19 April, 2024
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«Abbiamo riservato un avanzo di amministrazione dell’Aspal ai tirocini per gli over 30, fascia anagrafica con grosse difficoltà di inserimento, o addirittura di reinserimento, nel mondo del lavoro.»
Lo ha detto Alessandra Zedda, assessore regionale del Lavoro, presentando l’Avviso pubblico per l’attivazione di progetti di Tirocinio per il 2019.

Con una dotazione finanziaria di 2.3 milioni di euro del PO Fse Sardegna 2014/20 saranno attivati circa 800 tirocini, col 38% riservato ad azioni dirette per le donne. I destinatari possono essere cittadini comunitari ed extra Ue residenti in Sardegna, regolarmente soggiornanti alla data di presentazione del progetto di tirocinio e per tutta la sua durata. La procedura della domanda è interamente digitalizzata e tutta la documentazione relativa al progetto di tirocinio si può trovare on line su www.sardegna.lavoro.it . Anche le firme richieste per l’attivazione del tirocinio sono esclusivamente digitali, perciò il richiedente dovrà attivare la firma digitale attraverso la tessera sanitaria. Ad ogni tirocinante sarà riconosciuta un’indennità mensile lorda di 450 euro per 6 mesi di tirocinio, pari a complessivi 2.700 euro, con la possibilità per il datore di lavoro di integrare con proprie risorse. L’indennità sarà erogata direttamente dalla Regione, esclusivamente a fronte del raggiungimento di almeno il 70% delle ore di presenza, ed è cumulabile con la Naspi o altre forme di ammortizzatori sociali, oltre che compatibile con il reddito di cittadinanza. Il datore di lavoro dovrà designare un tutor, individuato tra i propri lavoratori in possesso di competenze professionali adeguate e coerenti con il Piano formativo individuale (Pfi) del tirocinante, che dovrà garantire la sua presenza in azienda ed affiancarlo durante lo svolgimento del percorso. La durata del tirocinio è di 6 mesi (30 ore settimanali e massimo 6 ore giornaliere) e non sono possibili proroghe.

«Considerato l’apprezzamento per lo strumento, abbiamo valutato che si tratta di una misura nella quale vale la pena di investire, auspicando che i risultati siano sempre migliori – ha aggiunto l’assessore Alessandra Zedda -. Sarà una delle tante misure che l’Assessorato del Lavoro metterà in campo per le politiche attive del lavoro, attuando un’unica regia con l’Aspal, così da generare terreno fertile per sviluppare nuove e numerose occasioni di lavoro. Finora, da quando ci siamo insediati, abbiamo rispettato il nostro cronoprogramma e presto daremo il via ad altre forme di tirocinio che riguarderanno tutti i settori occupazionali e tutte le fasce d’età.»

«I tirocini sono una vera politica attiva del lavoro, una misura importantissima e molto attesa sia dalle aziende sia dai beneficiari – ha evidenziato il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi -. Parlano i numeri: nell’edizione precedente, il 58% dei tirocini si è trasformata in rapporto di lavoro e di questi il 47% proprio nella stessa azienda. Un risultato davvero considerevole che puntiamo a consolidare. Saranno i Cpi a fare da filtro, così da avere progetti di tirocinio coerenti che consentano una crescita per i tirocinanti e siano un valore aggiunto per i soggetti ospitanti.»

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Domani (mercoledì 19 giugno), alle ore 11.30, nella sala riunioni della Manifattura Tabacchi (‘Officine’, 1° piano), in viale Regina Margherita 33, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’Avviso per i Tirocini 2019. Interverranno Alessandra Zedda, assessore regionale del Lavoro, e Massimo Temussi, direttore generale dell’Aspal.

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Domani, mercoledì 19 giugno, si riuniranno la Prima, la Seconda e la Quinta Commissione. La “Autonomia”, alle 16.00, sentirà in audizione il presidente dell’Anci Sardegna sulle prospettive di riforma della disciplina regionale in materia di enti locali.

