19 March, 2024
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La Regione interviene con 800mila euro per la ricostruzione del ponte sul rio San Giorgio a Gonnesa, crollato il 2 aprile 2020. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris, ha destinato le risorse necessarie per realizzare l’intervento di ripristino del collegamento viario tra l’area parcheggio della spiaggia di Fontanamare a Gonnesa e la S.P. 83.

«Si tratta di un’opera ritenuta strategica per il territorio, dato che il collasso improvviso del ponte ha precluso ha precluso l’unica via di accesso in sicurezza al litorale di Fontanamare, immediatamente cantierabile e in grado di rispettare le tempistiche di spesa imposte dal mutuo infrastrutture», ha spiegato l’assessore Aldo Salaris ricordando come a seguito del crollo la Regione si sia immediatamente attivata mettendo a disposizione dell’Amministrazione comunale di Gonnesa un finanziamento di 300mila euro (su interessamento dell’allora assessore dei Lavori pubblici, il compianto Roberto Frongia, che fece anche un sopralluogo sul luogo del crollo). La spiaggia, situata nel litorale del Golfo del Leone, rappresenta uno dei luoghi strategici per la valorizzazione e la promozione turistica a livello regionale. Non solo. La mancanza di un adeguato attraversamento del rio San Giorgio non consente il passaggio dei mezzi di soccorso per emergenze sanitarie o in caso di incendio, rappresentando un problema in termini di pubblica sicurezza e di ordine pubblico, data anche l’impossibilità di installare un ponte provvisorio.

«Allo stato attualeconclude l’assessore regionale dei Lavori pubblici il Comune ha provveduto all’esecuzione delle attività previste (rimozione delle macerie dal sito) e a terminare la progettazione dell’intervento di ricostruzione del ponte.»

Per procedere con l’appalto dei lavori si sono però rese necessarie nuove risorse. Da qui l’intervento di sostegno destinato alla realizzazione dell’infrastruttura, che grazie all’intervento della Regione potrà ora essere sbloccata.

Il consigliere regionale Aldo Salaris, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, ha rilevato l’eredità del compianto Roberto Frongia alla guida dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici.
A 70 giorni dal suo insediamento, abbiamo rivolto alcune domande al neo assessore.
Quali le priorità dei Lavori pubblici in Sardegna?
«La rete viaria della Sardegna è certamente la priorità da affrontare. Dobbiamo garantire ai sardi di potersi muovere in sicurezza e agevolmente. La stagione invernale appena trascorsa ha creato gravi problemi che mi hanno toccato da vicino, e mi riferisco al tratto di SS 131 franato in prossimità di Bonorva. Stiamo lavorando per risolvere e a supporto di ciò, abbiamo da poco incontrato l’amministratore delegato di Anas, al quale ho chiesto di accelerare sull’esecuzione dei lavori, ed abbiamo fatto il punto della situazione.»
Quanto la pandemia sta condizionando il lavoro?
«La Sardegna, forse più di altre regioni italiane, sta soffrendo la crisi. Le aziende turistiche, più delle altre, hanno avuto grossi cali di fatturato, andando ad incidere, a catena, sui problemi dei lavoratori diretti e sull’indotto. Ad ogni modo, grazie al comportamento responsabile dei sardi, siamo riusciti a fronteggiare l’epidemia ed ora siamo pronti per la stagione turistica. Il protocollo “Sardegna Sicura” portato avanti dalla Giunta regionale ha garantito e sta garantendo ingressi controllati nell’Isola e contiamo di essere una destinazione scelta anche per questo motivo. Se lo scorso anno il Governo ci avesse ascoltato quando il presidente Christian Solinas aveva proposto il passaporto sanitario, forse le cose sarebbero andate diversamente. Ora bisogna pensare a lavorare.»
Le risorse a disposizione sono sufficienti?
«No, abbiamo bisogno di nuove risorse. Per questo, come Riformatori sardi, portiamo avanti quella che è la nostra grande battaglia sul riconoscimento dello stato di insularità. Non vogliamo elemosine, ma pari diritti e pari dignità.»
Recovery Plan: per la Sardegna, che possibilità concrete di sviluppo possono arrivare da questo strumento?
«È nostra volontà far ripartire la Sardegna. Tra i principali obiettivi la transizione energetica e la sostenibilità ambientale, con un occhio di riguardo alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, ai trasporti sostenibili con il completamento della rete ferroviaria. Il potenziamento della rete dei porti turistici e lo sviluppo della portualità commerciale, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, con diffusione delle competenze digitali e completamento della rete in fibra ottica, sostegno alla competitività delle nostre filiere strategiche (agroalimentare, industria, patrimonio culturale, turistico e paesaggistico), formazione, ricerca e politiche attive del lavoro. Il tutto, con una particolare attenzione per giovani, donne e persone con disabilità.»
Quali sono le priorità del vostro gruppo politico?
«Abbiamo un patrimonio archeologico unico al mondo da valorizzare e far conoscere attraverso una forte azione di marketing capillare, e diffuso ancor di più nel momento in cui il patrimonio nuragico otterrà, come auspichiamo, il riconoscimento Unesco. Questa è la via maestra: identità e sviluppo della Sardegna all’unisono.»
Armando Cusa

