28 March, 2024
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Giovedì 4 agosto, alle ore 9.00, si terrà il tavolo tra Enel, Confederazioni sindacali e rappresentanza delle ditte d’appalto, volto a definire una prospettiva industriale in seguito alla chiusura prevista per il 2025 della centrale Grazia Deledda di Portovesme. Lo hanno annunciato gli assessori dell’Industria e del Lavoro, Anita Pili e Alessandra Zedda, a margine dell’incontro tenuto oggi in videoconferenza con le Segreterie territoriali dei lavoratori metalmeccanici FIOM-CGIL, FSM-CISL, UILM-UIL.

Finalità del tavolo sarà consentire, nelle ipotesi di riconversione in altre attività industriali, che la forza lavoro e le ditte d’appalto arrivino preparate in modo da non interrompere la produttività sia in termini di presidio industriale che per quanto riguarda l’efficienza della forza lavoro.

«Questi sono i due obiettivi della Regione spiega Anita Pilida perseguire avviando un percorso congiunto tra gli assessorati dell’Industria e del Lavoro, insieme alla società e alle parti sindacali, per far sì che venga delineata la migliore prospettiva di sviluppo per il territorio, così da scongiurare il ricorso a soluzioni emergenziali, che rischiano di creare instabilità e nuova disoccupazione, in un territorio già ampiamente in difficoltà quale è il Sulcis Iglesiente.»

«Da Enel prosegue Anita Pili abbiamo avuto rassicurazioni in merito ad un accordo sulle aziende che ci consenta, con i sindacati delle ditte d’appalto, di attivare un tavolo per consentire il reskill finalizzato a colmare le disparità tra l’attività lavorativa odierna e quella prevista per il futuro.»

«La Regione Sardegnadice Alessandra Zeddanon si tira mai indietro quando si tratta di intervenire su fattori strategici per l’economia come quello energetico: in questa fase è fondamentale capire quali sono le reali intenzioni di Enel per il futuro dei lavoratori. L’assessorato del Lavoro metterà in campo tutti gli strumenti necessari per la loro riqualificazione professionale.»

«La Regioneconcludono gli assessori Alessandra Zedda ed Anita Piliè vicina ai lavoratori ed alle loro famiglie. Vista l’apertura da parte di Enel a lavorare insieme alle ditte d’appalto per costruire il percorso di riconversione delle commesse anche dopo il 2025, laddove Enel mantenga il proprio presidio produttivo, è importante che il percorso inizi da subito, per arrivare a soluzioni di prospettiva e non emergenziali.»

«La disperazione dei lavoratori è esplosa soltanto ieri ma le ragioni di questa legittima protesta vengono da lontano: i conti del Consorzio del Parco Geominerario, socio dell’Associazione Miniere Rosas con il Comune, erano in condizioni disastrose e facevano acqua da tutte le parti già da tempo. L’otto aprile 2021 la Corte dei Conti, nella relazione finale sulla gestione finanziaria dell’Ente, evidenziava una lunga serie di criticità allarmanti nei rapporti con l’Associazione: mancanza di documentazione giustificativa a fronte dei contributi per i progetti da realizzare; mancato controllo degli adempimenti fiscali e contributivi, nonché del rispetto della normativa sulla tracciabilità dei pagamenti; mancata rendicontazione con contabilità separata per ciascun progetto; carenza nella rendicontazione sull’intervento relativo al museo archeologico. Il quadro tratteggiato non ha bisogno di commenti: oggi i dipendenti denunciano arretrati nel pagamento degli stipendi di otto mensilità e la situazione è fuori controllo. Inoltre, i lavoratori lamentano una disparità di trattamento in quanto soltanto alcuni dipendenti verrebbero pagati. I sindacati, in una nota del 29 aprile, hanno chiesto l’intervento della Regione che, inspiegabilmente, per tutto questo tempo non ha vigilato né svolto le funzioni di controllo che spettano in particolare al Servizio rapporti istituzionali e segreteria della Giunta. Un compito derivante dal fatto che le entrate dell’Associazione sono costituite per una parte molto consistente dai contributi della Regione Sardegna. La situazione di caos è evidente, restano però poco chiare le ragioni del mancato controllo. Perché la Regione non ha posto la dovuta attenzione nonostante i rilievi della Corte dei Conti?»