Il parlamentino delle “Attività Produttive”, alle 10.00, proseguirà l’indagine conoscitiva sulla vertenza latte con l’audizione delle associazioni provinciali e interprovinciali degli allevatori e dell’associazione allevatori della regione Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16,00, saranno invece sentiti: una delegazione della FRTS (Federazione regionale toelettatori sardi) sulle problematiche della categoria, i rappresentanti sindacali di Filtcem CGIL, Femca CISL, Flaei CISL e Uiltec UIL sulle problematiche relative alla produzione di energia elettrica e termica in Sardegna e una delegazione di amministratori locali sui danni provocati nei loro territori dall’invasione di cavallette.

Alla stessa ora si riunirà la Commissione “Lavoro, cultura e formazione  professionale” per le audizioni degli assessori alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ed al Lavoro Alessandra Zedda sul DL 17.

Andrea Biancareddu riferirà sullo stato dell’istruzione, della cultura e dell’informazione in Sardegna, mentre Alessandra Zedda illustrerà il disegno di legge della Giunta per gli interventi a favore degli ex lavoratori di Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B di Olmedo.

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Il Consiglio regionale si riunirà giovedì prossimo alle 10.00. All’ordine del giorno la proposta di proroga del Piano Casa, il programma di attività del Corecom per il 2019 e la richiesta di istituzione della commissione d’inchiesta sull’Aias.

Domani, martedì 18 giugno, riprenderanno invece i lavori delle commissioni permanenti. In mattinata, alle 10.oo, si riunirà la Sesta “Sanità”. In programma diverse audizioni su specifiche problematiche del sistema socio-sanitario regionale. Saranno sentiti i rappresentanti del soccorso alpino e speleologico della Sardegna, degli operatori socio-sanitari, dei veterinari che operano nei dipartimenti di prevenzione dell’Ats, del Comitato per il censimento dei fibromialgici e dell’Associazione “Meigos-giovani medici della Sardegna”. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con l’audizione dei rappresentati della FRTS (Federazione regionale toelettatori).

Per le 16.00 è convocata anche la commissione “Governo del territorio” che si occuperà della proposta di modifica al Piano Casa e delle problematiche relative alla vertenza Air Italy. Su quest’ultimo tema sarà sentito l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde.

Mercoledì 19 giugno si riuniranno la II e la V commissione. Il parlamentino delle “Attività produttive” proseguirà l’indagine conoscitiva sulla vertenza latte con l’audizione delle associazioni provinciali e interprovinciali degli allevatori e dell’associazione allevatori della regione Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16,00 saranno invece sentiti i rappresentanti sindacali di Filtcem CGIL, Femca CISL, Flaei CISL e Uiltec UIL sulle problematiche relative alla produzione di energia elettrica e termica in Sardegna e una delegazione di amministratori locali sui danni provocati nei loro territori dall’invasione di cavallette.

Alla stessa ora si riunirà la commissione “Lavoro, cultura e formazione professionale” per le audizioni degli assessori alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ed al Lavoro Alessandra Zedda.

Andrea Biancareddu riferirà sullo stato dell’istruzione, della cultura e dell’informazione in Sardegna, mentre Alessandra Zedda illustrerà il disegno di legge della Giunta per gli interventi a favore degli ex lavoratori di Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B di Olmedo.

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L’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda è stata eletta vice presidente dell’organo esecutivo della più grande rete indipendente di regioni di tutta Europa.

Composta da oltre 270 membri (Regioni), provenienti da 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali, l’Assemblea svolge un importante ruolo di influenza politica verso le istituzioni europee soprattutto in materia di occupazione, giovani, politiche sociali e sviluppo del territorio.

L’assessore Alessandra Zedda collaborerà col presidente del comitato esecutivo, lo svedese Magnus Berntsson e i colleghi provenienti da Svezia, Austria, Spagna, Gran Bretagna, Serbia, Belgio e Italia. I componenti del comitato esecutivo hanno il compito di delineare e coordinare le linee strategiche dell’Assemblea. Alessandra Zedda, in virtù del suo ruolo all’interno del comitato, partecipa di diritto anche all’Ufficio Politico dell’ARE che detta l’indirizzo politico dell’Assemblea.