Dopo Sassari il programma di riqualificazione urbana degli alloggi a canone sostenibile finalizzato ad incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione tocca Carbonia, Villaspeciosa e Settimo San Pietro. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris, ha approvato il nuovo Accordo di programma che prevede la costruzione di 30 nuovi alloggi per un costo complessivo di 5.161.976, di cui 2.799.238 fondi statali, 1.500.761 fondi regionali e 861.976 fondi comunali.

«Continua l’imponente attività di lotta al disagio abitativo – ha spiegato l’assessore Aldo Salaris, evidenziando i riflessi della misura dal punto di vista sociale ed economico -. Da una parte andiamo a sostenere le fasce più deboli della popolazione accrescendo l’offerta e dall’altra, in questo momento di enorme difficoltà, creiamo sviluppo e rimettiamo in moto l’economia attraverso l’edilizia residenziale pubblica.»

L’accesso alla casa e il miglioramento delle condizioni abitative delle fasce più deboli della popolazione restano quindi al centro dell’azione della Regione. Nel dettaglio, grazie al nuovo Accordo di programma, a Carbonia si procederà con la realizzazione di 10 alloggi per un costo complessivo di 1.998.704; a Villaspeciosa il programma, per lo stesso numero di alloggi, richiede un investimento di 1.513.271, a Settimo San Pietro, sempre per 10 nuovi alloggi, il costo è pari 1.650.000.

«Con questa ulteriore iniezione di risorse diamo una risposta ai cambiamenti che, anche a causa dell’emergenza legata al Covid, stanno influenzando la vita dei cittadini – ha concluso Aldo Salaris -. Abbiamo davanti nuovi bisogni e nuove forme di fragilità sociale che necessitano di azioni di contrasto celeri e incisive.»

I disagi generati dai lavori di manutenzione straordinaria sul ponte della strada statale 126 (la principale arteria stradale che da Carbonia conduce a tutti i principali centri urbani e nelle località turistiche del Basso Sulcis e dell’isola di Sant’Antioco) all’ingresso di Carbonia, sono al centro di un’interrogazione presentata oggi dal consigliere regionale Fabio Usai (PSd’Az) all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris.

«L’assessore regionale dei Lavori pubblici Aldo Salaris, intervenga nei confronti di ANAS per sollecitare una limitazione dei disagi per gli automobilisti ed una forte accelerazione dei lavori di manutenzione straordinaria nel ponte della strada statale 126 all’altezza della frazione di Is Gannaus nel comune di Carboniascrive Fabio Usai nell’interrogazione -. Premesso che i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sulla strada statale 126, all’altezza della frazione di Is Gannaus nel comune di Carbonia, da parte di ANAS, secondo quanto indicato nell’ordinanza emanata dallo stesso ente lo scorso 18 febbraio – la cui scadenza era prevista per il 17 maggio, ma ora prorogata fino al 19 luglio prossimo, sarebbero già dovuti terminare in anticipo rispetto al periodo estivo e, considerato che la strada statale 126 è un’arteria a importante percorrenza che collega i centri del Basso Sulcis al Sulcis e all’Iglesiente, e che gli attuali disagi, costituiti dalla creazione di lunghe file nel tratto di carreggiata oggetto delle manutenzioni, per via dell’introduzione di un senso unico alternato, regolato da un semaforo, nel periodo estivo con l’incremento di turisti e mezzi di trasporto su strada andranno notevolmente a peggiorare – aggiunge Fabio Usai -. Anche in considerazione del fatto che “la viabilità del Sulcis presenta di per sé già numerose criticità sia in termini di sicurezza per automobilisti, motociclisti e ciclisti, che nelle tempistiche di percorrenza per trasferirsi da un centro all’altro del territorio e, soprattutto, nelle località di mare, rappresentando così un punto di debolezza nel livello generale dell’offerta turistica, interrogo l’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris – conclude il consigliere regionale sardista -, affinché illustri quali siano le azioni messe in campo dal suo Assessorato di pertinenza e in generale dalla Giunta, per sollecitare ANAS affinché ricerchi, soprattutto in vista dell’imminente stagione estiva, soluzioni che limitino quanto più possibile i disagi degli automobilisti e nel contempo acceleri fortemente le tempistiche dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte sulla strada statale 126.»

