20 April, 2024
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Martedì 29 giugno, il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Daniele Reginali, in seguito alla ricostituzione delle Commissioni consiliari permanenti, come previsto dal Regolamento del Consiglio, ha convocato la riunione per l’elezione dei presidenti e dei vicepresidenti di Commissione.

Sono stati eletti:

1ª Commissione – Bilancio, Personale, Programmazione, Attività Produttive.
Presidente: Nicola Concas
Vicepresidente: Federico Garau

2ª Commissione – Cultura, Spettacolo, Turismo, Grandi Eventi, Pubblica Istruzione.
Presidente: Matteo Demartis
Vicepresidente: Luigi Biggio

3ª Commissione – Urbanistica, Piani di Sviluppo, Lavori Pubblici, Patrimonio.
Presidente: Diego Rosas
Vicepresidente: Valentina Pistis

4ª Commissione – Ambiente, Servizi Tecnologici, Polizia Municipale, Viabilità e Decentramento, Protezione Civile.
Presidente: Eleonora Deidda
Vicepresidente: Francesca Tronci

5ª Commissione – Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Sport, Politiche Abitative.
Presidente: Monica Marongiu
Vicepresidente: Alberto Cacciarru

Lo scioglimento anticipato della seduta del Consiglio comunale, per mancanza del numero legale, ieri non ha consentito l’approvazione dello studio Comunale di assetto idrogeologico, propedeutico all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale di Iglesias.
«Abbiamo contestato duramente la valutazione dei tecnici incaricati dal Comune che hanno qualificato come zone Hi4 una vasta area che attraversa ed interessa il cuore pulsante della città, tra cui la via Garibaldi e la via Valverde denunciano 8 consiglieri di minoranza, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi -. Ciò significherebbe bloccare per anni la città posto che saranno consentiti soltanto piccoli interventi di manutenzione, il risanamento conservativo degli edifici, la demolizione e ricostruzione soltanto a condizione che si dimostri la riduzione della vulnerabilità ed il non aumento del carico antropico, senza aumento della superficie abitabile.»
«Rimane il dato politico: il presidente Daniele Reginali, che dovrebbe garantire imparzialità, ha invece cercato di ricondurre lo scioglimento della seduta al mancato accordo tra maggioranza e opposizione sul rinvio del puntoaggiungono gli 8 consiglieri di minoranza -. Il motivo chiaro (ammesso anche dal Sindaco al termine della seduta), sono state le numerose defezioni dei consiglieri di maggioranza posto che Ignazio Mocci, Nora Deidda e Carlo Murru hanno immediatamente abbandonato l’aula. Mancavano, per altre ragioni, altri 3 consiglieri di maggioranza. Altri ancora, hanno manifestato le loro perplessità fuori dall’aula.»

«Addossare alla minoranza le responsabilità di aver fatto mancare il numero legale è ridicolo!concludono Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi -. A ciò si aggiunga che il consiglio era stato fissato soltanto in prima convocazione con la conseguenza che dovrà esser riconvocato ex novo (e non rinviato come sostiene la maggioranza) e che la prossima volta potremmo trovarci nella medesima situazione posto che occorrerà nuovamente la maggioranza di oltre la metà dei presenti e non quella semplice prevista per la seconda convocazione.»

Otto consiglieri comunali di minoranza, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi, «contestano fermamente le modalità e le tempistiche attraverso le quali il sindaco Mauro Usai ha deciso di chiudere gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado».

«Una decisionesostengonoingiustificata che ci riporta al clima di panico e terrore di un anno fa. Lo stesso Sindaco, che oggi ha diffuso un comunicato con il quale annuncia la riapertura graduale dimostra che si è trattato di una decisione sbagliata ed affrettata. In particolare, nello stesso comunicato si ammette che l’Amministrazione è in grado di procedere di concerto con i dirigenti scolastici al tracciamento autonomo di potenziali casi di positività.»
«Non siamo interessati al teatrino di accuse reciproche tra la stessa Amministrazione e l’Asl di Carbonia ma esclusivamente a garantire ai nostri ragazzi il diritto allo studio ed alla frequentazione delle lezioni in presenza, soprattutto in un momento in cui – fortunatamente – si registra un netto miglioramento dei dati e degli indici epidemiologiciconcludono gli otto consiglieri di minoranza del comune di Iglesias -. Chiediamo che il Sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica cittadina, proceda alla riapertura immediata di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, senza eccezioni.»

