28 March, 2024
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Tirocini extracurriculari, per favorire l’ingresso o il reingresso nel mercato del lavoro, voucher rivolti alle persone già occupate o disoccupate per la formazione mirata, la specializzazione, la riqualificazione o la riconversione professionale e bonus occupazionali, per incentivare le imprese che assumano giovani e disoccupati. Sono questi i tre strumenti messi in campo e cuore del programma pluriennale di politiche attive del lavoro approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda. Il programma denominato “TVB Sardegna LavORO” (che unisce gli acronimi Tirocini, Voucher, Bonus agli obiettivi stessi del programma Orientamento, Rafforzamento delle competenze e Occupazione) ha una dotazione finanziaria di 73,6 milioni di euro suddivisi nel quadriennio 2019-2022.

«Le misure individuate nel programma – spiega l’assessore del Lavoro – sono state pensate a beneficio di tanti sardi, occupati e disoccupati, giovani e meno giovani. La Formazione e il taglio del costo del lavoro, sono finalità imprescindibili per l’occupazione nel nostro territorio.»

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha partecipato oggi a Oristano ad un incontro sull’evoluzione del mercato del lavoro in Sardegna con focus sul territorio di competenza del Centro per l’Impiego di Oristano.

«Un evento importante – ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda -. Uno degli incontri sul territorio con sindaci, amministratori locali, aziende, rappresentanti di categoria e associazioni competenti per materia, ma anche cittadini. L’incontro racchiude un nuovo metodo, ovvero quello dell’ascolto e della proposta, momenti nei quali rappresentiamo le azioni del nostro assessorato, l’utilizzo dei fondi comunitari, in particolare il Fse (Fondo sociale europeo), che raddoppia e va ad intercettare professioni nuove legate alla tecnologia, come la cyber security, ma anche professioni che esaltano l’identità sarda e che richiedono una certa formazione specifica.»

All’appuntamento, organizzato dall’Agenzia per le politiche attive del lavoro, è intervenuto il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ed altri primi cittadini della provincia, oltre a Massimo Temussi, direttore dell’Aspal, che ha rappresentato l’andamento del mercato del lavoro nella provincia.

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Oggi, al ministero del Lavoro, è stato ratificato definitivamente l’accordo per la cassa integrazione dei dipendenti della Cict al Porto canale di Cagliari. «Abbiamo scongiurato il licenziamento dei 207 lavoratori ed ora, insieme agli ammortizzatori sociali, parte, per l’intera durata della cassa integrazione, anche un piano di politiche attive per il lavoro che riguarderà la formazione e la valorizzazione delle competenze», ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, dopo la firma sull’accordo che sancisce i dodici mesi di Cig a favore dei lavoratori.

«Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione di tutte le parti coinvolte – ha aggiunto l’assessore del Lavoro -. Infatti, ognuno ha recitato un ruolo importante, dai ministeri competenti, al Comune di Cagliari fino all’Autorità portuale, ma il maggiore ringraziamento va ai sindacati ed ai lavoratori, che non hanno mai smesso di lottare.»

«Adesso, è intendimento della Giunta regionale puntare al rilancio del Porto canale e delle sue attività, considerando la strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari, così da conquistare un ruolo strategico nel Mediterraneo», ha concluso Alessandra Zedda.

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È stato firmato il pre-accordo per la cassa integrazione dei lavoratori della Cict al Porto canale di Cagliari: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo, scongiurando i licenziamenti e tutelando i lavoratori, ora manca solo la ratifica definitiva del Ministero del Lavoro, che dovrebbe avvenire domani durante l’incontro a Roma», ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, al termine dell’incontro di questa mattina con i rappresentanti dell’azienda, dei sindacati, dell’Aspal e dell’Autorità di Sistema portuale regionale.

Secondo l’intesa raggiunta negli incontri della scorsa settimana, l’accordo prevede la cassa integrazione per cessata attività, come stabilito dal ‘decreto Genova‘, della durata di un anno con l’80% dello stipendio per i lavoratori (71% a carico del ministero del Lavoro e 9% della Regione) ed un programma regionale di politiche attive del lavoro.