Sono parole del capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Roberto Li Gioi, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessora del Lavoro Alessandra Zedda, per sapere quali siano le azioni messe in campo dalla Regione per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto delle tempistiche di versamento delle quote societarie da parte del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

«Questo silenzio da parte della Regione sta minando gravemente la gestione del sito minerario oltre ad arrecare gravi ricadute per i dipendenti e le loro famiglie e per le stesse attività. Non si può accettare in alcun modo che al prezioso lavoro portato avanti dal personale dell’Associazione Miniere Rosas in tutti questi anni, che ha portato a dare nuova vita al sito dismesso a favore della vera rinascita e riqualifica della cessata Miniera, venga dato un colpo di spugna restando a guardare inermi conclude Roberto Li Gioi -. La Regione ha il dovere di verificare periodicamente dati ed informazioni sull’attività svolta dall’Associazione e sulla situazione patrimoniale della medesima, così come previsto dalle Direttive per lo svolgimento dell’attività di verifica, vigilanza e controllo degli enti iscritti al Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato.»

Nuovo incontro stamane tra i segretari territoriali FSM-FIOM-UILM e CUB e l’assessore al Lavoro, Alessandra Zedda, l’ASPAL e la Sider-Alloys, su mobilità in deroga, corsi di formazione e nuove assunzioni.
«Per quanto riguarda le nuove assunzionisi legge in una nota sindacale è stato ribadito sia all’assessore sia alla Sider-Alloys, la disponibilità alla revisione degli accordi a patto che questi siano rafforzativi su quanto già definito rispetto alla priorità di ricollocazione dei lavoratori fuoriusciti dallo stabilimento anche e, soprattutto, con i nuovi lavori in appalto.»
«Sulla mobilità in derogasi legge ancora nella nota sindacale l’assessore del Lavoro ha garantito che per tutti i 12 mesi, verrà riconosciuto l’assegno di mobilità, mentre per quanto riguarda la modifica della norma rispetto alle decurtazioni salariali che penalizzano fortemente gli importi da erogare ai lavoratori, si è ritenuto necessario richiamare il Governo nazionale attraverso un’ulteriore richiesta di incontro per affrontare e definire il problema che da troppi anni continua a penalizzare i lavoratori.»
Per ciò che riguarda i corsi formazione, le organizzazioni sindacali evidenziano che i ritardi accumulati sono eccessivi e proprio per questo fatto è necessario che vengano predisposti i corsi per tutti quelli che si sono dimostrati interessati, in quanto le lungaggini e la disorganizzazione finora dimostrata, rischiano di vanificare il valore stesso della formazione finalizzata alla ricollocazione.
Per i lavoratori non inseriti nei corsi, verrà formalizzata una risposta sui tempi per il loro inserimento nella formazione.
Armando Cusa

Le lavoratrici e lavoratori in mobilità delle Aree di crisi industriale complesse possono presentare domanda di prima concessione e proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2022. L’assessorato regionale del Lavoro, a seguito degli accordi sottoscritti dall’assessore Alessandra Zedda e dalle organizzazioni sindacali, ha pubblicato l’avviso con le disposizioni per l’apertura dei termini di presentazione delle istanze. Contestualmente, l’assessore Alessandra Zedda ha reiterato, come già avvenuto qualche mese fa con una lettera indirizzata al ministro del Lavoro Andrea Orlando, la richiesta di un intervento urgente per l’erogazione del conguaglio dell’indennità della mobilità in deroga per il 2021 «come previsto da un’apposita circolare che per la Regione Sardegna è, comunque, rimasta inapplicata nonostanteha ribadito Alessandra Zeddasi tratti di una regola di giustizia che dovrebbe andare di pari passo alle misure di politica attiva attivate dalla Regione».

Con l’ultima legge di Bilancio è stato previsto l’incremento della dotazione del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nell’ambito del quale è espressamente disposto lo stanziamento delle risorse per il rinnovo delle concessioni dei trattamenti e dell’indennità della mobilità in deroga in favore delle aziende e dei lavoratori che insistono nelle aree di crisi industriale complessa debitamente e formalmente riconosciute. Tra le regioni interessate è compresa la Sardegna per le due aree di crisi industriale complesse di Porto Torres e del Sulcis Iglesiente, che vedono coinvolti, anche quest’anno, circa 700 lavoratori. Ora, con la pubblicazione dell’avviso i lavoratori in prima persona o le organizzazioni sindacali delegate, potranno predisporre ed inviare le istanze di prima concessione e proroga di mobilità in deroga per l’annualità 2022, a partire dalle ore 10.00 del 13 aprile ed entro e non oltre le ore 23:59 del 2 maggio.