Il consigliere comunale di minoranza Alberto Cacciarru (Iglesias in Comune), ha presentato un’interpellanza nella quale evidenzia che in questi quasi due anni e mezzo di legislatura, sia il Sindaco che gli assessori
hanno più volte dichiarato una grande sensibilità nei confronti dell’eliminazione delle barriere architettoniche, senza poi però fare nulla di concreto per condurre questa battaglia che, da troppi anni, contrasta il regolare svolgimento della propria vita quotidiana per disabili, anziani e tutte quelle persone riportanti difficoltà motorie.
«Nel 2020 è imbarazzante dover incentivare all’interno di un Consiglio comunale l’abbattimento delle barriere architettoniche ha dichiarato il consigliere Alberto CacciarruI pochi fondi stanziati in questi due anni e
mezzo sono stati completamente sprecati facendo sub appaltare i lavori a delle società che non avevano la minima idea di ciò che dovevano fare, ragion per cui oggi ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano e fondi comunali gettati al vento. Bisogna aver voglia di investire e spendere per realizzare dei validi progetti, ma soprattutto bisogna controllare lo stato dei lavori durante la loro realizzazione».

«È Chiaro come il comune di Iglesias non abbia la minima intenzione di investire sull’abbattimento delle barriere architettonichecommenta Federico Garau (M5S) -. È vero, non sarà certamente questa amministrazione a risolvere i problemi dell’intera città, ma se mai si comincia, mai si inizia ad ottenere dei risultati. E dire che questo Consiglio possiede persone che hanno le competenze giuste e la voglia per battersi per la difesa dei diritti dei disabili, ma veniamo completamente ignorati. Evidentemente le priorità di chi ci amministra sono ben altre.»


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«Prosegue la battaglia dei Sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente contro la privazione dei servizi alla sanità pubblica, protesta iniziata due settimane fa, con il primo incontro avvenuto nel comune di San Giovanni Suergiu per denunciare la chiusura degli ambulatori di diabetologia dell’adulto (territorio che possiede il primato di persone affette da Diabete di tipo 1) e proseguito nella giornata di sabato 4 luglio nel comune di Buggerru per la denuncia riguardante la chiusura dell’ambulatorio che al suo interno conteneva gli specialisti di cardiologia, traumatologia e pediatria. Entrambi da considerarsi servizi non solo utili, ma bensì necessari e fondamentali per il territorio. Le prime due riunioni della conferenza sanitaria dei Sindaci del Sulcis Iglesiente hanno una cosa in comune: l’assenza di Mauro Usai, sindaco di Iglesias.»

E’ dura, ancora una volta, la critica di sei consiglieri di minoranza, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, al sindaco di Iglesias.
«Una cosa sicuramente che non passa inosservata, Iglesias, infatti, continua ad essere il perno centrale della Sanità pubblica nel territorio della nostra provincia e non può, dunque, permettersi di ignorare le conferenze che vedono uniti tutti i sindaci nella medesima battaglia: la difesa dei servizi sanitari pubbliciaggiungono i sei consiglieri di minoranza -. Un’assenza che vale più di mille parole. La non rappresentanza del comune di Iglesias a queste due conferenze la dice lunga, Mauro Usai continua in maniera imperterrita a fregarsene del territorio, al contrario di ciò che sbandierò durante la campagna elettorale. Prosegue, passo dopo passo, il depotenziamento della sanità pubblica a vantaggio dei servizi dedicati alla sanità privata. In maniera palese il territorio del Sulcis Iglesiente sta perdendo in maniera progressiva diversi servizi di fondamentale importanza per la popolazione, l’assenza di Mauro Usai dimostra come tutte le parole spese durante la campagna elettorale erano solamente una presa in giro nei confronti dei cittadini iglesienti.»
«Con questo atteggiamento di menefreghismoconcludono i sei consiglieri di minoranzacontinua a dare conferma dell’inadeguatezza nel suo ruolo, una cosa è certa, la città di Iglesias merita un’amministrazione che difenda la città ed i suoi abitanti.»

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru, rilanciano l’allarme sul futuro di Casa Serena, dopo l’intervento “chiarificatore” del sindaco, Mauro Usai.

«Ancora silenzio sulla Casa Serenascrivono in una nota Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru -. Quella che appariva essere una situazione complicata fin dall’inizio, adesso sembra essere diventata una cruda realtà. L’Amministrazione comunale, che ancora una volta sperava di essere salvata dalla Regione Sardegna, si ritrova invece a dover fare in conti con anni di menefreghismo, appalti incontrollati e spese scellerate. Come se non bastasse, il Margherita di Savoia non è ancora pronto. L’eterno cantiere infatti prosegue da vent’anni a questa parte nelle problematiche che, anno dopo anno, ha visto l’inaugurazione essere rimandata di continuo. Il tutto per l’incapacità di non aver mai diretto con serietà e capacità i lavori di riapertura. Ad oggi una sola cosa è certa, il comune di Iglesias non possiede le risorse sufficienti per poter mandare avanti la struttura. La relazione dei revisori dei conti è stata molto chiara, dal primo giugno la struttura avrebbe dovuto chiudere.»