«Un buon esito della vertenza, che ha visto protagonisti sia il presidente Solinas che due colleghi di Giunta, gli assessori Anita Pili e Giorgio Todde – ha aggiunto l’assessore Alessandra Zedda -. Ora dobbiamo concentrarci sul rilancio del Porto canale e delle sue attività, con la Regione  protagonista del suo sviluppo. Un impegno importante perché siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari e per il suo ruolo strategico nel Mediterraneo.»

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Alla presenza degli assessori del Lavoro, Alessandra Zedda, e dell’Industria, Anita Pili, si è concluso l’incontro sulla vertenza che coinvolge gli oltre 200 lavoratori del Porto Canale. Oltre agli esponenti della Giunta Solinas hanno preso parte al vertice il vicesindaco del comune di Cagliari, Giorgio Angius, il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, e i rappresentanti dell’azienda Cict, dei sindacati e dell’ispettorato del lavoro. Al termine della riunione, è stato sottoscritto il verbale di incontro che punta all’accordo da presentare a Roma e che conterrà la richiesta di conversione dei licenziamenti nella cassa integrazione.

Lunedì 2 settembre, alle 11.00, si terrà un nuovo vertice all’assessorato del Lavoro. «Abbiamo già provveduto in data odierna – fanno sapere gli assessori – ad inviare la richiesta congiunta ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico per un incontro entro il 3 settembre. Come già ribadito più volte l’impegno profuso dalla Regione è rivolto alla tutela dei lavoratori ed è orientato al rilancio dello sviluppo delle attività del Porto Canale».

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«In questi primi mesi di mandato ci siamo scontrati con una situazione che sapevamo essere difficile, ma che non ci ha impedito di portare avanti un lavoro che potesse rispondere, nell’immediato, alle tante emergenze del nostro territorio e, allo stesso tempo, gettasse le basi per un nuovo modello di Sanità, più aderente alle esigenze dell’Isola.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta i suoi 100 giorni di mandato nella Giunta guidata dal Presidente Christian Solinas.   

«Abbiamo ereditato – spiega Mario Nieddu – un sistema in sofferenza, che ancora oggi paga gli effetti di scelte sbagliate operate da chi ci ha preceduto. Dove il risparmio è stato generato da tagli che hanno avuto come unico effetto quello di ridurre il numero delle prestazioni, con pesanti ripercussioni per i cittadini e gli operatori sanitari.»

Sui provvedimenti approvati nei primi mesi di lavoro, l’esponente della Giunta precisa: «Per l’abbattimento delle liste d’attesa abbiamo rimosso il blocco del turnover per gli specialisti ambulatoriali e abbiamo autorizzato una spesa di oltre 10 milioni di euro per il triennio 2019-2021 che consentirà di aumentare il volume di prestazioni aggiuntive nei presidi territoriali. Una misura che contiamo possa portare risultati in tempi rapidiı».

All’abbattimento delle liste d’attesa si collega anche l’accordo raggiunto sulla vertenza dei lavoratori del Policlinico sassarese «un progetto realizzato di concerto con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, e che ci ha permesso di raggiungere l’importante risultato di tutela dell’occupazione e il reimpiego del personale nel nostro sistema sanitario, evitando la dispersione di importanti professionalità»”.

Dalle risorse inutilizzate da Ats lo stanziamento di 3 milioni per l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari e 1 milione di euro per l’l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. «Nel primo caso – spiega il titolare della Sanità – siamo riusciti a rispondere alla necessità di garantire i contratti a tempo determinato evitando una riduzione del personale in servizio; nel secondo abbiamo dato gambe al Sistema di trasporto d’emergenza neonatale, che per la prima volta verrà realizzato in Sardegna».

Importanti risorse destinate anche nell’approvazione definitiva del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico «circa 136 milioni di euro – dichiara l’esponente della Giunta Solinas – per interventi a favore degli ospedali e dei poliambulatori su tutto il territorio. Una misura che permetterà di adeguare le infrastrutture e i macchinari, migliorando la qualità del servizio».