Tra i programmi promossi dall’Assemblea delle Regioni d’Europa c’è Eurodyssey. Lo strumento, che in Sardegna è curato e gestito dall’Aspal (Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro), supporta i giovani nella crescita professionale attraverso esperienze formative all’estero, favorendo il loro ingresso nel mercato del lavoro.

 

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Si è riunito oggi a Cagliari, all’assessorato della Sanità, il tavolo sul Policlinico Sassarese. All’incontro hanno preso parte l’assessore Mario Nieddu, l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, il direttore generale di Aspal Massimo Temussi, e le sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori del presidio sassarese.

Al centro del vertice gli aspetti tecnici che consentiranno a circa un centinaio di operatori sanitari di essere inseriti nel progetto di politiche attive del lavoro, già approvato dalla giunta regionale con lo stanziamento di 738mila euro, che punta a salvaguardare l’occupazione e ad abbattere le liste d’attesa  attraverso il reimpiego dei lavoratori nelle strutture sanitarie.

Alla fine di giugno terminerà la copertura degli ammortizzatori sociali attualmente attivi. «Il nostro obiettivo – spiega l’assessore Alessandra Zedda – è dare piena operatività al progetto dal primo di luglio. Attraverso Aspal saremo così in grado di sostenere l’occupazione dei dipendenti del Policlinico, sino al 31 dicembre. Nel frattempo speriamo nell’arrivo di investitori che possano rilanciare il presidio, ma stiamo già valutando gli ipotetici scenari che potrebbero presentarsi nei prossimi mesi».

Per la durata del progetto gli operatori sanitari del Policlinico Sassarese rafforzeranno gli organici delle altre strutture del Nord Sardegna. «Valuteremo le soluzioni migliori – dichiara l’assessore Mario Nieddu – insieme all’Aou di Sassari e Ats. E’ fondamentale non disperdere importanti professionalità, che, opportunamente impiegate, potranno dare un prezioso contributo nei presidi sanitari del Nord Sardegna, per l’abbattimento delle liste d’attesa».

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«Apprendiamo in queste ore dai media locali che INSAR Spa, la società partecipata dalla Regione, rischia di essere messa in liquidazione. Quella descritta è una situazione gravissima che, se confermata, pare possa trascinare nella paralisi anche la parte del programma LavoRas che riguarda i “Cantieri di nuova attivazione”, per i quali ad oggi non risulta essere stato erogato alcun acconto in favore dei Comuni beneficiari. Condivido con l’ANCI Sardegna grande preoccupazione per il rischio del blocco dei finanziamenti. Chiedo pertanto di poter sapere se e in quale misura le notizie diffuse in queste ore corrispondano al vero. Nostra preoccupazione come Gruppo M5S è sapere se esiste realmente il rischio che l’eventuale crisi di INSAR Spa conduca alla paralisi dell’erogazione dei finanziamenti previsti in favore dei Comuni beneficiari, e in caso affermativo, quali azioni ha intenzione di intraprendere la Regione Sardegna per garantire ai Comuni la possibilità di avviare i cantieri a favore delle loro comunità e dei disoccupati locali».

Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Elena Fancello, prima firmataria di un’interrogazione urgente – sottoscritta dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Manca, Ciusa, Solinas, Li Gioi – per chiedere al presidente della Regione Solinas e all’assessore del Lavoro Alessandra Zedda di poter conoscere lo stato di salute della società incaricata di gestire i cantieri di nuova attivazione, attività finanziata dalla Regione nel 2018 con 2 milioni di euro.

«Apprendiamo inoltre – continua la consigliera del M5S – che il bilancio di INSAR sarebbe stato approvato dalla Regione sia nel 2017 che nel 2018 nonostante il voto contrario dell’ANPAL Servizi, il socio di minoranza, che avrebbe in quell’occasione lamentato l’esistenza di una situazione di potenziale incertezza ed espresso dubbi sulla capacità della società di continuare a operare. Inoltre INSAR avrebbe chiuso l’esercizio finanziario del 2017 con una perdita di 1.423.000 euro, tanto che l’assemblea sarebbe stata convocata in via straordinaria per il 4 giugno proprio per decidere sulla messa in liquidazione della società.»