«È assurdo il silenzio che l’Amministrazione comunale sta avendo nei riguardi di un argomento così delicato aggiungono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru. Dal primo giugno, secondo i tecnici del Comune, la struttura avrebbe dovuto optare per la chiusura. Come sta andando avanti in queste due settimane? I cittadini di Iglesias meritano di conoscere la verità dei fatti, ma soprattutto devono assolutamente essere resi partecipi dei progetti di questa Amministrazione comunale. Un silenzio imbarazzante che continua a confermare il clima di incertezza che aleggia all’interno di questa Giunta, ma soprattutto conferma l’incapacità di affrontare determinate situazioni.»

«Un’Amministrazione che ad oggi si ritrova a fare i conti con la realtà e con anni di scellerate decisioni. La Regione ha salvato fin troppe volte le lacune di tutte le amministrazioni che si sono susseguite fino ad oggi. Quella attuale ha avuto sette anni di tempo per trovare delle vere soluzioni o delle valide alternative – concludono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru. È ora che qualcuno si prenda la responsabilità, non solo sulla stampa, ma anche nella realtà.»

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Tre capigruppo di minoranza, Alberto Cacciarru, Federico Garau e Luigi Biggio, hanno presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, al Sindaco e all’Assessore competente, sulla soppressione del servizio di Polizia Ferroviaria di Iglesias.

Rilevato che l’ufficio di Iglesias, attualmente composto da due soli operatori, rientrerebbe nel progetto di ridimensionamento che coinvolge il Compartimento Polfer di Cagliari che diventerebbe una Sezione del nuovo Compartimento Lazio-Sardegna, così come già denunciato di recente anche dallo stesso sindacato di polizia SIAP, ma andando in controtendenza rispetto alla richiesta delle Ferrovie, che periodicamente richiedono la presenza di una pattuglia della Polizia a bordo di alcuni treni per servizi quali la tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, i tre consiglieri di minoranza interpellano il sindaco, Mauro Usai, per conoscere quali azioni/interlocuzioni ha intrapreso o intenda intraprendere per evitare che la Polizia di Stato declassi il Compartimento Sardegna chiudendo l’ufficio di Iglesias che alla luce degli eventi sopra citati necessiterebbe invece di un incremento d’organico e non di una riduzione dello stesso.

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I consiglieri di minoranza Alberto Cacciarru, Luigi Biggio, Simone Saiu, Federico Garau, Francesco Tronci e Bruna Moi, intervengono sulla situazione dell’Istituto per anziani “Casa Serena”.

«Nonostante i revisori abbiano dato il termine del 1 giugno 2020 quale termine invalicabile per la chiusura di Casa Serena (in mancanza di interventi economici), ad oggi il Sindaco si è chiuso in un silenzio surreale – si legge in una nota -. Chiedere ancora aiuto a Cagliari, che neppure un anno fa ha soccorso il Comune con due milioni e mezzo, significa ammettere la propria incapacità e non comprendere che anche la Regione deve rendicontare le risorse che mette in campo per i Comuni.»

«Da anni assistiamo a promesse di inaugurazione del “Margherita di Savoia” che, puntualmente, vengono disattese aggiungono i 6 consiglieri di minoranza -. Già dal 2015 si è richiesto un tavolo tecnico per trovare soluzioni che tutelassero i lavoratori e mettevamo in guardia chi governa (e governava) la città sulle conseguenze della sua inerzia. Con l’aggravante che fino alla pubblicazione della relazione dei revisori si è nascosta la reale gravità della situazione.»

«Auspichiamo si trovino soluzioni immediateconcludono i 6 consiglieri di minoranza per garantire il pagamento degli stipendi ai lavoratori e che il Sindaco riconosca il fallimento della sua attività, traendone le giuste conclusioni.»

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«Questa mattina, nel poliambulatorio di San Giovanni Suergiu, si è svolta una riunione della Commissione Socio Sanitaria cui hanno partecipato i primi cittadini di San Giovanni Suergiu, Carbonia, Sant’Antioco, Portoscuso, Perdaxius, Narcao, Calasetta, Masainas, Nuxis, Villaperuccio, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias, Fluminimaggiore e Buggerru. Troviamo inconcepibile, a ridosso della discussione in Consiglio regionale sulla riforma del Sistema sanitario regionale, che il Sindaco di Iglesias fosse assente.»