Le istanze possono essere inviate esclusivamente attraverso i servizi online del SIL Sardegna, mediante il portale www.sardegnalavoro.it.

«Insieme alla Regione Sicilia, proseguendo un lavoro unitario avviato da tempo per avere la cosiddetta ‘superinterrompibilità’, cioè la compensazione sui costi dell’energia, abbiamo predisposto un emendamento al Decreto “Misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili” con l’obiettivo della perequazione dei costi energetici tra le aziende che operano nella Penisola e quelle che operano nelle isole maggiori. Proprio oggi, il testo è stato approvato all’unanimità dalla commissione tecnica della Commissione Energia della Conferenza Stato-Regioni.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, durante l’incontro (in videoconferenza) sui rincari dell’energia e sulle implicazioni che riguardano l’azienda ‘Portovesme srl’, al quale hanno partecipato il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, i rappresentanti dell’azienda, dei sindacati e di Confindustria.
«L’emendamento per colmare il gap energetico, che propone l’incentivazione della partecipazione dei grandi consumatori industriali agli investimenti in nuova capacità produttiva da fonte rinnovabile e l’aumento dell’autoproduzione per la sostenibilità energetica e risparmi per gli energivori, si è reso necessario soprattutto dopo la bocciatura da parte dal Senato di un altro provvedimento – ha aggiunto l’assessore Anita Pili -. Un problema inasprito anche dalle vicende internazionali che rischia di compromettere gravemente la competitività delle aziende, soprattutto, quelle energivore, che operano nell’Isola, fino al rischio di rendere non più conveniente la loro attività industriale con conseguenti gravi costi sociali per l’intero territorio. E’ assolutamente necessario ristabilire un giusto prezzo dell’energia a beneficio di tutte le aziende sarde. Questo l’obiettivo della Regione, da subito impegnata nel sostegno alle aziende colpite dal caro energia, che ha operato attraverso tutti i canali istituzionali, in particolare quelli dove abbiamo un ruolo di responsabilità, come la Commissione della Conferenza Stato-Regioni. Inoltre, è sempre necessaria l’attivazione di un tavolo tecnico specifico, già richiesto da tempo ai ministeri dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica, per affrontare un’emergenza che riguarda in particolare la ‘Portovesme srl’, ma che, individuando le soluzioni, possa dare risposta all’urgenza e al contempo una prospettiva alla continuità della produzione industriale.»
«La differenza di prezzo dell’energiaha sottolineato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, che ha partecipato all’incontro influisce pesantemente sui costi della produzione, che, in un momento di particolare crisi, rischia di avere un impatto devastante sull’occupazione nell’Isola. L’impegno dell’intera Giunta regionale è garantito, così da completare il percorso già avviato con proposte concrete e realizzabili.»

L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha chiesto al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il rinnovo della mobilità in deroga per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa di Porto Torres e del Sulcis e adeguamento degli importi fortemente ridotti di anno in anno di una quota (il 40&%) che ha finito per collocare i lavoratori sotto la soglia di povertà.

Con l’ultima legge di Bilancio, è stato previsto l’incremento della dotazione del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nell’ambito del quale è espressamente disposto lo stanziamento di ulteriori risorse –  60 milioni di euro – per il rinnovo delle concessioni dei trattamenti e dell’indennità della mobilità in deroga in favore delle aziende e dei lavoratori che insistono nelle aree di crisi industriale complessa debitamente e formalmente riconosciute. Tra le regioni interessate è compresa la Sardegna per le due aree di crisi industriale complesse di Porto Torres e del Sulcis Iglesiente, che vedono coinvolti, anche quest’anno, circa 700 lavoratori.

Facendo presente l’urgenza di attivare le necessarie procedure di assegnazione delle risorse in questione anche per quest’anno, Alessandra Zedda ha denunciato come, ad oggi, risulti inapplicata una regola di giustizia che vada di pari passo alle misure di politica attiva attivate dalla Regione: sul totale di 700 soggetti interessati almeno 430 sono destinatari di riduzione che comporta una decurtazione importante fino ad arrivare al 40% dell’indennità erogata.

