gialeto 1909, dopo il rinvio forzato, causa l’emergenza sanitaria, del derby della giornata d’esordio. La Fermassenti, 1 a 1 nella prima giornata a Serramanna con la Gialeto 1909, ospita il Calcio Capoterra.

Completano il programma della seconda giornata, le partite Freccia Parte Montis-Nuova San Marco, Isili-Virtus San Sperate 2020, Libertas Barumini-Gioventù Sportiva Sanlurese, Oristanese-Don Bosco Fortitudo, Pula-Antiochense 2013 e, infine, Francesco Bellu-Santa Giusta Calcio.

Le partite avranno inizio alle 16.00.

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Prima trasferta per il Carbonia, nel girone G del campionato di serie D. La squadra di Marco Mariotti scende in campo alle 15.00 sul terreno di gioco del Lixius di Lanusei, con il morale alto e grande fiducia, dopo il brillante esordio di domenica scorsa nel derby con la Torres. La squadra di casa, allenata da Alfonso Greco, arriva dalla sconfitta di misura subita a Muravera. Dirige Riccardo Galasso di Ciampino, assistenti di linea Francesco Pirola di Abbiategrasso e Tommaso Ercolani di Milano. Calcio d’inizio alle 15.00.

Costretto a fare a meno di Marco Piredda, appiedato per un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione per doppia ammonizione rimediata nel derby con la Torres, Marco Mariotti può disporre di Moussa Soumaré, esterno destro francese originario del Mali, tesserato in settimana.

La seconda giornata prevede altri due derby tra squadre sarde. Nel Latte Dolce che ospita il Muravera dovrebbe esordire l’ultimo arrivato, Stefano Guberti, con la squadra di Stefano Udassi alla ricerca della prima vittoria, contro un avversario temibile, carico dopo la vittorie all’esordio con il Lanusei. La Torres ospita l’Arzachena, fermamente decisa a riscattare il ko di Carbonia.
Completano il programma della seconda giornata, le seguenti partite: Cassino Calcio-Monterosi, Nola 1925-Latina Calcio, Gladiator-Afragolese, Team NUova Florida-Vis Artena e Savoia-Nocerina. Giugliano-Insieme Formia 1 a 5 ( giocata ieri).

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A seguito dei risultati fatti registrare nel Campionato italiano a Cronometro disputatosi il 26 settembre scorso, a Gonnesa, per l’organizzazione della Società Ciclistica Monteponi, hanno conquistato il podio i sotto indicati Master sardi:
Campioni italiani:
Antonio MARONGIU Elite Sport Donori Bike Team
Matteo MASCIA Master 1/2 S.C. Monteponi
Salvatore OGGIANU Master 5 L’Oleandro Budoni A.S.D.
Christophe Nicolas MASSEREY Master 6/7 L’Oleandro Budoni A.S.D.
Carla ATZORI Master Women 1/2 G.S. Runner
Simonetta CERQUETTI Master Women 3 S.C. Monteponi
Medaglia d’argento:
Filippo CAPONE Elite Sport Cannedu Ittiri “A. Manca” A.S.D.
Eros PIRAS Master 1/2 Techno Bike A.S.D.
Simone SPIGA Master 3 Sardinia Bike School
Emiliano MURTAS Master 4 Donori Bike Team
Alessandro PAMBIERI Master 5 2000 Ricambi A.S.D.
Luigi CAPPAI Master 6/7 G.S. Runner
Patrizia SPADACCINI Master Women 3 S.C. Monteponi
Medaglia di bronzo:
Marco PINTORE Elite Sport S.C. Monteponi
Andrea LOVICU Master 3 Bike Team Demurtas Nuoro
Massimo ROSSI Master 4 S.C. Monteponi
Paolo SANNA Master 5 Serrenti MTB A.S.D.
Michela EVARISTO Master Women 1/2 S.C. Monteponi

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La percezione sullo stato reale della Sanità nostrana è dura. Le esperienze quotidiane dei pazienti sanno spesso di solitudine ed abbandono come esemplificato da questi due casi recentissimi.
Primo esempio: un signore si sveglia al mattino e scopre d’avere paralizzata la parte destra del corpo. Ricovero immediato; TAC ed esami. Diagnosi: trombosi di una importante arteria cerebrale; dimissione dopo due giorni. Il posto letto deve essere libero per il prossimo ricoverato. Questo è il perfetto schema di gestione del paziente acuto. L’hanno ideato eminenti intelligenze economiche di scuola bocconiana milanese. Tuttavia, tra la nostra assistenza sanitaria e quella di Milano, c’è
una bella differenza. Il paziente del Sulcis Iglesiente viene riportato nel proprio domicilio. Se ha soldi e familiari affettuosi, verrà assistito con grande dispendio delle energie parentali. Se non ne ha, scompare dal mondo e nessuno può assisterlo nel dramma della sofferenza e dell’inabilità, finché giunge la morte a graziarlo.