Nonostante le rassicurazioni date in queste ore dall’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, i consiglieri del M5S attendono risposta immediata e scritta a due quesiti di fondamentale importanza: «Qual è il reale stato di salute di INSAR? Se la situazione si dovesse rivelare grave come quella descritta dagli organi di stampa, quali atti e misure verranno adottati con urgenza per garantire il tempestivo e regolare pagamento delle somme dovute ai Comuni beneficiari, sia a titolo di anticipazione sia a titolo di saldo dopo la chiusura dei cantieri?»

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«La situazione societaria di IN.SAR. Spa non influisce in alcun modo sull’iter procedurale della misura cantieri LavoRAS di nuova attivazione e non vi è alcun blocco nei pagamenti a favore dei Comuni.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda a margine dell’incontro tenutosi in data odierna con la società INSAR.

I ritardi nell’attuazione della Misura sono imputabili, principalmente, alla complessità del procedimento, legato alla natura delle risorse utilizzate (risorse statali del Patto per lo sviluppo), nonché ai continui assestamenti, da parte dei Comuni, dei progetti già approvati, che comportano costantemente un supplemento di istruttoria. Va rilevato, inoltre, che per ben 53 progetti i Comuni interessati non hanno ancora comunicato il Codice Unico di Progetto (CUP), impedendo, di fatto, l’avvio del procedimento per l’erogazione delle risorse.

Conseguentemente, ad oggi, risultano erogati i finanziamenti a favore di 7 Comuni, per 9 progetti di cantiere, a fronte di 228 cantieri già avviati e 459 lavoratrici e lavoratori assunti. Risultano ancora da attivare 354 cantieri su 582 approvati, e da assumere ancora circa 2499 disoccupati/e.

L’assessorato del Lavoro, per il tramite di INSAR, ha provveduto, lo scorso 7 giugno, a sollecitare tutti i Comuni a comunicare ufficialmente l’avvio dei cantieri ed a alimentare coerentemente e correttamente il sistema di monitoraggio previsto, inserendo le informazioni indispensabili per la erogazione delle risorse, così come previsto dalle modalità attuative vigenti.

L’assessore Alessandra Zedda sottolinea, inoltre, che la Misura Cantieri LavoRAS di nuova attivazione è stata avviata nel 2018, e pertanto il ritardo nella attuazione della stessa non è imputabile né alla Giunta Solinas, né alle attuali vicende societarie di INSAR, che, anzi, recentemente, ha dato maggiore impulso all’attività di erogazione procedendo alla liquidazione delle risorse a tutti quei Comuni che hanno implementato correttamente il sistema di monitoraggio.

Alessandra Zedda si impegna a valutare le criticità rilevate ed a porre in atto tutti gli interventi necessari per favorire il tempestivo avvio dei cantieri e avviare le assunzioni, nonché garantire ai Comuni le relative risorse finanziarie.

 