«Fin da subito abbiamo posto l’attenzione sulla questione dell’importante riduzione dell’indennità della mobilità in derogaspiega l’assessore Alessandra Zedda. Contestualmente abbiamo avviato importanti misure di politica attiva, in particolare formative, in favore di oltre 400 lavoratori (tutti interessati al rinnovo della concessione dell’indennità della mobilità in deroga) del Sulcis Iglesiente, tutti provenienti dal bacino dei lavoratori della Alcoa, che potranno essere ricollocati a seguito del processo di ‘revamping’ in corso di avvio da parte della subentrata Sider Alloys, funzionale alla ripresa della produzione dell’alluminio primario. Affinché il sistema torni a essere virtuoso o perlomeno non arrechi danno ai lavoratoriprosegue Alessandra Zeddaè necessario intervenire con urgenza sia sul fronte del rinnovo per l’annualità 2022 e sia con l’erogazione del conguaglio dell’indennità della mobilità in deroga per il 2021 come previsto da un’apposita  circolare (la numero 158 del 22.10.2021) che per la Regione Sardegna è comunque rimasta inapplicata.»

Alessandra Zedda propone di limitare la riduzione alla sola percentuale del 10% prescindendo dal numero delle concessioni annuali accordate, auspicando che lo stesso trattamento possa essere applicato a partire da gennaio 2021.

«Torno a chiedere un incontro urgente al Ministro affinché anche il Governo prenda coscienza dell’urgenza di intervenire e torno a evidenziare come risulti urgente e necessario aprire un tavolo di confronto con l’Inps, evidenziando i riflessi sul contesto economico-sociale del perdurare della pandemia da Covid-19 e i conseguenti rallentamenti della ripresa produttiva e della rioccupazione dei lavoratori, che inevitabilmente incidono sulla stabilità del sistema, nonostante gli sforzi compiuti in termini di dedicate politiche attive. Ancor piùha proseguito Alessandra Zeddasi delineano forti criticità per il comparto delle aziende potenzialmente interessate al riassorbimento delle maestranze in questione, a causa dell’incombente crisi dovuta al pesante aumento dei costi energetici.»

«Da qui la richiesta di un incontro urgente con il Ministro e dell’apertura di un tavolo di confronto con l’Inps, necessariha concluso l’assessore regionale del Lavoro per riportare equità e giustizia e andare incontro alle esigenze di 700 lavoratori sardi.»

“La Regione è impegnata a sostenere le aziende colpite dalla crisi, ora maggiormente interessate dalle difficoltà legate al caro energia, come la Portovesme srl. L’aumento dei costi energetici genera un nuovo problema di carattere economico, ma anche sociale.”

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, che insieme all’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, questa mattina ha incontrato i rappresentanti della Rsu Portovesme srl e delle organizzazioni sindacali.

“Per questa nuova emergenza nel polo industriale è necessario individuare prontamente le soluzioni che possano dare risposta all’urgenza, ma anche una prospettiva alla continuità della produzione industriale, così da tutelare i livelli occupazionali”, ha aggiunto l’assessore Anita Pili.

L’assessore Alessandra Zedda ha ricordato l’impegno della Regione per la cassa integrazione, concordando con la collega Anita Pili sulla necessità di chiedere ai ministeri dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica l’attivazione immediata di un tavolo tecnico.

La settimana prossima è previsto un nuovo incontro, al quale saranno invitati anche i rappresentanti dell’azienda.

Via libera della Regione al riavvio dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme. Il conto alla rovescia è terminato con la seduta di ieri della Giunta, che ha approvato la delibera con la quale si è concluso il complesso iter autorizzativo, che sblocca un investimento di 185 milioni di euro.
«Rinasce una grande speranza per il territorio dice il presidente della Regione Christian Solinas, che ha seguito personalmente ogni fase delle procedure -. Un lavoro straordinario compiuto con estrema efficienza e in tempi molto rapidi, reso possibile dall’impegno profuso dagli assessori coinvolti e dalle loro strutture. Il polo di Portovesme, prosegue il Presidente, rappresenta ancora oggi, e deve rappresentare in futuro, una ricchezza in termini di economia e di competenze, alla quale non possiamo assolutamente rinunciare. Per questo, la Regione si è mobilitata per predisporre tutte le strategie per garantire che l’abbandono del carbone e la riconversione energetica avvengano salvaguardando tutti i presidi industriali, fondamentali per lo sviluppo armonico, insieme agli altri settori produttivi, del nostro sistema economico.»
Con la delibera approvata ieri, la Giunta ha espresso il giudizio positivo sulla compatibilità Ambientale, subordinatamente al rispetto delle condizioni ambientali previste. 
«Si tratta della prima delibera di un provvedimento ambientale unico regionale, voluto da questa giunta nello scorso mese di gennaio e divenuto operativo a maggio scorsodice l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis –. In soli 7 mesi, abbiamo evaso una pratica che in altri tempi avrebbe richiesto almeno tre anni.»
«La Regioneassicura l’assessore della Sanità Mario Nieddu -, avvierà immediatamente un intenso lavoro di monitoraggio sull’impatto delle attività nel territorio, garantendo i massimi livelli di sicurezza. Analogo lavoro sarà effettuato riguardo agli aspetti sanitari, con il coinvolgimento dell’Azienda sanitaria competente per territorio e dell’A.R.P.A.S.»
«Saranno realizzati precisano gli esponenti della Giunta -, tutte le azioni e i mezzi per realizzare un piano di mitigazione della qualità dell’aria, una sorveglianza epidemiologica, un approfondimento delle problematiche legate alle esposizioni per via alimentare della popolazione residente nei comuni di Portoscuso, Carloforte, Calasetta, Carbonia, Gonnesa e San Giovanni Suergiu.»
Soddisfazione viene espressa anche dagli assessori dell’Industria Anita Pili e del Lavoro Alessandra Zedda, che hanno seguito l’iter per le parti di loro competenza. 
Tutti i dipendenti sono supportati dagli ammortizzatori sociali; la Regione è impegnata per il loro reinserimento nel mercato del lavoro.

