29 March, 2024
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Giovedì 12 aprile, a partire dalle 20.30 all’Auditorium Comunale nuovo e conclusivo appuntamento con “Musica tra Le Righe”, rassegna di musica da camera e incontri con il pubblico, organizzata dall’associazione culturale Ponticello con il patrocinio della “Fondazione di Sardegna” e della “Fondazione Giuseppe Siotto”.

Protagonisti della serata finale due affermati artisti: Gianmaria Melis (violino) e Giulio Biddau (pianoforte); il duo eseguirà musiche di  Debussy, Franck e Brahms.

Gianmaria Melis, primo Violino di Spalla della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari dal 2009, comincia lo studio del violino sotto la guida di Paolo Marascia, proseguendo poi con George Mönche, Igor Volochine, Felice Cusano e Sergey Krylov.

Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, premiato alla rassegna nazionale violinisti del “Premio Città di Vittorio Veneto”, perfeziona i suoi studi seguendo diverse masterclass con Nicolas Chumachenco e Thomas Brandis ed entra presto a far parte dei corsi per professori d’orchestra dell’Orchestra Giovanile Italiana, della quale sarà Primo Violino di Spalla per due anni; prosegue la sua carriera vincendo numerosi concorsi internazionali, come primo idoneo per violino di fila, tra cui quelli presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, la Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Negli anni successivi viene regolarmente invitato a collaborare con varie orchestre come la Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, I Pomeriggi Musicali di Milano, Filarmonica Toscanini di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova (primo violino dei secondi, concertino dei primi violini), Galilei di Firenze (Primo Violino di Spalla, per i corsi di direzione d’orchestra di Carlo Maria Giulini), Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Siciliana (Primo Violino dei secondi), Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari (Primo Violino solista), Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Primo Violino di Spalla); con alcune di queste ha partecipato a varie tournée suonando nelle più importanti sale in Europa e negli Stati Uniti. 

Giulio Biddau, nato a Cagliari nel 1985, ha intrapreso a dodici anni lo studio del pianoforte con Arlette Giangrandi Eggmann e si è diplomato al Conservatorio cittadino. Ha proseguito i suoi studi a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, dove ha ottenuto il Diplome Supérieur de Concertiste, e privatamente con Aldo Ciccolini. Si è perfezionato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli, per terminare il ciclo di studi alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Fabio Bidini e a Parigi con Dominique Merlet.

 Ha tenuto numerosi concerti, suonando in Italia per istituzioni quali l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, Festival Dino Ciani a Cortina, Teatro Verdi di Trieste, il Politeama di Palermo; in Francia alla Salle Cortot di Parigi, al Grand Theatre de Provence di Aix-en-Provence, a Pontoise, Nancy, Rouffach, Gerberoy e poi in Spagna al Palau de la Musica di Valencia e a Leon, in Germania, al Konzerthaus di Berlino, e ancora Slovenia, Regno Unito, Austria, Svezia, Cina (Oriental Art Center di Shanghai e Auditorium della Tsinghua University di Pechino), Argentina, Colombia, Cile e Australia. È stato diretto da Lawrence Foster, François-Xavier Roth, Tan Dun, Damian Iorio, Silvia Massarelli, Filippo Maria Bressan.

All’attività di solista ha sempre accompagnato la musica da camera, con famosi cantanti e strumentisti, fra cui il mezzo-soprano Monica Bacelli e la violinista Anna Tifu. Le sue esecuzioni di brani contemporane sono state trasmesse da Rai Radio3, France Musique, ABC Australia e la televisione giapponese NHK.

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Con un concerto che vedrà sul palco il quindicenne Mattia Casu domani, mercoledì 12 aprile, si inaugura la parte concertistica del VII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari.

L’appuntamento è alle 18.30 nell’Auditorium dell’istituzione musicale (in piazza Porrino), dove il precoce talento di Mattia Casu si misurerà con partiture di Bach, Scriabine e con la celeberrima sonata “Marcia funebre” di Chopin.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che, sempre più numeroso e attento, ne ha seguito le precedenti edizioni dedicate rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda, ad Alexis Weissenberg e a Ferruccio Busoni.

Quest’anno la manifestazione è divisa in due grandi tranche: sino al 7 giugno seguirà i due filoni “Rassegna di giovani interpreti” e “Il pianoforte nella grande letteratura cameristica”, con una serie di quattro serate concertistiche (sempre alle 18.30) e due lezioni aperte al pubblico. La seconda parte del Festival, a ottobre, sarà sulla scia delle “Monografie”.

L’ingresso è libero e gratuito.

Mattia Casu è nato a Cagliari nel 2002. Ha iniziato lo studio del pianoforte a quattro anni e a otto è stato ammesso al Conservatorio di Cagliari, dove, sotto la guida del maestro Romeo Scaccia, si è diplomato all’età di 14 anni con il massimo dei voti, la lode e menzione d’onore.