A Milano non è così: tra l’Ospedale ed il domicilio esiste una filiera assistenziale che provvede a ricoverare il paziente, nutrirlo, sottoporlo a riabilitazione e cura della persona, fino al raggiungimento di un’autonomia tale da consentirgli di lavarsi, nutrirsi, vestirsi e tornare in pubblico per le necessità usuali. Avrà sempre un tutor dell’assistenza sociale che sovrintenderà al suo recupero sociale.

Nel Sulcis iglesiente abbiamo un problema; siamo passati da 700 posti letto a 180 circa. Quei 500 posti in più che avevamo, che vennero eliminati per “razionalizzare” il sistema, fungevano da supplenza alla mancanza della filiera assistenziale post-ospedaliera. Qualcuno ha dimenticato di mettere in funzione quel tipo di filiera assistenziale che a Milano è posta tra Ospedale e proprio domicilio. Incredibilmente, si è affrettato a chiudere i posti letto dei nostri Ospedali e a rendere ultrarapidi i ricoveri e le dimissioni. Lo scopo? Dare una parvenza di efficienza milanese nella tempistica del ricambio dei ricoverati. Una volta dimesso, il nostro paziente sulcitano-iglesiente è solo.
Nessuno reagisce: tutti zitti!

Secondo esempio: Un adulto attempato del Sulcis iglesiente ha un tumore diagnosticato tempestivamente e curabile con la radioterapia. Viene messo in lista. L’inizio del ciclo avverrà fra un mese. Alla data prevista l’apparecchio è “guasto”. Passano due mesi. L’apparecchio è sempre “guasto”. Viene fissata la data dopo altri due mesi, ma «con tante scuse … la preghiamo di aspettare altri due mesi». E’ passato un anno e ancora non gli viene assicurata una data certa per iniziare la cura radioterapica. Qualcuno può immaginare che quel reparto sia rimasto chiuso per un anno. Invece no. Ha lavorato sempre a pieno ritmo. ON Y SOIT QUI MAL Y PENSE.
C’è un problema: nel Sulcis iglesiente non abbiamo un reparto di radioterapia e dobbiamo, per forza, rivolgerci agli Ospedali cagliaritani. La sensazione suscitata da questo secondo episodio è di sconforto. Chi deve risolvere il problema?. Chi è il referente per i cittadini del nostro territorio che vorrebbero ottenere assistenza sanitaria nella città capoluogo? Non esiste.
Poi tra febbraio e marzo è esploso il Covid ed abbiamo assistito alla strage di anziani e giovani nel Nord Italia. Gli italiani non erano preparati ad un’epidemia mortifera. Non sapevano come comportarsi. Le uniche notizie scientifiche venivano dalla Cina. Quella prima ondata ha risparmiato il Sud Sardegna. Noi non l’abbiamo vissuta. Oggi, però, sta arrivando. Allora chiedemmo mascherine al mondo intero. Giunsero medici Cubani, Russi, Albanesi, Rumeni e Cinesi. Non bastarono le fosse comuni e i forni crematori per trattare le salme. Il Governo, abituato a legiferare in tempi lunghi si adattò a decretare (DPCM) in tempi brevi, anche nell’arco di 24 ore. E avvenne un fatto nuovo: la sospensione di Diritti Costituzionali (spostamenti fuori dal proprio domicilio; Giustizia; Religione; Scuola; Ospedali; Sport; Commercio; Trasporti). Era il “lockdown”. Fu un coprifuoco più duro di quello della Guerra.

Quell’aspra esperienza e quelle paure hanno maturato nei cittadini la cosiddetta “Coscienza popolare”. Oggi è fortissima la percezione del valore della diritto Costituzionale a godere del Servizio Sanitario Nazionale, che è lo strumento per raggiungere la Buona Salute e la Felicità, valore, quest’ultimo, riconosciuto dal
giurista italiano Gaetano Filangieri; condiviso da Benjamin Franklin nel prologo alla Costituzione americana; sostenuto dall’Assemblea nazionale francese nella Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del cittadino. Ambedue i valori sono proclamati dagli articoli 32 e 2 della Costituzione Italiana.
E’ vero che “sono tutte belle parole”, però sono anche Diritti reali certificati dalla Madre di tutte le leggi e siamo legittimati a pretenderli.
In tutti i casi, questa esperienza ha fatto maturare la coscienza di quanto sia necessario avere una Sanità efficiente e onnipresente, vicino alla residenza dei Cittadini.
Associata a questa consapevolezza, l’esperienza dell’Estate scorsa ha fatto percepire la pericolosità insita nello “spostamento di masse umane”, dannosissima anche in regioni naturalmente protette come la Sardegna (vedi il caso del Billionaire e delle coste turistiche da cui sono promanati i focolai attualmente recrudescenti nei nostri territori).
«Nulla sarà come prima neppure nella nuova urbanistica post-Covid». L’ha detto l’architetto urbanista Massimiliano Fuksas. Egli sostiene che le periferie-dormitorio delle grandi città sono polveriere epidemiogene a causa della estrema densità di popolazione e l’eccesso di contatti umani. In futuro sarà necessario  invertire la rotta dell’inurbamento e facilitare il ripopolamento nelle cittadine del territorio. Ciò rende necessario che il capoluogo, piuttosto che grande accentratore, si limiti ad essere sede esclusiva degli atti amministrativi della Politica e lasci che i Servizi tornino dentro i maggiori centri abitati della provincia.
Questo concetto è stato chiaramente esposto tra i principi che devono ispirare i programmi di spesa del RECOVERY FUND e del MES. Secondo il documento programmatico del finanziamento europeo bisogna produrre progetti finalizzati a riequilibrare i Servizi nei Territori. I Servizi espressamente citati dalla Commissione Europea sono: GIUSTIZIA – OSPEDALI – SCUOLA.
Entro il 15 ottobre, l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea Il PNRR. Si tratta del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Il termine “Resilienza” indica il principio fisico per cui certi oggetti, quando vengono deformati da una forza che viene loro impressa, hanno la capacità di riprendere la “forma” che avevano prima di ricevere il colpo (per esempio un oggetto in gomma elastica).
L’”oggetto” di cui qui si tratta è la Sanità. Essa ha subito un durissimo colpo che deformandola l’ha degradata. Oggi la nostra Sanità non riesce a riprendere l’efficienza precedente, a causa di due meccanismi inibitori che ne impediscono la “resilienza”. Essi sono:

