28 March, 2024
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L’associazione culturale Ludus Factory, impegnata nella formazione e diffusione di attività teatrali e culturali, presenta la prima edizione della manifestazione “Gli echi delle miniere”. Il progetto prevede il coinvolgimento del gruppo teatrale De Castro – nato in seno ai laboratori presso l’omonimo liceo classico – costituito da studenti tra 14 e 19 anni e diretti dal regista Matteo Loglisci. Dopo un’intensa attività di formazione, la giovane compagnia porta in scena lo spettacolo Medea di Euripide, già presentato al festival internazionale del teatro classico dei giovani al palazzolo Acreide (Siracusa) e durante l’anteprima del DROMOS festival a Tharros lo scorso 19 luglio. Gli echi delle miniere si svolgerà invece tra il 19 agosto e il 7 settembre in quattro diverse tappe: Gadoni, Iglesias, Fluminimaggiore e Gonnesa. Le location sono state selezionate sulla base degli obiettivi del progetto che includerà alcuni comuni appartenenti al Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, partner del progetto insieme alle amministrazioni sopracitate, il Liceo Classico De Castro la Fondazione di Sardegna. Lo scopo è valorizzare le zone storicamente a vocazione mineraria al fine di creare un circolo virtuoso di promozione culturale e turistica, anche tramite il coinvolgimento di attori locali tra cui artigiani e produttori, i quali esporranno oggettistica e articoli enogastronomici negli stand presenti durante le serate. Il progetto si propone di far fronte alla crisi economica e demografica, nel territorio del Sulcis Iglesiente, avvenuta in seguito alla chiusura dell’attività produttiva mineraria”, spiega Matteo Loglisci di Ludus Factory. Il movente, in primo luogo etico, che ha spinto l’associazione Ludus Factory, nell’ideazione del progetto “Gli Echi delle Miniere” è legato all’estrema urgenza ed esigenza di una ricrescita economica che, nella nostra “visione”, può prendere le mosse dal settore culturale; ambito in grado di creare una spirale che possa avviare una ricaduta estremamente positiva sia per il settore turistico che per quello commerciale, ambedue vittime di una crisi di livello mondiale, quanto mai sentita e vissuta nella realtà isolana. Riteniamo, in ultima istanza, che la popolazione dei territori presi in considerazione, possa essere coinvolta in un circolo di virtuosa reintegrazione socio-economica”. Una sensibilizzazione verso le tematiche storico-economiche, inerenti il “mondo” minerario e il lavoro nelle miniere sarde. La tematica prescelta, invece, verte sul dramma greco-antico, visti e considerati i punti d’unione tra la dimensione tragica e i culti nuragici e prenuragici e le affinità e le divergenze tra gli strumenti musicali della tradizione sarda ed ellenica. Gli eventi partiranno con il recital “Il domatore – dai pascoli alle miniere” di Alberto Secci, riconoscendo in questo lavoro una significativa analisi della realtà mineraria sarda, presentato dallo stesso scrittore, affiancato da Eder Secci e l’attore Andrea Atzori e letto da Matteo Loglisci. Dalle 22,00 andrà in scena Medea, tradotto da Maria Grazia Atzeni e Gianluca Pietro Raffaele Arca, nel Parco Comunale di Gadoni il 9 agosto, Castello Salvaterra di Iglesias il 22 agosto, Anfiteatro Parco Riola Fluminimaggiore il 30 agosto e chiude il sipario il Nuraghe Seruci di Gonnesa, il 7 settembre.

Sabato 17 agosto, a Iglesias, alle ore 11.00, presso la Sala Remo Branca del Palazzo Municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione della rassegna teatrale “Gli echi delle miniere”, che farà tappa al Castello Salvaterra di Iglesias giovedì 22 agosto, con il Recital tratto dal romanzo “Il Domatore” di Alberto Secci (Letture di Matteo Loglisci, presentate da Eder Secci e Andrea Atzori), e con lo spettacolo “Medea”, a cura del gruppo teatrale De Castro di Oristano (regia e allestimento scenico di Matteo Loglisci).