Azioni anche sul fronte dell’emergenza urgenza, un comparto «anch’esso in sofferenza per la carenza di personale. Abbiamo attivato i corsi per la formazione – precisa l’assessore Mario Nieddu – che consentiranno a sessanta medici di entrare in servizio nel 118. Era da oltre un decennio che non si procedeva in questa direzione».

Sulla carenza di medici specialisti l’assessore della Sanità precisa: «Ci aspettiamo che a livello nazionale riprenda una programmazione adeguata nella formazione dei medici. Quest’anno siamo riusciti ad aumentare le borse di studio regionali di poche unità, ma contiamo di incrementare il numero già dall’anno prossimo e di proporre modelli organizzativi, come la rotazione delle equipe con il modello “a pendolo”, che impediscano la sospensione, se pur provvisoria, dei servizi ospedalieri, così come accaduto nelle criticità che stiamo tutt’ora affrontando e per cui abbiamo predisposto anche un piano di reclutamento straordinario, che in alcuni casi è riuscito a tamponare l’emergenza».

Passi in avanti anche sulla vertenza Aias dove «con l’apertura del tavolo tecnico – spiega Mario Nieddu – siamo riusciti a ottenere per la prima volta i bilanci e le relazioni contabili in grado di fare chiarezza sulla reale situazione creditoria-debitoria dell’associazione nei confronti di Ats».

Importanti risultati anche sul fronte delle politiche sociali con l’approvazione delle modifiche alle linee guida del Reddito d’inclusione sociale 2018, che di fatto consentiranno di esaurire le misure bloccate a seguito dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza, e lo stanziamento di 27 milioni di euro a favore delle misure “Ritornare a casa”, leggi di settore e Legge 162.

L’assessore alla Sanità conclude sulla riforma del sistema sanitario regionale: «Il primo passo è stato fatto con il commissariamento dell’Ats; il progetto è già pronto e ci aspettiamo di poter raccogliere nuovi elementi e soluzioni dagli Stati generali della Salute che appronteremo in autunno».

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«Non c’è più tempo. Per garantire il diritto dei lavoratori, sancito dalla costituzione, siamo pronti a chiedere l’intervento del Capo dello Stato.»

Sono le parole espresse dall’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, oggi al termine dell’incontro sulla vertenza del Porto Canale a cui hanno partecipato anche gli assessori dell’Industria, Anita Pili, e dei Trasporti, Giorgio Todde, il vice sindaco del comune di Cagliari, Giorgio Angius, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, le organizzazioni sindacali e di categoria. Dall’incontro è emersa l’esigenza di un incontro urgente con il ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti.

«Fra le priorità emerse e condivise nella giornata di oggi – spiega Alessandra Zedda, vice presidente della Giunta Solinas – la necessità di chiedere l’interruzione delle procedure di licenziamento per almeno un mese, la messa in campo di qualsiasi azione rivolta alla salvaguardia dei lavoratori e il congelamento delle procedure relative alla concessione per il transhipment. La Regione chiederà un incontro urgente con l’azienda per avere le risposte sulla cassa integrazione per cessata attività che attende dal 31 luglio, data dell’ultimo incontro a Roma.»

Pronti alla mobilitazione, fra le azioni concordate un sit-in a Roma per il 29 agosto, con la partecipazione congiunta delle istituzioni, sindacati e lavoratori.

Sul futuro del Porto Canale Giorgio Todde aggiunge «la strategicità del transhipment non è in discussione e il rilancio del Porto Canale è fondamentale per l’occupazione e lo sviluppo».

«È necessario richiamare il Governo – precisa Anita Pili – ed i relativi ministri alle loro responsabilità, chiedendo risposte pronte e certe per il futuro del porto canale. Far morire il transhipment significa danneggiare ancora una volta la nostra Sardegna.»

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«Anche oggi abbiamo chiesto un incontro ai ministeri competenti dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, ed entro questa settimana attendiamo una risposta dall’azienda Cict, che verrà trasmessa al Mise, rendendoci immediatamente disponibili a stilare un preaccordo in assessorato del Lavoro, prima di andare a Roma per sottoscrivere la chiusura con l’atto definitivo.»