Sono molto critici 6 consiglieri di minoranza del comune di Iglesias (Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi e Francesca Tronci) nei confronti del sindaco di Iglesias, Mauro Usai, per la sua mancata partecipazione all’incontro tenutosi a San Giovanni Suergiu, nel corso del quale è stata avviata la mobilitazione del territorio a difesa dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali.

«Ricordiamo l’assenza anche in occasione dell’elezione del sindaco di Carbonia alla carica di Presidente – aggiungono i 6 consiglieri di minoranza -. L’assenza è un fatto grave se si considera che Iglesias dovrebbe ambire ad un ruolo da protagonista, in un momento in cui occorre ridare slancio alle istanze di un territorio dove le criticità legate a chiusure, trasferimenti, riduzioni, sospensioni di servizi sanitari ospedalieri e territoriali sono ormai diventate intollerabili.»

«Dalla riunione è scaturita la richiesta di un incontro urgente con l’assessorato regionale della Sanità ed una serie di incontri territoriali per evidenziare e portare avanti le istanze di un territorio dove, all’emergenza da Coronavirus, si aggiunge anche la probabile chiusura di diversi servizi territorialiconcludono i 6 consiglieri di minoranza -. Lamentarsi o inscenare proteste a decisioni prese, non serve a nulla. Occorre partecipare alla fase di discussione delle iniziative da intraprendere per ridare ai Presidi Ospedalieri di Iglesias il ruolo che meritano nel territorio.»

La prossima riunione dei sindaci è stata già convocata a Buggerru, in una data ancora da stabilire.

   

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E’ durissima la critica di 6 consiglieri di minoranza al sindaco di Iglesias (Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru), Mauro Usai, sull’interpretazione data ai protocolli INAIL emanati dal presidente Franco Bettoni per il contenimento del contagio da Covid-19.

«In data odierna il presidente INAIL Franco Bettoni, tramite una conferenza stampa ha dichiarato che le linee guida emanate per l’apertura delle attività commerciali non sono da considerarsi “disposizioni vincolanti”, ma bensì contributi di carattere scientifico, per cui forniscono ipotesi di modulazione delle misure di contenimento del contagio già note, anche attraverso criteri per l’individuazione di misure di prevenzione e protezione, specificando inoltre che è evidente che non si tratta di linee guida impartite alle imprese, in quanto né l’Inail né l’Iss sono titolati ad emanare – si legge in una nota dei consiglieri Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru -. Dichiarazione, quella del presidente Franco Bettoni, che sembra smentire categoricamente quella fatta dal sindaco Mauro Usai, il quale ha più volte ribadito che la riapertura delle attività commerciali di Iglesias sono state negate (dalla data di lunedì 11 maggio, ndr) in quanto mancavano le linee guida INAL.»

«Le parole del presidente INAIL Bettoni sciolgono ogni dubbio – aggiungono i rappresentanti dei gruppi consiliari di: Movimento 5 Stelle, Forza Italia ed Iglesias in Comune -. Le tanto attese linee guida non sono disposizioni vincolanti, ciò significa che la città di Iglesias avrebbe potuto tranquillamente seguire in totale sicurezza la scelta di altri comuni limitrofi. Nonostante il nostro indice RT fosse stato dichiarato “non classificabile” per via del basso numero di contagi, il sindaco Mauro Usai ha preferito condannare la città di Iglesias e le sue attività commerciali ad un’altra settimana di agonia economica. Una scelta, la sua, dettata da logiche e disposizioni arrivate dal coordinamento regionale del Partito Democratico.»

«Possiamo dunque tranquillamente affermare che Iglesias ha pagato le logiche di partitosottolineano i 6 consiglieri di minoranza -. In un momento come questo serviva coraggio ed amore per la propria città, invece si è preferito compromettere quasi irrimediabilmente il futuro di numerose attività commerciali della città. Una scelta folle che danneggerà gravemente l’economia cittadina.»

«Nella serata di oggi inoltre abbiamo dovuto attendere il comunicato presidente della Regione per sopperire alla mancanza di coraggio dei sindaci che hanno ritenuto di non dover aprire, ha annunciato di assumersi la responsabilità ponendo la parola fine al dibattito sul coefficiente RT Non classificabileconcludono Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Luigi Biggio, Simone Saiu ed Alberto Cacciarru –, spiegando per l’ennesima volta che era da intendersi, ovviamente, come inferiore al parametro dello 0,5%.»