Il riavvio dello stabilimento ex Keller di Villacidro è possibile. Gli assessori regionali dell’Industria Anita Pili, del Lavoro Alessandra Zedda e dell’Ambiente Gianni Lampis, si sono confrontati oggi, per l’esame dello stato di attuazione delle procedure di acquisizione e cessione, con il presidente del Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano Villacidro e con i rappresentanti degli investitori interessati.
Gli assessori hanno evidenziato come, nonostante il rallentamento dei tempi determinato dalla lunga pandemia, sia intendimento preciso della Regione Sarda accelerare la ripartenza produttiva dello stabilimento di Villacidro, garantendo il proprio impegno con l’attivazione di tutte quelle attività tecniche e amministrative utili e rientranti nelle competenze della Regione.
Le attuali prospettive legate al PNRR, oltre agli strumenti relativi al quadro comunitario di sostegno, aprono un momento di grandi opportunità per le attività di ripartenza e di attrazione degli investimenti. A tal proposito gli Assessori hanno ricordato che la Regione intende promuovere le produzioni strategiche territoriali, attraverso la valorizzazione degli attrattori produttivi in grado di attivare, anche in rete, l’occupazione stabile e lo sviluppo del territorio di riferimento.
I rappresentanti della Giunta regionale hanno chiesto di stilare una preliminare road map, utile a costruire il programma di ripartenza produttiva nel sito di Villacidro, invitando Consorzio e imprenditori a evidenziare proposte, tempistica e eventuali ostacoli per la definizione delle procedure di riavvio.
Gli investitori intendono presentare una proposta di acquisizione entro due settimane, mentre un riscontro positivo è giunto anche dal Consorzio Industriale, che ha garantito una risposta immediata.
Il percorso condiviso si articola in 3 momenti: la presentazione di una proposta di acquisizione da parte degli investitori coinvolti, secondo le modalità indicate dal Consorzio; la pubblicazione di tale proposta ai fini dell’evidenza pubblica; la fase di aggiudicazione, qualora non vi siano opposizioni o altre proposte, entro il termine di 60 giorni.
Gli assessori regionali hanno quindi confermato, per quanto di loro competenza, un continuo monitoraggio e la rimozione degli ostacoli per l’attività di cessione dello stabilimento.

In occasione della cerimonia per il 50° anniversario dei Circoli dei sardi di Milano e Magenta dedicata allo sviluppo del Sulcis, è stato presentato il Cammino Minerario di Santa Barbara. Di grande interesse il documentario realizzato per l’occasione da Carmina Conte che, oltre al Cammino Minerario di Santa Barbara, presenta numerose altre iniziative di eccellenza che stanno contribuendo alla transizione economica e culturale del Sulcis.

Apprezzata la partecipazione dell’assessora regionale del Lavoro Alessandra Zedda, che ha messo in evidenza le potenzialità di sviluppo del Sulcis ed il contributo dei Circoli dei Sardi e della FASI per la promozione del Sulcis e della Sardegna.

L’evento si è concluso con la degustazione di pietanze tipiche del Sulcis preparate dallo chef Manuele Fanutza, accompagnate dagli eccellenti vini della Cantina di Santadi.

Notevole interesse è stato manifestato dai rappresentanti di tanti Circoli dei Sardi presenti per diffondere e promuovere il Cammino Minerario di Santa Barbara.