“Il mancato rinnovo delle commissioni territoriali per la sorveglianza sulle radiazioni ionizzanti impedisce l’utilizzo ospedaliero di un nuovo radiofarmaco, il Lutathera, importantissimo per la cura dei tumori neuroendocrini del pancreas!”

E’ il grido di allarme contenuto nell’interrogazione urgente che Michele Cossa, Sara Canu e Aldo Salaris (Riformatori sardi) hanno rivolto all’assessore regionale della Sanità: “Nonostante l’assessorato abbia imposto un termine di sessanta giorni per il rinnovo di tali commissioni, il tempo è ormai ampiamente scaduto, ma la difficile situazione di transizione dall’azienda unica alle nuove unità sanitarie locali rallenta tutte le attività burocratiche”!

“Non è però accettabilesottolinea Michele Cossache a pagare le gravi conseguenze dei disguidi siano proprio i sardi più deboli e cioè quelli ammalati di cancro. È, dunque, urgente un intervento dell’Assessorato – conclude il consigliere dei Riformatori sardiche sblocchi la situazione e consenta ai pazienti sardi di avere le cure più adeguate senza dover varcare il Tirreno!”.

Mara Lai è la nuova presidente del partito dei Riformatori sardi. A darne notizia ufficiale è il coordinatore e consigliere regionale del partito Aldo Salaris. La proclamazione arriva dopo qualche mese dalla scomparsa di Roberto Frongia, leader storico del partito e, nel suo ultimo incarico, assessore ai lavori pubblici dell’attuale Giunta regionale.
«Ricoprire questo ruolo dopo Roberto è per me un grande onoredichiara la neo presidente -. Una responsabilità enorme che assumo con entusiasmo per proseguire su una strada che i Riformatori hanno già scritto, quella delle grandi battaglie in difesa dei diritti dei sardi e della Sardegna.»
Mara Lai, cagliaritana, laureata in Scienze politiche e riformatrice della prima ora, nonché socia fondatrice del partito nato nel 1998 dalla volontà di Massimo Fantola, è attualmente l’unica donna presidente di un partito nel panorama politico sardo.
«Mara è una riformatrice di ferro e storico riferimento del nostro partitoafferma il coordinatore Aldo Salaris -. La sua nomina premia le qualità e il lavoro di una grande donna riconosciute da tutti. Roberto ne sarebbe fiero.»

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Si moltiplicano le attestazioni di solidarietà nei confronti del presidente della Regione Christian Solinas, vittima di minacce di morte.

«Il sindaco di Iglesias Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, a nome dell’Amministrazione e di tutta la cttà, esprimono solidarietà e vicinanza nei confronti del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Christian Solinas per l’atto intimidatorio di cui è stato oggetto nella giornata di oggi.
In questo periodo di grande difficoltà è necessario ribadire con forza che non vi è spazio per simili gesti intimidatori. Le Istituzioni e la società civile devono rispondere in maniera unitaria e reagire fermamente di fronte a chi si pone al di fuori della democrazia e avvelena la vita civile.»

Il segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani, esprime «una ferma e dura condanna per la minaccia contro il presidente della Regione Christian Solinas al quale manifestiamo tutta la nostra solidarietà. La violenza non può mai essere tollerata. Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine impegnate a trovare i responsabili».