Ha partecipato alle Masterclass dei maestri Igor Cognolato, Aldo Ciccolini, Claudio Martinez Mehner, Gabriel Tacchinò, Bruno Canino e Lilya Zilberstein.

Ha frequentato l’Accademia Internazionale di musica di Cagliari con il maestro Fabio Bidini nel 2013 e con il Maestro Jacques Rouvier nel 2016. A  luglio del 2014 ha partecipato alla Junior Accademy “Dino Ciani” con i maestri Claudio Martinez Mehner, Jeffrey Swann, Hamish Milne. Ha vinto diversi concorsi pianistici: 1° premio assoluto ad Albenga, 1° premio al concorso Internazionale Mozart, 1° premio a Lanusei e nel 2016 1° premio al concorso Internazionale Piano Talents di Milano. Si è esibito in varie manifestazioni organizzate dal Conservatorio di Cagliari quali “Nora Sonora”, “le 32 Sonate di L. V. Beethoven” ed in diverse trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui quella dedicata ai conservatori da Radio Vaticana. All’età di dieci anni ha debuttato nell’orchestra giovanile del conservatorio e poco dopo ha suonato nell’ambito della rassegna di concerti per pianoforte e orchestra di J. S. Bach. A undici anni si è esibito nel primo recital pianistico come solista e, sempre a undici anni ha debuttato al Teatro lirico di Cagliari in occasione di una serata di beneficenza. All’età di 12 anni, nell’ambito della cerimonia di apertura dell’anno accademico 2014/2015 del Conservatorio di Cagliari, ha eseguito il 3° concerto per pianoforte e orchestra di L. V. Beethoven. Nel mese di ottobre 2015 si è esibito in un recital per piano solo presso Palazzo Siotto di Cagliari, a dicembre 2015, in un concerto presso la Chiesetta Aragonese di Cagliari. A maggio del 2016 ha suonato presso l’Ospedale Brotzu di Cagliari in occasione del trentennale dell’apertura del reparto di Urologia. A ottobre 2016 si è esibito in un recital organizzato dall’Ente Concerti di Oristano.

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Romantici accenti e affascinanti poesie in musica con “Dal Manzanarre al Reno… un viaggio dal Lied tedesco alla Chanson Française” – il recital del contraltista Gianluca Belfiori Doro e del pianista Maurizio Moretti in programma mercoledì 15 marzo, alle 21.00, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e giovedì 16 marzo, sempre alle 21.00, alle ex Caserme Mura di Macomer, poi venerdì 17 marzo, alle 21.00, al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e sabato 18 marzo, alle 19.00, al Palazzo EXPO’ di Olbia per sotto le insegne di “Classica con Brio” – la stagione concertistica del CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Una preziosa antologia di brani celeberrimi e pagine rare o meno frequentate del repertorio cameristico, dal celeberrimo e struggente “Der Tod und das Mädchen” (La morte e la fanciulla) di Franz Schubert su versi di Matthias Claudius a uno dei capolavori di Hugo Wolf, “Verborgenheit”, su testo di Eduard Mörike, poi due gioielli canori di Francis Poulenc con parole di Guillaume Apollinaire – quali il malinconico “Hôtel” da “Banalités” No. 2, e “Le Bestiaire” – suggestiva “suite zoologique”.

Spazio a “L’énigme éternelle” e “Kaddish” di Maurice Ravel – scritti entrambi nel 1914 a Saint-Jean de Luz, su testi rispettivamente in Yiddish e in aramaico, con il curioso accostamento tra una riflessione sul mistero del cosmo e un inno religioso, poi un intermezzo virtuosistico sulla tastiera con le Trois Mazurkas op. 67 e i Deux Nocturne op. Postuma di Fryderyk Chopin e l’intrigante Arabesque op. 18 di Robert Schumann.

Gianluca Belfiori Doro canta l’amor perduto nella squisita “Elégie” di Jules Massenet, poi Aus dem hebräischen Gesängen di Robert Schumann e la deliziosa “Ständchen” (Serenate) di Franz Schubert  e per finire “… dalla Nonna” sulle note di Antonín Dvořák.

Sotto i riflettori il contraltista cagliaritano Gianluca Belfiori Doro – perfezionatosi sotto la guida di Renata Scotto, Raina Kabaivanska, Giusy Devinu e Bernadette Manca di Nissa, con all’attivo una brillante e intensa carriera con ruoli da solista, diretto tra gli altri da Sir Charles Mackerras, William Christie, Arnold Bosman, Jean-Claude Malgoire, Enrique Mazzola, Ottavio Dantone, Karl Martin e Estevan Velardi e un eccellente interprete dello strumento a tastiera come il pianista Maurizio Moretti, allievo di Aldo Ciccolini a Parigi, già ospite di prestigiose rassegne e festivals in tutto il mondo.