È stato inaugurato oggi il nuovo Centro per l’impiego di Siniscola, trasferito nei nuovi locali in via Funedda (ex via Mameli). Il taglio del nastro è avvenuto al termine del convegno organizzato dall’Osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal, nei locali della Biblioteca comunale, sul tema “Andamento del mercato del lavoro in Sardegna, focus sull’area delle Baronie”, durante il quale sono intervenuti l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi, e il sindaco di Siniscola, Gian Luigi Farris. L’incontro è stato un momento di riflessione e confronto con il territorio sulle politiche attive del lavoro e sulle nuove opportunità per i cittadini e le imprese. “L’apertura della sede di Siniscola – ha affermato l’assessore Zedda – rientra nella politica dei nuovi Cpi. La nostra mission è quella di andare verso i lavoratori e verso le imprese per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta. Abbiamo fatto una scelta precisa: qualificare ulteriormente i servizi per il lavoro rivolti ai cittadini e alle imprese, attraverso un’integrazione tra pubblico e privato. Siamo impegnati per offrire locali più funzionali ed accoglienti all’utenza e agli operatori, in modo da garantire livelli più elevati di prestazioni”. L’attività dei nuovi centri per l’impiego sarà più radicata nel territorio, come dimostra la partecipazione degli amministratori locali al convegno, e sarà sempre più orientata verso le imprese, motore dell’economia. La grande novità è la presenza di spazi dedicati ai servizi specialistici: orientamento, autoimpiego, servizi all’impresa e inclusione sociale. Con il servizio ‘creazione di impresa’ gli utenti saranno orientati nella fase di elaborazione dell’idea imprenditoriale e supportati nello studio di fattibilità del progetto aziendale, tenendo conto delle condizioni di mercato. Riceveranno le informazioni necessarie per la redazione del business plan e l’accesso ai bandi e alle opportunità di finanziamento. Un altro servizio importante è quello di sostegno alle imprese, curato dai job account, nuove figure commerciali selezionate dall’Aspal. Il loro compito è quello di agevolare le aziende nella preselezione del personale in maniera rapida e gratuita, fornendo indicazioni utili per l’attivazione dei tirocini e assistenza per l’accesso agli incentivi occupazionali. L’inclusione socio-lavorativa è un’altra delle priorità dei Centri per l’impiego. Il servizio ‘inclusione’ offre agli utenti informazioni per accedere ai progetti e alle opportunità rivolte alle fasce più deboli. Gli operatori cureranno il collocamento mirato delle persone iscritte alle liste della legge 68/69 sulle categorie protette, agevolando gli enti e le aziende che devono garantire la copertura delle quote obbligatorie.

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L’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda ha illustrato, nella Seconda commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori), le linee programmatiche ed i principali interventi dell’assessorato regionale del Lavoro e della Formazione professionale, con particolare riferimento alle vertenze in atto.

Nel corso dell’audizione, la consigliera di Forza Italia ha sostanzialmente evidenziato un generale ritardo nell’applicazione di alcune misure ed ha lamentato anche una non efficace organizzazione interna dei diversi servizi dell’amministrazione. «La sfida – ha dichiarato Alessandra Zedda – è sulle politiche attive del  lavoro che devono essere semplificate nelle norme e nelle procedure con l’obiettivo di agevolare i meccanismi di sgravio per le imprese a vantaggio delle assunzioni». Nell’ambito delle politiche per l’impresa l’assessora ha definito la Sfirs “un partner non ideale per la gestione del microcredito” ed ha preannunciato l’integrazione  delle agevolazioni del microcredito con quelle del programma “Resto al Sud”. Un ulteriore sottolineatura critica ha riguardato l’assenza di una legge organica sulla cooperazione ed, alla luce di tale carenza, la consigliera Fi, ha auspicato la discussione a breve di un apposito disegno di legge,  nella stessa commissione e con il pieno coinvolgimento del sistema cooperativistico isolano. In ordine alle politiche di inclusione al lavoro, Alessandra Zedda ha insistito sulla necessità di aumentare la spesa a valere sui fondi Fse ed ha confermato l’imminente pubblicazione del bando “Alimentis”.

Un giudizio positivo è stato invece espresso sulla situazione organizzativa dei centri per l’impiego e l’assessora, a tale proposito, ha informato i commissari del Lavoro sulla volontà di migliorare le strutture e gli immobili (offerti dai Comuni) che ospitano tali centri, attraverso l’approvazione di un progetto di riqualificazione redatto in accordo con l’assessorato degli Enti Locali ed interamente finanziato con fondi europei. «Il sogno – ha dichiarato Alessandra Zedda – è però la realizzazione di una vera e propria cittadella del lavoro, ubicata a Cagliari negli spazi del Cisapi».