«Esprimo a nome mio e della Lega Giovani Sardegna solidarietà e vicinanza al presidente Solinas per le inqualificabili scritte apparse quest’oggi nel pieno centro di Cagliari – scrive in una nota Andrea Piras, consigliere regionale della Lega Salvini Sardegna e coordinatore regionale della Lega Giovani Sardegna –. Indubbia e ferma è la nostra condanna a tali atti di violenza, ed auspichiamo che i colpevoli siano ben presto rintracciati dalle forze dell’ordine e puniti in maniera adeguata. Auspichiamo, inoltre, che le naturali riflessioni che questi vili atti suscitano possano essere estese in ambito educativo, perché le nuove generazioni imparino il rispetto delle istituzioni, il rispetto per le idee altrui, prediligendo il sano e costruttivo dialogo  a manifestazioni di odio fine a se stesso, che oggi, visto anche il particolare momento storico in cui viviamo, fanno male alla società tutta!»
«Piena solidarietà al Governatore della Regione Sardegna Christian Solinas da parte di tutti i consiglieri regionali dei Riformatori Sardi per le minacce subite – scrive in una nota il coordinatore e capogruppo in consiglio regionale Aldo Salaris -. Christian Solinas è un Presidente corretto e capace che si è trovato ad affrontare un’emergenza di proporzioni enormi. Quanto accaduto è da condannare senza giustificazione alcuna e, siamo certi, questo vile gesto troverà la giusta punizione da parte delle forze dell’ordine. Ogni episodio di violenza è da denunciare con forza: con questi gesti non si esce dalla crisi. Il momento è difficile ma con grande senso di responsabilità il governo regionale e tutte le forze politiche si stanno adoperando quotidianamente per tutelare la salute dei sardi e fronteggiare la crisi economica e sociale.»

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L’emergenza Coronavirus ha stravolto la società nel suo insieme con tutte le situazioni drammatiche con le quali dobbiamo confrontarci ogni giorno. La politica si è trovata a dover fare i conti con tutta una serie di situazioni ed è stata messa a dura prova mostrando l’estrema  precarietà della nostra società. Le problematiche che la classe politica deve affrontare sono gravose e meritano una estrema attenzione perché il tempo è tiranno. Alla luce di quanto evidenziato, abbiamo posto alcune domande al coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Aldo Salaris.
Quali iniziative avete avviato?
«In primis la telemedicina. Abbiamo presentato un emendamento molto importante che si sviluppa attraverso una serie di norme che intendiamo inserire nella riforma sanitaria. Il caos derivante dalla pandemia ha fatto emergere problematiche e necessità che la telemedicina può risolvere. Abbiamo parlato anche di semplificazione normativa. Stiamo per intraprendere una serie di iniziative che coinvolgeranno altri Consigli regionali per eliminare una serie di norme inutili, per sburocratizzare, in materia soprattutto di appalti pubblici. Vogliamo semplificare ed accorciare i tempi di realizzazione delle infrastrutture prendendo esempio dal modello “ponte di Genova”. Come maggioranza stiamo poi andando incontro, con azioni specifiche, a quei settori oggi al collasso; artigiani, commercianti, attività produttive in generale. È di queste ultime ore il via libera al fondo da 200 milioni di euro per dare sostegno alle imprese colpite dalla crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19.»
Per quanto attiene l’aspetto prettamente politico, il presidente Solinas è stato convergente rispetto alle vostre iniziative? E se è così, in che misura le ha recepite?
«Il presidente Solinas è al nostro fianco. Sin da subito ha sposato la battaglia sull’insularità, che ricordo essere la battaglia di tutti i sardi, e ha dato ampia disponibilità a recepire il progetto della telemedicina. Infine, come detto, siamo d’accordo sulla necessità di sbloccare i cantieri e di giungere ad una semplificazione normativa. Non può esistere che ci vogliano oltre 15 anni per vedere completata un’infrastruttura. Le nostre azioni sono in piena concertazione con il Presidente.»
Di cosa ha bisogno la Sardegna per uscire da questa crisi?
«Abbiamo bisogno di infrastrutture per essere competitivi con il resto del mondo. Parlo di porti, del potenziamento degli aeroporti e di un sistema di viabilità stradale efficiente. Infrastrutture che possano essere di supporto al turismo ma anche a imprenditori e aziende che vogliono investire in Sardegna. Questo si traduce in risorse, ricchezza e posti di lavoro.»
I corsi di politica da voi intrapresi, ai quali hanno dato lustro politici e non solo, che obiettivi hanno raggiunto? Il messaggio è stato accolto favorevolmente?
«La nostra missione è quella di dare un contributo per creare e formare la classe dirigente di oggi e di domani. Oggi vediamo un dilagare di fenomeni eccessivamente populisti, fenomeni che hanno come obiettivo l’urlo. Noi abbiamo un’altra idea della politica. Il nostro intento è quello di avvicinare i cittadini alla pratica dell’amministrazione pubblica facendo capire che in politica ci si deve formare. Considerata l’altissima partecipazione alla scuola di formazione dei Riformatori, pensiamo che questa sia la strada giusta.»
Un’ultima domanda: nel futuro dei Riformatori cosa dobbiamo aspettarci?
«La battaglia sull’insularità è la madre di tutte le battaglie, è una sfida epocale per il nostro futuro. Finché lo Stato non riconoscerà alla Sardegna il grave divario naturale derivante dalla condizione di insularità, non avremo un’effettiva parità e vivremo una situazione di svantaggio. Combatteremo per ottenerla e per far valere i nostri diritti. Noi siamo il partito delle idee, continueremo a proporre proposte che servano per migliorare la Sardegna e la vita di tutti i sardi.»
Armando Cusa