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La sala conferenze della Miniera di Sa Marchesa, a Nuxis, ha ospitato questa sera la presentazione del libro “Viaggiando Chiesa” (Ediuni edizioni), di don Angelo Pittau, organizzata dall’associazione Speleo Club Nuxis guidato da Roberto Curreli, con il patrocinio dell’associazione minatori Nebida Onlus, del comune di Nuxis e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Hanno partecipato alla presentazione, tra gli altri, con l’autore don Angelo Pittau e uno dei due curatori, Gianfranco Murtas, storico e scrittore (l’altro curatore è Andrea Giulio Pirastu), il sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias; Andreano Madeddu, vicepresidente dell’associazione Minatori Nebida onlus e amico di don Angelo Pittau; il professor Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Alberto Secci, scrittore; Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, moderatore della serata.

Dopo i saluti del sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias, Andreano Madeddu e Tarcisio Agus hanno aperto la serata ricordando le esperienze vissute al fianco di don Angelo Pittau, il primo da amico e cofondatore del periodico “Il Confronto”, il secondo da sindaco di Guspini, comune nel quale don Angelo Pittau negli stessi anni guidava la parrocchia principale; è seguito un lungo ed appassionato intervento dello scrittore Alberto Secci che ha recensito il libro. E’ stata poi la volta di Gianfranco Murtas che ha raccontato come è nato il libro-intervista e tanti aneddoti delle esperienze di vita di don Angelo Pittau, «in giro per il mondo»… Dopo due nuovi brevi interventi di Andreano Madeddu e Tarcisio Agus, ha chiuso la serata don Angelo Pittau con un intervento che ha tenuto incollati sulle sedie i numerosi presenti.

La serata è stata allietata dall’esibizione del Coro Collegium Musicum di Santadi, diretto dal maestro Paolo Sanna, che ha proposto tre brani, in apertura di serata, a metà e alla fine della serata. Al termine, Maria Antonietta Pinna, organizzatrice della presentazione, ha ringraziato tutti i presenti e consegnato a don Angelo Pittau una confezione di vini offerta dal presidente della Cantina Santadi, Antonello Pilloni.

Don Angelo Pittau, presbitero villacidrese, classe 1939, ordinato nel 1965, laureatosi in Scienza e Tecnica dell’Opinione Pubblica all’Università Pro Deo (poi LUISS) di Roma con una tesi sull’opera letteraria di Giuseppe Dessì, nel 1967 partì per il Vietnam, al tempo coinvolto in una feroce guerra e vi rimase tre anni, impegnato in attività di docenza alla Pontificia Facoltà Teologica di Dakar, anche da giornalista free lance per diverse testate occidentali.

Rientrato in Europa nel 1970, prete operaio a Lione, poi a Torino, dove con don Piergiorgio Ferrero fondo la Comunità parrocchiale dell’Ascensione.

Rientrò in Sardegna nel 1974, chiamato dal vescovo Antonio Tedde, con l’incarico di dar vita alla nuova parrocchia Madonna del Rosario, in un quartiere molto povero.

I vescovi di Ales lo incaricarono della pastorale del lavoro e della direzione della Caritas diocesana, nel cui ambito diede vita a diversi Centri di Ascolto nelle comunità della Diocesi e si occupò di dare risposta ai più disparati bisogni sociali.

E’ stato tra i promotori del Centro Servizi del Volontariato Sardegna Solidale e presidente regionale del coordinamento delle comunità di recupero, dando a queste attività un respiro internazionale, per le relazioni avviate e sostenute con centri ecclesiali in Africa, Asia e America Latina.

Nel 1987, come Caritas diocesana lanciò la Marcia per la Pace, giunta alla 33ª edizione.

Giornalista pubblicista, laureatosi in Pedagogia all’Università di Sassari, fondò e diresse nel 1977 il mensile “Confronto” e collabora con diverse testate anche nazionali, pubblicò inoltre diversi libri.

Vediamo ora le interviste con don Angelo Pittau, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus ed il presidente dell’associazione Speleo Club di Nuxis Roberto Curreli, realizzate al termine della presentazione del libro.