Lo hanno detto gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e dei Trasporti, Giorgio Todde, intervenendo sulla crisi al Porto canale di Cagliari.

«È una crisi che la nuova Giunta regionale, non avendo alcuna responsabilità sulla passata gestione della vertenza, ha trovato al momento del suo insediamento e ha seguito con attenzione da subito, soprattutto per rilanciare il porto e tutelare i lavoratori – hanno sottolineato gli assessori Zedda e Todde -. Abbiamo garantito il nostro sostegno anche con azioni di politica attiva di supporto, in previsione della cassa integrazione, assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo.»

«Un impegno e sostegno importante per avere una celere risoluzione, affinché i lavoratori sappiano quale sarà il loro destino. Siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari e del suo ruolo nel Mediterraneo», hanno concluso i due assessori della Giunta Solinas.

Basta con le menzogne su presunte lacune della Regione in ordine alla crisi del Porto canale di Cagliari”. E’ la risposta degli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e dei Trasporti, Giorgio Todde, alla nota del ministero dello Sviluppo economico che ha accusato la Regione Sardegna di ritardi sulla vicenda. La crisi – hanno sottolineato gli assessori Alessandra Zedda e Giorgio Todde è cominciata da alcuni anni, ovvero da quando l’azienda Cict, socia del Cacip, per ben due anni non è riuscita a rispettare il movimento dei container previsto dalla concessione, fatto sul quale la Regione non ha alcuna competenza. Inoltre, la cassa integrazione è assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo”. Da subito, la Regione – hanno aggiunto Alessandra Zedda e Giorgio Todde – ha dato la propria disponibilità a vagliare qualsiasi azione di politica attiva di supporto e non si può certo sostituire al Ministero. Da quando è sorta la vertenza, peraltro, il presidente Solinas ha chiesto ripetutamente l’intervento della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche sulla riduzione dei vincoli paesaggistici (assurdi in un‘area industriale), senza ricevere alcuna risposta. Chi accusa è lo stesso Mise che deve emanare il Dpcm sulla Zona economica speciale (Zes), ma ancora tace”. Questa nota ministeriale denota poca serietà e totale mancanza di onestà intellettuale, oltre che ignoranza politica nell’affrontare la crisi, avanzando l’unica proposta di una cassa integrazione farlocca’. Finora, nessun ministro competente (Infrastrutture, Lavoro e Sviluppo economico) ha mai presenziato ad alcun tavolo. Addirittura, il ministro Danilo Toninelli, mentre a Roma la Regione partecipava ad un importante tavolo ministeriale sul tema, si trovava in campagna elettorale ad Alghero, facendosi sostituire dal capo di gabinetto. Nessuno di loro, pur avendo la competenza, il dovere e la responsabilità di governare la crisi, ha mai proposto una legge per salvare il Porto di Cagliari, come è avvenuto per Genova, Gioia Tauro o Taranto. Lasciamo ai Sardi la valutazione delle lacune di questi ministri”, hanno concluso gli assessori Alessandra Zedda e Giorgio Todde.

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Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi nel mese di settembre. E’ la decisione unanime della Conferenza dei capigruppo che si è riunita questa mattina presieduta da Michele Pais. Alla seduta erano presenti il presidente della Regione Christian Solinas e la vicepresidente Alessandra Zedda. Dopo una lunga e articolata discussione in cui tutti i Presidenti dei gruppi consiliari hanno dato la massima disponibilità a riunirsi anche il giorno di Ferragosto in caso di urgenza, è intervenuto il presidente della Regione che ha sottolineato che la vertenza entrate, è una vertenza con lo Stato ed è indipendente rispetto al Governo di turno. «La Giunta – ha detto Christian Solinas – andrà fino in fondo per rivendicare i diritti dei sardi a prescindere dalle crisi di governo.»

«Dopo queste rassicurazioni una convocazione straordinaria ed urgente prima di ferragosto – ha concluso il presidente Michele Pais – è inutile come sostenuto dagli stessi proponenti. Questi temi li affronteremo tra qualche settimana.»