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Raffaele Onnis, capogruppo nel Consiglio comunale di Cagliari, è il nuovo coordinatore dei Riformatori sardi del collegio di Cagliari. Subentra a Matteo Rocca, dimessosi per motivi professionali.

«Nei prossimi mesi  – ha dichiarato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Aldo Salaris dovremo affrontare la campagna elettorale per il rinnovo di diverse amministrazioni locali, tra le quali anche importanti Comuni dell’area di Cagliari, come Sestu e Quartu Sant’Elena. Sarà una sfida impegnativa che vedrà i Riformatori sardi in prima linea per promuovere il rinnovamento e l’innovazione in ogni istituzione.»

«Nel ringraziare Matteo Rocca per quanto fatto finora ha concluso Aldo Salarised augurargli nuovi ed importanti successi professionali, porgo a Raffaele Onnis gli auguri per la nuova sfida che, sono sicuro, saprà affrontare con l’impegno e la determinazione che lo contraddistinguono.»

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«Il settore del charter nautico necessita di misure urgenti che possano ammortizzare il più possibile gli effetti dei mancati introiti causati dall’emergenza Covid-19.»
La sollecitazione arriva dal consigliere regionale dei Riformatori sardi Aldo Salaris che chiede l’intervento del presidente della Regione e dell’assessore del Turismo. Aldo Salaris spiega che è arrivato il momento di dare risposte ad un settore che in Sardegna coinvolge circa 180 imprese e 3.000 dipendenti e che nel solo segmento del charter delle barche a vela conta oltre 30 società che operano con più di 300 imbarcazioni per un totale che supera i 2.500 posti letto. Queste ultime sono aziende che garantiscono indotto economico e lavoro a più di 125 dipendenti diretti e 125 indiretti per un giro d’affari che supera i 27.000.000 di euro nella stagione operativa che va da aprile ad ottobre.
«La grave crisi economica causata dalla diffusione del Covid-19 ha costretto il settore del charter nautico a fare fronte a grosse perdite, con l’amara constatazione che il futuro non sarà roseo: si è registrato un forte crollo delle prenotazioni, una quota consistente di disdette, molti contratti sono stati rimandati al 2021 e si prevede un crollo del fatturato di circa il 40%», spiega Aldo Salaris. Come se non bastasse, per i servizi offerti dalle società di charter l’IVA è passata dall’11 al 22 per cento costringendo gli operatori ad aumentare le tariffe e conseguentemente a non essere più competitivi sul mercato europeo, i cui competitor sono paesi come Spagna, Francia, Grecia, Croazia e Turchia.
«Un aiuto concreto sostiene il consigliere regionale dei Riformatori sardipotrebbe essere quello di integrare le società che operano nel servizio di charter nautico nel settore turismo, di cui ovviamente sono parte importante e dal quale sono escluse per un codice Ateco (77.21.02) che contiene la parola “diporto”, che implica e restringe l’utilizzo dell’unità al solo scopo ricreativo mentre la definizione di turismo è “viaggio e soggiorno a scopo ricreativo. Senza tale riconoscimento non c’è alcuna possibilità di attingere ad agevolazioni di alcun tipo previste invece per il settore del turismo»