A – La “miopia” dei Politici che espulsero i rappresentanti dei Territori dal controllo amministrativo delle ASSL;

B – L’“assenza di potere dei Sindaci” in tema di sicurezza sanitaria.

Da ciò sono derivati:
1 – L’esistenza di amministratori della Sanità avulsi dal Territorio;
Si tratta di personale molto preparato nella pratica contabile ma impreparato nell’interpretazione delle istanze provenienti dalla Popolazione.
2 – Lo svuotamento degli Ospedali in termini di:
– Uomini di scienza e
– Strumenti aggiornati di Diagnosi e cura.
3 – La mancata produzione dal territorio di Medici e Professionisti delle Scienze infermieristiche, destinati a risiedere accanto all’Ospedale con le proprie famiglie.
4 – Il distacco culturale degli Ospedali, in termini di dotazione tecnologica, di ricerca e aggiornamento rispetto ai grandi Centri europei.

Il nostro territorio ha oggi queste esigenze strutturali immediate. L’istituzione di:
1 – Un laboratorio di VIROLOGIA, microbiologia, immunologia, associato ad un settore dedicato alla Biologia Molecolare (DNA – RNA) e ad un Centro di Ricerca.
Deve essere dotato di un Primario e di Personale dedicato.
2 – Un REPARTO DI INFETTIVOLOGIA (Ospedale Santa Barbara; oggi previsto per i Covid sintomatici).
3 – Un organico di VIGILI SANITARI per il controllo territoriale dei pazienti in isolamento.
4 – Un PREVENTORIO per l’isolamento dei casi sospetti e dei portatori sani;
5 – Un Reparto di PNEUMOLOGIA con CAMERA IPERBARICA e Riabilitazione respiratoria, con Primario;
6 – Un REPARTO DI NEUROLOGIA, con Primario.
7 – Un reparto di PEDIATRIA
8 – Un REPARTO di ONCOLOGIA MEDICA
9 – Un SERVIZIO DI RADIOTERAPIA.
10 – Un reparto di CHIRURGIA ONCOLOGICA
11 – Un reparto di CHIRURGIA VASCOLARE
12 – Un servizio di EMODINAMICA con Primario
13 – Un HOSPICE
E’ necessario istituire subito il reparto di terapia intensiva per pazienti Covid al Santa Barbara e liberare gli Ospedali generali dall’impegno di assistenza ai Covid positivi, garantendo la ripresa di tutte le attività di: MEDICINA, CHIRURGIA, ORTOPEDIA, PRONTO SOCCORSO.
Programmare l’evoluzione del Sistema Sanitario del Sulcis Iglesiente è facile. E’ difficile trovare i REALIZZATORI.
I finanziamenti esistono, sono: il RECOVERY FUND ed il MES.
Tutto questo è necessario, per evitare il ritorno ai tempi bui del depotenziamento degli Ospedali.

Mario Marroccu

Sono 62 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 2.069 i tamponi eseguiti. Salgono a 4.118 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Dei 62 nuovi casi, 47 sono stati rilevati attraverso attività di screening e 15 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime, 155. In totale sono stati eseguiti 196.650 tamponi. Sono invece 113 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+7 rispetto al dato di ieri), mentre resta stabile il numero dei pazienti in terapia intensiva: 21. Le persone in isolamento domiciliare sono 2.052. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.760 (+30) pazienti guariti, più altri 17 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 4.118 casi positivi complessivamente accertati, 621 (+3) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 442 (+5) nel Sud Sardegna, 330 (+6) a Oristano, 569 (+22) a Nuoro, 2.156 (+26) a Sassari.