L’assessora ha inoltre promosso il piano “Lavoras” e ne ha ipotizzato la modifica con il coinvolgimento di tutti gli enti e le agenzie del “Sistema regione” ad iniziare da Arst, Abbanoa e Laore. «Serve un cambio di passo – ha dichiarato l’esponente della Giunta – e lavorerò in stretta collaborazione con gli assessorati di volta in volta interessati dalle misure e dalle azioni che dipendono strettamente dal Lavoro».

In ordine alle principali problematiche e sulle vertenze attualmente aperte, l’assessora Zedda, sollecitata anche dalle domande dei consiglieri Francesco Stara (Progressisti), Desirè Manca (Movimento 5 Stelle), Laura Caddeo (Progressisti), Piero Comandini (Partito Democratico) e Gianfranco Satta (Progressisti) ha salutato con soddisfazione il progetto sperimentale condotto con successo a favore dei 123 operatori del Policlinico sassarese che «grazie alle politiche attive del lavoro potranno, per i prossimi sei mesi, non soltanto avere una paga ma collaborare nella riduzione delle liste d’attesa e a migliorare, con la loro professionalità, i servizi del sistema sanitario a Sassari». Ulteriore soddisfazione è stata espressa per l’ottenimento della “mobilità in deroga” per gli 844 lavoratori delle aree industriali in crisi complessa nel Sulcis e a Porto Torres (impegnati circa 12 milioni di euro).

Non è ancora certa, invece, la pubblicazione del bando da 39 milioni di euro per il Parco geominerario. L’assessora ha infatti espresso perplessità sulla durata (soltanto due anni) ed ha mostrato favore per un affidamento almeno triennale con un sistema “misto” (operatori privati e sistema degli enti e delle agenzie regionali) con l’obiettivo della stabilizzazione dei lavoratori.

Alessandra Zedda non ha escluso inoltre la messa in liquidazione dell’Insar («difficile dimostrarne la strategicità») ma ha garantito la salvaguardia occupazionale per gli attuali 15 dipendenti della società partecipata per il 53% del capitale dalla Regione e per il 47% dall’Anpal. In ogni caso sembra difficile scongiurare la chiusura della sede di Sassari («eventuali progetti di rilancio non possono essere vincolati al mantenimento delle attuali sedi»).

Ulteriori approfondimenti hanno riguardato l’apprendistato («abbiamo salvato fondi per 2.700.000 euro: 700.000 destinati a Uniform per chiudere tutti i tirocini in programma fino alla fine del 2019 e due milioni da destinare al bando per le agenzie della formazione») e ai cosiddetti lavoratori in utilizzo («permangono discrasie sugli aventi diritto ma risultano concluse il 50% delle convenzioni con gli Enti Locali»).

A conclusione dell’articolato intervento dell’assessore Alessandra Zedda, il presidente Alfonso Marras ha ringraziato l’esponente dell’esecutivo regionale ed auspicando una sempre più proficua collaborazione, ha dichiarato l’impegno ad esprimere il parere della commissione in tempi celeri sull’ancora non pervenuta proposta di modifica del comma 38, articolo 6 della legge di Stabilità 2018 (delibera n.19/32 del 23 maggio 2019) riguardante interventi a favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana energie e S&B Olmedo.

Terminata l’audizione dell’assessora Alessandra Zedda, la commissione Lavoro ha proceduto con l’audizione dei rappresentanti dei lavoratori del Centro antisetti (Pierfrancesco Pagliani, Luca Locci, Mauro Fois, Mario Tilocca) che hanno denunciato carenza di personale, di mezzi,  di organizzazione e di risorse per i servizi in capo ai centri provinciali antinsetti nella lotta antilarvale, nella deblattizzazione, nella disinfestazione e contro i ratti. Una situazione – così è stato detto – insostenibile per i circa 90 addetti che operano con tre differenti tipologie di contratto (regionale, enti locali e dei servizi).

Il presidente della commissione, Alfonso Marras, ha preso atto della rilevanza dei temi evidenziati ed ha preannunciato la convocazione dei diversi responsabili provinciali dei centri anti insetti, nonché un esame congiunto con la commissione Ambiente, in vista di una definitiva risoluzione del problema.